Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 22.20 – (Il Piccolo) Prosegue a spron battuto la ricostruzione del settore offensivo dell’Unione Triestina 2012, quasi azzerato dopo gli svincoli di metà dicembre. Del resto gli impegni di campionati incombono, domani si torna in campo (la Triestina giocherà in trasferta, in casa della Liventina, inizio ore 14.30) e in effetti la società aveva annunciato vari rinforzi in questo inizio gennaio, proprio per infoltire al più presto una rosa ridotta all’osso. E così dopo l’arrivo di Bradaschia, ecco altri due rinforzi per l’attacco, un giocatore provenienti dal Padova che milita in Lega Pro, Sergio Cucchiara, e uno sloveno dal Koper, Davor Skerjanc. Il giovane Cucchiara è un attaccante ventenne di proprietà del Trapani, una prima punta che attualmente era in prestito proprio al Padova, dopo aver militato a lungo anche nel settore giovanile del Palermo. Difficile per un classe 1995 farsi largo nell’attacco patavino in questi primi mesi di campionato, nei quali Cucchiara aveva fatto solo panchina: ora il ragazzo vuole giocare per dimostrare il suo valore e quindi a Trieste cercherà quello spazio che attualmente non trova in Lega Pro. L’altro arrivo è quello dello sloveno Skerjanc, un attaccante classe 1986 che negli ultimi mesi aveva giocato nel Koper, nella serie A slovena, dopo un’estate in cui era transitato brevemente anche per il Monopoli. In precedenza l’esterno offensivo aveva giocato vari anni in patria nell’Olimpija, poi nel Krka, quindi ha fatto un’esperienza in Grecia nell’Ethenikos Gazros, per poi approdare in Serbia, nel Vozdovac. Quindi gli ultimi mesi al Koper e ora Trieste. Ma gli arrivi nel settore offensivo non dovrebbero essere finiti qui: la Triestina sembra vicino anche a un altro giovane attaccante proveniente dal Padova. Ma si lavora anche negli altri settori del campo: ieri infatti è stato ingaggiato anche Niccolò Galasso, classe 1995, esterno sinistro che può giocare sia basso che alto: proviene dalla Budoni, serie D, prima è transitato da Modena, Pistoiese e Robur Siena. Sarà un’altra pedina utile per coprire adeguatamente il settore degli under, dopo gli arrivi a dicembre di Loperfido e Dalla Riva: anche quest’ultimo fra l’altro può fare il terzino o l’esterno alto. Del resto il mercato non finisce certo oggi, ma comunque bisognava un po’ tamponare l’emergenza in vista della sfida di domani con la Liventina e di quella di domenica contro l’Abano. Nel frattempo, la squadra in questi ultimi due giorni si è allenata sul campo innevato di Prosecco cercando di trovare già intesa e amalgama con i nuovi. Servirà tempo prima di vedere una Triestina dall’assetto definitivo, intanto bisognerà cominciare comunque a far punti. La classifica e le rivali non aspettano.
Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «Cari Roberto e Simone, sarà tosta»: domani pomeriggio quando il Belluno arriverà a Tamai per la prima partita del girone di ritorno, nonché prima del 2016, mister Vecchiato e capitan Corbanese troveranno ad aprire la porta un vecchio amico, Stefano De Agostini, mister dei padroni di casa nonché loro vecchio allenatore. «Quel Cobra non lo sopporto – attacca sorridendo De Agostini – da quando l’ho allenato un anno in serie C ogni volta che lo incontro mi fa gol. Mercoledì farei volentieri a meno di lui; avere uno così in squadra ti risolve un sacco di problemi, per la categoria è un attaccante di altissimo livello. E subito dietro ci metto Duravia e Bertagno, gente che la D la domina». Insomma quando Vecchiato dice che Belluno e Tamai si equivalgono lei non è propriamente d’accordo. «No, ci manca qualcosa per arrivare al livello del Belluno. Noi ogni anno cambiamo moltissimo, anche in corsa, e di conseguenza il lavoro si fa più difficile. Il Belluno oggi lo uso come esempio per i miei giocatori: “facciamo come loro”, dico, puntiamo sulla forza del gruppo. Detto questo i punti che abbiamo (due soli in meno del Belluno, ndr) ce li siamo meritati». Ci racconta Vecchiato giocatore? «Non un giocatore veloce e esplosivo, ma molto intelligente; lui leggeva tutto prima. E poi un vero leader. Con lui ho vinto una D e mi sono salvato in C e solo io so quanto mi abbia aiutato nello spogliatoio. Ma credo che siano qualità che sta confermando da allenatore: è arrivato a Belluno e lo ha portato ad essere tra le società leader di serie D. Tre anni a questi livelli non si fanno se non si è capaci». Gli consiglierebbe di provare il salto tra i professionisti? «A Robi auguro il meglio, ma piazze come Belluno non ce ne sono molte, fa bene a tenerselo stretto. Lì si possono trovare stimoli anche per 10 anni di fila». Un pareggio la farebbe felice? «No, nella situazione in cui siamo, e che non ci saremmo mai immaginati a inizio anno, vedendoci leggermente meno forti della passata stagione, non possiamo che giocarcela a viso aperto. Quando ci ricapita un momento così? Sarà tosta, molto tosta, ma si gioca per vincere».
Ore 21.40 – Mercato Pavia: praticamente acquistato il centrocampista Giuseppe Pirrone dall’Ascoli ed ufficialmente ceduto Stefano De Sante alla Juve Stabia, ora la priorità è la ricerca di un attaccante. A riguardo circolano i nomi di Luca Miracoli del Tours (serie B francese) e Jacopo Manconi del Novara.
Ore 21.20 – (Gazzetta di Reggio) Ieri doppia seduta d’allenamento per gli uomini di mister Colombo che continuano la preparazione in vista dell’esordio 2016 in campionato programmato per sabato a Bassano (ore 17.30). Nella parte pomeridiana, eseguita sui campi di via Agosti, la squadra ha mostrato di essere già in full immersion per la prossima partita infatti il tecnico ha voluto allenare separatamente e personalmente il reparto difesa mentre il vice-allenatore Paolo Zanetti si è occupato degli schemi avanzati con centrocampisti ed attaccanti. L’unico assente di giornata era Dejan Danza, mentre si è aggregato con la prima squadra il giovane attaccante della Berretti Christian Silenzi. Ai campi, oltre al Dg Raffaele Ferrara, sempre al telefono dopo l’apertura del mercato, è tornato a fare visita alla squadra Roberto Bosco, l’ex calciatore ed allenatore granata, ormai da tempo nello staff tecnico di Massimiliano Allegri che quando è in città si ferma sempre a vedere gli allenamenti della Reggiana. Oggi per Mignanelli e compagni è tempo di partita amichevole: annullata quella di Villalunga con la Casalgrandese dopo l’evento luttuoso che ha colpito il socio granata Roberto Gottardi, il trainer ha deciso di convocare, per le ore 10.30 negli impianti di via Mogadiscio, una selezione composta da giovani degli Allievi Nazionali e della Berretti per valutare le condizioni dei suoi al rientro dalle vacanze ma soprattutto per studiare le prime mosse da adottare anche sabato al “Mercante” contro i veneti.
