Segnaliamo volentieri questa bella iniziativa in arrivo a dicembre in tutte librerie del giornalista Guido Barbato
Un personaggio dello sport carismatico, simpatico, schietto. Una squadra di calcio che guidata da lui raggiunse risultati non più –non ancora- ripetuti a quel livello. Nereo Rocco, il Paròn, e il suo Padova. Valeva la pena raccontare questo grande protagonista dello sport padovano e nazionale: per il suo carattere originale, le sue formidabili battute, per la grande capacità che possedeva di motivare i suoi calciatori, di dargli coraggio, metodo, portandoli così molto in alto nel calcio italiano; certo, con l’impegno e l’intelligenza ma anche con il divertimento. E insieme a lui raccontare le storie dei giocatori di quel Padova: gli assi scartati dalle grandi squadre e in cerca di riscatto; i promettenti ragazzi del vivaio, a volte di famiglie povere, scelti dall’allenatore triestino con acume e coraggio. Giovani che spesso, al debutto in serie A, facevano gol. Rocco vinse la sua personale scommessa con il mondo del calcio italiano, che lo sottovalutava, perfino lo offendeva. Il suo Padova non portò a casa lo scudetto ma creò un fenomeno nazionale: la provinciale che sconfiggeva gli squadroni. Un gruppo di uomini che riuscì in questa impresa perché unito, compatto e motivato dal suo allenatore. Guido Barbato, padovano, debutta come scrittore. E’ giornalista per Antenna 3 Nordest, in passato lo è stato per TNE Telenordest. Ha lavorato a lungo come cameraman. Da giovane, nei primi anni ’80, girò per la tv R.T.R. delle inedite immagini –per l’epoca e per una tv locale- delle partite del Calcio Padova dal bordo del terreno dello Stadio Appiani. Stava rigorosamente seduto a terra, telecamera in spalla, per non togliere la visuale al pubblico del mitico “parterre”. Senza volerlo ha avuto anche lui, in qualche modo e in tempi diversi, un rapporto “fisico” con il respiro, la spinta che lo stadio del grande Padova di Nereo Rocco regalava ai calciatori in campo.