Davvero singolare la carriera di Nicola Donazzan. Il difensore granata è nativo di Bassano, ma nella sua vita calcistica non ha mai vestito la maglia giallorossa e neppure ha mai giocato allo stadio Mercante. Ecco perché quella di domenica sarà una gara piena di significato per lui. «Sto facendo terapie perché ho una leggera pubalgia, spero di esserci», rivela l’interessato. Ahi, ahi, la pubalgia: è d’attualità quella che affligge Mario Balotelli, costretto ieri all’operazione. «La mia non è quel livello – spiega Donazzan – ma è meglio curarla subito. Non dovrebbero esserci quindi problemi. Voglio essere presente domenica». Per una “prima volta” a 30 anni. «Se dovessi giocare, sarebbe il mio esordio al Mercante. Ho sempre militato in categorie differenti da quella del Bassano, e quella volta che ero al Mantova nello stesso campionato, ero infortunato». Nicola Donazzan vive a Pove del Grappa, a una manciata di chilometri da Bassano. «Ci saranno tante persone che verranno a vedermi, ho moltissimi amici da quelle parti, poi del Bassano conosco tutti. Sono anche testimone di nozze di Alessandro Dal Monte (il preparatore atletico, ndr), che è come un fratello. Mi sembrerà di essere in famiglia». Mai al Mercante, come detto, e mai nel Bassano. «I primi calci li ho tirati con il Pove, ma sono andato via giovanissimo. A 7 anni infatti sono passato al Montebelluna. Mi volevano anche a Bassano, ma ho scelto la società trevigiana perché passavano per casa con il pullman a prendermi. Con i miei genitori che lavoravano, è stata fatta questa scelta». Che partita sarà domenica? «Tra due squadre che vogliono tornare a vincere. Noi arriviamo da due pareggi, loro da un pareggio e una sconfitta: c’è quindi voglia di ripartire da ambo le parti. Il Cittadella è primo, ma siamo tutte lì, quindi puntiamo al massimo per tenere le avversarie a distanza». Di sicuro sarà una gara dalle tante insidie. «Il Bassano – conferma Donazzan – è una delle formazioni più forti del campionato insieme ad Alessandria e Pavia. È una squadra bene organizzata e può contare su giocatori di ottimo livello. E la società sta portando avanti da anni un solido progetto». Il Cittadella come arriva all’appuntamento? «Con grande umiltà, sapendo che ogni partita ha una sua storia. Ci attende un impegno gravoso, ma siamo pronti a giocarcela». E dopo il Bassano c’è la Reggiana. «Due confronti importanti, ma non decisivi. La differenza alla fine la faranno i punti che ogni squadra riuscirà a portare a casa con gli avversari di medio-bassa classifica».
(Fonte: Gazzettino)