Ore 21.00 – Mercato Reggiana: sfuma Caturano (che ha firmato per il Lecce), mentre resta in piedi la pista che porta a Sansovini. Continuano, intanto, a giungere offerte per Max Pesenti, che vorrebbe però rimanere alla corte dei granata.
Ore 20.40 – (Gazzetta di Mantova) Partita in famiglia ieri pomeriggio per i biancorossi, con Ivan Javorcic che ha provato ancora il modulo tattico 4-3-1-2 e ha fatto subito debuttare il neoacquisto Tripoli. «Mi ha fatto un’ottima impressione – dice il tecnico croato -, è arrivato con entusiasmo e grande voglia di fare. Viste le sue qualità, può essere un giocatore importante per darci una mano». Tripoli ha giocato da seconda punta, al fianco di Anastasi e con alle spalle un Caridi in formato Don Tano, che sembra di gran lunga il vero “colpo” di gennaio per il Mantova che non lo ha avuto a disposizione negli ultimi due mesi. Momentè è rimasto fermo per una contrattura, ma Javorcic è ottimista: «Dovrebbe recuperare senza problemi per la gara di Bergamo». Da un lato il mister ha schierato Pane in porta, Longo, Offin, Carini e Scrosta in difesa; Zammarini, Lombardo e Raggio Garibaldi a metà campo; Caridi trequartista, Anastasi e Tripoli punte. Sull’altro fronte, sempre con il 4-3-1-2, Bonato fra i pali e difesa con Scalise, Trainotti, Gambardella e Sereni; Puccio, Dalla Bona e Boccalari in mediana; Ungaro trequartista, Gonzi e Pagani (poi sostituito da Cavalli) in attacco. Tripoli si è mosso abbastanza bene, mettendo in mostra velocità e propensione al dribbling. All’ex Ascoli manca però il ritmo partita, visto che non gioca una gara ufficiale dalla scorsa estate. Oggi la squadra godrà di una giornata di riposo, gli allenamenti riprenderanno domani mattina.
Ore 20.20 – Mercato Mantova: acquistato in prestito con diritto di riscatto dal Lecce l’esterno destro Francesco Lo Bue. Ora i biancorossi puntano tutto sullo scambio col Pavia: a sbloccare la situazione potrebbe essere l’ok di Marco Martin, che vestirebbe la maglia dei virgiliani con Andrea Cristini mentre Valerio Foglio compirebbe il percorso inverso.
Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) Caio De Cenco c’è. Il centravanti brasiliano ha fatto capolino nel ritiro di Lignano del Pordenone, pur con un giorno di ritardo rispetto agli accordi iniziali. Il “caso” è rientrato e le vacanze nella sua terra natia sono ormai un ricordo. Tuttavia il bomber della squadra (8 reti) non è al top della condizione, anzi: ieri non si è allenato con la squadra e molto probabilmente non sarà disponibile per la gara di sabato con la Giana Erminio. Di sicuro non parteciperà all’amichevole di oggi con la Fossaltese, in programma al De Marchi (e non più a Fossalta) alle 14.30 dopo la conclusione del mini-ritiro. Rientrato. Il Pordenone, dopo il giorno d’attesa, ha riaccolto De Cenco. Il giocatore ha così finito le ferie, durate più di dieci giorni. Era negli accordi il suo rientro in Brasile, da dove mancava dalla scorsa estate, non lo era il rientro il 4 gennaio. Ma ormai questo capitolo è chiuso, anche se la società gli ha fatto notare l’errore. Rispetto ai compagni è però indietro di condizione e il tecnico, Bruno Tedino, sta già cercando di capire come affrontare la Giana senza di lui. Uno degli indiziati principali a sistemarsi al centro dell’attacco, perlomeno per caratteristiche fisiche, è Strizzolo, ma il centravanti friulano lavora col resto del gruppo solo da due giorni. Va valutato in settimana. Più probabile, a oggi, la soluzione con Filippini “falso nove” appoggiato da Cattaneo e Valente. Tedino ha provato questo, ieri, nella seduta pomeridiana del Teghil di Lignano. Le altre soluzioni. Il tecnico neroverde ha poi continuato a insistere su Pasa regista al posto di Pederzoli, squalificato. Attualmente l’ex Inter è il favorito per sistemarsi al centro del campo, con Mandorlini e Buratto al suo fianco. In difesa, al suo posto, ha giocato Ingegneri. Quest’ultimo ha una chance importante, qualora scendesse in campo sabato: può dimostrare di valere la maglia neroverde e sperare, così, di essere tolto dal mercato, dove si trova per far posto all’obiettivo Gavazzi. A ogni modo, oggi, nell’amichevole con la Fossaltese, Tedino si schiarirà ulteriormente le idee dal punto di vista tattico anche se, in linea di massima, a Gorgonzola saranno applicate le soluzioni provate in questi giorni. Cena. Ieri in serata il presidente Mauro Lovisa ha raggiunto la squadra nel ritiro di Bibione. Il numero uno neroverde ha cenato con la squadra all’Hotel Savoy – quartier generale della tre giorni in riva all’Adriatico – e ha parlato di mercato con il consulente Giorgio Zamuner e Tedino. Ha parlato poi alla squadra e ha fatto ritorno in città. Stefani e soci torneranno invece a Pordenone oggi, dopo aver svolto al Teghil l’allenamento mattutino. Da domani riprenderà la solita routine al De Marchi.
Ore 19.40 – Mercato Pordenone: difficilmente si chiuderà in breve tempo il trasferimento di Fabio Gavazzi dal Mantova al Pordenone. Il difensore vuole infatti vestire la maglia neroverde, ma c’è un importante scoglio economico da aggirare: la sensazione è che la situazione si sbloccherà solo in caso di un intervento dei virgiliani, che potrebbero pagare una parte dello stipendio od offrire una buonuscita al giocatore. Attenzione, però, al possibile inserimento di Foggia e Pisa nella trattativa.
Ore 19.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Ci sono i colpi mancati (l’attaccante venezuelano Arteaga, finito in serie A al Palermo) e quelli che invece potrebbero andare a segno. Il Bassano cerca un difensore centrale, la situazione di Daniele Martinelli è precaria e il dg Werner Seeber ha deciso di rinforzare il reparto. Una pista porta a Trevor Trevisan, in uscita da Salerno, ma l’ingaggio è fuori dalla portata del club giallorosso, a meno di un intervento diretto dei campani. I nomi in ballo sono tanti (fra questi l’ascolano Mengoni), mentre Seeber ha così spiegato il mancato arrivo di Arteaga: «Non siamo strutturati per il mercato straniero. Ci era stato proposto, ma abbiamo fatto scelte diverse sul mercato italiano. Non è stato rifiutato» Per l’attacco è stato accostato il nome di Francesco Potenza, 29 anni, cresciuto nell’Ascoli. Bisognerà capire se la trattativa è avviata o se si tratta dell’ennesima boutade di questo mese frenetico. Più concreta la pista su Giampietro Perrulli, centrocampista della Salernitana dove c’è da battere però la concorrenza del Benevento.
