Qualche giorno di relax per le feste natalizie con la famiglia a Lucca, sua città d’origine, e poi di nuovo a capofitto a guidare sul campo il Campodarsego in vista della ripresa del campionato nella sfida interna di mercoledì con l’Union Ripa Fenadora. Ecco Antonio Andreucci: quale desiderio ha espresso per il 2016? «Quello di non smettere mai di lottare fino alla fine, anche se il nostro compito non è vincere il campionato. L’auspicio è che la squadra tenga sempre quell’atteggiamento che ci ha permesso di fare risultati fino adesso. Anche dopo le feste ho ritrovato i ragazzi con la stessa voglia di giocare e di stare insieme, e quando hai questa disponibilità da parte dei giocatori diventa più facile ripartire con il piede giusto». Il 2015 resterà scolpito nella storia della società: un anno costellato di successi, nel quale l’unico neo sono state appena due sconfitte in campionato in 365 giorni. «Oltre al campionato di Eccellenza abbiamo vinto anche la Coppa, e non è per niente facile centrare un doppio successo del genere. In serie D siamo al momento l’unica squadra imbattuta del girone d’andata al pari del Parma, un risultato eclatante che ci ha messo sulla bocca di tutti anche a livello nazionale. I ragazzi sono consapevoli che stanno facendo qualcosa d’importante non solo per loro, ma anche per Campodarsego, fermo restando che non bisogna perdere l’umiltà che ci ha consentito di raggiungere risultati straordinari nel 2015. Non si deve mai guardare indietro, ma sempre avanti: la prossima è sempre la partita più difficile». A tale proposito, tra mercoledì e domenica siete attesi dalle sfide con Union Ripa Fenadora (casa) ed Este (trasferta), mentre il Venezia sulla carta ha due impegni più abbordabili con Dro e Sacilese. «Noi vogliamo partire bene nel nuovo anno, e ho visto lo spirito giusto nei ragazzi. Anche nell’amichevole con il Cittadella hanno dimostrato di essere una squadra vera reagendo al meglio dopo un inizio di gara non buono. La nostra forza è pensare a ogni partita ufficiale come se fosse un piccolo evento, e dobbiamo continuare su questa strada». Mai guardare indietro, ha appena detto. Ma c’è una partita nel 2015 che considera più importante? «Quella con l’Union Ripa Fenadora all’andata, è stato un momento di passaggio dall’Eccellenza alla serie D, e lì ho capito che pur cambiando molto giocatori avevamo tenuto uno spirito propositivo e la nostra impronta di gioco. Ho subito avuto la sensazione che potevamo costruire qualcosa di positivo». Avete chiuso il cammino dell’andata conquistando il titolo di campioni d’inverno con una lunghezza di vantaggio in classifica sulla grande favorita, ossia il Venezia. Sotto sotto quanto crede alla possibilità di centrare la promozione in Lega Pro? «In questo momento è una cosa alla quale sinceramente non penso. Il fatto poi che ci sia questo testa a testa, mi auguro che duri il più a lungo possibile, ma continuiamo a ragionare di partita in partita. Essere comunque l’unica squadra che sta contrastando il Venezia è un grande stimolo e cercheremo di combattere con loro. Poi se arriveremo all’ultima partita con questa situazione di classifica, allora penseremo alla Lega Pro. Averli già messi in allarme e costretti a rinforzare ulteriormente una rosa che era già importante, è un altro motivo di vanto». Quanto al vostro mercato, avete in mente ancora qualcosa? «Forse un giovane, ma è una questione della quale si occupa il nostro direttore sportivo Attilio Gementi». Un flash sul suo futuro. Ha già iniziato a discutere il rinnovo del contratto con la società? «Sono concentrato su quello che stiamo facendo, del mio futuro avremo modo di parlare più avanti».
(Fonte: Gazzettino)