Grazie al sigillo di sabato, Cristian Altinier ha raggiunto Petrilli e Neto Pereira in vetta alla classifica dei cannonieri del Padova a quota 5 gol. Curiosamente, ogni volta che è andato a segno è stato il primo marcatore biancoscudato della gara, tre volte rompendo gli equilibri del match. Quattro volte su cinque ha colpito in trasferta. Una coincidenza? «Non lo so – replica l’attaccante mantovano – ma penso di sì. L’anno scorso ad Ascoli ne ho fatti di più in casa. Del resto io cerco di giocare sempre allo stesso modo». E nella passata stagione in terra marchigiana, all’andata ha realizzato sei reti, al ritorno undici, precedente che fa ben sperare. «Metterei la firma per ripetere quel copione, ma non è mai facile. Ad Ascoli il primo mese e mezzo non ho mai giocato perché ero arrivato in agosto da disoccupato in ritardo di condizione e si giocava a venti squadre». Sul piano dello spazio trovato, comunque, la prima metà della sua stagione in biancoscudato in parte ricalca quanto successo dodici mesi fa. «All’inizio giocavo e non giocavo e quindi trovare continuità in questo momento è stato per me importante. Non sono mai contento, però, fa parte del mio carattere e dunque c’è sempre voglia di fare di più. L’importante, numeri a parte, è inserirsi in un contesto di squadra. Se le cose vanno bene a livello generale, il singolo ne trae beneficio».
Resta pure il giorno dopo il rammarico per l’occasione non sfruttata nel finale al “Moccagatta”. «Dispiace, sarebbe stato bello e veramente importante per tutti noi fare quel gol e vincere. Siamo contenti però di essere sulla strada giusta. Se si vinceva forse era una cosa in più, ma ci poteva stare». Dove si è vista maggiormente la mano di Pillon? «Eravamo entrati in un periodo un po’ di crisi e in primo luogo il tecnico ci ha dato una scossa a livello emotivo. Poi ci ha messo subito in campo con il 4-4-2, ci siamo sempre allenati con quel modulo e ha cercato di portare i suoi concetti già dall’inizio senza mai cambiare. Abbiamo così preso un po’ di sicurezza e certezze e i risultati poi hanno regalato serenità e fiducia». Come vede il girone di ritorno del Padova? «Mi aspetto che si continui a migliorare perchè vogliamo ottenere più punti possibile attraverso le prestazioni, cercando di non fare mai passi indietro, cosa comunque mai facile».
(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola)