Renate-Padova, Corti: “Dobbiamo progredire, perché il campo ha detto che meritavamo di perdere…”

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In 105 anni di storia il Padova non ha mai affrontato il Renate, avversario domenica alle 15, ma in una occasione ha giocato allo stadio «Città di Meda», che ora ospita i brianzoli, misurandosi in C2 con la portacolori locale. Era il 3 dicembre 2000, l’undici allenato da Varrella visse per 2-1 e in campo tra gli avversari c’era Daniele Corti, allora ventenne, adesso in forza ai biancoscudati. «È passato tanto tempo – racconta – e di quel giorno ricordo ben poco, se non che i veneti hanno poi vinto il campionato e che al ritorno pareggiammo all’Euganeo con la partita trasmessa in diretta tv». L’ex Varese da quella parti è ancora di casa: «Abito a cinque chilometri dallo stadio e con il Meda ho fatto le giovanili, ho vinto un campionato di serie D e poi sono rimasto altre due stagioni in serie C».

E dunque non mancherà allo stadio una porzione di tifo personalizzato: «Con il Renate in particolare non ho contatti o rapporti, ma ci saranno di sicuro un po’ di amici e parenti». Prima di approdare a Padova, Corti non era mai uscito calcisticamente dalla Lombardia. Solo una coincidenza? «In parte. In realtà il motivo è che mi hanno sempre cercato squadre della regione, a parte quando ero a Varese, ma da là non mi sono mosso perché mi trovavo bene». L’attualità parla di due sconfitte e un momento non facile per i biancoscudati: «In entrambi i casi, pur con un diverso copione, il campo ha detto che meritavamo di perdere. Con il Sudtirol è stata una nostra gara appannata. La loro è una buona squadra, ma noi l’abbiamo agevolata e resa ancora più forte».

«Con il Cittadella siamo stati più tignosi, abbiamo combattuto e poteva esserci un esito migliore, tenendo nel primo tempo lo 0-0 o facendo meglio dopo il pareggio, ma poi loro sono usciti alla grande e comunque avrebbero anche potuto chiuderla prima». Come uscire da questo momento? «Stiamo lavorando per rifarci e per dimostrare che quanto di buono fatto in precedenza non era casuale. Bisogna correggere gli errori e progredire un po’ alla volta. In questo momento alcune squadre hanno qualcosa più di noi per cui c’è da migliorarci per colmare questo gap». La sfida con il Renate? «Massimo rispetto per loro. Sappiamo che tutte le gare in qualunque categoria sono difficili, ma abbiamo il dovere di vincere per rimetterci in carreggiata».

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola)




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