Live 24! Padova-AlbinoLeffe, -3: UFFICIALE PILLON NUOVO ALLENATORE

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Ore 20.50 – (Corriere delle Alpi) Il prossimo ostacolo del Belluno in Coppa Italia si chiama Virtus Vecomp. La società gialloblù giocherà il prossimo turno in trasferta contro la squadra veronese, già battuta in campionato in casa per 4-0, e la dirigenza sta pensando di chiedere di giocare la sfida martedì 8 dicembre, un giorno prima rispetto al calendario, andando poi a chiedere l’anticipo anche per il match di campionato al Polisportivo a sabato 12 dicembre contro il Campodarsego . Per ora la proposta di giocare prima la Coppa Italia è solo un idea, mentre quella dell’anticipo di campionato è una richiesta che il Belluno farà ufficialmente alla società padovana, essendo l’ultima partita in casa prima di Natale. Chi tra le due formazioni passerà il turno di Coppa Italia approderà agli ottavi e giocherà il 17 febbraio contro la vincente tra Arzignano e Altovicentino.Confermato invece il no da parte dell’Abano per giocare sabato il match di questa settimana che il Belluno andrà ad affrontare in trasferta normalmente domenica 6 dicembre. La prossima sfida del Belluno sarà appunto contro i padovani, che si trovano di un punto sopra la zona playout. Dopo il pareggio a reti inviolate contro la corazzata Venezia i gialloblù cercano una vittoria per cercare di riagguantare il terzo posto perduto a favore dell’Este. Le due restanti sfide saranno giocate in casa contro la capolisita Campodarsego e infine, in trasferta, contro la Liventina, che ad oggi si trova ai piedi dei playoff. Si riprenderà a giocare il 6 gennaio in casa del Tamai.

Ore 20.20 – Coppa Italia, vittoria in extremis per il Verona del nuovo allenatore Delneri contro il Pavia: 1-0 il risultato finale, a segno in pieno recupero Claudio Winck.

Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) Presente all’allenamento di ieri dei granata c’era anche il dg Raffaele Ferrara che ha confermato la voglia della società di tornare sul mercato per sistemare la rosa. «Al momento aspettiamo Natale per vedere come sarà la situazione generale – chiarisce il dg – ma credo che opereremo soprattutto in entrata perché siamo in ventidue e non arriviamo nemmeno a completare la lista dei ventiquattro che ci mette a disposizione la Lega Pro». Ipotesi di possibili cessioni di Federico Angiulli e Luca Giannone sono ancora premature. «Angiulli – prosegue il dg – ha richieste ma è uno di quei giocatori in scadenza di contratto, al pari di Bruccini, Siega e Mogos, coi quali stiamo intavolando una trattativa per un eventuale rinnovo. Giannone forse non si sente valorizzato ma per lui non ho richieste dalla serie B mentre in Lega Pro, soprattutto nel girone del sud, sono molte le squadre che lottano per salire che si sono fatte avanti. Ci sarà tempo per parlare di tutto». La squadra. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, erano da verificare le condizioni dei difensori Minel Sabotic e Andrea Parola per capire in che modo il tecnico Alberto Colombo si possa muovere nella fase difensiva in ottica della difficile gara casalinga che vedrà domenica, alle ore 17.30, la Reggiana ospitare il Pavia. L’esperto pisano, uscito dal campo sabato sera nel primo tempo per un colpo al costato, ha lavorato in palestra e tornerà a disposizione solo quando il dolore sarà cessato. Sul montenegrino, reduce dall’intervento al menisco a fine ottobre, c’è meno ottimismo del previsto infatti anche ieri ha svolto lavoro differenziato insieme a Danza e Nolè, che accusa un leggero affaticamento. Brutte notizie anche per Dario Maltese fermato da un attacco influenzale. Oggi Bruccini e compagni saranno in mattinata all’impianto della Tricolore (Rosta Nuova alle ore 10 ) mentre nel pomeriggio la squadra si allenerà in palestra al Fit Village. Designazioni arbitrali. Reggiana-Pavia sarà diretta da Antonello Balice di Termoli coadiuvato da Matteo Benedettino di Bologna e da Aristide Rabotti di Roma2. Giudice sportivo. Nessun provvedimento disciplinare per la Reggiana. Granata quindi tutti a disposizione per la sfida con il Pavia.

Ore 19.30 – (Gazzetta di Reggio) Il centrocampista granata Paolo Bartolomei si dice convinto che la Reggiana possa tornare presto ai vertici della classifica per lottare fino alla fine per un sogno chiamato serie B. A Cittadella, nonostante la sconfitta, ha visto una buona reazione della squadra? «Ho visto una buona gara in generale per tutti, la sconfitta è stata immeritata per due episodi che ci hanno tagliato le gambe nel primo tempo poi però, nella ripresa, l’abbiamo rimessa in sesto col gol di Nolè e ci è mancato solo quello spunto decisivo per arrivare almeno al pari. La squadra ha dimostrato di esserci e da lì bisogna ripartire». Il morale è migliorato rispetto al dopo Pordenone? «Abbiamo ritrovato lo spirito che avevamo smarrito nelle ultime giornate perciò ci sentiamo più carichi perché, dopo questa prestazione contro i primi in classifica, siamo consci del nostro valore e di poter mettere paura a tutti gli avversari già dalla prossima gara». Cosa ha pensato quando si è trovato sui piedi il tiro del pareggio? «Sto ancora rosicando perché mi ero fatto spazio bene e poi ho cercato di calciarla bassa per non avvantaggiare il portiere: da quella distanza di solito si fa sempre gol ma in questo momento non ci gira proprio niente». Adesso le vostre ambizioni sono state ridimensionate? «Intanto pensiamo ad arrivare alla pausa natalizia con almeno due vittorie, sapendo che saranno tutte gare difficili e che di squadre materasso non ne esistono, perciò dobbiamo conquistarci tutto sul campo entrando con la mentalità giusta». E’ giusto continuare con il modulo 3-5-2? «I risultati sono venuti con questo modulo, ma credo che molti di noi abbiano le caratteristiche per giocare in diversi ruoli e comunque sono valutazioni che spettano al tecnico». A proposito di ruoli: si vede più mezzala o centrale? «Sono ruoli entrambi ricoperti anche in passato. A Reggio davanti alla difesa ho giocato poco e avrei bisogno di trovare più di confidenza ma quando ho avuto la possibilità di farlo, vuoi per le gare più ostiche o i risultati che non sono arrivati, non sono riuscito a valorizzarmi mentre nel ruolo di mezzala le cose sono andate meglio ed è logico essere stato maggiormente apprezzato. Purtroppo i risultati incidono parecchio sulle nostre valutazioni. A Cittadella credevo che tutti avessimo meritato un bel 7 in pagella invece ci sono state alcune insufficienze». Nel complesso è soddisfatto dei primi mesi in granata? «Sono arrivato a testa bassa portando con me un’esperienza fallimentare dovendo rinunciare alla serie B. Qua sono venuto per vincere il campionato e sono convinto che siamo ancora in corsa per riprenderci quello che ci spetta, facendo un gradino alla volta, pensando prima a ritornare in alto e poi vedremo cosa succederà».