Ore 19.00 – Mercato Pro Patria: i tigrotti hanno annunciato l’arrivo dell’esperto attaccante Inacio Pià, svincolatosi dal Varese (Eccellenza).
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ho parlato chiaro ai miei ragazzi, dicendo che siamo tanti in tutti i ruoli perché c’è un campionato da vincere. Ebbene sono ancora tutti qui, nessuno mi ha detto «io non ci sto» o di voler esser ceduto». È il tecnico Giancarlo Favarin a chiudere, dopo quello in entrata (ufficiale il tesseramento in prestito dal Genoa dell’attaccante classe ’97 Chicchiarelli) anche il mercato in uscita di un Venezia che domani inizierà il girone di ritorno e il 2016 ospitando il Dro al Penzo (ore 14.30). «Per abbandonare la serie D serve una rosa competitiva con più alternative in tutti i ruoli, proprio come quella che ho a disposizione – conferma Favarin -. Tutti avranno modo di portare il loro contributo, ma le situazioni personali sono assolutamente secondarie rispetto alla priorità di salire in Lega Pro». Prima di Natale il Venezia grazie al 6-1 sulla Triestina (preceduto dal 6-0 in casa del Giorgione) ha accorciato da -3 a -1 sul Campodarsego. «Proprio per questo dobbiamo continuare a macinare gioco e conquistare punti. Il calendario sarà anche in discesa come dite voi (Dro, Sacilese e Monfalcone, ndr) ma io ci credo poco, ora i punti sono ben più pesanti per tutti. Mi auguro che le nostre avversarie si battano sempre allo stesso modo contro di noi e contro il Campodarsego». L’undici anti-Dro ricalcherà quello della ultime convincenti e larghe vittorie. Unici indisponibili Marcolini e Di Maio, mentre rientra Ferrante («Nei convocati» precisa Favarin) e l’ultimo arrivato Chicchiarelli esordirà in panchina sedendo accanto agli altri volti nuovi Volpicelli e Lattanzio. «La continuità di formazione è quasi d’obbligo, fermo restando che avendo due gare ravvicinate e 12 in due mesi, i ricambi saranno fondamentali. Chi entrerà in corsa dovrà fare la differenza, non mi aspetto niente di meno già dai 90′ contro un Dro che venderà cara la pelle». In occasione dell’Epifania il club del presidente Joe Tacopina (in arrivo domattina da New York) omaggerà i tifosi arancioneroverdi con un calendario da tavolo con i migliori scatti del girone di andata.
Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La sua impresa fece il giro del mondo e tuttora, quasi nove anni dopo, raccoglie visioni su Youtube con commenti di applausi e stupore. C’è poco da fare, anche oggi che vuole trascinare il Venezia fuori dalle sabbie mobili della serie D, Matteo Serafini rimane «quello della tripletta a Buffon». Un pallonetto millimetrico, una rovesciata in area e un destro di controbalzo da 30 metri, uno più bello e imparabile dell’altro: così il 37enne attaccante di Calvisano rifilò in appena 40′ al capitano della Nazionale azzurra, con la maglia del Brescia in serie B, più gol di quanti non ne avesse subiti pochi mesi prima nel trionfale Mondiale di Germania 2006. «Oggi mi capita che compagni, avversari o anche qualcuno che è poco tifoso di calcio, mi salutino chiedendomi o facendomi i complimenti per quei tre gol – racconta Serafini -. Sì ormai è una vera e propria etichetta, un marchio che mi porto dietro volentieri, sono orgoglioso di averne rifilati tre in quel modo al portiere più forte del mondo». Quel 10 marzo 2007 Brescia-Juventus si giocò a Mantova, dove i bianconeri ci avevano già lasciato le penne. «Mi sarebbe piaciuto avere come souvenir la maglia di Buffon, ma date le circostanze non era facile andare a chiedergliela. Ci provai tramite Chiellini nel post partita, ma dopo aver chiesto mi disse che l’aveva già promessa. Pazienza, come ho detto mi tengo stretto quelle prodezze anche se in carriera di gol ne ho fatti parecchi altri». Nel curriculum di Matteo Serafini tre promozioni in serie B con Cremonese, Livorno, Arezzo e una in Lega Pro1 con la Pro Patria, nonché 115 reti tra i pro cui vanno aggiunte le 11 realizzate finora a Venezia tra i dilettanti della serie D. «Avrei potuto segnare di più, però la mia è stata una carriera «al contrario». Pur essendo alto un metro e 90 sono arrivato tardi al ruolo di attaccante, dagli 8 ai 23 anni ho giocato nella Cremonese da centrocampista, centrale o mezzala. Di solito invecchiando uno retrocede di ruolo, a me è successo invece di avanzare». Decisivo in tal senso il biennio 2002-2004 ad Arezzo. «L’allenatore Mario Somma mi inventò trequartista e feci numeri importanti, con 14 gol contribuii al salto in serie B. Quello fu il vero spartiacque della mia carriera, avevo 25 anni e cominciai a rimpiangere di non aver guadagnato metri qualche stagione prima». La tripletta a Buffon non ha invece regalato un vero e proprio decollo. «Giocare nel Brescia, nella squadra della mia città, per me era speciale. Purtroppo rimasi una sola stagione, mi prese il Vicenza con un triennale ma mi è rimasto il rammarico di quella mancata conferma e di non aver detto sì al Queens Park Rangers che nell’estate 2007 mi voleva a Londra». A 37 primavere Serafini non ha nessuna intenzione di uscire dal campo. «Ho il patentino di allenatore, però finché mi diverto giocherò per vincere. La mia fortuna è stata quella di crescere come uomo nel vivaio della Cremonese, oggi purtroppo il calcio crea illusioni imponendo l’impiego di giovani che magari emergerebbero comunque ma che più spesso a 22 anni si trovano a piedi e senza un lavoro. Il mio augurio per il bene del calcio è che tornino a dominare passione e meritocrazia al posto dei soldi».
Ore 17.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Dopo il nullaosta ad allenarsi con il Venezia, ieri è arrivata l’ufficialità: il talento della Primavera del Genoa, Samuele Chicchiarelli, 18 anni, è un giocatore arancioneroverde. E potrà già essere convocato domani per la partita al Penzo (ore 14,30) con il Dro. Questa sembra essere l’intenzione di mister Giancarlo Favarin che vuole avere tra le armi tattiche a disposizione un under anche nel reparto offensivo. Il giovane attaccante, da parte sua, non nasconde le proprie ambizioni. «Dopo dieci anni di giovanili al Genoa, volevo fare un’esperienza tra i senior — spiega — e quando il direttore Perinetti mi ha chiamato ho detto subito sì. Ho trovato un ambiente positivo, c’è un bel clima e Venezia è una piazza importante. Della serie D ha solo la categoria, la squadra è molto forte». Titolare nella Primavera, ora dovrà sgomitare non poco per ritagliarsi uno spazio. «Ne sono consapevole. Vengo dal vivaio del Genoa e spero, dopo questi sei mesi al Venezia, di tornare con un bagaglio di esperienza positiva». Questa chance potrebbe diventare per Chicchiarelli un trampolino di lancio: «Lo spero, mi piacerebbe meritare la convocazione per il ritiro in prima squadra». Intanto dovrà pensare a fare gol con la maglia arancioneroverde: «Ho iniziato da prima punta, ma con il tempo mi sono spostato anche in altri ruoli». Domani, intanto, mancheranno sia Marcolini che Di Maio.
Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) L’ufficialità arriva al termine dell’allenamento, dopo che il Genoa ha rispedito in laguna le carte firmate: Samuele Chicchiarelli è ufficialmente un giocatore del Venezia. Prestito fino a giugno, poi tornerà alla casa madre, e Giancarlo Favarin aspettava solo il via libera sul piano burocratico per inserire il diciottenne attaccante ligure nella lista dei convocati per la gara contro Dro. «Sono venuto al Venezia perché il direttore Perinetti mi ha inseguito a lungo» la prima dichiarazione dell’ex Primavera del Genoa, «mi ha spiegato quale ruolo avrei potuto avere nella rosa e quali soluzioni tattiche avrebbe consentito all’allenatore la mia presenza. Dopo dieci anni di settore giovanile, ho voglia di mettermi in gioco anche con i grandi. Saranno sei mesi di apprendimento, sono come una spugna, osservo i giocatori più esperti e cerco di rubar loro qualcosa, poi a giugno tornerò al Genoa con l’obiettivo di essere inserito nella lista dei convocati per il ritiro». Intanto si è già calato nel nuovo ambiente. «Innocenti ha giocato con me un anno nelle giovanili del Genoa, gli altri non gli ho mai affrontato da avversari» prosegue l’ex genoano, «solo il primo giorno è stato complicato, ma questo è un gran gruppo, oltre che essere una squadra molto forte. Ho capito subito che dovrò ambientarmi io al nuovo sistema, il gioco è più fisico rispetto alle partite delle giovanili». Quando Favarin deciderà di schierare Chicchiarelli, potrà impiegare due senior a centrocampo. «Ho iniziato da punta centrale, poi crescendo mi sono spostato come attaccante esterno. Uso il destro, ma il sinistro non lo impiego solo per camminare». Due i forfait per la gara di domani: Marcolini, che sta recuperando dall’affaticamento muscolare tanto da aver già ripreso a correre, e Di Maio, che ha aggiunto un fastidio all’anca all’attacco febbrile. Il Venezia, in collaborazione con Vela, domani regalerà ai propri tifosi il calendario da tavolo 2016 che raccoglie le immagini più belle del girone d’andata. Il calendario, sarà distribuito, fino a esaurimento delle scorte, agli ingressi della Curva Sud e della Tribuna Centrale. «Dopo le magliette, i calendari, piccoli gesti che però dimostrano l’attenzione di questa proprietà verso i tifosi» ha spiegato il direttore generale Dante Scibilia, «è un pensiero per gratificare chi ci segue da settembre, ci dà fiducia e continua a sostenerci».
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ ripresa ieri pomeriggio la preparazione del Vicenza dopo una settimana di vacanza. In casa biancorossa la prima seduta ha portato una bella notizia su Thomas Manfredini , che si è rivisto al campo dopo l’operazione subita il 14 ottobre scorso. L’ex atalantino ha fatto vedere di essere a buon punto nel programma di ripresa, allenandosi con il gruppo e giocando pure una partitella che Pasquale Marino ha diretto al termine della seduta. È presto per considerare Manfredini del tutto recuperato ma il primo «acquisto» del mercato di gennaio, che ieri è iniziato ufficialmente, potrebbe essere proprio l’ex difensore di Atalanta, Genoa e Sassuolo. In difesa, del tutto recuperato Nicolò Brighenti , dopo la rescissione di Matteo Gentili anche Leandro Rinaudo pare abbia scelto di percorrere la stessa strada; la separazione avverrà per problemi personali del giocatore: un’uscita che apre a un arrivo, anche in considerazione del fatto che alla ripresa del campionato Marino vorrebbe schierare il Vicenza con il 3-4-3. Nel taccuino ci sono i nomi di Luca Antei (Sassuolo), e di Michele Camporese (Empoli), due giocatori che però negli ultimi mesi non hanno giocato molto. In mediana continua la trattativa con il Latina per il ritorno in biancorosso di Federico Moretti , ritenuto adatto per la sua capacità di giocare in un centrocampo a tre o a quattro e per la conoscenza dell’ambiente, che gli dovrebbe consentire un rapido inserimento. Ieri le contrattazioni hanno subito un’accelerata senza però arrivare all’intesa, anche se a Latina da ieri si allena con il gruppo McDonald Mariga che al momento è in prova con la società pontina, ma che potrebbe essere tesserato a breve dando il via libera alla cessione in prestito di Moretti al Vicenza. La posizione di Moretti non è certo l’unica che si sta monitorando in casa Vicenza, dove Antonio Cinelli sta trattando con il Cagliari e restano aperte le posizioni sia di Michele Pazienza (in uscita), che di Ronaldo Pompeu da Silva (in entrata). In attacco piace sempre Samuele Longo , che però pare diretto verso il campionato greco, mentre si sta cercando di accelerare i tempi con Giulio Ebagua che il Como non vorrebbe cedere; la società lariana deve però fare i conti con la volontà dell’attaccante nigeriano che spinge per venire a Vicenza, particolare che potrebbe sbloccare la situazione. Un tentativo è stato fatto anche per Gaetano Monachello, di proprietà dell’Atalanta, ma la risposta del club nerazzurro è stata un secco no.
Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.10 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 15.50 – Qui Guizza: schemi ancora in corso.
Ore 15.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 4-4-2, in gruppo sia Fabiano che Neto Pereira.
Ore 15.10 – Qui Guizza: intenso lavoro atletico.
Ore 14.50 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo Fabiano, mentre si allena momentaneamente a parte Neto Pereira.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento pomeridiano. Presente alla seduta odierna anche Massimo Poliero, presidente del settore giovanile.
Ore 14.00 – (Gazzettino) L’Abano ha ufficializzato ieri l’ingaggio di due giocatori classe 1996. Si tratta del portiere Giacomo Bettin che ha giocato nella prima parte della stagione con la Liventina, e del centrocampista Alessio Longhi (figlio dell’ex biancoscudato Damiano) che era in forza al Giorgione. Le due operazioni si sono rese necessarie per andare a colmare le partenze dei fuoriquota Cartura, Rinaldi e Sinigaglia. Quanto a Bettin andrà ad affiancare Rossi dato che, oltre alla partenza di Sinigaglia, si è registrata la defezione di Ruzzarin (problema a un polso). «È un ottimo portiere – afferma il diesse Maniero – È con noi da qualche giorno e abbiamo deciso di tesserarlo». Su Longhi che si è svincolato dal Giorgione. «È un ragazzo che conosco già e può crescere ancora. L’ho visto contento di entrare a fare parte del nostro progetto, è una possibilità in più che abbiamo a centrocampo».
