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Ore 21.20 – (La Provincia Pavese) Prosegue la preparazione per la ripresa del campionato di Lega Pro in casa Pavia. Tra le novità che saranno proposte dal nuovo tecnico Fabio Brini nella gara di domenica con la Feralpisalò che chiuderà il girone d’andata il passaggio alla difesa a quattro con il modulo 4-2-3-1. In questi giorni il nuovo allenatore del Pavia sta provando la coppia di centrali Biasi-Siniscalchi, un duo esperto per guidare il reparto arretrato. «Per me tatticamente cambia poco, perchè ho già giocato sia a 3 che a 4 – spiega Angelo Siniscalchi centrale difensivo del Pavia – Sono due moduli diversi ma non ci sono problemi ad interpretarli». Una sosta che è servita per lavorare molto fisicamente con il nuovo staff tecnico. «Si è lavorato tanto e bene atleticamente per recuperare la condizione atletica che non avevamo nelle ultime settimane. Ora ci attende una partita difficile perché la Feralpi è una squadra che ha sempre fatto molto bene fuori casa. Siamo ben preparati e anche mentalmente tranquilli ». Lavoro anche sul piano mentale dopo la disastrosa prova con il Lumezzane. «Una prova direi quasi orribile, affrontata con paura. Ora il lavoro svolto in questa sosta di campionato ci ha ricaricato sia sotto il profilo mentale che atletico». Un Pavia che riparte da -6 dalla capolista Cittadella ? «E’ stata finora una stagione non pienamente soddisfacente, ma rimaniamo a meno sei dalla vetta. Un divario recuperabile. Come si è visto nel girone d’andata possiamo vincere come perdere contro tutti. Speriamo di recuperare nel girone di ritorno». Cosa è cambiato in queste settimane nel Pavia ? «Nel lavoro svolto con il nuovo mister è aumentata l’intensità degli allenamenti. Se atleticamente incominciano a sentirsi i primi frutti dal punto di vista tattico ora stiamo di settimana in settimana anche capendo sempre più quali sono le sue idee di gioco».
Ore 21.00 – Mercato Pavia: nessuna novità sul fronte-Sforzini, mentre si attendono solo le firme di Jacopo Manconi e Giuseppe Pirrone.
Ore 20.30 – (Gazzetta di Reggio) Come avevamo anticipato, per Christian Andreoni è arrivato il momento di salutare Reggio ed i compagni di squadra. I 4 anni di stop imposti dalla Prima sezione del Tribunale nazionale antidoping ( era risultato positivo all’arimistane metabolita nel controllo antidoping al termine dello spareggio playoff di Ascoli del 17 maggio scorso) hanno spinto la società a raggiungere un accordo con il giocatore 23enne per la rescissione anticipata del contratto. E’ arrivato un momento che di certo non aveva previsto al suo arrivo… «La mia rescissione è ufficiale da lunedì, è stata una decisione che capisco da parte della società perché subito si sperava di risolvere questa situazione in poco tempo invece…». Invece ci saranno altri gradi di giudizio. «C’è il ricorso il 14 gennaio ma sicuramente sarà una cosa che andrà per le lunghe e ci sarà ancora più di un anno da aspettare per tornare in campo, con la speranza di riuscire a ridurre questi 4 anni di squalifica». Sarà più libero per concentrarsi nella sua difesa? «Voglio dimostrare che non ho preso nessun farmaco con volontarietà e questo dovrebbe portare la pena quantomeno a dimezzarsi». Quattro anni sono stati una bella mazzata? «Essendo il mio il primo caso di questo dopante hanno voluto dare l’esempio». Quanto le dispiace dover lasciare la squadra? «Tantissimo perché mi son sentito davvero in gruppo in questi mesi difficili: il tempo mi è volato ed è arrivato Natale senza che me ne accorgessi, mi hanno aiutato moltissimo». Adesso cosa farà ? «Cercherò una squadra vicino a casa disposta ad aiutarmi per gli allenamenti ed un posto di lavoro per tirare avanti». La sua avventura nel calcio è finita? «Non smetterò mai di giocare perché è sempre stato il mio sogno e non può finire tutto per una stupidata». Perché è stato punito così pesantemente? «Non c’è stato nulla da fare, sono partiti con l’idea di darmi 4 anni e così è stato». La Reggiana le è sempre stata vicina? «Ho avuto l’appoggio della società perché, ad esempio ad altri hanno subito rescisso il contratto». Condivide la scelta della rescissione? «Capisco che per una società non è facile continuare a pagare un atleta che non potrà giocare». E’ arrabbiato? «Solo con me stesso per la stupidata fatta perchè sarei rimasto qua anche in futuro». Chi le è stato più vicino in questi mesi? «La mia famiglia e la ragazza. Anzi, questo ritorno a casa ci cambierà la vita perchè torneremo dai genitori mentre qua vivevamo insieme e parlavamo di calcio tutto il giorno». Pensa ad un addio od un arrivederci? «Non sarà una decisione mia e vorrei tanto che fosse un arrivederci ma dipenderà dalla squalifica e dalle scelte societarie». Tutta questa storia legata al doping le ha creato problemi a Reggio? «Ho letto commenti di tifosi che non mi hanno fatto piacere perché dicevano che se mi meritavo 10 anni era giusto scontare 10 anni. Sono un ragazzo serio che non andava mai in giro a fare lo stupido, che pensava sempre a fare bene in campo e pago per la mia ignoranza. Mi hanno fatto male perché tifosi e compagni dovrebbero difendere fino alla morte un amico, come farei io, pur sapendo che ha fatto qualcosa di sbagliato». Quali ricordi porterà con se della Reggiana? «Sia le vittorie che le sconfitte perché fanno tutte parte del gioco ma in particolare l’ultima partita col Bassano coi 10.000 allo stadio a dimostrazione che avevamo creato qualcosa di importante». Col Bassano la sua ultima gara e… Reggiana che sabato va proprio a Bassano. «Sembra uno scherzo del destino e ci pensavo proprio mentre dovevo apporre quella firma che avrebbe messo fine al mio rapporto».
Ore 20.10 – (Gazzetta di Reggio) Per la Reggiana continua anche oggi, nonostante il giorno festivo dell’Epifania, con una seduta mattutina in via Agosti, la marcia di avvicinamento alla gara di sabato contro il Bassano (fischio d’inizio alle ore 17.30). Tre sono stati gli eventi che hanno caratterizzato la giornata di ieri: nel pomeriggio, quello più triste, quando una delegazione granata ha partecipato alle esequie del socio azionista Roberto Gottardi deceduto prematuramente domenica mentre alla mattina c’era stato iI saluto dell’ormai ex terzino Christian Andreoni ad amici e compagni al termine della partita in famiglia tra prima squadra ed una rappresentativa di Berretti ed Allievi Nazionali svoltasi nei campi di via Mogadiscio. Dall’amichevole non sono emersi particolari dettagli in vista dell’incontro di campionato perché il tecnico Alberto Colombo ha mischiato le carte, quel che è certo è la conferma del 3-5-1-1 al quale sta prendendo confidenza sulla sinistra il neo arrivato Daniele Mignanelli, sgravato da compiti di marcatura com’era l’anno scorso e con licenza di offendere. Soltanto nei prossimi giorni sapremo se Mignanelli sarà titolare nella posizione occupata fino ad ora da Siega, che gode della fiducia del mister per le ottime prestazioni di cui è stato protagonista fino ad ora. Tutti i ventitre a disposizione del trainer hanno giocato almeno una frazione di gioco con Yuri Meleleo impegnato nella formazione giovanile, unico assente era ancora una volta Dejan Danza in odore di cambiare casacca nel mercato per trovare una squadra dove possa giocare (la Reggiana a centrocampo non ha certo carenza di giocatori). Tra i tanti tifosi che hanno affollato la rete di recinzione si è rivisto l’ex ds ed amico dei granata Renzo Corni venuto a Reggio per visionare il giovane Christian Silenzi, figlio dell’amico ed ex attaccante granata Andrea. Designazioni arbitrali. A dirigere Bassano-Reggiana sarà Antonio Giua di Pisa coadiuvato dagli empolesi Vincenzo Orlando e Lorenzo Meozzi. Giudice Sportivo. Va ricordato che il Bassano non potrà disporre del centrale di centrocampo Guido Davì squalificato per un turno dopo l’ultima ammonizione rimediata a Padova, tutti convocabili in casa granata.
Ore 19.40 – (Gazzetta di Mantova) Giorni caldissimi in casa Mantova, sia sul fronte tecnico e sia su quello societario. In Viale Te, infatti, nei prossimi mesi potrebbero arrivare dei nuovi soci, che si sono fatti avanti nelle ultime settimane e vengono definiti «di grandissimo calibro» dal patron biancorosso Serafino Di Loreto. Il primo passo di una conoscenza che potrebbe portare poi a un “matrimonio” in piena regola sarà l’arrivo a Mantova dell’ex direttore generale del Lamezia Terme e del Pisa, Marco Cerminara, che nei giorni scorsi ha incontrato i vertici della Sdl. Il dirigente calabrese al riguardo non rilascia dichiarazioni, ma sul suo profilo Facebook ha postato una foto eloquente, commentata con un «Nevica! Buongiorno da Mantova!!!» e seguita da felicitazioni di amici per il prossimo nuovo incarico. A chiarire i termini del discorso è comunque lo stesso patron del Mantova Serafino Di Loreto: «Non c’è nulla di straordinario in atto – spiega -. Semplicemente, stiamo attuando la politica che fin dall’inizio abbiamo detto avrebbe caratterizzato il progetto Mantova. La Sdl vuole raggiungere grandi traguardi nel calcio e vuole fare dell’Acm un’azienda in grado di camminare da sola negli anni. Il che implica il costruire una società sana e solida, che abbia almeno 3-4 soggetti di elevato spessore che ne detengano il capitale. Per intenderci, investitori seri, gente in grado di andare avanti anche da sola. E in questo momento ci sembra di aver incontrato sul nostro cammino uno di questi soggetti, per cui faremo un primo percorso di conoscenza insieme e poi in primavera tireremo le somme per un eventuale ingresso in società». L’identità dei potenziali soci per ora resta top secret, ma pare proprio che si tratti di imprenditori che ripongono la loro fiducia in Marco Cerminara. Questo gruppo potrebbe quindi entrare nel Mantova fra un paio di mesi con una piccola quota (10-15%), per poi aumentarla a fine stagione. «Ma la guida del club resterà sempre nelle nostre mani – precisa Di Loreto – con Musso presidente. Abbiamo infatti bisogno di almeno qualche anno per costruire un Mantova come lo immaginiamo noi e al momento non siamo quindi in cerca di cedere o svendere il club». A tal riguardo, Di Loreto informa inoltre che «diversi gruppi imprenditoriali si sono già fatti avanti per entrare nel Mantova, ma a quelli che proponevano di rilevare per intero la società abbiamo risposto con un no secco». Nell’idea di Di Loreto, dunque, i 3-4 soggetti che potrebbero nel prossimo futuro guidare il Mantova verso obiettivi ambiziosi («questa squadra voglio portarla almeno in B») dovrebbero essere la Sdl, i potenziali nuovi soci, i soci mantovani (Bompieri, Tirelli e Giovanardi) ed eventuali altri partner. La novità delle ultime settimane è che in società dovrebbe restare anche Michele Lodi, in virtù di una sinergia trovata con la Sdl che lo avrebbe indotto a rivedere i suoi piani di uscita dall’Acm. I soci mantovani, invece, hanno sempre lasciato intendere di voler uscire a fine stagione per restare poi come sponsor, ma potrebbero anche mantenere le loro quote. «Noi non vogliamo che i soci mantovani escano – dice al riguardo Di Loreto -, perché sono persone eccezionali. Anzi, dal territorio auspicheremmo un maggior coinvolgimento». Che al momento però non c’è e spinge a percorrere altre strade.
Ore 19.20 – (Gazzetta di Mantova) Dopo la giornata di riposo concessa ieri da Ivan Javorcic, questa mattina il Mantova riprenderà ad allenarsi in vista della gara di lunedì (ore 20) a Bergamo contro l’Albinoleffe. Oggi saranno valutate le condizioni di Matteo Momentè, che si è fermato per una lieve contrattura ma che dovrebbe recuperare in tempo per la sfida di lunedì. Stesso discorso vale per Enzo Di Santantonio, che nei giorni scorsi si è allenato a parte per un fastidio muscolare. Da domani, invece, dovrebbe tornare ad allenarsi anche Francesco Ruopolo, per verificare la risposta del ginocchio dopo le cure specifiche alle quali si è sottoposto per il problema alla cartilagine. Javorcic durante la sosta ha insistito molto nel provare il modulo 4-3-1-2, che poi non si differenzia molto dal 4-3-2-1 sempre utilizzato finora dal tecnico croato. Cambieranno però le caratteristiche dei giocatori utilizzati in prima linea, visto il recupero di Caridi e Anastasi e l’arrivo del neoacquisto Tripoli. Potrebbero essere proprio loro tre (a meno dell’inserimento di uno fra Momentè e Ruopolo) a guidare l’attacco all’Albinoleffe. Per il resto la formazione non dovrebbe variare molto, a parte il probabile rientro di Scrosta sull’out sinistro della difesa e l’impiego di Zammarini nel ruolo di mezzala. Tutte scelte che comunque Javorcic farà soltanto alla fine della settimana, dopo aver valutato gli allenamenti. Da oggi a sabato sono in programma sedute mattutine, domenica pomeriggio la rifinitura. Albinoleffe-Mantova sarà arbitrata da Lorenzo Maggioni della sezione di Lecco, coadiuvato dai collaboratori Alessandro Lombardi di Castellamare di Stabia e Nicola Nevio Spiniello di Avellino
Ore 19.00 – Mercato Mantova: ancora attesa per quanto riguarda il maxi scambio col Pavia, con Marchi o Martin a fare da ago della bilancia. Piacciono poi due giovani attaccanti stranieri: Alhassane Soumah del Videoton (serie A ungherese) e Sidrit Guri del Korabi (serie A albanese).
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Potrebbe essere più di un’idea il “falso nueve” visto nel ritiro di Lignano. Anche ieri, al ritorno a casa, Bruno Tedino ha sperimentato la formula tanto cara agli spagnoli, schierando Filippini nella veste di attaccante arretrato nel tridente completato da Cattaneo e Valente. Test superato a pieni voti. Perché nella sgambata al De Marchi con la Fossaltese (Promozione veneta), proprio Filippini è stato l’autentico mattatore del primo tempo, conclusosi sul 5-0 per il Pordenone. L’ex Spal ha realizzato un gol su rigore, ha servito uno spettacolare assist a Cattaneo in occasione del provvisorio 3-0 e ha pure propiziato due punizioni, da cui sono scaturiti una traversa e il rigore da lui stesso trasformato. Insomma, se Tedino si aspettava un riscontro positivo, l’ha avuto. Note liete. Sono pure altre le note liete in vista del match di sabato a Gorgonzola con la Giana. Contro i lombardi, il tecnico neroverde dovrebbe schierare un centrocampo per almeno due terzi diverso rispetto a quello messo in campo nel match perso prima della sosta con il Pavia, anche a causa della squalifica rimediata da Pederzoli. E dal cuore della manovra giungono diversi motivi per cui sorridere: Mandorlini dopo alcune giornate senza maglia da titolare è parso uno dei più in forma. A prescindere dalla pregevole doppietta in fotocopia (entrambi i gol dal limite) con cui ha aperto e chiuso le marcature del primo tempo. E bene ha fatto Pasa, nelle vesti di vice Pederzoli. Concedendosi pure un gol con “scavetto”, per onorare il numero (10) della casacca indossata nell’occasione. Il terzo tassello in mediana ieri è stato inizialmente Castelletto, ma è probabile che con la Giana venga confermato Buratto. Forfait. In difesa, a riposo Stefani (ma nulla di preoccupante), chance per il govane Parpinel, al fianco di Ingegneri, con Boniotti e De Agostini ai lati. Mentre in attacco spazio, come detto, al falso nueve, prima di schierare nella ripresa il tridente Martignago-Strizzolo-Finocchio. Il secondo è stato l’autore del sesto gol (ha chiuso il conto Gulin) e di una prova generosa. Che forse, però, non gli basterà per prendere il posto di De Cenco, ieri allenatosi a parte e probabilmente nemmeno convocato per sabato.
