Cittadella, Gabrielli: “Siamo sul binario giusto, quello che conduce a grandi traguardi. Ma è presto…”

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La sera del 22 maggio, al termine di Cittadella-Perugia che sancì la retrocessione della squadra granata in Lega Pro, il presidente Andrea Gabrielli aveva rassicurato tutti, dicendo che «la società è solida e faremo di tutto per ritornare subito in serie B». Si è ripartiti con un nuovo allenatore, Roberto Venturato, e con Stefano Marchetti che ha lavorato sodo e bene per allestire una rosa non solo all’altezza della categoria, ma in grado di puntare decisa alla vittoria. Ebbene: alla sesta giornata il Cittadella ha raggiunto la vetta, in coabitazione con il Bassano, e da domenica è solo al comando del girone. «È giusto essere felici per il primato in classifica, ma non si è vinto ancora niente. Sarebbe troppo bello se il campionato fosse finito domenica sera, ma non è così. Siamo sul binario giusto, quello che conduce a grandi traguardi. E sono più fiducioso di quanto ero qualche settimana fa», confida Andrea Gabrielli. Che poi aggiunge: «Mi sento ben rappresentato dalla squadra, che sta facendo un ottimo lavoro, dobbiamo continuare così».
Nemmeno il numero uno granata, nella scorsa estate, si immaginava un Cittadella così presto al comando. «È impossibile stilare una classifica teorica ad inizio campionato, già dire di voler puntare a vincere il torneo significa esporsi troppo e può essere pericoloso. La strada per arrivare all’obiettivo è ancora tanto lunga, devono convergere molte componenti». Intanto però un proposito è stato raggiunto. «Dopo una retrocessione era fondamentale ricompattare l’ambiente e riportare l’entusiasmo nella piazza. Penso di poter dire che ci siamo ripresi bene dopo l’amarezza patita». In effetti Cittadella ha risposto bene: non ci saranno numeri da grande realtà ma tra i tifosi si respira entusiasmo. «La gente allo stadio arriverà con i risultati, anche se l’incognita del giorno delle partite non giova: non sai mai se devi giocare al sabato oppure alla domenica, e tutto ciò non aiuta il tifoso. In questo momento, poi, ci sono le grandi fiere e manifestazioni sul territorio, che attirano tanta gente. Aldilà di questo, posso dire di essere contento della risposta che stiamo ottenendo: incontro persone che si complimentano per i risultati, che trovano piacere nel seguire il Cittadella allo stadio, specialmente adesso che è la gradinata est è coperta. Senza il pericolo della pioggia, magari vedremo qualche famiglia in più alle partite casalinghe». Quarta vittoria di fila, l’ultima sofferta. «Domenica abbiamo pagato qualcosa sul piano fisico, in termini di lucidità. Si sono fatti sentire gli sforzi delle tre gare ravvicinate, ma vincere in queste situazioni e senza prendere gol è sintomo di una grande squadra. So che il tifoso vorrebbe sempre vedere un bel calcio e vittorie con ampi margini, ma si deve mettere in conto anche momenti difficili nell’arco di una stagione». Tra le note positive del Cittadella ci mettiamo anche Roberto Venturato: se lo immaginava così? «Sinceramente sì. Dall’inizio mi aveva dichiarato le sue caratteristiche, si sta confermando. Ha portato il suo credo, conosce la categoria e gli avversari. Ogni tanto fa bene cambiare nel calcio». Gabrielli preferisce invece non parlare dei singoli calciatori: «Dico solo che si è creato un ottimo amalgama, un bel gruppo che mi ha favorevolmente impressionando». Stasera sotto il tendone di Villa Rina c’è la quarta festa del tifoso: un’altra bella iniziativa. «Ci voleva questo filotto di vittorie consecutive, siamo tutti contenti. Sono iniziative che abbiamo legato con il calcio Cittadella. Quando si può cerchiamo di fare beneficenza, è anche l’occasione per stringersi attorno alla squadra e saldare il rapporto con la tifoseria».

(Fonte: Gazzettino)




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