Ore 13.40 – (Mattino di Padova) Due innesti per l’Abano di Karel Zeman, in Serie D. Ieri il direttore sportivo dei neroverdi Andrea Maniero ha ufficializzato gli acquisti di Giacomo Bettin e Alessio Longhi, già in campo nell’amichevole con il Cittadella di domenica scorsa, pareggiata 2-2. Giacomo Bettin, portiere 19enne, era stato svincolato dalla Liventina. Stesso discorso per il coetaneo Alessio Longhi (figlio di Damiano), centrocampista liberato da poco dal Giorgione, squadra che l’Abano affronterà domani in campionato allo stadio delle Terme di Monteortone.
Ore 13.10 – (Gazzettino) Pascali in dubbio per la sfida di sabato al Tombolato con il Sudtirol. Il difensore centrale lamenta un problema ai flessori della coscia destra, e questa mattina si sottoporrà alla risonanza magnetica per far luce sull’effettiva entità dell’infortunio. Pascali ha saltato l’amichevole di domenica pomeriggio con l’Abano: Venturato resta comunque fiducioso sul suo recupero in extremis, anche perché dovrà già fare a meno di Scaglia, fermo per un turno di squalifica. Dover rinunciare alla coppia di difensori centrali non sarebbe il modo migliore di cominciare l’anno, anche perché l’impegno di sabato non è certo tra i più facili da affrontare per il Cittadella. Buone notizie invece da Iori (pure lui squalificato con il Sudtirol) e Litteri, che sono rientrati regolarmente in gruppo; il capitano granata aveva tra l’altro già disputato tutto il secondo tempo dell’amichevole di domenica. Tre invece sono i granata che lavorano ancora a parte: due sono recuperabili per sabato (Paolucci alle prese con affaticamento agli adduttori e Amato con un affaticamento al retto femorale sinistro), mentre Donazzan sta ancora curandosi dalla pubalgia che si protrae oltre i tempi previsti. Jallow e Bobb sono rientrati a Cittadella domenica in serata, e ieri si sono allenati regolarmente con la squadra, Chiaretti invece sarà disponibile soltanto da oggi pomeriggio. BONAZZOLI. Ieri è stato depositato il contratto che legherà il centravanti alla società granata per i prossimi sei mesi. L’ex attaccante del Padova potrà essere utilizzato già dalla partita di sabato. BIGLIETTI. È aperta la prevendita dei biglietti per Cittadella-Suditol, acquistabili online oppure nella sede della società negli orari di ufficio e anche sabato mattina dalle 9 alle 12; i botteghini dello stadio apriranno alle 13.
Ore 12.50 – (Gazzettino) Yusupha Bobb è tornato domenica dal Gambia assieme a Lamin Yallow, mentre Lucas Chiaretti è arrivato ieri alla 16.30 all’aeroporto di Venezia, proveniente da Belo Horizonte in Brasile. Regolare la ripresa della preparazione per i due africani, anche se lo sbalzo di temperatura è stato notevole. «In Gambia faceva caldo – spiega Bobb – ma non tantissimo come si potrebbe immaginare, poco più di 20 gradi. Qui invece ho trovato la temperatura alquanto più fredda rispetto a prima di Natale, ma non ho avuto problemi di adattamento». Su come ha trascorso le due settimane in Gambia, continua: «Sono quasi sempre rimasto a Brufut, il mio villaggio natale, presso mio fratello, sua moglie e un nipotino di tre anni. C’erano anche i miei genitori e i parenti, ma io mi sono sistemato da mio fratello». Bobb aveva un programma personalizzato predisposto dal preparatore atletico Andrea Redigolo. Ecco come lo ha messo in pratica: «Mi sono sempre allenato seguendo le istruzioni ricevute. Ho svolto esercizi di corsa, addominali e di mantenimento muscolare, tranne due giorni a Natale e Capodanno. Qualche allenamento l’ho fatto anche con il Banjul United, la squadra della capitale, dove sono cresciuto nelle giovanili. Poi ero passato con il club sportivo Hawks, prima di venire in Italia». Un periodo diverso, questa pausa natalizia con ritorno al paese d’origine, che è risultata utile dopo sei mesi alquanto impegnativi. Spiega il centrocampista granata: «È il mio primo campionato di Lega Pro, è normale che sia più difficile rispetto alle giovanili del Chievo, pertanto qualche difficoltà l’ho trovata e questo stacco dal campionato è stato molto opportuno. Mi sono rilassato e mi sono divertito, rispettando al tempo stesso il programma personalizzato di allenamenti». La prima parte di questa stagione sportiva ha soddisfatto il giovane gambiano: «Ho giocato abbastanza essendo il mio inizio fra i professionisti, sono contento per avere avuto undici presenze in campionato. Il mio compito è però quello di crescere calcisticamente e rendermi sempre più utile alla squadra. Ho ancora tanto da imparare». Il suo inserimento a Cittadella sta migliorando sempre più, anche grazie ad un corso di lingua italiana che sta frequentando. Conclude Bobb: «Capirsi in campo e anche fuori è fondamentale. Mi sto impegnando al meglio sotto tutti gli aspetti perchè ho margini notevoli di crescita e acquisendo la necessaria esperienza potrò realizzare quelle che sono le mie potenzialità».