Ore 18.00 – Mercato Pordenone: in auge nelle ultime ore un’ipotesi di scambio col Catanzaro che vedrebbe Francesco Finocchio recarsi in Calabria e Giusto Priola vestire la maglia neroverde. Ancora in stand-by, invece, il trasferimento ai ramarri di Fabio Gavazzi.
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Osarimen Giulio Ebagua resta il primo obiettivo per l’attacco del Vicenza. Ieri la dirigenza biancorossa si è incontrata con quella del Como, che ha preso atto del concreto interessamento della società di via Schio nei confronti dell’attaccante nigeriano, che ha fatto sapere di gradire la destinazione vicentina. Ebagua ha il contratto in scadenza con il Como nel prossimo giugno e ultimamente ha formato con Ganz una coppia d’attacco che ha convinto il tecnico Gianluca Festa, tanto che l’allenatore del Como ha dato parere negativo alla cessione. Di fronte all’insistenza della società biancorossa, la dirigenza del Como ha avanzato una richiesta economica per il cartellino di Ebagua, con il Vicenza che ha replicato provando ad inserire nell’accordo Stefano Pettinari che non rientra più nei piani tecnici di Pasquale Marino. Le parti si sono lasciate dandosi appuntamento nel fine settimana, l’impressione è che la trattativa abbia buone possibilità di concludersi positivamente anche se le difficoltà non mancano. Si complica invece il ritorno di Federico Moretti in biancorosso: il Latina chiede che il Vicenza chiuda l’acquisto del centrocampista a titolo definitivo, cosa che la società biancorossa non accetta. Le parti negli ultimi due giorni non si sono mosse dalle loro posizioni e quindi, se la situazione resterà questa, è facile prevedere che non se ne farà niente. E forse ancora più difficile è la trattativa impostata per arrivare a Ronaldo Pompeu da Silva, centrocampista dell’Empoli che lascerà la società toscana in quanto non rientra nei piani tecnici dell’allenatore Marco Giampaolo. «Il Vicenza è stata la prima società a mostrare interesse per Ronaldo – ha precisato Mario Giuffedi, procuratore del centrocampista brasiliano – ma poi la trattativa ha trovato degli ostacoli e nel frattempo si sono inserite altre società interessate all’acquisto del mio assistito». Una concorrenza forte è quella del Chievo Verona, che nelle ultime ore pare essersi avvantaggiata su tutti, anche se l’intesa non è ancora stata firmata e non sono escluse ulteriori novità. Il Vicenza ha perso posizioni nella corsa a Ronaldo, che quindi molto difficilmente vestirà il biancorosso. In difesa dovrebbe essere molto vicino l’addio di Leandro Rinaudo , che potrebbe essere ceduto alla Salernitana. Intanto in Lega Pro primo movimento concreto in entrata per il Bassano Virtus , che ha ingaggiato Giammario Piscitella , 22 anni, un esterno di centrocampo che arriva dalla Pistoiese.
Ore 17.00 – Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Pillon: “Il mercato? Sapete la mia opinione, siamo in due centrali difensivi e ce ne serve almeno un altro ma credo che sia difficile che arrivi per sabato… Oggi avevamo le gambe un po’ pesanti ma era ovvio perché abbiamo lavorato molto a livello atletico. Sabato però ad Alessandria voglio un Padova brillante, non con gambe imballate. Non voglio alibi o scuse a riguardo! Sono sicuro che ci saremo a livello fisico, ma dovremo esserci anche a livello mentale”.
Ore 16.40 – Flash con Fabrizio De Poli dopo l’amichevole col Borgoricco: “C’è di buono che abbiamo recuperato tutti! Mercato? Non ci sono novità. Domani arriva qualcuno? Non credo”.
Ore 16.20 – Qui Borgoricco, fischio finale: Padova-Borgoricco 6-1.
Ore 16.18 – Qui Borgoricco: Marco Cunico chiude il set con una caparbia azione personale. 6-1.
Ore 16.12 – Qui Borgoricco: quinto gol per i Biancoscudati e doppietta personale per Turea, che scarta il portiere ed insacca a porta vuota. 5-1.
Ore 16.11 – Qui Borgoricco: poker del Padova ed eurogol di Bucolo, il cui destro dai 22 metri termina all’incrocio. 4-1.
Ore 16.05 – Qui Borgoricco: 3-1 del Padova, a segno con un preciso colpo di testa Altinier, ben imbeccato da Dell’Andrea.
Ore 16.02 – Qui Borgoricco: vicini al 2-2 i padroni di casa, ma Vecchi spreca a tu per tu con Favaro.
Ore 15.58 – Qui Borgoricco: incredibile palo di Bucolo e traversa di Altinier nella stessa azione.
Ore 15.50 – Qui Borgoricco: i Biancoscudati tornano in vantaggio grazie a Turea, che trafigge il portiere gialloblu con una bordata di destro di prima intenzione dal limite dell’area. 2-1.
Ore 15.40 – Qui Borgoricco: clamoroso pareggio dei padroni di casa con un eurogol di Vecchi, il cui diagonale di destro termina all’incrocio opposto. 1-1.
Ore 15.34 – Qui Borgoricco, inizia la ripresa. Questa la formazione dei Biancoscudati: Favaro; Dell’Andrea, Ramadani, Fabiano, Favalli; Turea, Giandonato, Bucolo, Petrilli; Altinier, Cunico.
Ore 15.19 – Qui Borgoricco: fine primo tempo, 1-0 con gol di Bearzotti.
Ore 15.07 – Qui Borgoricco: Padova in vantaggio dopo 34 minuti, a segno Bearzotti con un tap in di destro su assist di Neto Pereira. 1-0.
Ore 14.55 – Qui Borgoricco: risultato ancora fermo sullo 0-0.
Ore 14.40 – Qui Borgoricco: quale centrale difensivo al fianco di Diniz agisce il serbo Banjar, classe 1996 che resterà qualche giorno in gruppo.
Ore 14.33 – Qui Borgoricco: iniziata l’amichevole.
Ore 14.30 – Qui Borgoricco, questa la formazione dei Biancoscudati: Petkovic; Dionisi, Diniz, Banjar, Anastasio; Ilari, Corti, Mazzocco, Bearzotti; Neto Pereira, Aperi.