Ore 19.00 – (Gazzetta di Mantova) I biancorossi ritorneranno in campo stamattina alle 10 per la seduta che verrà ripetuta alle 14.30 al campo Centrale Te – Dante Micheli; domani è prevista una giornata di riposo mentre venerdì e sabato è in programma un allenamento al mattino. Domenica mister Javorcic farà svolgere una seduta di rifinitura alle ore 14,30. Nell’infermeria biancorossa rimangono anche oggi Francesco Ruopolo (foto, alle prese con la terapia conservativa del recupero dall’infortunio al ginocchio), Gaetano Caridi (che sta proseguendo nel recupero fisico dopo il problema tendineo che lo ha costretto a fermarsi a Bassano del Grappa) e Moreno Beretta (che deve guarire dal problema al piede).

Ore 18.40 – (Gazzetta di Mantova) Un richiamo di preparazione, questo ciò che mister Ivan Javorcic sta facendo fare al suo Mantova in questa settimana che porterà alla sfida di lunedì sera al Martelli contro l’Alessandria degli ex Magalini e Filippo Boniperti. Due giorni a ritmo raddoppiato, poi 24 ore di pausa e il rush finale per arrivare all’impegno di campionato nelle migliori condizioni. Forti della migliorata qualità della gestione del gioco, punto di forza delle riflessioni tecniche post Pavia. Mister, quali le note positive dell’ultima partita? «Oltre al risultato mi sento rasserenato dalla migliore qualità della gestione del pallone, dei recuperi e delle varie fasi di gioco. La squadra sta acquisendo una maggiore competitività in questo senso, lo svolgimento della gara di Pavia lo ha dimostrato». Una doppia rimonta, frutto di personalità. Concorda? «Certo, stiamo lavorando duramente sotto l’aspetto dell’organizzazione del gioco e per l’applicazione di un pressing alto. In questo le belle prestazioni di Bassano e di Pavia ci confortano nel guardare con fiducia all’assimilazione degli schemi. Non ho rimpianti sul tipo e sulla qualità del gioco mostrato, stiamo migliorando; questo è l’importante». Nel gruppo si avverte una maggiore competitività… «Buon segno, è il preludio all’ottenimento di quei risultati che consideriamo fondamentali per il Mantova. Cito per tutti il caso di Fabio Gavazzi, encomiabile per l’impegno che mette in ogni incontro e capace di procurarmi ogni volta un senso di sofferenza nel doverlo tenere in panchina. Come lui tutti stanno impegnandosi con grande serietà». Vi pesa aspettare un giorno in più la partita? «No, abbiamo sfruttato questi giorni per fare un richiamo della preparazione e dedicheremo tempo anche a rivedere la partita di sabato scorso». Tornate al Martelli, lei qui non ha ancora fatto punti. È preoccupato? «Per niente, appena arrivato ho dovuto subito affrontare la Spal. Poi con la Giana e la Feralpi siamo stati anche puniti da episodi negativi. Ora ci tocca un’altra squadra forte, l’Alessandria. È una partita che prepariamo senza meccanismi particolari, ma certamente con l’obiettivo di andare in campo per vincere». Il patron Di Loreto dice che si possono fare 9 punti in 4 gare e chiudere l’andata a 22. Ci crede o è un’utopia? «Dico che noi ce la metteremo tutta senza fare programmi a lunga scadenza, dobbiamo pensare a vincere contro l’Alessandria poi una gara alla volta proveremo a rispettare questo auspicio». Ruopolo è il capocannoniere con 5 gol, anche se ha un ginocchio in panne… «Ruopolo è un giocatore esemplare, che sta dando tutto sè stesso e che con mia sodisfazione viene imitato da altri compagni che attualmente sono in condizioni fisiche difficili, come Momentè e altri che stanno stringendo i denti». Acm in difficoltà di classifica ma in crescita psicologica. Futuro roseo, quindi? «Questa è una squadra che ha dei grandi valori, che sta arrivando ad esprimersi come voglio e che contro una grande come l’Alessandria potrà dimostrare ancor meglio il suo valore, giocando con intensità, concentrazione e pericolosità per portarsi il prima possibile in quella zona di classifica che ci permetterà di lavorare con più tranquillità».

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Come previsto è arrivata anche la comunicazione ufficiale della Figc della squalifica di Alex Pederzoli (quinta infrazione e conseguente squalifica di una giornata). Il fantasista non sarà in campo sabato (inizio alle 15) nella match al Bottecchia con la capolista Cittadella. È arrivata anche la comunicazione relativa alla terna che arbitrerà l’incontro. L’arbitro sarà Andrea Morreale di Roma, coadiuvato da Vono e Tribelli. Proprio a riguardo alla supersfida di sabato la segreteria neroverde ha comunicato che è attiva la prevendita (su circuito Ticketland2000) dei biglietti validi per assistere all’incontro. Soliti i punti vendita: bar Libertà, in viale Libertà a Pordenone e Caffè Nogaredo in via Sclavons a Cordenons. Prevedendo un massiccio afflusso di pubblico sia locale che dal Veneto, la società raccomanda di usufruire del servizio di prevendita o di recarsi con anticipo ai botteghini sabato, per evitare il formarsi di lunghe code. Questi i prezzi: tribuna centrale 18 (ridotti 14), tribuna laterale 14 (ridotti 10), gradinata locale 10 (ridotti 8). Per le ultime due gli under 16 pagheranno un solo euro.

Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) Preoccupa più del previsto l’infortunio alla caviglia di Francesco Finocchio. L’attaccante si sottoporrà oggi a una risonanza magnetica: l’esame stabilirà con esattezza l’entità del guaio – accusato nel match di due settimane fa con l’Alessandria – e i conseguenti tempi di recupero. Difficile, anche se si dovesse trattare di un problema poco grave, che l’ex Pisa sia abile e arruolabile per la gara di sabato col Cittadella. Un vero peccato per la squadra, questo stop, perché il giocatore aveva trovato la condizione e stava rendendo al meglio al fianco di De Cenco. Sembrava già dovesse rientrare con la FeralpiSalò, invece è rimasto ai box. E potrebbe restare fermo anche per il match col Cittadella. Intanto ieri è arrivata l’ufficialità della squalifica di Alex Pederzoli. Il regista è stato fermato per un turno per la doppia ammonizione rimediata domenica scorsa. Oggi, col doppio allenamento, Tedino comincerà a pensare come sostituire il play: probabile la mossa di sistemare al suo posto Mandorlini con Buratto e Berardi al suo fianco. Infine “Aperitivo neroverde”, nuova iniziativa del Pordenone calcio, farà tappa domani, dalle 19, al bar Sbico in corso Vittorio Emanuele 52. Parteciperanno all’appuntamento capitan Stefani, Mandorlini, Pasa, Castelletto e Talin.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) La gara di Salò ha dato tante indicazioni, soprattutto positive, per il Pordenone. Ne ha però fornita un’altra, sinistra se si osservano i precedenti. La squadra di Tedino ha nuovamente perso punti nel secondo tempo. In vantaggio alla fine dei primi 45’, i neroverdi hanno subìto l’aggancio e il sorpasso da parte della Feralpi. E’ tornata così in superficie la tendenza che aveva caratterizzato il cammino durante settembre e ottobre: novembre, sotto questo profilo, si era chiuso “immacolato”, oltre che con 8 punti in 5 gare, statistica che ha portato i “ramarri” a essere la quinta forza del mese del torneo. Calo. Bisogna aspettare ancora per fare scattare il campanello d’allarme. Per ora quello di Salò può essere etichettato come episodio. Una parentesi, però, che può avere indotto Tedino e il suo staff a porsi qualche domanda: perdere punti nella ripresa non capitava da tanto. La prima puntata della serie si era verificata a Piacenza, alla prima giornata, quando il gruppo si è fatto rimontare nel secondo tempo il gol segnato da Pederzoli a metà della prima frazione. Quindi Mantova, al terzo turno: rete di Strizzolo nel “lato A”, pareggio di Carini nella ripresa. Gli episodi-clou si sono verificati con la Cremonese e in particolare con l’Alto Adige: con i grigiorossi Forte ha segnato il pari a 15’ dalla fine, vanificando l’1-0 di Mandorlini in avvio di gara; con i bolzanini, dopo essere stati avanti per 2-0, i neroverdi si sono fatti raggiungere e superare tra l’87’ e il 94’ (reti di Gliozzi). Da allora più niente. Domenica questo particolare “ritorno”. Il prosieguo dirà se è stato soltanto un episodio. Buon ruolino. L’epilogo di Salò è stata l’unica macchia di un ottimo novembre da parte del Pordenone. I “ramarri” hanno legittimato i sogni play-off chiudendo al quinto posto del mese con 8 punti. Avanti a tutti la Feralpi, con 12 punti. Dietro i bresciani la Cremonese con 11 e, al terzo posto, il duo piemontese Alessandria-Cuneo con 10. In quarta piazza il Cittadella e l’Alto Adige (9 “gettoni”), quindi i neroverdi (assieme alla Pro Piacenza). Filippini e soci sono riusciti a battere due big come Reggiana e Bassano – capaci rispettivamente di soli 2 e 3 punti nel mese –, quindi a pareggiare con Padova e Alessandria. Al di là della gara di domenica scorsa, a ogni modo, c’è materiale per sperare nei play-off: non tanto per i risultati, quanto per i margini di crescita dimostrati nel corso di questi 30 giorni. Adesso si entra nel rush finale dell’anno solare e del girone d’andata. Il Pordenone giocherà in casa col Cittadella, quindi a Cuneo, col Pavia al Bottecchia e, a gennaio, a Gorgonzola con la Giana Erminio. Girare la boa a 25-26 punti sarebbe oro. E permetterebbe di alimentare il sogno play-off.

Ore 17.10 – Giuseppe Pillon a Padovagoal: “Sono molto contento di questa soluzione. Ora scusatemi, ma non posso dire niente, domani ci sarà la conferenza stampa. Ci sentiamo domani”

Ore 17.00 – UFFICIALE: Il Calcio Padova informa che la Società biancoscudata ha affidato la guida tecnica della prima squadra a Giuseppe Pillon. Il tecnico trevigiano sarà coadiuvato dal preparatore atletico Giacomo Tafuro. La conferenza stampa di presentazione di mister Pillon si terrà  domani alle 12 nella sala stampa dello stadio Euganeo.

Ore 15.55 – Gli ultimi residui dubbi sono stati sciolti. Giuseppe Pillon ha definitivamente vinto la concorrenza di Francesco Moriero e può considerarsi a tutti gli effetti il nuovo allenatore del Padova. La scelta è stata presa pochi minuti fa dall’assemblea dei soci del club biancoscudato. Più che comprensibile il forte disappunto Moriero, immortalato stamattina da Gianmarco Li Volsi all’Hotel Europa dopo essere salito da Lecce ieri in serata facendosi oltre 1000 chilometri con qualcosa più di una promessa in tasca da parte del direttore sportivo Fabrizio De Poli. Poi, stamattina, il nuovo colpo di scena, con il controsorpasso di Pillon e adesso la definitiva fumata bianca.

Ore 15.40 – Qui Guizza: secondo tempo della partitella e passaggio al 4-3-1-2. Questi gli interpreti: Petkovic; Dionisi, Diniz, Niccolini, Favalli; Mazzocco, Giandonato, Corti; Cunico; Neto Pereira, Altinier. In campo nell’altra squadra anche Aperi, inizialmente a parte.

Ore 15.30 – Qui Guizza: leggero infortunio per Bearzotti, che esce dal campo.

Ore 15.20 – Qui Guizza: momentaneamente a parte anche Aperi.

Ore 15.00 – Qui Guizza: partitella in famiglia, primi schemi anti-AlbinoLeffe. Biancoscudati schierati col 4-2-3-1, questi gli undici: Petkovic; Dionisi, Diniz, Fabiano, Favalli; Ramadani, Corti; Ilari, Cunico, Petrilli; Neto Pereira.

Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, ancora a parte Bucolo.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Primo giorno di mercato e il Venezia pesca in casa dei cugini della Calvi Noale il 18enne terzino sinistro Marco Taddia. Un innesto mirato quello del ds Giorgio Perinetti, in un ruolo scoperto per i guai fisici di Galli (out contro Este e Belluno) e Cantini (zero presenze in campionato), tanto che sia l’ex tecnico Favaretto sia mister Favarin hanno dovuto adattare i terzini destri Ferrante e Luciani. «Non ci credo ancora, per me tifoso arancioneroverde in curva sud è un sogno arrivare a far parte della «mia» squadra – l’emozione di Marco Taddia ieri al primo allenamento al Taliercio -. Domenica con la Calvi ho saltato Montebelluna proprio perché si era aperta questa prospettiva». Il mancino di Dolo (al posto del quale alla Calvi il Venezia gira il pari ruolo e coetaneo Denis Manetti, di rientro dalla Clodiense) nelle ultime due stagioni ha bruciato le tappe. «Ho iniziato a casa a Sambruson, poi due anni a Noventa Padovana e 5 a Dolo, dove lo scorso anno sono passato dagli Allievi alla prima squadra in Eccellenza. Nasco come trequartista ma ormai mi ritengo un terzino-ala su entrambe le fasce. Un mese e mezzo fa giocare al Penzo con la Calvi fu un brivido per me, ora vestirò l’arancioneroverde ed è un treno importantissimo che non voglio perdere». Quel 18 ottobre il Venezia vinse 3-0 con la tripletta di Maccan, poi qualcosa si è rotto. «Un appannamento ci sta, siamo secondi ma recupereremo e vinceremo il campionato. Nessuno in serie D ha un organico come il nostro, salire in Lega Pro è l’unico obiettivo e non ci sfuggirà». Ieri alla ripresa degli allenamenti – domenica al Penzo (ore 14.30) c’è la Ripa La Fenadora – ha parlato anche mister Giancarlo Favarin. «Taddia non lo conosco però ne dicono un gran bene e se l’ha scelto il Venezia le qualità non gli mancano. L’esclusione di Malagò a Belluno? È lui a dover dimostrare qualcosa a me, non io a lui. Da tutti mi aspetto che vadano sempre a mille». Su Barreto invece «non è ancora il giocatore che conosciamo ma stiamo cercando di recuperalo». Peraltro ieri il brasiliano non si è allenato per l’influenza come Soligo e Gualdi, mentre oggi dovrebbero rientrare in gruppo Galli e Carbonaro.

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Apre il mercato d’inverno e il Venezia presenta subito il primo acquisto. E’ Marco Taddia, difensore classe ‘97, arrivato a titolo definitivo dal Calvi Noale. Un accordo già raggiunto dal diesse Giorgio Perinetti nei giorni precedenti, tanto che Taddia domenica non era neanche sceso in campo con la maglia del Noale, avendo già le valigie in mano. In cambio, alla squadra di mister Soncin è stato girato un altro difensore, con le stesse caratteristiche e lo stesso anno di nascita: si tratta di Denis Manetti, rientrato dal prestito alla Clodiense e subito girato al Calvi. Terzino sinistro, cresciuto calcisticamente nel Dolo, Taddia è anche tifoso arancioneroverde. «Andavo a seguire il Venezia in curva — dice — e vestire questa maglia è un sogno. Ho giocato al Penzo all’andata e già per me è stata un’emozione da avversario. Figuriamoci adesso», dice poco prima di iniziare il suo primo allenamento in arancioneroverde. Taddia va a rimpinguare la scorta degli «under» e in particolare dell’anno ‘97 che, in qualche occasione, aveva costretto prima Favaretto e ora Favarin a scelte obbligate, soprattutto dopo l’infortunio di Galli. «Ho sempre seguito anche il Venezia — commenta Taddia — e devo dire che un periodo di flessione, nell’arco di un’annata, ci può stare. L’obiettivo però è molto chiaro ed è quello di vincere il campionato: questa squadra ha tutti i numeri per riuscirci». Oggi, intanto, arriveranno i provvedimenti disciplinari, che riguarderanno Beccaro (espulso domenica per doppia ammonizione) e Modolo, che era in diffida e con il Belluno è incappato nel quinto cartellino giallo. Difesa in emergenza, dunque, in vista del match con l’Union Ripa la Fenadora di domenica al Penzo. Starà fuori anche Serafini, al secondo e ultimo turno di squalifica, mentre rientrerà Carbonaro.

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Il Venezia sistema la fascia sinistra: Marco Taddia è il primo rinforzo del mercato invernale. Classe 1997, esterno, è stato prelevato a titolo definitivo dalla Calvi Noale, dove , in cambio, è andato in prestito Denis Manetti, che ha giocato la parte iniziale della stagione nella Clodiense. Marco Taddia è di Sambruson di Dolo, ha iniziato nella squadra del paese, l’Ambosiana, poi due anni a Noventa Padovana, ancora Sambruson, prima delle cinque stagioni al Dolo con l’esordio un anno fa in Eccellenza, dove la scorsa estate l’ha pescato la Calvi Noale. «È successo tutto velocemente, mai mi sarei aspettato questa opportunità» ha detto Taddia ieri poco prima di iniziare il primo allenamento in arancioneroverde, «per me è un sogno, andavo a tifare Venezia in curva e adesso avrò l’occasione di indossare questa maglia. Per me è stata una grande emozione già quando sono venuto al “Penzo” con la Calvi Noale, adesso dovrò meritarmi di giocare». Il Venezia era alla ricerca di un terzino sinistro under considerando che Cantini non è mai stato utilizzabile, un vuoto reso ancora più evidente dall’infortunio occorso a Galli, che ieri ha ripreso ad allenarsi. Con la Calvi Noale ha totalizzato 12 presenze nelle prime sedici giornate, titolare in dieci partite, compreso il derby al Penzo, Taddia domenica era in panchina nella trasferta di Montebelluna. «Si sapeva già che sarei venuto al Venezia» racconta l’esterno sinistro rivierasco, «in carriera ho giocato anche da trequartista, poi da esterno offensivo, solo nelle ultime stagioni ho cambiatp la posizione iniziale, anche se continuo a percorrere tutta la fascia. I ricordi del derby? Siamo stati troppi timorosi, e non si può affrontare una squadra come il Venezia con timore, abbiamo sbagliato l’approccio e siamo stati puniti». Taddia arriva in una squadra con programmi ben precisi. «Sì, lo so, il Venezia è partito con l’obiettivo di vincere il campionato, uno stimolo in più». Intanto Barreto, uscito malconcio dopo 45’ dalla partita di Belluno ora è bloccato dall’influenza, che ha colpito anche Soligo e Gualdi, presenti ieri al Taliercio, ma a scartamento ridotto. Stamattina torna in gruppo Carbonaro, mentre è in arrivo la squalifica per un giornata per Daniel Beccaro e Marco Modolo.

Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Vicenza, piccolo intoppo nella trattativa per la cessione della società. L’atteso appuntamento previsto negli uffici della «La Colombo Finaziaria» è regolarmente avvenuto ma la conclusione non è stata quella sperata con le parti che si sono salutate senza aver definito ufficialmente l’intesa sulla pratica relativa al centro tecnico di Isola Vicentina. I vertici di Vi.Fin. hanno incontrato i rappresentanti della River, dal 2007 proprietaria dei campi del centro tecnico di Isola Vicentina e creditrice nei confronti del Vicenza di una cifra importante, frutto di un lungo periodo di affitti mensili non corrisposti. Una situazione ingarbugliata che, nonostante un accordo di massima fosse stato raggiunto una decina di giorni fa, ha ancora dei punti da chiarire visto che al momento della definizione tra la domanda e l’offerta è rimasta una differenza che non è stata colmata. Parlare di frenata è senza dubbio eccessivo ma di sicuro un rallentamento c’è, dato che le parti si sono date appuntamento nei prossimi giorni, cosa che porterà inevitabilemente ad uno slittamento della chiusura del passaggio delle quote da Finalfa a Vi.Fin. Operazione che resta comunque molto probabile ma, dopo ieri, con un punto di domanda in più. Quanto si sia complicata la trattativa è difficile dirlo, anche se la situazione aperta con River resta l’ultimo ostacolo da superare. Le altre questioni aperte sono in via di positiva definizione, e la volontà di arrivare ad un accordo finale pare sia cosa comune di tutte le componenti coinvolte in una trattativa di certo non semplice da chiudere. Per l’agognato passaggio di proprietà tutto è rimandato almeno a settimana prossima, con il Vicenza che domani a Modena sarà impegnato nel quarto turno di coppa Italia con il Carpi. Contro gli uomini di Fabrizio Castori, mister Pasquale Marino manderà in campo un Vicenza che presenterà parecchie novità rispetto al solito, sia a causa dei tanti infortuni che della volontà di preservare alcuni titolari in vista della partita di domenica al Menti, contro la Salernitana. Ieri al centro tecnico «Piermario Morosini» di Isola Vicentina non erano presenti i soli Manfredini — ancora a Pavia dove si sta sottoponendo alle terapie del caso — e Vita, reduce dall’intervento alla coscia destra. A parte hanno svolto lavoro personalizzato Pinato, Brighenti e Gentili, mentre il resto del gruppo ha lavorato agli ordini del tecnico biancorosso che ha provato varie soluzioni in vista della sfida di domani; probabile che a difesa dei pali della porta berica ci sarà Marcone, con Vigorito che siderà in panchina. In difesa potrebbe essere il giovane Bianchi a coprire la fascia destra, mentre per il ruolo di centrale la scelta dovrebbe cadere tra Mantovani, Sampirisi e Rinaudo, in tre in lotta per due maglie da titolare. La linea arretrata sarà completata con El Hasni che agirà a sinistra, in modo da dare un po’ di riposo a D’Elia, mentra la mediana potrebbe essere composta da Gagliardini, Pazienza e Modic. In avanti il tridente sarà formato da Sbrissa, Raicevic e Pettinari.

Ore 13.00 – Le percentuali al momento: Pillon in vantaggio col 70% di possibilità di spuntarla, Moriero al 30%

Ore 12.40 – Pillon pare aver scavalcato Moriero secondo le proiezioni degli ultimi minuti. Si attende a questo punto l’ultimo passaggio nell’assemblea dei soci di oggi.

Ore 12.20 – Francesco Moriero è a Padova da ieri sera. È arrivato nel tardo pomeriggio da Lecce e ieri ha incontrato Fabrizio De Poli. Stamattina è stato avvistato all’Hotel Europa e raggiunto dal nostro Gianmarco Li Volsi. Che lo ha fotografato in esclusiva e che gli ha rivolto qualche breve domanda: “Se sono qui evidentemente qualcosa c’è, ma non posso dire nulla. Vediamo quello che succede”, le uniche parole di Moriero, che non é voluto entrare nel dettaglio. Le ultime indicazioni danno Moriero testa a testa con Pillon (in vantaggio) e Giuseppe Galderisi fuori gioco. Decisione nel pomeriggio.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Il Cittadella si appresta ad affrontare un periodo piuttosto intenso con la trasferta a Pordenone sabato prossimo, la Coppa Italia con il Bassano giovedì 10 dicembre in notturna e le sfide di campionato con il Feralpisalò e la Cremonese nei turni successivi. Poi è previsto un breve periodo di vacanza dal 21 al 27 dicembre, quindi la ripresa della preparazione con le amichevoli del 30 dicembre con il Campodarsego e del 3 gennaio con l’Abano, entrambe al Tombolato, per essere pronti per l’ultima partita del girone di andata del campionato il 10 gennaio ospitando il Sudtirol. Andrea Paolucci, centrocampista granata, si concentra sulle prossime tre partite: «Ci giochiamo molto a Pordenone e con il Feralpisalò, due fra le squadre più in forma del campionato. In mezzo ci sarà la sfida con il Bassano per gli ottavi di Coppa Italia con partita unica al Tombolato». «Il morale è buono – conclude Paolucci – in questa fase curiamo in modo particolare l’aspetto della gestione della partita». Ieri allenamento con il solo Donazzan a parte per la solita pubalgia. TIFOSI. Il club «Angelo Gabrielli granata per sempre» organizza il pullman per la trasferta a Pordenone con partenza sabato prossimo alle 12,30 dal bar Stadio. Adesioni entro domani con quota di 10 euro per il pullman (5 per i soci del club), biglietto di 10 euro più costi prevendita. La trasferta sarà effettuata solo con almeno 40 adesioni.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) In campo e ora anche sulla propria scrivania. Capitan Iori e compagni si possono ammirare pure nel calendario da ufficio confezionato dai tifosi del club “I love Citta” e in vendita sino al 31 dicembre allo stadio e per passaparola. Lunedì, alla serata di presentazione, che ha radunato un’ottantina di sostenitori al ristorante Marechiaro, hanno preso parte i giocatori Jallow e Bobb, oltre al presidente Gabrielli e a tutto lo stato maggiore granata. In ogni pagina la foto di un calciatore o di un’azione, il costo del calendario è di 2.50 euro, ma sarà venduto anche a 5 euro assieme a una confezione di cioccolato di Modica. 1.100 le copie stampate. Il ricavato sarà destinato a una buona causa: andrà interamente in beneficenza all’Associazione Cittadella Vita, il cui scopo è sostenere le donne che si trovano a vivere una maternità difficile. E una passerella, per i giocatori, c’è stata pure ieri sera: Iori, Litteri e Chiaretti hanno festeggiato alla pizzeria Torre di Malta l’inaugurazione del nuovo club granata “Le Mura”. Donazzan out. Poche ore prima, allenamento sotto un cielo freddo ma sereno per gli uomini di Venturato. Al gruppo continua a mancare il solo Nicola Donazzan, che prosegue nel suo lavoro differenziato. Il terzino sinistro, che già ha saltato la gara con la Reggiana dello scorso week end, è alle prese con un principio di pubalgia e, molto probabilmente, si allenerà a parte anche oggi. Le ultime due sedute settimanali serviranno a valutare se potrà essere recuperato per la trasferta di Pordenone di sabato. Benedetti è pronto a sostituirlo. Fuori Pederzoli. A dirigere la gara (alle 15, allo Stadio Bottecchia) è stato designato Andrea Morreale della sezione di Roma 1. Usciti anche i provvedimenti del giudice sportivo: nessuno squalificato nelle file del Cittadella ma Manuel Pascali, ammonito per la quarta volta in questa stagione, entra nell’elenco dei diffidati. Il Pordenone dovrà invece rinunciare al centrocampista Alex Pederzoli, ex del Padova, con cui conquistò la promozione in Serie B nella stagione 2008-2009, fermato per un turno per somma di cartellini gialli. Al suo posto, in cabina di regia, potrebbe esserci il rientrante Matteo Mandorlini, figlio d’arte: suo padre è Andrea, l’allenatore appena esonerato dall’Hellas Verona.

