«Avevamo bisogno di questa vittoria, ci mancava da troppo tempo. È stato un primo passo, adesso dobbiamo dare continuità». A parlare è Neto Pereira, autore del primo sigillo che ha spianato la strada al rotondo successo nella sfida con l’Albinoleffe. Per l’attaccante brasiliano si tratta del quarto centro con il Padova, ed è stato proprio lui a indurre in errore il portiere lombardo. «Sono andato a contrastarlo sul rinvio toccando la palla che è arrivata ad Altinier, che poi me l’ha data per segnare. Un gol arrivato grazie al pressing mio e di Cristian lì davanti, è un aspetto molto importante. Siamo consapevoli che c’è ancora tanta strada da fare per risalire in classifica, ma questa vittoria ci aiuta a lavorare con un po’ più di serenità». Un successo che ha bagnato al meglio il debutto in panchina di Bepi Pillon. «È un allenatore di grande esperienza che sa trasmettere tranquillità, ed è proprio quello di cui avevamo bisogno in questo momento. Naturalmente è appena arrivato e in un giorno e mezzo non poteva stravolgere la situazione, quindi ha lavorato soprattutto sull’aspetto mentale».
«Di sicuro è un tecnico che pretende sempre il massimo, e nei prossimi giorni avremo modo di conoscerlo più a fondo». Un primo cambiamento a livello tattico comunque c’è stato dato che avete giocato con il 4-4-2. «Questa è la sua idea e avendo in squadra molti giocatori di qualità vedremo di sfruttarla al meglio. Il tecnico ci trasmetterà i suoi concetti e speriamo di continuare su questa strada». Tra l’altro al suo arrivo Pillon ha avuto parole al miele per lei, sottolineando che è un’attaccante da valorizzare ulteriormente. «Sono parole che fanno sempre piacere, cercherò come sempre di dare il mio contributo. Ma abbiamo molti giocatori importanti e tutti insieme dobbiamo aiutare la squadra dato che solo così possiamo dare continuità a questa vittoria». Al suo fianco ha giocato Altinier, ne ha avuto giovamento anche lei davanti. «È un’attaccante di qualità, sa tenere palla per fare salire la squadra. È un vantaggio per tutti». Si aspettava la fascia di capitano? «Sono stato sempre il vice, e non giocando Cunico è toccato a me. Oltre a essere una responsabilità, è anche un onore e motivo d’orgoglio essere il capitano di una società importante come il Padova».
Con Pillon è iniziato un nuovo corso, ma non si può dimenticare l’esonero di Parlato. «Non è stata colpa sua, ma solo di noi giocatori che siamo andati in campo. Purtroppo si sa che nel calcio paga l’allenatore. Con il Pordenone abbiamo fatto la migliore prestazione stagionale e non siamo riusciti a vincere, lo stesso con la Cremonese. Se avessimo raccolto i tre punti sarebbe magari andata diversamente. Mi è dispiaciuto l’esonero di Parlato, la squadra era con lui. Ma pur dando il massimo in campo, a volte le cose non vanno come vorresti. Mi ha insegnato molte cose in questi pochi mesi che l’ho conosciuto, è un grande professionista». Tornando all’attualità, c’è da pensare alla trasferta sabato con la Giana Erminio che vale come uno scontro diretto. «Avremo modo di prepararla nel migliore dei modi, e di sicuro arriveremo pronti. Anche se sappiamo che sarà una trasferta difficile». Speriamo che lei possa essere ancora determinante. «Se con i miei gol arriva anche la vittoria, è la cosa più importante».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)