Ha concluso la sua prima conferenza stampa da presidente del Venezia facendosi un selfie, in perfetto american syle. Joe Tacopina ha varato stamattina il suo nuovo corso presidenziale nella Sala della Musica di Ca’ Sagredo, un magnifico edificio patrizio del 1300 che conserva la memoria storica e artistica della città lagunare. L’avvocato di New York è alla sua terza tappa nel calcio italiano, dopo aver avuto un ruolo fondamentale nella cessione della Roma da Rosella Sensi a Thomas Di Benedetto prima e a James Pallotta poi e aver riportato in serie A il Bologna assieme a Joey Saputo. Tacopina sarà il principale investitore del progetto Venezia. Tacopina, come del resto i suoi predecessori (Korablin compreso), vorrebbe costruire un nuovo stadio sulla terraferma per sostituire l’ultracentenario Pierluigi Penzo sull’isola di Sant’Elena. La presentazione ufficiale è stata spumeggiante e, con la collaborazione del nuovo diesse Giorgio Perinetti, del d.g. Scibilia e dell’amministratore Vasta, Tacopina ha tenuto banco dimostrando un’innegabile vis oratoria: “Sono felicissimo di questa nuova, fantastica, esperienza – ha spiegato Tacopina – von orgoglio e umiltà ho intrapreso l’avventura di rappresentare il Venezia, il club che appartiene ad una città unica al mondo. Col mio staff vogliamo lavorare per tornare in Serie A. La garanzia del mio progetto è la nomina di Perinetti, uno dei migliori manager del calcio italiano, che ha subito preso in mano la situazione e ha costruito una grande squadra. Arrivo a Venezia direttamente da Londra, dove ieri ho presenziato ad un meeting sul calcio internazionale allo Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea. Molti operatori di mercato hanno stretto la mano, facendomi i complimenti per aver scelto Perinetti e aver avuto il coraggio di prendere in Venezia in D. Siamo in Serie D,questo lo sanno tutti, ma vogliamo essere solo di passaggio. L’obiettivo finale è quello di riportare Venezia in Serie A, stiamo costruendo un sistema che per organizzazione e mentalità vale la serie A. Mi rivolgo a tutti i veneziani. Vogliamo renderli orgogliosi di essere tifosi del Venezia e riportarli allo stadio, ma abbiamo bisogno del vostro supporto. Li invito a venire al Penzo, vorrei dire “Tutti al Penzo”. Non è possibile immaginare un calcio senza tifosi. Senza tifosi non esiste il calcio, non esiste il Venezia perciò il nuovo slogan è ‘uniti, ripartiamo’”.