Emiliano Bonazzoli al Cittadella. A metà pomeriggio la notizia viene diffusa dal sito di Gianluca Di Marzio ed è un’autentica sorpresa, considerato che il reparto offensivo granata consta di ben sei punte: Litteri, Coralli, Bizzotto, Sgrigna, Chiaretti e Jallow. Avrebbe senso che ne entrasse una settima? Dal club granata non filtrano conferme, ma nemmeno smentite (“Se ne parla domani”), dal giocatore solo un laconico: “Non c’è niente di concreto col Cittadella, l’unica cosa concreta è che ho rescisso il contratto con il Siena”. L’ipotesi potrebbe essere quella di una partenza di uno dei componenti del reparto offensivo. Abbiamo raccolto, però, soltanto smentite su una partenza di Bizzotto, di Coralli e di Sgrigna, mentre Jallow e Chiaretti hanno caratteristiche diverse. Ipotizzare un addio di Litteri sembra fuori luogo, la seconda possibilità potrebbe essere legata alle condizioni fisiche dell’ex Ternana, che tuttavia non preoccupa lo staff medico e che oggi alla ripresa degli allenamenti è parso molto sereno. Stesso discorso per Coralli, a letto con la febbre ma abile e arruolato e che non sembra a rischio cessione. Resta Bizzotto, ma anche qui nessuna voce su una possibile partenza. Su Bonazzoli, secondo quanto risulta a Padovagoal, ci sono Pro Patria e Pistoiese, non il Padova che gli aveva già detto no in estate. Il giocatore ha dichiarato di volersi avvicinare a casa. Come finirà? Forse domani se ne saprà qualcosa di più, il Cittadella è qualcosa più di un’ipotesi, ma dietro le quinte il mistero resta fitto. Fermo restando che leggendo un intervento di Davide Gabrielli, nipote del presidente Andrea, su uno dei gruppi facebook più frequentati dai tifosi granata, arrivano parole che suonano di conferma: “Voi non capite ragazzi… Finisce la carriera qua a Cittadella – si legge – così a breve per i tornei estivi potrò schierare Pierobon, Gorini, Pascali (dai Manuel ti do altri 2-3 anni di tempo), Musso e Bonazzoli… neanche male tutto sommato… Scherzi a parte, dovete considerare che provare a vincere una lega pro è diverso rispetto a salvarsi in b, serve gente con esperienza e carattere che guidi i tanti giovani e che tenga le redini del gruppo quando arriveranno i momenti in cui le cose andranno un pò meno bene (capita di non vincere per qualche partita di fila) visto e considerato che diversi giovani sono alla prima esperienza in un campionato professionistico… Senza contare che non sempre l’età è un fattore negativo: mi pare che i vari Iori e Pascali (per citarne due) siano due imprescindibili nonostante non siano proprio di primo pelo… L’importante è saperli gestire bene (per i più baskettari vedasi gli Spurs degli ultimi anni)…”