Enrico Alfonso ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Gazzettino in cui ricorda i suoi trascorsi in grigiorosso: «Ho indossato la maglia della Cremonese per due stagioni, quattro anni fa per sei mesi avevo fra i compagni di squadra anche Coralli. Il primo anno abbiamo sfiorato la serie B nei play off, che abbiamo perso con il Trapani. La squadra era fortissima e mi sono rimasti ricordi memorabili, soprattutto con la tifoseria e con alcuni dirigenti che lavoravano dietro le quinte. Sono rimasti i legami di stima e amicizia, per cui con loro ho ancora contatti. A livello dirigenziale, invece, la società non ha avuto continuità e nel mio secondo anno a Cremona la squadra è stata stravolta. Io mi sono gravemente infortunato alla spalla e al gomito destro, per cui è stata una stagione travagliata che preferisco dimenticare». Domenica prossima tornare allo stadio «Zini» farà comunque un certo effetto. Riprende Alfonso: «Ci torno volentieri per le emozioni vissute il mio primo anno, troverò diversi amici, mentre di giocatori ne sono rimasti davvero pochi». Per il Cittadella la partita con la Cremonese sarà l’occasione per ritrovare quella concretezza che si era vista contro il Bassano, mentre con la Feralpi il Cittadella è risultato sprecone all’inverosimile. Su queste due facce della squadra granata, spiega il portiere granata: «Ci sono giornate favorevoli e altre sfortunate, ma quando crei tanto e perdi la partita c’è bisogno di un esame di coscienza. Molto dipende da noi, in particolare dalla determinazione che riusciamo ad esprimere prima e durante la partita. Credo che su questo aspetto la lezione ci sia servita. Dobbiamo essere più esigenti perchè siamo una ottima squadra; ognuno deve trovare dentro se stesso le risorse per essere più attento e determinato». Sulla nebbia che alle 17,30 potrebbe incombere sullo Zini, conclude Alfonso: «A Cremona è facile trovarla. L’orario non dipende da noi e non giova fare polemica. Noi dobbiamo prepararci al meglio per affrontare qualsiasi situazione perchè il nostro obiettivo sono sempre i tre punti».