Ore 14.20 – Qui Borgoricco: tutto pronto per l’amichevole, pienone allo stadio “Vecchiato”.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Otto punte per quattro maglie, è davanti agli occhi di tutti l’abbondanza di un Venezia che oggi inaugura il 2016 ospitando il Dro (ore 14.30) con l’obiettivo della quarta vittoria consecutiva. Ultimo arrivato nella faretra di frecce di Giancarlo Favarin è Samuele Chicchiarelli, 18enne fortemente voluto dal ds Giorgio Perinetti per non «costringere» il tecnico a schierare sempre e comunque un under nei due mediani di centrocampo. «In una settimana mi sono già ambientato e sul piano della condizione sto benissimo – assicura Chicchiarelli -. Non ho dovuto adattarmi ai ritmi alti perché nella Primavera del Genoa ero già abituato. Semmai la differenza, ma è il bello, è che finalmente posso misurarmi con giocatori veri, adulti ed esperti». Il giovane genovese e genoano (in prestito fino a giugno dal club rossoblù) trasmette tutta la sua voglia di «mangiare l’erba». Contro il Dro tuttavia Favarin partirà con l’attacco titolare delle recenti goleade per gettare nella mischia in corsa gli altri nuovi Volpicelli e Lattanzio oltre a Chicchiarelli, senza scordare Maccan. Un reparto extra-large capace a suon di gol di spedire nel dimenticatoio il flop-Barreto. «È chiaro, vorrei esordire il prima possibile, so bene che i miei nuovi compagni stanno facendo grandi cose, io però sarò una «spugna» per imparare il più possibile. Del gruppo conoscevo già Innocenti per i suoi trascorsi nella Primavera del Genoa, non mi sorprende stia facendo bene in un 4-2-3-1 perfetto per esaltare questo parco attaccanti». Fisicamente il neo lagunare fa presagire una certa propensione nell’uno contro uno. «Calcio di destro ma il sinistro non mi serve solo per stare in equilibrio – ci scherza su – e calcio bene con entrambi i piedi. Dopo dieci anni nel vivaio del Genoa sentivo il bisogno di calcio vero. Il Venezia è in serie D solo per «errore», di sicuro solo di passaggio, una piazza con questo nome e tradizione deve per forza risalire. Sono qui per ricambiare la fiducia e per tornare al Genoa più forte di prima sperando di andare in ritiro la prossima estate con il team di serie A».
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Vogliamo ripartire subito con il piede giusto». Il Venezia torna in campo oggi al Penzo (ore 14,30) contro il Dro per la prima di ritorno e mister Giancarlo Favarin ha ben chiaro l’obiettivo: «Abbiamo lavorato bene in questa sosta, siamo belli carichi. Sono curioso di vedere se ripartiamo come avevamo chiuso», spiega il tecnico pensando ai dodici gol segnati nelle ultime due partite prima della sosta. Chiuso il girone d’andata con un punto di gap rispetto al Campodarsego, per il Venezia l’imperativo è continuare a macinare risultati, per poi rialzare la testa alla vigilia dello scontro diretto del 28 febbraio. «Non dobbiamo pensare a quel che faranno loro, ma solo a noi. Stiamo a testa bassa e cerchiamo la continuità nei risultati. Poi ne riparleremo quando ci sarà lo scontro diretto e vedremo dove siamo». La speranza, non esplicitata, è comunque che la capolista in queste settimane possa commettere un passo falso, di cui gli arancioneroverdi dovranno essere bravi ad approfittarne. Il calendario delle prime giornate dovrebbe sorridere al Venezia (Dro e Sacilese), più che al Campodarsego che dopo la sfida odierna con l’Union Ripa andrà a fare visita all’Este, terzo in classifica. «Ma nel girone di ritorno tutte le partite sono più difficili, perché i punti pesano per tutti. E poi molte squadre si rinforzano. Anche il Dro — avverte mister Favarin — non sarà lo stesso affrontato all’inizio. Ha cambiato molto». Il Venezia, da parte sua, in queste settimane ha aggiunto una serie di innesti e nei convocati per oggi figurano i vari Andreatta, Taddia, Lattanzio Volpicelli e la new entry Chicchiarelli. Out invece Marcolini e Di Maio. Allo stadio la società regalerà ai tifosi i calendari da tavolo, mentre VeneziaUnited omaggerà i bambini con la calza arancioneroverde piena di dolciumi. In campo anche il Mestre, che affronta in trasferta il Levico: non convocato Damien Florian che aspetta la risoluzione del contratto, mentre Gaetano Capogrosso sconta l’ultimo turno di squalifica. Il Calvi Noale ospita in casa l’Este, mentre nel girone D la Clodiense attende al Ballarin la Fortis Juventus.
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Riparte la caccia al Campodarsego. Nove tappe intermedie, prima dello scontro diretto al “Penzo”, il Venezia si ripresenta oggi a Sant’Elena contro il Dro, dopo la doppia scorpacciata prenatalizia con Giorgione e Triestina. Vincere, e aspettare, Epifania con la prima giornata del girone di ritorno e il presidente Joe Tacopina, atteso in mattinata da New York, nuovamente in tribuna. All’andata finì 3-0 con reti di Serafini, Fabiano e Innocenti, gennaio da vivere in apnea con 15 punti in palio. La rosa ampia impone scelte dolorose a Giancarlo Favarin. «Il campionato è ancora lunghissimo» dice il tecnico, «tutti saranno utili. Si deve pensare unicamente all’obiettivo del Venezia e non all’interesse individuale». Marcolini e Di Maio fuori gioco per infortunio, la prima lista dell’anno porta le assenze di Beccaro, Gualdi, Cangemi e Maccan. Domenica si gioca di nuovo, a Sacile, possibile una rotazione. Esordio in panchina per il baby Chicchiarelli, in difesa rientra Ferrante (messo fuori gioco da un infortunio durante il riscaldamento con la Triestina), ballottaggi tra Soligo e Calzi a centrocampo, Lattanzio e Innocenti come esterno a sinistra. «Noi dobbiamo pensare solo a vincere» aggiunge Favarin, «siamo noi che inseguiamo e siamo noi che non possiamo permetterci passi falsi se vogliamo approfittare di quelli altrui». Altra squadra, il Dro, rispetto a quella affrontata all’andata (Chimini, Ischia, Colpo e Proch i sopravvissuti nell’undici iniziale), e non solo per il cambio di allenatore con Cristian Soave al posto di Massimiliano Calliari (dall’8 ottobre). Rosa più ampia (sono arrivati a dicembre De Min, Tessaro, Amassoka, oltre a Fusari e Timpone non ancora tesserati), nuovo modulo (4-2-3-1), difesa più protetta tanto che nelle ultime sette partite i gialloverdi hanno conquistato 11 punti (4 reti realizzate, 3 subite) portandosi due punti sopra alla zona playout. Domenica il Dro ha disputato un’amichevole contro l’Alto Adige (Lega Pro), cedendo solo nella ripresa (0-5), dopo aver retto in parità la prima frazione di gioco fino al 43’ (rigore di Gliozzi). Così al “Penzo” ore 14.30. Venezia (4-2-3-1): 1 Vicario; 2 Ferrante, 5 Modolo, 6 Cernuto, 3 Galli; 4 Soligo, 8 Acquadro; 10 Fabiano, 9 Serafini, 11 Lattanzio; 9 Carbonaro. A disposizione: 12 Andreatta, 13 Taddia, 14 Busatto, 15 Luciani, 16 Calzi, 17 Callegaro, 18 Chicchiarelli, 19 Volpicelli, 20 Innocenti. Allenatore: G. Favarin. Dro (4-2-3-1): 1 Chimini; 2 Ballarini, 5 Ischia, 6 Kostadinovic, 3 De Min; 4 Bertoldi, 8 Ruaben; 7 Tessaro, 10 Colpo, 11 Proch; 9 Amassoka. A disposizione: 12 Bonomi, 13 Scudiero, 14 Hohxa, 15 Ajdarovski, 16 Lorenzi, 17 Ettahiri, 18 Zarmarian. Allenatore: C. Soave. Arbitro: Amadio di Ascoli.
