Cittadella, De Leidi: “Sappiamo soffrire e ci aiutiamo a vicenda! Per un unico obiettivo…”

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La forza del gruppo. È questa l’arma in più del Cittadella, un collettivo unito e affiatato come non si vedeva da anni. Merito anche di certi giocatori dal carattere forte, i leader che mancavano nell’ultimo campionato. Gente come Iori e Pascali, ad esempio, se ci fossero stati in serie B forse l’epilogo della stagione sarebbe stato diverso. La forza dello spogliatoio viene tirata in ballo da tutti i componenti della rosa di Roberto Venturato, in ogni occasione. L’ha fatto anche Alessandro De Leidi dopo la vittoriosa trasferta di Cremona: «Abbiamo dimostrato di sapere soffrire, quando serve. In campo ci siamo dati tutti una grossa mano, dove non arrivava un giocatore pensava un altro a metterci la toppa. Tutti ci aiutiamo a vicenda, per un unico obiettivo da raggiungere». A Cremona non c’era un “pezzo da novanta” come Pascali, ha giocato lei ma non si è notata la differenza. «Penso che il direttore Marchetti abbia costruito una rosa di giocatori altamente competitiva. Anche chi entrato nel corso della partita ha offerto un grande contributo, si è messo a disposizione della squadra, a testimonianza che al Cittadella c’è tutta gente di valore. La nostra forza è il gruppo, ci piace stare assieme, ci divertiamo. Poi quando le cose girano per il verso giusto, tutto diventa più facile». Siamo arrivati alla fine dell’anno: il suo bilancio sulla prima parte della stagione? «Abbiamo disputato un buon girone di andata, manca ancora una gara prima del giro di boa, ma il Cittadella ha chiuso il 2015 centrando l’obiettivo che si era prefissato. La sconfitta interna con il Feralpisalò non ci era andata giù, e abbiamo preparato la gara di Cremona con tanta rabbia dentro, convinti e decisi di riprenderci quanto avevamo lasciato sul campo una settimana prima. Noi abbiamo fatto il nostro, poi i concomitanti risultati delle dirette avversarie di classifica ci hanno nuovamente regalato il primo posto del girone. Ce lo teniamo ben stretto: adesso possiamo goderci il Natale con la massima serenità». Ma quanto conta arrivare alla fine del girone di andata in vetta alla classifica? «Conta parecchio, almeno per me. Stare davanti a tutti è sempre molto gratificante, il morale della squadra ne trae giovamento, e quando lavori lo fai serenamente. Detto questo, non abbiamo ancora vinto niente: quello che vale è essere primi al termine della stagione».

(Fonte: Gazzettino)




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