Pro Patria-Padova, Cunico: “Il ds ci ha detto che Parlato non è in discussione e che la responsabilità è nostra”

Condividi

Diniz a mezzo servizio, Favalli squalificato, squadra da ripensare. È il momento della verità per Carmine Parlato, che si aspetta una reazione del suo Padova dopo il brutto ko di sabato scorso contro il Cuneo e che studia soluzioni per uscire dalla crisi, certificata dagli appena 6 punti conquistati nelle ultime otto partite. Come l’allenatore, del resto, anche la società non può più aspettare e le parole del presidente Giuseppe Bergamin lasciano pensare che la svolta per evitare ribaltoni sabato allo Speroni di Busto Arsizio, debba essere netta e incotrovertivibile. Sei anni fa, battendo proprio la Pro Patria, il Padova riconquistò sul campo la serie B: adesso la ruota che gira riporta le due squadre faccia a faccia in una situazione completamente diversa. Una cosa è certa: la società sta cercando di mettere l’allenatore nelle condizioni migliori possibili. Questo spiega il faccia in scena lunedì, alla presenza di presidente e direttore sportivo, in cui ai giocatori è stato detto che Parlato non è in discussione. «Il direttore ci ha detto queste testuali parole — spiega il capitano Marco Cunico — e ci ha detto che la responsabilità è nostra, che dobbiamo cambiare marcia. Io come capitano mi sento responsabile perché mi ritengo un uomo-squadra, ho sempre cercato di giocare per la squadra e continuerò a farlo. Personalmente mi sento anche bene, credo di essere cresciuto molto come condizione fisica, ma se non arrivano i risultati questo serve a poco».

La Pro Patria nelle ultime settimane ha cominciato a fare punti, fermando la Giana Erminio domenica scorsa e dimostrando chiari progressi. «La cosa che mi preoccupa maggiormente — ammette Cunico — è che nell’immaginario collettivo si pensa che per noi sia una partita facile, quando invece non lo è. Non è retorica, se avessimo incontrato la Pro Patria un mese fa sarebbe stato diverso ma nelle ultime partite stanno giocando bene e non sarà facile vincere». Cunico è uno dei fedelissimi di Parlato, il rapporto con l’allenatore è sempre ottimo: «Ci conosciamo da tanto — spiega — purtroppo nel calcio è normale che quando le cose non vanno bene sia l’allenatore il primo in discussione. Da parte nostra, però, ci dev’essere uno scatto d’orgoglio. Sono in difficoltà a leggere gli ultimi risultati, non mi sembra che giochiamo male ma alla fine manca sempre qualcosa. E non può essere un caso. Dobbiamo essere più concreti, talvolta tendiamo a voler entrare in porta con la palla sfruttando le doti tecniche ma non sempre è possibile: dobbiamo trovare alternative al modo di proporci».

(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com