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Tra i tanti giocatori rimasti a riposo nell’amichevole disputata domenica pomeriggio dal Cittadella contro l’Abano, quello a destare maggiori preoccupazioni è Manuel Pascali. Il difensore non si è allenato nemmeno ieri per un problema ai flessori della coscia destra e oggi effettuerà una risonanza di controllo per capire l’entità del problema. Rientrati in gruppo Iori e Litteri, hanno svolto ancora differenziato Paolucci, Donazzan e Amato. Bobb e Jallow sono tornati già al lavoro mentre Chiaretti, rientrato ieri in Italia, si aggregherà ai compagni oggi
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Con l’arrivo di Emiliano Bonazzoli il “mercato” del Cittadella si è chiuso ancora prima di iniziare ufficialmente. O almeno così ha dichiarato la società. C’è da crederci? I bluff in fase di trattative sono all’ordine del giorno, ma in casa granata non sembrano esserci grandi esigenze né necessità di rinforzare una rosa già larga e competitiva in tutti i reparti. L’unico aspetto da monitorare potrebbe essere quello che riguarda la fascia sinistra difensiva. Donazzan, infatti, si sta trascinando una fastidiosa pubalgia da quasi due mesi e non dovrebbe essere disponibile nemmeno alla ripresa del campionato. Se le sue condizioni dovessero preoccupare lo staff tecnico, Stefano Marchetti potrebbe anche guardarsi attorno per cercare un sostituto. Ma per ora sono solo ipotesi, ciò che più preme al direttore generale granata è “blindare” i gioielli grazie ai quali ha costruito il primato in classifica. Uno su tutti, Filippo Scaglia, difensore centrale da categoria superiore e sul quale, appunto, hanno messo gli occhi alcune squadre di Serie B. La principale è lo Spezia, che, sopratutto in caso di partenza di Piccolo, potrebbe lanciare l’assalto al giocatore di scuola Torino. Il diretto interessato che dice? Nega contatti, senza perdere la consueta schiettezza. «Ho letto anch’io dell’interessamento dello Spezia», commenta Scaglia. «Ma sono cose uscite sui giornali, non ho avuto contatti con nessuno né ho parlato con Marchetti. Ovvio che, se arrivasse un’offerta, ne parlerei con il direttore generale, ma non c’è nulla. Di sicuro l’interessamento di squadre di categoria superiore fa piacere a livello personale. Ma solo questo». Ma se l’offerta ci fosse per davvero, che farebbe? «Il mio desiderio per gennaio è restare qui a Cittadella. Soltanto se giungesse l’offerta della vita, allora sarebbe dura resistere. Ma in altri casi non avrebbe senso andare via da questa squadra, visto che mi trovo molto bene e stiamo costruendo qualcosa di importante». La sensazione, quindi, è che il Citta possa centrare l’impresa di ritornare subito tra i cadetti e aprire un nuovo ciclo? «La società merita di tornare in una categoria in cui ha militato, e bene, per sette anni di fila. Non è vero che non abbiamo incontrato difficoltà, l’inizio di stagione non è stato semplice, ma alla distanza ci siamo assestati e abbiamo lavorato duramente. Il lavoro paga sempre ed è stato bravo Marchetti a tenere tanti giocatori dello scorso anno, unendo elementi di esperienza. In rosa quasi tutti abbiamo già giocato in Lega Pro e questo fa la differenza». Contro il Sudtirol non ci sarà, dopo il “rosso” rimediato a Cremona e che ancora brucia. «Capisco la seconda ammonizione, non la prima che ho preso in area avversaria, dopo che un avversario mi ha strattonato. All’inizio credevo addirittura ci avesse fischiato il rigore a favore». L’avversaria più dura per la lotta promozione? «Se devo fare un nome secco, dico Alessandria, società che lavora molto bene. Aspettiamo il mercato perché tante altre squadre, vedi Reggiana e Pavia, potrebbero rinforzarsi. Speriamo, però, che il 2016 sia l’anno del Citta».
Ore 11.50 – (Corriere del Veneto) Mercato chiuso, ma sarà poi vero? A Cittadella si è imparato ad attendersi il «botto» a sorpresa da Stefano Marchetti, sempre abilissimo a giocare a carte coperte (come nel caso di Emiliano Bonazzoli), entrando poi sulla scena nel momento meno atteso. E dietro le quinte si scopre che forse, se verrà trovata l’occasione giusta, potrebbe arrivare un centrocampista, magari facendo uscire uno di quei giocatori per i quali la lista offre maggiori garanzie. Riassumendo: in linea di massima i granata rimarranno così, se poi capiterà l’occasione per migliorare il centrocampo, o meno probabilmente la difesa, Marchetti non si farà trovare impreparato. Capitolo Scaglia. Nei giorni scorsi sono arrivati i primi segnali da La Spezia sull’interessamento del club guidato da Domenico Di Carlo, che stima parecchio Scaglia e non ne ha mai fatto mistero. Da qui a dire, però, che esiste una trattativa in ballo ce ne passa e dipenderà molto dall’atteggiamento che eventualmente terranno i granata. Nel caso in cui l’affare dovesse decollare, sicuramente Scaglia verrà adeguatamente sostituito. «Sto bene a Cittadella – precisa il difensore – e non ho intenzione di muovermi, perché stiamo lottando tutti insieme per un traguardo importante». Una precisazione in linea con lo stile Cittadella, in cui raramente qualcuno va sopra le righe. Certo è che se lo Spezia dovesse fare sul serio le cose potrebbero anche cambiare. Non sembra intenzionato a partire, almeno per il momento, Mattia Minesso, che pure sta vivendo una stagione con un impiego assai ridotto, in gran parte a causa del modulo utilizzato da Roberto Venturato (4-3-1-2). Modulo che lo ha penalizzato a favore di altri giocatori con caratteristiche diverse, inseriti maggiormente in un determinato contesto tattico. Arrivano buone notizie, infine, su Gianluca Litteri, che dovrebbe essere regolarmente a disposizione sabato contro il SudTirol.
Ore 11.20 – (Gazzettino) Anche nel reparto avanzato, come detto, il Padova opererà almeno un inserimento e la pista che porta a un eventuale ritorno bis in biancoscudato di Succi è calda, tanto più che il Cesena ha dato il via libera al Padova per trattare con il giocatore. «Ne riparleremo in questi giorni – sottolinea De Poli – e vediamo come va. Come per il difensore, anche per la punta ci stiamo però muovendo in più direzioni. Succi è comunque un giocatore che tutti noi reputiamo importante per il nostro prosieguo di stagione, ma dobbiamo tenere in considerazione anche altre situazioni». Se difesa e attacco sono le questioni più urgenti da risolvere con l’ingaggio di almeno un giocatore in tempi rapidi, diverso è il discorso relativo all’acquisto di un centrocampista per il quale è necessario liberare un posto. Della serie, per prenderne uno, deve uscirne un altro. In pole position c’è De Risio, vecchio pallino di De Poli. Intanto, ieri Cucchiara non si è allenato dato che è imminente il suo rientro dal prestito al Trapani, e la Triestina si sarebbe fatta avanti.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Fermo restando che all’occorrenza potrebbe essere dirottato in mezzo Dionisi (ruolo già ricoperto con Parlato) e che ieri il tecnico ha provato al centro della difesa Ramadani, il mercato biancoscudato potrebbe subire un’accelerazione nelle prossime ore. Così De Poli: «La priorità è il difensore centrale, poi vedremo cosa si può fare per gli altri ruoli. Di sicuro ci serve anche un attaccante avendo chiuso il rapporto con Amirante». Restando al pacchetto arretrato, Sbraga della Carrarese è il nome più gettonato, ma non l’unico. «Se fosse Sbraga, anche se ci sono altri candidati, non sarebbe a disposizione per la partita con l’Alessandria essendo stato squalificato per una giornata. Cerchiamo di prendere il giocatore che ci piace di più, e purtroppo in questo momento i tempi sono quelli che sono: non è che dobbiamo aspettare venti giorni, ma è possibile che per un giocatore o per un altro la situazione si sblocchi da un giorno all’altro».