Ore 11.20 – (Gazzettino) «Abbiamo fatto una chiacchierata con De Poli. Padova è sempre una piazza interessante, ma non basta questo». In linea con quelle di Galderisi e Pillon, sembrano essere invece le quotazioni di Moriero, altro candidato contattato nelle ultime ore da De Poli. Nell’attuale stagione l’ex esterno dell’Inter è stato allenatore per tre giorni del Martina (11-13 novembre), salvo dimettersi per le difficoltà del club pugliese, e non essendo mai stato in panchina in una gara ufficiale, si può accasare in un’altra società. In lizza c’è anche Guido Carboni, sul quale però c’è anche il Siena che ha appena esonerato Atzori. Proprio questa mattina Carboni attende una risposta dal club toscano, al quale ha avanzato le proprie richieste: se saranno accolte si accaserà con i bianconeri. Diversamente il discorso con i biancoscudati potrebbe tornare in auge. Non resta che attendere ancora un po’ e sarà sciolto il rebus del nuovo allenatore.

Ore 11.10 – (Gazzettino) A tutti il diesse biancoscudato potrebbe avere messo sul piatto un contratto fino al termine della stagione, più opzione per quella successiva nel caso in cui le cose dovessero andare per il verso giusto. Tanto per cominciare non è un mistero che nei giorni scorsi De Poli abbia avuto un incontro con Nanu Galderisi che tra i suoi sogni coltiva quello di allenare il Padova, tanto più che conosce alla perfezione la piazza. Ambiente che è familiare anche a Giuseppe Pillon, che ha avuto un faccia a faccia con il diesse biancoscudato ieri mattina. Nell’occasione il tecnico trevigiano ha avanzato le sue richieste (porterebbe anche un preparatore atletico di sua fiducia) e attende una risposta proprio oggi. De Poli si è mosso però anche in altre direzioni, inclusa la pista che porta a Dino Pagliari, ex tecnico di Pisa e Lecce. Anche se proprio le parole di Pagliari non sembrano suonare come un eventuale accordo in dirittura d’arrivo.

Ore 11.00 – (Gazzettino) È attesa oggi la fumata bianca per il nuovo allenatore del Padova. Nel pomeriggio si terrà una riunione dei soci, programmata da tempo per illustrare il progetto del settore giovanile in vista dell’anno prossimo, che sarà anche l’occasione nella quale Fabrizio De Poli comunicherà allo stato maggiore del club il tecnico prescelto dopo i sondaggi e gli incontri degli ultimi giorni. Eloquenti le parole dell’amministratore delegato Roberto Bonetto. «De Poli ci farà presente la sua decisione, e ne prenderemo atto. È una scelta fatta dal direttore sportivo in piena autonomia, all’interno di indicazioni che gli abbiamo dato», ossia di budget da poter investire nonché di caratteristiche che deve avere il nuovo tecnico, vale a dire una persona dotata di personalità e capace di rivalutare i giocatori in organico. Se tutto fila liscio come sembra, la presentazione si dovrebbe tenere giovedì. Quanto alla rosa dei candidati, sono cinque i profili più gettonati con le new entry delle ultime ore rappresentate da Dino Pagliari e Francesco Moriero, che si aggiungono ai profili di Nanu Galderisi, Giuseppe Pillon e Guido Carboni.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Che effetto ha avuto sulla squadra l’esonero del tecnico? «Qualcosa ha senz’altro provocato e spero che sia un effetto positivo. Ora aspettiamo di sapere chi sarà il nuovo allenatore, intanto cerchiamo di prepararci al meglio per sabato». Tra i giocatori approdati invece quest’anno c’è Altinier. «È una settimana difficile perché l’esonero dell’allenatore è un fallimento di tutta la squadra. Ci sentiamo responsabili, ma dobbiamo rialzare la testa e cercare di toglierci da questa situazione per iniziare il campionato che volevamo fare all’inizio». L’altro ieri Lavezzini ha dichiarato che la squadra poteva e doveva fare di più per salvare Parlato. «Sicuramente dovevamo fare di più alla luce dei risultati, ma ho sempre visto nella squadra un gruppo unito e con l’intento di lavorare al meglio insieme a Parlato». Lunedì sera la squadra è stata tenuta a rapporto dalla società all’Euganeo. «Ci hanno fatto sentire il loro rammarico e al tempo stesso la loro vicinanza. Anche per loro è stato triste esonerare Parlato, ci hanno fatto notare che dobbiamo dare tutti qualcosa in più».

