Dopo l’esordio da titolare con il Pordenone, per Ramadani si potrebbe prospettare l’immediato bis a Cremona alla luce dello schieramento provato ieri nel primo tempo. Nato e cresciuto in Svizzera, i suoi genitori sono kosovari e parla quattro lingue: francese, inglese, albanese e italiano. «Sono contento per il mio debutto per di più davanti ai nostri tifosi, ho dato il massimo per aiutare la squadra. Peccato non aver vinto, ma abbiamo fatto una bella partita. È mancato solo il gol, ma sono convinto che arriverà. La sostituzione nella ripresa? L’ho chiesta io, era la mia prima partita e non ne avevo più».
A Cremona potrebbe toccare ancora a lei. «Mi farebbe piacere, anche questa settimana ho dato tutto come sempre, poi le scelte spettano al tecnico. La Cremonese è una buona squadra, ma noi siamo forti e ce la metteremo tutta per vincere». Condivide l’appartamento con Mazzocco e Anastasio. «Sono bravi ragazzi, mi aiutano anche con l’italiano. Sono contento di essere al Padova, mi trovo bene con tutti i compagni e la città è bellissima». Che differenza c’è tra il calcio svizzero e quello italiano? «In Italia è un po’ più difficile e c’è più tattica, anche se mi sono adattato bene».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)