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Un problema al ginocchio destro ferma Fabiano, e al centro della difesa scatta l’allarme rosso. Con un reparto già ridotto all’osso per via dell’infortunio di Niccolini, l’inconveniente accusato ieri pomeriggio dal brasiliano durante la partitella in famiglia potrebbe complicare ulteriormente la situazione dal momento che, se malauguratamente dovesse essere costretto al forfait, sabato resterebbe di ruolo al momento il solo Diniz. «Gli è arrivato il pallone sulla punta del piede e ha sentito un fastidio – spiega il direttore sportivo De Poli – Metterà del ghiaccio, vediamo domani», vale a dire oggi. Subito dopo lo stop Fabiano è stato soccorso dal massaggiatore Wais Baron, al fianco del quale ha fatto rientro in spogliatoio visibilmente claudicante. Dopo le prime cure il giocatore è apparso sollevato, ma la situazione va monitorata con attenzione. Proprio un centrale difensivo è l’innesto urgente che si auspica il tecnico Pillon, a maggiore ragione se il problema accusato da Fabiano lo dovesse rendere indisponibile.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Ha lasciato i 35 gradi del Brasile e si è ritrovato la neve al suo primo allenamento a Padova. Neto Pereira si è unito alla squadra anche se ha effettuato un lavoro differenziato ieri, che è stato anche il giorno del suo trentasettesimo compleanno, festeggiato a fine seduta pomeridiana in spogliatoio insieme ai compagni con tanto di pizza. Il giocatore si è sottoposto anche a un’ecografia di controllo per l’acciacco che lo aveva costretto a chiedere la sostituzione nell’ultima partita del 2015 con il Bassano, e ha effettuato tutto il lavoro che aveva in programma sotto lo sguardo del “prof” Tafuro. Oggi pomeriggio è previsto che si aggreghi ai compagni. «Le sensazioni sono positive, mi sono allenato e non ho avvertito dolore. Già nell’ecografia fatta subito dopo la partita non c’era niente di grave. Sabato con l’Alessandria ci aspetta una partita difficile, gli stimoli però non mancheranno e arriveremo pronti. Ora vediamo come procedo nei prossimi giorni, ma conto di essere in campo». Un flash sui festeggiamenti in Brasile. «Sono stato con la mia famiglia che non vedevo da sei mesi, a casa si sta sempre bene». Cosa si aspetta dal nuovo anno? «Risalire subito e tirarci fuori da questa classifica che sinceramente non mi aspettavo, e poi lottare per grandi prospettive. Se siamo in questa situazione significa che tutti dovevamo fare di più, e stiamo lavorando per migliorarci».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Un’ora e mezza sotto i ferri per ricostruire il ginocchio sinistro gravemente lesionato nella gara con il Bassano. È stato operato nel tardo pomeriggio di ieri Daniel Niccolini. All’intervento, eseguito dal professor Giuliano Cerulli al policlinico Gemelli di Roma, ha assistito anche il medico sociale biancoscudato Pierantonio Michieli. Nel corso dell’operazione sono stati ricostruiti i legamenti crociato posteriore e collaterale, il menisco mediale è stato sottoposto a meniscectomia parziale, mentre il legamento crociato anteriore è risultato integro. Quanto ai tempi di recupero, sono ancora da valutare dato che non c’è una casistica per un infortunio del genere. Di sicuro la stagione di Niccolini è finita in largo anticipo. Lo sfortunato difensore si è fatto male nel secondo tempo della partita pareggiata all’Euganeo con il Bassano in occasione di uno scontro di gioco fortuito con il compagno di squadra Petkovic. Subito si era capito la gravità del danno, tanto che il giocatore era stata trasportato in ambulanza al pronto soccorso. Nei giorni successivi la visita a Perugia da Cerulli, dove era stata constatata la reale entità dell’infortunio.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) E non è detto, inoltre, che possa tornare in auge anche il nome di Giovanni La Camera, già all’ombra del Santo due stagioni fa, ora a Pavia con la valigia in mano e “sondato” da De Poli già un mese fa. Secondo ciò che filtra da radiomercato, il Padova avrebbe provato ad inserire Giandonato nelle due trattative come pedina di scambio, ricevendo un secco rifiuto sia da Castellammare che da Pavia. Comunque vadano le cose, proprio lui potrebbe essere costretto a cedere il passo. «Ma io sono serenissimo, continuo a lavorare con la squadra consapevole di voler rimanere qui», taglia corto Giandonato, interpellato al riguardo. «La mia volontà è quella di rimanere, e quelle che si sentono in giro sono solo “voci”: ormai succede ogni sei mesi, ma io continuo ad andare avanti per la mia strada senza farmi condizionare dalle chiacchiere. Finora non mi ha mai chiamato né detto niente nessuno, e se anche dovesse arrivare un’offerta, ci penserei bene: dovrei capire cosa sia meglio sia per me che per la società, per ora non me la sento comunque di prendere in considerazione alcun’altra proposta: sto bene qui, sto lavorando al meglio e mi sento molto considerato da mister Pillon». Con il quale, dopo l’esonero di Parlato, non ha comunque trovato un posto da titolare.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Andrea Sbraga, centrale della Carrarese, rimane l’obiettivo numero uno, ma il fatto che la trattativa rischi di protrarsi per almeno una decina di giorni e che comunque il giocatore non possa scendere in campo sabato prossimo poiché squalificato potrebbe aver indotto il Padova a puntare verso un’altra direzione. Difficile avere lumi dal ds De Poli, ieri impegnato in un summit con lo staff tecnico e la dirigenza: Pillon vuole entro sabato un giocatore arruolabile per la ripresa del campionato, ed è per questo che potrebbe tornare di moda anche Emanuele Pesoli, in uscita da Pescara e già allenato dal tecnico trevigiano in passato. Su di lui c’è da diverso tempo L’Aquila, e negli ultimi giorni si è fatto sotto anche il Bassano: probabile, a questo punto, che possa uscire un terzo nome a sorpresa. Stallo a centrocampo. Sotto traccia, però, il diesse sta lavorando anche per il centrocampo: Ramadani è sul piede di partenza, anche se non sarà facile trovargli una sistemazione, e non è detto che pure la permanenza di Manuel Giandonato sia scontata. La società, ufficialmente, ha sempre dichiarato che il centrocampista di scuola Juventus non si sposterà a gennaio, ma in realtà qualcosa si sta muovendo. Pare, infatti, che De Poli abbia già strappato un “sì” a Carlo De Risio, inseguito a lungo la scorsa estate e ora pronto a lasciare la Juve Stabia appena si libererà un posto in rosa.