Campodarsego, Pagin: “Vogliamo vincere il campionato! Il nostro segreto? Siamo una vera famiglia”

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A Campodarsego si ricorderanno a lungo di questo 2015 che sta andando in archivio. Prima la promozione in serie D, poi il primato nel massimo campionato dilettanti. Una serie di successi incredibili che resteranno scolpiti nella storia del club biancorosso, e che possono essere anche migliorati nel nuovo anno ormai alle porte con un eventuale salto in Lega Pro che avrebbe del sensazionale. Le feste di Natale sono servite per ricaricare le batterie dopo tanto dispendio di energie psicofisiche, anche per il presidente Daniele Pagin che è sempre in prima linea nel seguire la sua squadra. Senza comunque fare stravizi. «Ho passato il Natale a casa in famiglia, nessun viaggio dato che già durante l’anno devo girare per lavoro. Si chiude un’annata inaspettata per i risultati che abbiamo ottenuto, ma che dà naturalmente grande piacere. È una soddisfazione a livello personale, ma anche per tutti coloro che lavorano per il Campodarsego, inclusi gli sponsor. Arrivare al giro di boa del campionato di serie D con il titolo di campione d’inverno riempie d’orgoglio, e ti rendi conto che stiamo facendo qualcosa di fantastico quando la gente ti ferma per strada per chiederti come abbiamo fatto. Anche fuori dal nostro territorio stanno scoprendo Campodarsego, una realtà di quindicimila abitanti che prima magari non era conosciuta». L’exploit di quest’anno non è comunque frutto del caso, e a livello societario è in arrivo qualche novità. «È da nove anni che sono il presidente di questa società. Ho sempre lavorato con i piedi per terra e siamo un club che poggia su basi solide. Entro marzo sarà effettuato il cambiamento della ragione sociale in società dilettantistica a responsabilità limitata, necessaria se arriverà il salto di categoria già quest’anno. E poi ci sarà l’ingresso di uno o due nuovi soci che possono dare una mano in caso di promozione in Lega Pro». Tra questi Mirko Maggiolo, titolare dell’azienda Teknos di Cadoneghe, e già coordinatore del settore giovanile. «Ha un’azienda solida e lavoriamo insieme da un anno. Mi dà già una grande mano sul piano economico, e ci tengo al suo ingresso. Ci sono anche altre persone interessate a entrare, vediamo cosa nasce. Con questo non voglio dire che cerco soci a destra e a sinistra, dato che anche da solo posso portare avanti tranquillamente la società, ma è chiaro che se entra qualcuno, si può fare di più». Pagin è un presidente tuttofare: allo stadio può capitare anche che all’intervallo della partita lo vedi mettere la musica per intrattenere gli spettatori. «Se vedo che manca qualcosa, lo faccio io senza alcun problema. Cerco sempre di mettermi alla pari con tutti i miei collaboratori». Quale è il vero segreto del Campodarsego? «Siamo una vera famiglia. Basti pensare che il vice presidente Mario Saretta è mio cognato, che mia sorella Luigina e mia moglie Anna sono le cuoche alle cene che facciamo, e del nostro gruppo fanno parte anche l’altro vicepresidente Adriano Maschio con sua moglie Monica. Senza dimenticare che un paio d’anni fa è arrivato come direttore sportivo Attilio Gementi ed è cambiato il nostro modo di fare calcio. Prima facevo tutto da solo, compreso il mercato, con il suo arrivo ho fatto un passo indietro, anche se naturalmente quando c’è da prendere una decisione dico sempre la mia opinione». Il 2016 è dietro all’angolo: cosa chiede al nuovo anno? «Vogliamo continuare su questa strada, senza svilire ciò che abbiamo compiuto finora. Alla cena di Natale con la squadra ho voluto dare un messaggio chiaro ai ragazzi: li ho ringraziati per il 2015 che è stato fantastico, e ho detto anche a loro che vogliamo arrivare primi al termine della stagione. Il Venezia è più attrezzato di noi avendo una rosa di giocatori più numerosa della nostra, però ce la giocheremo fino alla fine. E se a marzo saremo ancora in questa situazione di classifica, possiamo pensare seriamente di arrivare fino in fondo e me lo auguro che sia così. È un sogno che se diventa realtà, è fantastico».

(Fonte: Gazzettino)




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