Petkovic 6: Saltato facilmente da Cesarini in occasione dell’1-0 e spiazzato da Bellazzini dagli undici metri, ma senza colpe. E compie almeno due uscite che consentono di rendere meno pesante il passivo.
Dionisi 5.5: Sulla sua fascia è un continuo andirivieni di giocatori pavesi. E fermarli tutti è francamente impossibile. Lui ci prova, ma è come lottare coi mulini a vento. L’impegno c’è, meno l’efficacia…
Diniz 5: Il danno lo commette al minuto 23, quando atterra Cristini in piena area di rigore. La beffa arriva due secondi più tardi, quando l’arbitro gli sventola l’inevitabile cartellino giallo che lo costringerà a saltare la sfida col Pordenone in quanto diffidato. “Cornuto e mazziato”…
Fabiano 5: La scioltezza con cui Cesarini si inserisce nell’area piccola andando a scartare Petkovic è disarmante. E stupisce che una simile distrazione arrivi ad inizio partita, segno che l’approccio è errato. Ha il merito di provare a reagire, ma non basta…
Favalli 5.5: Concede a Marchi troppa libertà nell’azione che porta al vantaggio azzurro. Però non molla fino alla fine, cercando di tenere in piedi la baracca spingendo sulla sinistra e provando anche la conclusione a rete. Un gesto quantomeno apprezzabile…
Corti 5.5: Definirlo “spaesato” sarebbe eccessivo ed ingeneroso. Perché per correre corre, e la gamba ce la mette sempre. Ma la lotta tra linee mediane la vince a mani basse quella pavese. Per un semplice motivo: giocano in maniera decisamente più intelligente a livello tattico. Un aspetto migliorabile, fortunatamente…
Giandonato 5: Ammonito dopo soli tre minuti, da quel momento smette di fungere da filtro in mezzo al campo e si limita a distribuire palloni. La precisione ci sarebbe anche, ma se su due compiti ne viene eseguito solo uno l’insufficienza è servita…
(Bucolo 5.5): Entra a partita già compromessa, e non riesce a cambiarne il volto.
Mazzocco 5.5: È di gran lunga il più pericoloso dei Biancoscudati, tanto da impegnare Facchin con due conclusioni dalla distanza. Però anche lui, in fase di copertura, naufraga insieme al resto dell’equipaggio.
Cunico 5: Non riesce ad entrare in partita, pur provando a dare aria alla manovra aprendo il gioco spesso e volentieri sulle fasce. Davanti, però, i palloni giocabili latitano. E se l’anello di congiunzione tra centrocampo ad attacco si “rompe” sono dolori…
(Altinier 5.5): Tante spallate, nessuna conclusione.
Neto Pereira 5.5: Prova ad insinuarsi tra le maglie avversarie, ma anche lui va a sbattere contro la diga azzurra pur cercando in ogni modo di trovare delle alternative per romperne la resistenza. Quando non è giornata non è giornata…
Petrilli 5.5: Dovrebbe agire al fianco di Neto Pereira, per aiutarlo a sfondare. Invece tende ad allargarsi, in memoria dei suoi recentissimi trascorsi da esterno offensivo. Lo fa per provare l’effetto-sorpresa. Ma il risultato non è quello sperato…
(Amirante S.V.): E sarà il “senza voto” più chiacchierato della storia recente del Padova.