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ieri ha preso ufficialmente il via il “mercato” invernale. Senza ancora alcuno squillo per il Padova, ma con l’impressione che dietro l’angolo possa presto spuntare qualche sorpresa. Perché la necessità di reperire un difensore alla svelta, forse, si è fatta ancora più impellente. E la sensazione che a centrocampo possa esserci ben più di un movimento comincia a farsi largo dietro le quinte. Fabiano, spavento risolutore? È accaduto tutto nel corso dell’allenamento di ieri pomeriggio, alla Guizza: quando mancavano pochi minuti al termine della seduta Fabiano è stato costretto ad uscire dal terreno di gioco per un fastidio al ginocchio destro. Probabilmente non è nulla di grave, oggi sarà rivalutato in campo e la speranza è che si tratti di una sciocchezza di poco conto, ma a mister Pillon devono essere scesi i sudori freddi lungo la schiena. La prospettiva di presentarsi al cospetto della seconda in classifica con il solo Diniz arruolabile al centro della difesa potrebbe quindi aver convinto tecnico e società ad andare spediti verso l’ingaggio di un centrale il prima possibile.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Neto Pereira è rientrato in Italia con un gran sorriso e tante buone notizie. Primo allenamento ieri per il brasiliano dopo le vacanze nel suo Paese: partito con un’elongazione alla coscia dopo Natale, ieri si è ripresentato alla Guizza nel giorno del suo 37º compleanno e ha dato ottime impressioni. Corsa alla mattina senza problemi, palestra al pomeriggio: la risonanza di controllo effettuata ieri sarà letta solo oggi dal medico sociale Pierantonio Michieli, impegnato a Roma a seguire l’intervento chirurgico su Niccolini, ma sembra che già dalla seduta di oggi pomeriggio, alle 14.30, Neto possa tornare a lavorare con il gruppo. Guariti pure Bucolo, Corti e Anastasio, tutti a disposizione per Alessandria, ma c’è il dubbio legato a Fabiano.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Prima trasferta dell’anno nuovo e primi problemi per i tifosi. È aperta infatti da ieri la prevendita dei biglietti per il settore ospiti dello stadio “Moccagatta” di Alessandria, in vista del match di sabato pomeriggio tra i grigi e il Padova, in programma alle 15, ma non esistono punti-vendita in provincia di Padova abilitati al circuito a cui la società piemontese fa riferimento. Pertanto i tagliandi potranno essere acquistati solo su internet al sito www.bookingshow.it al costo di 15 euro l’uno, oppure al botteghino riservato ai supporter biancoscudati che verrà allestito sabato, prima della gara, al di fuori dell’impianto sportivo alessandrino. Grazie all’opzione “Porta due amici allo stadio” ogni tifoso munito di Supporters Card potrà quindi acquistare il biglietto anche per uno o due amici che ne siano sprovvisti. LA TRASFERTA. L’Aicb sta raccogliendo le adesioni per il viaggio in pullman (informazioni e prenotazioni al numero 338.4578666): la partenza è prevista alle ore 8 dal capolinea tram alla Guizza, con passaggio alle ore 8.15 all’Euganeo. La Tribuna Fattori, invece, si muoverà con mezzi propri, partendo alle 9 dal park sud di viale Rocco.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È terminato nel tardo pomeriggio di ieri l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il difensore del Padova Daniel Niccolini, infortunatosi al ginocchio sinistro nel corsodella gara con il Bassano dello scorso 20 dicembre. L’operazione, eseguita dal prof. Cerulli al Policlinico Gemelli di Roma, è stata seguita dal medico sociale del Padova Pierantonio Michieli ed è durata in tutto un’ora e mezza. Sono stati ricostruiti i legamenti crociato posteriore e collaterale, il menisco mediale è stato sottoposto a meniscectomia parziale, mentre il legamento crociato anteriore è risultato integro.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Per la difesa rimane in ballo anche Emanuele Pesoli, in uscita da Pescara. L’agente dell’ex difensore di Cittadella, Siena e Vicenza ha avuto un colloquio con De Poli nei giorni scorsi, la risposta è stata interlocutoria. Pillon lo aveva messo in cima alla lista avendolo già avuto a Carpi, ma per una serie di ragioni al momento il prescelto è Sbraga. Ma di centrali dovranno arrivarne due e va tenuta aperta anche questa pista. Per l’attacco, oltre a Succi , sondato pure Sforzini , ma ha un ingaggio fuori portata. C’è, infine, un nome coperto da strettissimo riserbo su cui si sta lavorando sottotraccia. Ieri, intanto, è stato operato a Roma Daniel Niccolini, infortunatosi al ginocchio sinistro nel corso di Padova-Bassano dello scorso 20 dicembre. Nel corso dell’operazione sono stati ricostruiti i legamenti crociato posteriore e collaterale, il menisco mediale è stato sottoposto a meniscectomia parziale, mentre il legamento crociato anteriore è risultato integro. L’operazione, eseguita dal professor Cerulli al policlinico Gemelli, è stata seguita dal medico sociale del Padova Pierantonio Michieli ed è durata un’ora e mezza. Per lui quasi certamente stagione finita.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Summit di mercato ieri per la dirigenza del Padova, che si è riunita per fare il punto delle trattative sin qui imbastite. L’urgenza primaria rimane sempre il difensore centrale e il primo nome sulla lista resta quello di Andrea Sbraga della Carrarese. I suoi agenti sono in pressing sul club toscano per avere il definitivo via libera in direzione Padova e il ds Fabrizio De Poli resta fiducioso in uno sblocco della situazione. L’accordo col giocatore è già stato raggiunto, bisogna però superare le ultime resistenze del club toscano. Sbraga spinge per andare a Padova, a brevissimo sono attese novità. Poi c’è Carlo De Risio , altro pallino di De Poli in uscita dalla Juve Stabia. Anche in questo caso l’accordo economico col giocatore è stato raggiunto, ma la società vorrebbe far uscire dei giocatori e per il momento il problema principale restano le cessioni. Nessuna delle trattative in uscita si è concretizzata: Giandonato è stato offerto senza successo, tra le altre, a Juve Stabia e Pavia; Pro Patria e Renate non si sono mostrate interessate a Ramadani, Aperi potrebbe presto partire, per Anastasio non ci sono offerte concrete. Cucchiara, prelevato dal Trapani l’estate scorsa, ha la possibilità di andare a giocare: lo vuole la Triestina in serie D, il giocatore ci sta pensando e darà una risposta a breve al club alabardato.
Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 32, Alessandria 31, Bassano 28, FeralpiSalò 27, Pavia e SudTirol 26, Reggiana 25, Cremonese, Cuneo, Padova e Pordenone 22, Giana Erminio 21, Lumezzane e Pro Piacenza 19, Mantova 15, Renate 12, AlbinoLeffe 11, Pro Patria 7.
Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della sedicesima giornata: Padova-Bassano 1-1 (Favalli (Pd) al 26′ pt, Fabbro (Ba) al 38′ st), Lumezzane-AlbinoLeffe 2-0 (Nossa (Lu) al 31′ pt, Sarao (Lu) al 37′ st), Cremonese-Cittadella 0-1 (Paolucci (Ci) al 38′ st), Reggiana-Alessandria 1-1 (Marras (Al) al 24′ pt, Mogos (Re) al 34′ pt), Mantova-Pro Patria 1-1 (Capua (Pp) al 5′ st, Momenté (Mn) al 44′ st), Renate-Cuneo 1-0 (Napoli (Re) al 6′ pt), SudTirol-Pro Piacenza 2-1 (Rantier (Pp) al 27′ pt, Kirilov (St) al 40′ pt, Tait (St) al 47′ st), FeralpiSalò-Giana Erminio 0-2 (Marotta (Ge) al 2′ pt, Perico (Ge) al 19′ st), Pordenone-Pavia 0-2 (Malomo (Pv) al 24′ pt, Ferretti (Pv) al 17′ st).
Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 4 gennaio: doppia seduta per i Biancoscudati, fastidio al ginocchio destro per Fabiano che lascia anzitempo l’allenamento pomeridiano.