Ore 13.00 – (Gazzettino) È tempo di tornare in campo oggi alle 14.30 per le formazioni padovane di serie D con la prima giornata di ritorno. CAMPODARSEGO. Unica squadra imbattuta con tanto di titolo di campione d’inverno nella prima parte di stagione, debutta nel nuovo anno al Gabbiano nella sfida con l’Union Ripa Fenadora. Da valutare le condizioni del terzino Buson, ancora non al meglio, per il resto tutti a disposizione. «Mi auguro che l’approccio sia positivo – esordisce Antonio Andreucci – e che ci sia da parte dei ragazzi la stessa predisposizione al gioco e al sacrificio. Il gruppo è sempre propositivo, e con l’inizio del girone di ritorno inizia una nuova avventura». Un flash sull’avversario: «Una compagine da rispettare, ultimamente ha fatto bene e si è anche rinforzata. Sarà tutta una partita da giocare». Il campo non sarà in perfette condizioni. «Può essere un po’ più pesante di altri terreni, bisognerà tenere presente anche questo aspetto. Anche se soprattutto contano la nostra voglia di giocare e il nostro entusiasmo». ESTE. È di scena in trasferta con il Calvi Noale, una delle uniche due squadre (l’altra è il Levico) che all’andata ha fermato a domicilio sul pareggio i giallorossi. L’obiettivo è ripartire da dove era terminato il 2015, con tanto di terzo posto in classifica. «Lavoriamo sempre per migliorarci – afferma Andrea Pagan – anche se non sarà semplice alla luce del percorso molto importante che abbiamo fatto finora, andando ben oltre alle aspettative. All’andata con il Calvi abbiamo pareggiato, quindi migliorarsi significa vincere. Li rispettiamo, ma pensiamo a fare il nostro dovere». Tutti a disposizione i giocatori, niente panchina invece per Pagan che deve scontare il primo dei due turni di squalifica: al suo posto ci sarà il vice Tiozzo. LUPARENSE SAN PAOLO. Appuntamento sul campo amico da non fallire con la Sacilese, ultima in classifica. I rossoblù devono centrare il bottino pieno per aggiustare la classifica. Squalificati Pregnolato e Severgnini, e anche Cunico che in panchina sarà rimpiazzato dal vice Brazzale. Gara da ex per Beccaro (a segno su rigore nel successo dell’andata), Baggio e Sottovia. Così il tecnico: «Abbiamo lavorato bene durante la sosta, integrando i nuovi giocatori e affinando molti aspetti. Non dobbiamo sottovalutare la partita: pensare che la Sacilese sia un avversario abbordabile per i punti che ha in classifica sarebbe un errore gravissimo. Voglio il giusto approccio mentale da parte di tutti, dobbiamo iniziare bene il 2016». Sul vice Brazzale aggiunge:«Lavoriamo insieme da anni. La fiducia nei suoi confronti è massima e sono certo gestirà al meglio la squadra in campo». ABANO. Va a caccia della prima vittoria della gestione Karel Zeman nella sfida a Monteortone con il Giorgione. Occorre incamerare il massimo dei punti per risalire la classifica. «Speriamo che il nuovo anno inizi meglio di come è terminato il 2015, e che riusciamo a dare il meglio. Durante la sosta – sottolinea l’allenatore – ho avuto riscontri positivi anche in occasione dell’amichevole con il Cittadella, mi auguro che la squadra sia più convinta del lavoro che stiamo portando avanti e che arrivino le soddisfazioni anche in partita. Affrontiamo una compagine giovane e aggressiva, dovremo velocizzare le nostre giocate». Infortunati Cuccato e Maniero, non al meglio Thomassen, Maistrello e Caridi.
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) La voglia di ripartire c’è, le sfide intriganti pure. Il turno dell’Epifania, trampolino di lancio del girone di ritorno, metterà alla prova (e non poco) le quattro padovane di Serie D (calcio d’inizio alle 14.30): Campodarsego, Luparense ed Abano giocheranno davanti al proprio pubblico, mentre l’Este sarà in trasferta a Noale. Vediamo nel dettaglio. Campodarsego-Union Ripa. Allo stadio “Gabbiano” i biancorossi dovranno difendere il primo posto e, manco a dirlo, l’imbattibilità (arbitro Marco Ceccon di Lovere). I ragazzi di Andreucci hanno un solo punto di vantaggio sul Venezia, che ha accorciato le distanze lo scorso 20 dicembre con la netta vittoria sulla Triestina. Un motivo in più per tenere alta la tensione con l’Union Ripa La Fenadora, che vanta giocatori d’indubbio valore come Santi, Mason e Madiotto in attacco e Campagnolo in mezzo al campo. I neroverdi di Lauria, tra l’altro, arrivano da un tour de force tutto padovano, che ha fruttato ben 4 punti, grazie al pareggio a reti bianche con l’Abano e al poker rifilato alla Luparense. Formazione Campodarsego (4-3-3): Merlano; Arthur, Gal, Ruopolo, Galliot; Pelizzer, Bedin, Piaggio; Radrezza, Kabine, Aliù. All. Andreucci. Calvi Noale-Este. I punti di vantaggio sulla Calvi sono ben 7. Tanti, ma non abbastanza da permettere a capitan Lorello & C. di sottovalutare i veneziani, che oggi ospiteranno i giallorossi in casa propria (arbitro Valentina Finzi di Foligno). Il tecnico dell’Este, Pagan (fermato per due giornate dal giudice sportivo, in panca andrà il vice Edrik Tiozzo), potrà contare su tutti gli effettivi per il match contro una pretendente ai playoff, anche se l’attuale terzo posto, con un + 2 su Belluno e Virtus Vecomp, permette di dare un’occhiata pure al cammino di Venezia e Campodarsego. Formazione Este (4-3-3): Lorello; F. Tiozzo, Montin, Guagnetti, Colombara; Arvia, Caporali, Maldonado; Marcandella, Mastroianni, Ferrara. All. E. Tiozzo. Abano-Giorgione. Con i trevigiani, allo stadio delle Terme (arbitro Alessandro Rosami di Carrara), Zeman jr. vorrà regalarsi la prima vittoria sulla panchina neroverde. Il boemo, subentrato da due giornate a De Mozzi, ha raccolto finora un pareggio con l’Union Ripa e una sconfitta nel derby con l’Este. I 25 punti del Giorgione, ottavo in classifica a pari merito con la Liventina, non preoccupano gli aponensi, che hanno qualità e carattere per risalire la classifica. Resta da vedere se i vari Bortolotto, Thomassen e Gnago riusciranno a trascinare la squadra verso zone di classifica più ambite. In questo senso, ha dato buone indicazioni l’amichevole di domenica scorsa con il Cittadella (2-2), dove hanno esordito i due nuovi acquisti Bettin e Longhi. Formazione Abano (4-3-3): Rossi Chauvenet; Tescaro, Thomassen, Meneghello, Zattarin; De Cesare, Ballarin, Bortolotto; Fusciello, Gnago, Rampin. All. Zeman. Luparense-Sacilese. Sarà un girone di ritorno di novità per la Luparense di mister Enrico Cunico, ampiamente rinnovata dal mercato di riparazione. L’avversario di giornata, il fanalino di coda Sacilese (arbitro Alberto Catastini di Pisa), non dovrebbe (almeno sulla carta) creare particolari problemi ai rossoblù. Raffaello Brazzale, che sostituirà Cunico (squalificato), non potrà schierare Pregnolato e Severgnini, entrambi espulsi nel turno pre-natalizio. Formazione Luparense (4-3-3): Rossetto; Antonello, Baggio, Pignat; Perosin, Cavallini, Giglio, Sanavia; Beccaro, Sottovia, Roverett. All. Brazzale (Cunico squalificato).
