Alessandria, a notte fonda si aprono i cancelli al Moccagatta: i tifosi festeggiano gli eroi di Genova

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Calcio

Alessandria | 16/12/2015 — Le luci del ‘tempio’ si sono accese. Per gli eroi di Marassi. Per l’Alessandria che ha conquistato l’Italia. “Era tempo che non vedevo giocare così bene a calcio”, confessa Federico Calcagno, il telecronista Rai che ha raccontato, su RaiSport1, l’impresa dei Grigi. “Con una squadra così meritereste di giocare sempre in A. Bravi” il saluto di una delle maschere della tribuna. Mentre al Moccagatta si prepara la festa. Come quando l’Italia vinse il Mondiale e sfilò per le strade della capitale. Come per la Champions dell’Inter, quando San Siro aprì all’alba per accogliere chi era a Madrid. Ma l’Alessandria, questa Alessandria, è qualcosa di più: intorno a mezzanotte alcuni pullman di tifosi sono già arrivati. Poi, una alla volta, parcheggiano, e il popolo grigio marcia, con tamburi e bandiere, verso la Nord. Perché si festeggia lì, nel cuore del tifo, dove tutti sono impazziti, c’è chi non ha ancora smesso di piangere, chi si abbraccia e si stringe forte. Perché una gioia così erano anni che non si viveva. Dopo tanta lotta, dopo tanta fatica, dopo la B sfiora e poi la spinta all’indietro, dopo fallimenti e ripartenze: in 129 minuti i Grigi si riprendono tutto, con gli interessi. Con merito: tutto il calcio italiano dovrebbe applaudire un gruppo straordinario, un presidente innamorato, un tecnico che è grigio dentro e, quindi, ha una marcia in più, un tifo che altro che serie A, molto di più. Dentro il Moccagatta con le luci accese quegli uomini sul campo sembrano immensi. Lo sono. Lanciano anche i cori, perché “chi non salta casalese è” parte proprio dai giocatori e sembra quasi che il Mocca venga giù, perché saltano tutti. “Un giorno all’improvviso mi innamorai di te…” E che amore, nessuno, crediamo, possa dire di vivere un amore così profondo, così vero, così coinvolgente. Di solito gli innamorati sono gelosi, il popolo grigio vorrebbe centuplicare gli innamorati dei Grigi. Che, nella Nord, sono tantissimi e di tutte le età. Dopo 129 minuti c’è ancora voglia e fiato per cantare. E che voglia, e che fiato. “Son talmente deficiente, non so stare senza te…” Si, perché nessuno può stare senza l’Alessandria: impossibile, è come se mancasse l’aria per respirare. Perché i Grigi sono vita e in questa notte nel ‘tempio’ è così evidente che si può ricominciare a piangere. Anche a fare festa, a urlare “Tutti a Reggio” e siamo pronti a scommettere che anche domenica saranno in tantissimi. Anche “Tutti a Roma”: se sarà Roma, oppure Spezia, si saprà fra poco ore, alle 16.30. Ma poco importa. Conta che ci siano i Grigi, che camminano sull’erba del Mocca e quasi si tuffano sotto la Nord. Insieme al presidente, insieme al ds Magalini, insieme a Gregucci, insieme a tutto lo staff e a tutta la dirigenza. Con orgoglio, e le luci dei fari del Moccagatta illuminano il cammino dentro la storia

Fonte e foto: Il Piccolo di Alessandria




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