Le voci dalla sala stampa dello stadio Tombolato dopo Cittadella-Feralpisalò
Roberto Venturato (allenatore Cittadella): “Abbiamo perso la partita soprattuto davanti: abbiamo creato tanto anche sullo zero a zero, ma non siamo stati capaci di concretizzare la nostra mole di gioco. Questo deve farci riflettere, perché anche se l’impegno e la voglia di provarci ci sono state, possiamo fare molto meglio. Abbiamo battuto dieci calci d’angolo, ci siamo visti annullare due gol, e vorrei rivederli perché dalla panchina almeno uno dei due secondo me non poteva essere in fuorigioco, mentre in altri frangenti abbiamo trovato sulla nostra strada un Caglioni straordinario, che in almeno tre occasioni ha fatto grandissime parate”.
Stefano Marchetti (dg Cittadella): “Quello di oggi è un passo falso solo nel risultato. Il Feralpi ha fatto sua onesta gara, ma il Cittadella ha fatto la partita che doveva, a parte i due errori che ci sono costati la sconfitta. Ho visto una squadra viva, che ha voluto a tutti i costi rimediare ai suoi errori, quindi non me la sento di gettare la croce addosso ai giocatori. Adesso siamo secondi in classifica, anche perché qualche punto di troppo, per strada, l’abbiamo lasciato.ma stiamo facendo comunque un campionato importante”
Amedeo Benedetti (difensore Cittadella): ” Secondo me abbiamo fatto una buona prestazione, ma purtroppo commesso anche errori gravi. C’è da migliorare, abbiamo preso due ripartenze che non dovevamo prendere, ma la prestazione non è da buttare. La gara l’abbiamo fatta anche oggi, sicuramente non abbiamo giocato al cento per cento ma abbiamo creato tanto. L’importante è arrivare primi in classifica alla fine, non è un problema aver perso la vetta oggi. Se lavoriamo come in queste settimane, sicuramente ce la giocheremo fino alla fine”
Manuel Pascali (difensore Cittadella): “C’è parecchia amarezza perché perdiamo il primo posto e l’imbattibilità, tutti ci tenevamo, ma oggi ripartiamo da una prestazione certamente più che positiva. Abbiamo concesso due gol che potevano essere evitati: avevamo studiato la Feralpi e il suo modo di giocare, sapevamo avrebbero cercato di chiudersi e ripartire e per questo non avremmo dovuto concedere loro certi spazi. Nel secondo tempo la palla non ne ha voluto sapere di entrare”