Ore 10.40 – (Gazzettino) «Sto preparando la partita, cercherò di non stravolgere niente. Il problema è liberare mentalmente i ragazzi». In attesa dell’ingaggio del nuovo allenatore è l’ex vice Rino Lavezzini ad avere iniziato la marcia di avvicinamento alla sfida con l’Albinoleffe all’Euganeo in programma sabato. «Devo essere pronto dato che il nuovo tecnico non arriva subito, e può darsi che sabato guarderà solo la partita. Porterò avanti il lavoro di Parlato, spero di avere più fortuna di lui. Se sabato arriva un buon risultato è grazie al suo lavoro. La squadra sta bene fisicamente». La situazione tra i biancoscudati sta lentamente tornando alla normalità dopo il clima mogio che si respirava lunedì alla Guizza, anche se resta ancora rammarico. Eloquenti le parole di Dionisi, uno della vecchia guardia. «Insieme a qualche altro compagno ho trascorso più anni con Parlato e il dispiacere è forte dato che ci ha rimesso per colpe che sono soprattutto nostre. La squadra si è sempre impegnata, anche se potevamo fare meglio: non abbiamo fatto quello che ci avevo chiesto e abbiamo commesso degli errori nelle ultime partite».

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) È quello di Guido Carboni, allenatore che De Poli conosce molto bene sin dai tempi del Genoa, quando lo promosse da allenatore della Primavera in prima squadra dopo l’esonero di Bruno Bolchi. Sembrerebbe proprio questo, allo stato attuale, il nome che stuzzicherebbe maggiormente il direttore sportivo. Pure il Siena, fresco dell’esonero di Gianluca Atzori, si è interessato all’ex tecnico del Benevento. Carboni, interpellato dai quotidiani senesi, ha amesso, senza far nomi, di aver ricevuto «un’offerta da una società importante e prestigiosa con la quale ho avuto un pour parler, e direi che sono abbastanza vicino». Chiara l’allusione al Padova, meno chiaro quanto possa essere credibile una tale sicurezza del tecnico dal momento che sarà l’assemblea dei soci di stasera a indirizzare la decisione. Ma un dato di fatto c’è: il Siena alla fine avrebbe optato per la soluzione interna abbandonando la pista Carboni, e questo non può non essere considerato un indizio. Questa sera, forse, arriverà anche qualche prova. I tifosi ci sperano proprio.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Contro la soluzione Galderisi c’è proprio il ds De Poli, oltre a quello di una consistente fetta della tifoseria che non vede in lui l’elemento sufficientemente esperto per prendere in mano uno spogliatoio che ha già causato l’esonero di un allenatore amato e rispettato come Parlato. Il terzo nome è quello di Dino Pagliari, estroso tecnico ormai a piedi da febbraio dopo la breve esperienza a Lecce. Allenatore da 4-3-3, potrebbe fare al caso di una squadra molto tecnica come quella biancoscudata e rappresenterebbe un profilo sufficientemente di polso per un parco giocatori vasto e difficile da gestire. Il quarto, invece, è un nome ancora avvolto nel mistero: le indiscrezioni piovute nelle ultime ore, da Francesco Moriero a Paolo Di Canio, non hanno trovato conferme. Il quinto. C’è poi un ultimo nome, il quinto, in pole da diversi giorni.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Quattro sono note, mentre la quinta rimane un nome avvolto nel mistero. La speranza, però, è che tra stasera e, al più tardi, la prima metà della giornata di domani, si arrivi a una svolta che porti alla scelta del nuovo allenatore e all’affidamento di una squadra che solo 48 ore più tardi scenderà in campo all’Euganeo contro l’Albinoleffe. I cinque nomi. L’auspicio che dalla cinquina e dal relativo consiglio dei soci, riunito insieme al direttore sportivo, possa uscire una decisione chiara, soprattutto per quanto riguarda le strategie tecniche. I nomi dei cinque allenatori che De Poli porterà sul tavolosono stati tutti già contattati per sondarne la disponibilità a prendere in mano il Padova, e le firme con colui che sarà il prescelto dovrebbero quindi essere una pura formalità. I primi due nomi sono ormai noti da giorni: sono Giuseppe Pillon e “Nanu” Galderisi. Il tecnico trevigiano ha incontrato il direttore sportivo ieri mattina, nella periferia della città del Santo, mentre Galderisi è un nome che ancora divide la piazza, ma che è anche un profilo che piace a Roberto Bonetto e Giuseppe Bergamin.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ci siamo, la svolta appare vicina e i segnali in questo senso sono davvero parecchi. L’impressione è che al terzo giorno dall’apertura della crisi, il Padova sia sul punto di decidere quale futuro è chiamato a regalarsi, anche per uscire dalla melma delle zona basse della classifica che rischiano di far finire in un pantano l’intera società. Ci si aspetta novità e più di una speranza potremmo parlare di una certezza. Oggi pomeriggio, a 72 ore di distanza dall’esonero di Carmine Parlato, in casa biancoscudata sono sul punto di scegliere il futuro allenatore che prenderà il posto del tecnico dei record, quello che ha trasformato la corsa nella Serie D in una marcia trionfale. Cinque sono i nomi che compongono il ventaglio dei papabili: verso metà pomeriggio il direttore sportivo Fabrizio De Poli li metterà sul tavolo del consiglio dei soci, in viale Rocco, evidenziando le possibili soluzioni.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) L’obiettivo è prima di tutto ritrovare una condizione psicologica all’altezza. E se la prima scossa l’ha data l’allontanamento di Parlato, la seconda è arrivata due giorni fa, quando l’intera squadra è stata convocata allo stadio Euganeo dai cinque soci di viale Rocco. Il presidente Bergamin, l’ad Bonetto, gli altri tre soci Salot, Tosetto e Poliero, alla presenza del direttore sportivo Fabrizio De Poli, hanno voluto guardare in faccia la squadra per comunicare formalmente i motivi dell’esonero del tecnico partenopeo e riportare la tranquillità nello spogliatoio. Ma anche per esprimere una volta per tutte le proprie perplessità e raccomandazioni nei confronti dei giocatori: un ulteriore richiamo alle loro responsabilità, che deve trovare necessariamente una conferma sabato sul campo di fronte all’Albinoleffe (arbitrerà Nicoletti di Catanzaro). Per ciò che riguarda il campo oggi la squadra si allenerà nel pomeriggio alla Guizza: è programmata la classica amichevole in famiglia di metà settimana. In vista del match di sabato, tutti a disposizione di Lavezzini: Favalli rientra dalla squalifica, Bucolo ieri è rimasto precauzionalmente a riposo ma rientrerà oggi nei ranghi, e anche Aperi, vittima di un leggero fastidio muscolare, è segnalato in recupero.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Quella che doveva essere una mezza settimana da traghettatore, potrebbe presto trasformarsi in una settimana vera e propria con tanto di gara ufficiale da giocare. Rino Lavezzini l’ha detto chiaro e tondo dopo aver ricevuto l’incarico ad interim dopo l’esonero di Parlato: «Non voglio tornare a fare l’allenatore, ne va della mia salute», aveva detto, ammettendo che la società aveva pensato anche a lui quale possibile sostituto di Parlato. Ma se lunedì si pensava che il suo compito sarebbe durato un paio di giorni, ormai siamo a mercoledì e non c’è ancora il nome del nuovo tecnico biancoscudato: se anche arrivasse domani a prendere in mano la squadra, difficilmente potrebbe mandare in campo sabato pomeriggio una formazione sufficientemente consapevole. Ecco perché Rino Lavezzini, già ieri pomeriggio, si è reso conto che potrebbe anche esserci proprio lui, a guidare il Padova sabato all’Euganeo. «Mi sembra che ormai sia abbastanza chiaro», l’ammissione del tecnico. «La partita per questi giorni la preparo io, perché il Padova deve andare in campo e devo essere pronto a guidarla, se ce ne fosse bisogno. I ragazzi lo sanno, non ho intenzione di fare stravolgimenti rispetto a ciò che avveniva con Parlato. La squadra sta bene fisicamente e sa cosa deve fare in campo, spero solo che dimostri un po’ più di grinta e abbia magari un po’ di fortuna».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Carboni, per altro, ieri ha incontrato la dirigenza del Siena e ha chiesto dodici ore di tempo prima di dare una risposta definitiva. Preferirebbe Padova ma i segnali che arrivano dalla città del Santo vanno in direzione contraria rispetto alle sue aspettative. Il contatto fra De Poli e Dino Pagliari, infine, non ha dato gli esiti sperati. E le tensioni societarie? Rimangono sullo sfondo, anche se i rapporti tra Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto anche nei momenti più difficili sono sempre stati improntati alla massima collaborazione e rispetto reciproco, pur nella divergenza di vedute sul ruolo del direttore sportivo. Difeso da Bergamin, ancora sotto tiro di Bonetto che tuttavia ha deciso di lasciargli massima libertà nella scelta del tecnico. Ma De Poli, come già Parlato, ora non può più sbagliare. Da adesso fino a gennaio si gioca il suo futuro, che passa anche attraverso la scelta dell’allenatore giusto e in grado di dare la svolta alla stagione.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Pillon, come del resto Giuseppe Galderisi, si accontenterebbe anche di sei mesi di contratto, visto che la società non è intenzionata a fare contratti pluriennali. C’è stato un ulteriore incontro nel tardo pomeriggio, andato in scena in gran segreto fra «depistaggi» e smentite. Il ds biancoscudato ha visto Francesco Moriero, ex allenatore di Crotone, Frosinone e Lecce. Come caratteristiche potrebbe essere la persona giusta per il 4-2-3-1 su cui è stata impostata la campagna acquisti estiva. Ha esperienza in serie B e in Lega Pro. Moriero ieri ha contattato un giocatore della rosa del Padova, confermando i colloqui con la dirigenza padovana. Alla data attuale risultano, dunque, tre faccia a faccia con Galderisi, Moriero e Pillon. Fra i tre l’allenatore leccese sembra avere qualche chance in più, mentre sia Dino Pagliari che Guido Carboni, con cui c’erano state telefonate e richieste di disponibilità, sono decisamente più defilati.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Giuseppe Galderisi, Francesco Moriero, Giuseppe Pillon. Entro il primo pomeriggio di oggi il Padova sceglierà il suo nuovo allenatore. E quasi sicuramente fra questi tre nomi. Nelle ultime ore sta recuperando molte posizioni la new entry Moriero, ex allenatore tra le altre di Grosseto, Frosinone e Crotone. Difficile, anzi difficilissimo scovare verità incontrovertibili dietro le quinte. L’unica certezza, per ora, a quattro giorni dallo 0-0 di Busto Arsizio contro la Pro Patria che di fatto è costato la panchina a Carmine Parlato, è che il Padova non ha ancora una nuova guida tecnica. Anche ieri la seduta tecnica del martedì è stata diretta da Rino Lavezzini, già vice di Parlato, e nemmeno ieri sono arrivate comunicazioni in merito. In mattinata il diesse Fabrizio De Poli ha incontrato Giuseppe Pillon. Un incontro avvenuto molto presto, in cui l’esperto allenatore trevigiano ha presentato le proprie richieste e in cui sono stati fatti ragionamenti precisi sulla rosa in vista della riapertura del mercato a gennaio.

Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 26, Alessandria e FeralpiSalò 24, Pavia 22, Bassano e Cremonese 21, Reggiana e SudTirol 20, Cuneo, Pordenone 19, Giana Erminio 17, Padova e Pro Piacenza 15, Lumezzane e Mantova 13, AlbinoLeffe 11, Renate 9, Pro Patria 3.

Ore 08.20 – Lega Pro girone A, tredicesima giornata (28/29 novembre): Pro Piacenza-Bassano 1-1 (Iocolano (Ba) su rigore al 18′ st, Bini (Pp) al 36′ st), Alessandria-Giana Erminio 1-0 (Bocalon (Al) al 8′ st), Cuneo-Lumezzane 2-0 (Cavalli (Cn) al 26′ pt, Barale (Cn) al 29′ st), Pavia-Mantova 2-2 (Marino (Pv) al 29′ pt, Ruopolo (Mn) al 39′ pt, Ferretti (Pv) al 42′ pt, Ungaro (Mn) al 15′ st), Pro Patria-Padova 0-0, Cittadella-Reggiana 2-1 (Litteri (Ci) al 11′ pt, Iori (Ci) al 38′ pt, Nolé (Re) al 12′ st), SudTirol-Cremonese 1-1 (Brighenti (Cr) al 16′ st, Gliozzi (St) al 29′ st), AlbinoLeffe-Renate 1-0 (D’Iglio (Al) al 37′ pt), FeralpiSalò-Pordenone 2-1 (Filippini (Pn) al 40′ pt, Allievi (Fs) al 5′ st, Romero (Fs) al 41′ st).

Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, primo dicembre: doppio allenamento guidato nuovamente da Rino Lavezzini, mentra tra i papapbili a sostituire Parlato spuntano anche Dino Pagliari e Francesco Moriero.




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