Padova, l’affetto dei tifosi per Carmine Parlato: centinaia di messaggi di sostegno, tra cui quello toccante della moglie…

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Arrivederci all’allenatore dei record. Di punti, di vittorie, ma anche di affetto. Carmine Parlato lascia la guida del Padova dopo un anno e mezzo coronato dalla promozione al primo colpo in Lega Pro, ma anche da un avvio di stagione deludente in terza serie. S’infrange proprio a Busto Arsizio, dove il Padova aveva guadagnato l’ultima promozione in Serie B della sua storia nel 2009, il sogno dell’allenatore campano di riportare i biancoscudati nell’elite del calcio italiano. Eppure, nel cuore di tantissimi tifosi, Parlato resterà per sempre “uno di loro”. Assai di rado, infatti, si era assistito ad una dimostrazione d’affetto così forte verso un allenatore esonerato a stagione in corso dal Padova. Prova ne sono le decide di messaggi che, fin dalle prime ore di ieri mattina, hanno invaso la bacheca facebook del tecnico. Parlato è sempre stato aperto a tutti nel proprio profilo facebook, che ha accolto centinaia di richieste d’amicizia dei tifosi, pronti a complimentarsi con lui e incitarlo in questi 15 mesi in cui si è seduto sulla panchina del Padova. Messaggi che ieri mattina erano di speranza, e, mentre continuavano a circolare sempre più insistenti le “voci” di un esonero imminente, in tanti invitavano il tecnico a “non mollare”.

Invece l’esonero di Parlato e del fido preparatore atletico Alan Marin è arrivato nel tardo pomeriggio, scatenando ancora di più l’affetto dei tifosi. “Non dovevi pagare tu, nel calcio va sempre così”, “Adesso vediamo cosa faranno questi fenomeni di giocatori”, il tenore dei commenti lasciati dagli appassionati sulla bacheca di “Re Carmine”. Tanto affetto e anche tanti rimpianti, per quello che avrebbe potuto essere, ma anche per quello che è stato. C’è chi si lascia prendere dalla nostalgia e pubblica varie foto della scorsa stagione. Foto di feste, sorrisi e trionfi per un’annata la cui magia è svanita ben presto, dopo il ritorno tra i professionisti. Una foto dell’anno passato l’ha voluta pubblicare anche Alessia Rossi, la moglie del mister, che ha postato sul proprio profilo l’immagine dell’allenatore portato in trionfo dai giocatori sul campo di Legnago il giorno della vittoria del campionato di Serie D. Foto, corredata da questo commento: “Questa è l’immagine che ho impressa in mente. Il ricordo di un anno indimenticabile in quella che è la nostra città! Nessun esonero potrà cancellare quello che è stato e quello che sarà. L’umiltà e il lavoro alla fine pagano sempre”.

Messaggio Facebook Moglie Parlato

Alessia lo sottolinea: la nostra città. Sì, perché Carmine Parlato, seppur nativo di Napoli, è un padovano d’adozione. Arrivato appena ventenne come difensore del Padova di Colautti, resterà poco più di un anno da giocatore, ma nella città del Santo metterà radici dopo aver conosciuto proprio Alessia, che gli regalerà due figlie. Intrapresa la carriera di allenatore, vince due campionati di Serie D con Rovigo e Pordenone, prima del capolavoro dello scorso anno, nell’occasione aspettata da una vita. Parlato assume la guida di un Padova rifondato dopo la radiazione di luglio, costruendo assieme a De Poli una squadra che inizia ad infrangere record da subito, battendo il primato di miglior partenza nella storia biancoscudata con otto vittorie nelle prime otto partite. Quindi, il primato di vittorie in un campionato, ben 27 in 34 partite, che valgono la promozione. Il bilancio complessivo sulla panchina del Padova in campionato parla di 30 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte in 47 giornate. Ma l’ultimo record non è stato battuto: quello di allenatore in grado di sedere ininterrottamente per due stagioni di fila sulla panchina biancoscudata. L’ultimo a riuscirci, vent’anni fa, è stato Mauro Sandreani.

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe)




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