Ore 12.20 – (Gazzettino) Una “tegola” per la truppa di Roberto Venturato è l’esito poco piacevole della risonanza magnetica a cui si è sottoposto ieri mattina il centrale difensivo granata Manuel Pascali, come precisa il medico sociale Ilario Candido: «L’esito dell’accertamento ha evidenziato una lesione ai flessori della coscia destra. Il giocatore dovrà stare fermo e sarà recuperato entro venti giorni o al massimo un meseo». La squalifica di Filippo Scaglia priva il tecnico granata dei due difensori centrali titolari per la prossima partita con il Sudtirol. Alessandro De Leidi e Daniel Cappelletti hanno comunque offerto ampie garanzie nelle due amichevoli disputate con Campodarsego e Abano. È tornato a disposizione anche Andrea Paolucci, che ha smaltito un affaticamento muscolare agli adduttori, mentre Litteri, Iori e Xamin lavorano in gruppo da alcuni giorni. L’arbitro della partita Cittadella-Sudtirol, in programma sabato alle 15 al Tombolato, è Livio Marinelli della sezione di Tivoli. Intanto la società ha reso noto di avere riaperto la campagna abbonamenti dall’11 al 22 gennaio con prezzi dimezzati.
Ore 12.10 – (Gazzettino) Lucas Cossenzo Chiaretti ieri ha ripreso la preparazione dopo una vacanza natalizia più lunga rispetto ai compagni. Racconta il fantasista brasiliano: «Sono rimasto a Belo Horizonte con i miei genitori, mio fratello Tiago e il nipotino Cauà. Ho trascorso questo periodo rilassandomi e mettendo in pratica il programma personalizzato che mi aveva dato il preparatore atletico Andrea Redigolo: mantenimento della forza con palestra ed esercizi fisici. Era importante scaricare la tensione di cinque mesi molto intensi, la pausa è arrivata al momento giusto. È importante godere per poi ripartire con una ricarica di energie. Belo Horizonte è terra dove ci sono molti italiani, le tradizioni sono molto simili e i miei avi sono di origine italiana, quelli paterni padovani e quelli materni calabresi». Il rientro è stato assorbito senza problemi. «A Belo Horizonte c’erano 37 gradi, è una zona piuttosto pianeggiante all’interno del Brasile. A Cittadella ho trovato più freddo rispetto a quando ero partito, ma non è stato un problema calarmi nella preparazione per la prossima importante partita con il Sudtirol. Mi è mancato in questo periodo lo spogliatoio e la partita, perciò ho una gran voglia di rituffarmi nel campionato». Il tecnico granata Roberto Venturato sembrava dovesse puntare sul 4-4-2. Invece ha optato per 4-3-1-2 dove Chiaretti, un po’ a sorpresa, sta recitando un ruolo chiave come trequartista. «Sono contento che le mie qualità siano utili alla squadra, cerco di dare una mano rientrando anche nella fase di copertura. Quando le cose vanno bene tutti siamo felici, anche se abbiamo ancora margini di miglioramento, perciò è necessario impegnarci tutti per continuare a crescere». Su cosa deve temere in particolare il Cittadella, spiega: «Prima di tutto dobbiamo essere noi stessi. È importante la costanza di impegno per fare bene noi. Fra le altre squadre l’Alessandria sembra essere quella più in forma, ma sono cinque-sei le formazioni ad avere un buon organico. Se però non teniamo i piedi per terra e gli stimoli alti, qualsiasi avversario può metterci in difficoltà. Il campionato è molto equilibrato». Ricominciare dopo una pausa non è mai semplice. «Ci sono i meccanismi da riprendere e trovare la giusta condizione, ma non credo sia un problema. C’è da concentrarci tanto per riuscirci. La situazione è comunque la stessa delle nostre avversarie. Da parte nostra c’è la voglia di ripartire con il piede giusto per poter chiudere il girone di andata al comando della classifica». Sulle aspettative per il 2016, conclude Lucas Chiaretti: «Mi auguro che sia un anno importante sia a livello personale che per la società. L’obiettivo principale lo conosciamo tutti e siamo impegnati per raggiungerlo. Credo che questo salto di qualità se lo meritino i nostri dirigenti, l’intero ambiente e i tifosi. Dobbiamo mettercela tutta per raggiungere passo dopo passo il grande traguardo restando sempre uniti e compatti. C’è solo da lavorare e continuare sulla strada intrapresa».
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) È emergenza difensiva per il Cittadella in vista della prossima sfida con il Sudtirol. Gli esami ai quali si è sottoposto nella mattinata di ieri Manuel Pascali hanno evidenziato una lesione di primo grado ai flessori della coscia destra. Il centrale, quindi, è costretto ad alzare bandiera bianca, salterà anche la sfida successiva con il Cuneo e proverà a rientrare domenica 24, in occasione della partita con la Pro Patria. Venturato, quindi, alla ripresa del campionato avrà gli uomini contati dietro, vista anche l’assenza di Scaglia per squalifica e l’infortunio di Donazzan. Al centro della retroguardia dovrebbero quindi giocare Cappelletti e De Leidi, innescando un piccolo domino di formazione. Senza Pascali, giocatore che ricopre senza problemi il ruolo di mediano, a sostituire lo squalificato Iori sarà quasi sicuramente Sgrigna. Minesso si scalda. L’attacco, per contro, non ha di questi problemi. Le scelte a disposizione del tecnico sono molteplici, ma con l’arretramento di Sgrigna davanti alla difesa e Chiaretti che è rientrato ad allenarsi con i compagni (dopo le vacanze in Brasile) soltanto ieri, sale la candidatura di Minesso come trequartista. Per il 25enne ex gioiellino del vivaio del Vicenza la partita con il Sudtirol non può essere catalogata alla stregua di “una come le altre”, visto che in Alto Adige ha vissuto uno dei periodi più brillanti della carriera. Arrivato in prestito dal Citta nel gennaio 2014, ha giocato con continuità, sfiorando la promozione in Serie B, sfumata solo nella finale playoff contro la Pro Vercelli. «Ho ricordi molto belli di quell’avventura», racconta Minesso. «Mi sono subito ambientato bene, anche perché a Bolzano ho trovato una società molto seria. Un ambiente ideale, molto simile a quello di Cittadella. Peccato per la sconfitta in finale, che resta un grande rammarico ma anche un’esperienza che non capita tutti i giorni». Sudtirol che, senza fare spese folli, si ritrova quasi ogni anno a lottare per i vertici della classifica. «Proprio grazie alla bravura della società, che è ambiziosa ma guarda prima a salvarsi senza patemi. Quest’anno stanno alternando ottime prestazioni ad altre meno brillanti ed è per questo che dovremo tenere gli occhi aperti. Ci vorrà il miglior Cittadella per vincere». Suo malgrado, lei non è immune nemmeno dalle “voci” di mercato, visto che non sta giocando molto ed è appetito da qualche squadra. «Ho letto qualcosa, ma non mi è arrivata nessuna proposta e la società non mi ha detto nulla. Sono sincero, mi sarei aspettato di giocare un po’ di più, ma il cambio di modulo e altre situazioni mi hanno forse penalizzato. Non posso che accettare le scelte del mister e fare di tutto per guadagnarmi maggiore spazio. Questo è il mio unico obiettivo, se poi dovesse arrivare un’offerta in grado di mettere d’accordo tutti, ci penserei. Ma andrei via esclusivamente per migliorare la mia situazione, e meglio del Cittadella c’è solo la categoria superiore». Arbitro e abbonamenti. Ieri è stato designato anche l’arbitro di Cittadella-Sudtirol, che sarà Livio Marinelli della sezione di Tivoli, assistito da Maiorano ed Evoli. La società granata ha aperto anche la campagna abbonamenti per il girone di ritorno. Da lunedì 11 a venerdì 22 gennaio le tessere per le restanti 8 gare casalinghe si potranno sottoscrivere nella sede di via Cà dai Pase, dal lunedì al venerdì (9-12.30 e 15-18.30), e sabato 16 dalle 9 alle 12. Informazioni e prezzi sul sito ufficiale del Cittadella.
Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) Non arrivano solo buone notizie dall’infermeria del Cittadella. È di ieri, infatti, la conferma della tegola abbattutasi su Manuel Pascali. Il centrale granata, infortunatosi nei giorni scorsi, si è sottoposto in mattinata a risonanza magnetica. Evidenziata una lesione di primo grado ai flessori della coscia destra, un infortunio che gli farà saltare la partita con il SudTirol. Per lui si prevedono tre settimane di stop, lo si rivedrà in campo a fine gennaio. Per il resto Amato e Donazzan non sono ancora rientrati in gruppo e hanno svolto lavoro differenziato. Chiaretti, invece, si è allenato regolarmente con i compagni. Il brasiliano è rientrato dalle ferie in Brasile e ha lavorato in gruppo. Da capire le sue condizioni dopo la pausa natalizia, Roberto Venturato le verificherà nei prossimi giorni e prenderà una decisione venerdì dopo la rifinitura circa il suo impiego da titolare. Al posto di Pascali il ballottaggio ancora aperto è fra De Leidi e Cappelletti: al momento i due sono più o meno alla pari, con il primo leggermente favorito.
Ore 11.00 – (Gazzettino) SQUADRA. Prosegue la marcia di avvicinamento alla ripresa del campionato: la nota lieta è rappresentata da Fabiano che è tornato ad allenarsi regolarmente insieme ai compagni. Il difensore brasiliano, uscito visibilmente claudicante l’altro ieri dal campo per un fastidio al ginocchio, si è sottoposto a una risonanza magnetica che ha escluso qualsiasi problema, e quindi farà coppia regolarmente al centro della difesa con il connazionale Diniz. Restando in tema di brasiliani, Neto Pereira ha effettuato senza intoppi tutto l’allenamento, e anche se le sue condizioni saranno valutate di giorno in giorno, la sensazione è che possa essere sabato della partita. Disponibile anche Corti: il problema al coccige è ormai risolto, con il centrocampista che anche ieri ha effettuato tutta la seduta con la squadra. Quanto agli ingredienti della seduta, oltre al lavoro atletico, Pillon ha sottoposto i giocatori a una serie di esercizi tattici. Intanto, oggi alle 14.30 è fissata un’amichevole a Borgoricco con la compagine locale che guida il campionato di Promozione. Sarà l’occasione per fare le prove generali in vista dell’imminente impegno in terra piemontese.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Proprio De Poli ha i riflettori puntati anche in altre direzioni. In particolare va perfezionato al più presto l’acquisto di un difensore centrale. L’accordo con Sbraga è già in pugno, ma bisogna attendere gli sviluppi relativi a un suo eventuale svincolo dalla Carrarese, che è attualmente gestita da un liquidatore. Stando ai rumors, comunque, il diesse biancoscudato avrebbe pronta un’alternativa, al momento celata dal più stretto riserbo. Ecco De Poli sull’evoluzione delle trattative: «Stiamo portando avanti i contatti, ma i tempi non dipendono da noi. Spero che ci sia un’accelerazione delle varie situazioni e che almeno una di queste si concretizzi prima di sabato», vale a dire in tempo utile per la trasferta con l’Alessandria.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Padova è una piazza che è rimasta nel cuore di Succi, non ha rivali tra le altre di Lega Pro anche per motivi affettivi. Con De Poli per ora ho avuto un incontro informale nel quale mi ha chiesto la disponibilità del giocatore a trasferirsi». Una conferma ulteriore che l’attaccante è nel mirino del Padova arriva dalle parole di Paolo Conti, procuratore del bomber che è in uscita dal Cesena. Proprio una vecchia conoscenza biancoscudata, l’attuale diesse dei romagnoli Rino Foschi, è pronto ad agevolare (anche economicamente) il trasferimento di Succi per il suo ritorno bis all’ombra del Santo, operazione che sarebbe graditissima ai tifosi. Fermo restando che la pista è aperta, è necessario fare i conti anche con qualche richiesta di categoria superiore (sondaggio del Modena che ha perso per infortunio Granoche) pervenuta al giocatore, al quale spetta naturalmente l’ultima scelta. Di sicuro il Padova ha un appeal speciale per Succi, e nei prossimi giorni l’operazione potrebbe decollare definitivamente anche perché rinforzare il reparto avanzato è una priorità nell’agenda di mercato del diesse.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) E che dire di quanto accadde nel 2009? Era l’11 gennaio, e i biancoscudati, dopo lo scialbo 0-0 casalingo con il Legnano, subirono l’irruzione di alcuni ultras negli spogliatoi e una feroce contestazione. Il giorno dopo Carlo Sabatini e il ds Mauro Meluso vennero sollevati dai loro incarichi: solamente un mese e mezzo più tardi il tecnico perugino sarebbe poi tornato in panchina al posto di Tesser, cominciando la lunga cavalcata verso la promozione di Busto Arsizio. E alla vigilia del match di Alessandria, non è certo incoraggiante il dato degli incontri in trasferta: lontano dall’Euganeo, ben 7 sconfitte su 11 incontri. Dal 3-1 in casa della Samb di Ballardini del 2005 al 3-2 di Pavia due stagioni più tardi, al lontano 1-0 di Cagliari nella stagione 1997/98, quella della retrocessione in C/1. Gli squilli. Solo quattro volte, dal ’96 ad oggi, i biancoscudati hanno invece cominciato il nuovo anno vincendo. È successo vent’anni fa, nell’ultima stagione di Serie A, con il gol decisivo di Kreek a Cagliari all’86’; quindi, all’Euganeo, nel 2003 e nel 2006 contro Pistoiese e Pro Sesto; infine, dopo un’attesa di sei anni, nel giorno dell’Epifania del 2012, quando Lazarevic e Cutolo timbrarono il 2-0 ad Ascoli. Da allora un pareggio in casa e due sconfitte esterne: ce la faranno Neto e compagni a dire la loro al “Moccagatta”?
