«L’Alessandria mi dà più l’impressione di essere una corazzata che una squadra di categoria. Mi aspetto una sfida difficile, ma anche una buona gara da parte nostra». Fabrizio De Poli mette a fuoco il primo appuntamento del nuovo anno che segna domani la ripresa del campionato dopo la sosta. Ma parlare della trasferta con l’Alessandria con il diesse vuole dire anche fare un pò di amarcord, per la precisione tornare indietro al 29 novembre 1981 quando in terra piemontese il Padova si impose 2-0 con sigilli di Cavestro e proprio di De Poli che all’epoca era alla sua seconda stagione da giocatore biancoscudato e in panchina c’era Caciagli. Quello è stato l’ultimo precedente del Padova al Moccagatta, nonché l’ultima vittoria. «Ho segnato su rigore, ma non ricordo bene quella partita. La sera prima invece ero insieme a Fulvio Fellet nel ritiro che abbiamo fatto all’hotel Alli Due Buoi Rossi, ne sono certo perché ho ancora il piatto del buon ricordo del loro ristorante. Al Moccagatta ho comunque giocato anche con altre squadre, è sempre stato uno stadio con il fascino di una volta. A quei tempi andare a giocare ad Alessandria voleva dire andare ad affrontare la squadra nella quale era cresciuto Gianni Rivera, una piazza ricca di storia».
Tornando all’attualità, ci si rituffa nel campionato affrontando subito un avversario tosto. Al Padova cosa chiede? «Di essere una squadra concentrata e determinata come nelle ultime partite. Dobbiamo dimostrare sempre di avere un buon approccio mentale. Cosa può fare la differenza? Le qualità dei singoli, loro hanno buoni giocatori davanti come Bocalon, Marras e Fischnaller, ma qualcuno l’abbiamo anche noi». A proposito di Bocalon, in estate l’aveva contattato per portarlo al Padova. «È vero, avevo parlato anche con il suo procuratore dato che è un giocatore che dava certe garanzie. Ma non era possibile competere con l’Alessandria che ha acquistato il suo cartellino dall’Inter». Domani sarà anche la sfida tra due allenatori navigati come Gregucci e Pillon. «Conosco bene Gregucci, è tra gli allenatori più bravi nell’approccio alla fase difensiva. Lui e Pillon sono tecnici completi, hanno allenato in serie A e B, e hanno esperienza da vendere».
Con la trasferta in terra piemontese termina il girone d’andata. «L’auspicio è chiudere con un risultato positivo, poi c’è davanti tutta la sessione invernale del mercato nella quale cercheremo di ridefinire il nostro attuale assetto, e speriamo nel girone di ritorno di avere più continuità. La proprietà è perfettamente d’accordo con quelle che sono le esigenze e si è resa come sempre molto disponibile».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)