PADOVA – Un crocevia fondamentale per la stagione del Padova sarà lo Speroni di Busto Arsizio. Uno stadio che evoca dolcissimi ricordi e che porta con sé un’immagine indelebile, quella della promozione in Serie B del 21 giugno 2009. Con il 2-1 griffato Totò Di Nardo a regalare quel salto di categoria inseguito a lungo e sempre sfuggito per un motivo o per l’altro. Sono passati sei anni e mezzo e domani pomeriggio il Padova cercherà la vittoria per interrompere un’emorragia preoccupante di punti che ha portato la squadra ai confini della zona playout. La settimana è stata tesa e i rumors diffusi nell’ambiente, con i nomi di Giuseppe Pillon e di Giuseppe Galderisi rimbalzati qua e là fra gli addetti ai lavori che non hanno trovato alcuna conferma. Non si tratta di smentite di facciata, la società davvero non ha pensato a un cambio in panchina e non ha studiato soluzioni alternative alla conferma di Carmine Parlato. Perché crede nell’allenatore campano ed è convinta che sarà in grado di trovare le contromisure necessarie per uscire dalla crisi. La prima medicina, a quanto pare, si chiama 4-2-3-1, il modulo con cui la squadra aveva ottenuto otto punti nelle prime quattro partite e abbandonato in corso d’opera per il 4-3-1-2. Certo il ritorno di Corti accanto a Bucolo, probabili Neto Pereira nel ruolo di prima punta, Bearzotti e Petrilli come esterni. Il piano societario è chiaro: superare la crisi con Parlato, correndo poi al riparo a gennaio sul mercato. Dove bisognerà cedere prima di comprare: Anastasio potrebbe tornare al Napoli per poi essere girato in prestito altrove, restano da valutare le posizioni di Altinier, spesso sacrificato e di Giandonato, che potrebbe chiedere la cessione. Bucolo è stato sondato da Catania e Alessandria, ma si trova bene a Padova e vuole rimanere, Petrilli piace almeno a 5-6 squadre fra cui la Cremonese, ma non vuole andarsene. Va però ricordato che entrambi sono in scadenza di contratto, situazione potenzialmente rischiosa. In stand-by per ora la situazione di Fabiano. Si cercano un centrocampista se uscirà Giandonato e un centravanti, considerato che Amirante ha un ginocchio che continua a dare problemi.
Fonte: Corriere del Veneto