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Ancora tre giorni di attesa, poi il campionato spalancherà nuovamente le porte al calcio giocato. La Lega Pro è pronta a ripartire dopo la sosta natalizia, e per il Padova, atteso, nell’ultima giornata del girone d’andata, dalla durissima trasferta di Alessandria, in casa della vice-capolista, non c’è solo da proseguire la striscia positiva inaugurata con l’arrivo di Bepi Pillon. C’è anche una tendenza da riequilibrare: quella che vede, negli ultimi vent’anni, partire i biancoscudati dopo Capodanno troppo spesso con il freno a mano tirato. Il piede sbagliato. Negli ultimi due decenni, qualunque fosse il campionato (dalla Serie A ai dilettanti) o l’obiettivo stagionale, troppo spesso il Padova ha steccato alla prima gara ufficiale dopo la sosta natalizia. È successo ben nove volte: in quasi il 50% delle occasioni, nell’ultimo ventennio il Padova ha salutato l’arrivo del nuovo anno con una sconfitta. A cominciare dalle ultime due stagioni: nel 2015, nonostante i quasi tremila tifosi al seguito a Valdagno, la squadra di Parlato perse immeritatamente lo scontro diretto con l’Altovicentino; e nel torneo precedente, quello della retrocessione dalla Serie B che portò poi alla scomparsa dal calcio professionistico della società di Penocchio, fu il Trapani a battere per 2-1 la squadra di Mutti al “Provinciale” di Erice.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) La società, e soprattutto il direttore sportivo Fabrizio De Poli, continuano a muoversi sotto traccia, alla ricerca, innanzitutto, del difensore centrale e dell’attaccante richiesti dal mister. Potrebbe partire la telefonata ufficiale del diesse a Davide Succi: De Poli presenterà all’attaccante del Cesena la proposta del club di viale Rocco, e poi la decisionespetterà solo al giocatore. Il club romagnolo non si opporrà a qualunque decisione del bomber, magari dando una mano al Padova sul fronte dell’ingaggio garatendogli la buonuscita per la rescissione contrattuale. Per Andrea Sbraga, invece, che, nonostante i depistaggi, rimane ancora l’obiettivo numero uno per il reparto difensivo, qualcosa potrebbe muoversi tra domani e venerdì. L’arbitro. Giuseppe Strippoli, della sezione Aia di Bari, è stato designato a dirigere l’incontro tra Alessandria e Padova: in occasione di Bassano-Cittadella dello scorso 22 novembre la sua conduzione arbitrale non aveva affatto convinto.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Per i biancoscudati sarà l’occasione buona sia per cominciare a gettare le basi dell’undici di partenza che sabato, alle ore 15, al “Moccagatta” affronterà la seconda in classifica, sia per testare la condizione atletica dopo le vacanze e ma anche dopo un’intensa settimana di lavoro nel corso della quale lo staff tecnico ha voluto effettuare un richiamo di preparazione fisica. Dal punto di vista degli effettivi, la formazione non dovrebbe riservare grosse sorprese: con il recupero di Fabiano al centro della difesa, quello di Corti a centrocampo e quello di Neto Pereira nel reparto avanzato, l’undici di partenza dovrebbe verosimilmente ricalcare il 4-4-2 schierato dall’allenatore trevigiano nelle prime tre gare della sua gestione. Stallo sul mercato. Oggi, intanto, dovrebbe trascorrere un’altra giornata interlocutoria sul fronte dei possibili innesti legati al “mercato” invernale.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) L’emergenza, fortunatamente, è rientrata. Fabiano sta bene: la risonanza effettuata ieri mattina al Poliambulatorio Arcella, a seguito del problema al ginocchio destro accusato nell’allenamento di due giorni fa, ha escluso la presenza di lesioni all’articolazione. Un lungo sospiro di sollievo ha attraversato ieri pomeriggio i campi della Guizza: il difensore brasiliano sabato sarà regolarmente al suo posto al fianco di Diniz, al centro della retroguardia. E già dalle prove generali di questo pomeriggio si comincerà a testare la formazione anti-Alessandria. Test a Borgoricco. Alle 14.30 di oggi il Padova di Pillon sarà impegnato a Borgoricco nell’amichevole infrasettimanale che a tutti gli effetti chiuderà la sosta natalizia, contro la locale formazione che milita nel campionato di Promozione.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sergio Cucchiara è della Triestina (Serie D). «È tutto fatto», ha confermato a Padovagoal.it l’attaccante ieri sera. «Sono già a Trieste e rimarrò qui sino a giugno. Auguro il meglio al Padova, mi dispiace di non essere riuscito almeno una volta a scendere in campo. Spero di poter dimostrare il mio valore alla Triestina». Il giocatore, che ha 20 anni, va in prestito al club alabardato con l’ok del Trapani, proprietario del cartellino.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Una cessione è stata conclusa ieri e coinvolge l’attaccante Sergio Cucchiara , che passa in prestito alla Triestina. Il Padova lo ha restituito al Trapani, che ha provveduto a cederlo fino a giugno al club giuliano, in serie D. «E’ tutto fatto – conferma Cucchiara – sono già a Trieste. Mi è dispiaciuto non poter scendere in campo nemmeno una volta per dimostrare il mio valore, avrei potuto dare una mano. Al Padova auguro il meglio per il futuro». Sebastiano Aperi sembra in partenza e in queste ore potrebbe passare in un club del sud Italia, mentre nessun club per ora ha mostrato interesse per Manuel Giandonato. Per la difesa si seguono diversi profili, quello di Emanuele Pesoli , in uscita da Pescara è in ballo ma non sembra in cima alla lista di De Poli. Per l’attacco ieri il Modena ha fatto un deciso sondaggio col Cesena per Davide Succi . Il mantenimento della categoria potrebbe orientare la scelta del «Cigno», come veniva chiamato a Padova, verso l’Emilia: «Succi a Padova? Non dipende solo da me – ha chiarito il ds del Cesena, Rino Foschi, a Tv7 Triveneta – qui ha poco spazio ma dipende da lui, a Padova si è sempre trovato bene, è una piazza che lo può stimolare». La trattativa è complessa. Se mai si sbloccherà, bisognerà attendere dopo la metà di gennaio.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) La buona notizia: Fabiano dovrebbe essere disponibile per la trasferta di Alessandria. Ieri mattina il difensore brasiliano si è sottoposto a risonanza magnetica al ginocchio, che non ha evidenziato lesioni o distorsioni, tanto che nell’allenamento pomeridiano Fabiano era regolarmente a disposizione e si è allenato con i compagni assieme a Neto Pereira. Sul mercato, invece, non arrivano buone notizie, nel senso che nemmeno ieri si è sbloccata la trattativa in fase avanzata per Andrea Sbraga della Carrarese. L’accordo con il giocatore c’è già, i suoi agenti stanno facendo pressioni al liquidatore Giorgi e al direttore sportivo Sandro Federico perché concedano il via libera a Sbraga. Ma la luce verde ancora non si è accesa, oggi verrà fatto un nuovo tentativo e vedremo quali saranno i risultati. Per Carlo De Risio la novità è che, sfumato lo scambio con Manuel Giandonato , il direttore sportivo Fabrizio De Poli ha deciso di procedere ugualmente con il tentativo di tesseramento del centrocampista della Juve Stabia. Che, a sua volta, ha concesso il placet per la cessione. Ma da quanto emerge servono cessioni, visto che il budget messo a disposizione di De Poli è molto risicato e non ci sono grandi margini di manovra.
Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 32, Alessandria 31, Bassano 28, FeralpiSalò 27, Pavia e SudTirol 26, Reggiana 25, Cremonese, Cuneo, Padova e Pordenone 22, Giana Erminio 21, Lumezzane e Pro Piacenza 19, Mantova 15, Renate 12, AlbinoLeffe 11, Pro Patria 7.
Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della sedicesima giornata: Padova-Bassano 1-1 (Favalli (Pd) al 26′ pt, Fabbro (Ba) al 38′ st), Lumezzane-AlbinoLeffe 2-0 (Nossa (Lu) al 31′ pt, Sarao (Lu) al 37′ st), Cremonese-Cittadella 0-1 (Paolucci (Ci) al 38′ st), Reggiana-Alessandria 1-1 (Marras (Al) al 24′ pt, Mogos (Re) al 34′ pt), Mantova-Pro Patria 1-1 (Capua (Pp) al 5′ st, Momenté (Mn) al 44′ st), Renate-Cuneo 1-0 (Napoli (Re) al 6′ pt), SudTirol-Pro Piacenza 2-1 (Rantier (Pp) al 27′ pt, Kirilov (St) al 40′ pt, Tait (St) al 47′ st), FeralpiSalò-Giana Erminio 0-2 (Marotta (Ge) al 2′ pt, Perico (Ge) al 19′ st), Pordenone-Pavia 0-2 (Malomo (Pv) al 24′ pt, Ferretti (Pv) al 17′ st).
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E’ successo, 5 gennaio: allenamento pomeridiano per i Biancoscudati, in gruppo sia Fabiano che Neto Pereira.