Cittadella-Padova, Bergamin: “Un pronostico? Anche 5-4 va bene, basta fare un gol in più di loro!”

Condividi

«La mia principale preoccupazione, al di là degli aspetti campanilistici, è che la squadra si ritrovi e dimostri che la sconfitta con il Sudtirol è stato un episodio». Poco importa, per Giuseppe Bergamin, se quello di sabato a Cittadella è il primo derby da presidente. L’attualità e la necessità di rimettere le cose a posto hanno la precedenza. «Questa settimana di attesa è un po’ diversa dalle altre – spiega il numero uno biancoscudato – solo per il fatto che veniamo da una prestazione non all’altezza. Ci può stare, ma indipendentemente dall’avversario, vorrei rivedere il Padova delle precedenti partite che con il Sudtirol non ho riconosciuto; dimostrare tutto questo è compito della squadra». E comunque è sempre un derby: «Che abbia un sapore particolare è comunque vero. Nelle vesti di tifoso ho visto quasi tutte le sfide al Tombolato e quella di cui rimane il ricordo più triste è la brutta sconfitta per 3-1 nel marzo 2011 che poi costò la panchina a Calori. Una serata vissuta molto male, tra le peggiori, e in quella occasione, da sostenitore biancoscudato, un po’ mi sono vergognato. Ho visto pure un 2-2 con doppietta di Altinier per i granata».

E poi ci sono i derby nei campi dilettantistici quando Bergamin era presidente del Villafranca: «In quel campionato sono praticamente tutti derby, vista la vicinanza delle varie formazioni, ma i più accesi li ho vissuti da giocatore. Io militavo nel Campo San Martino e Roberto Bonetto (attuale socio e amministratore delegato del Padova, ndr) nella Plateolese. I risultati erano alterni, ma la costante è che finiva sempre a botte, naturalmente nel senso buono del termine, dato che si trattava di incontri senza esclusione di colpi». Cittadella significa famiglia Gabrielli. «Con il presidente ci siamo visti e parlati, pure di recente. Quella società, in passato e adesso, anche se reduce da una retrocessione, rappresenta un modello sotto tanti punti di vista. È vero che possono operare in un ambiente più tranquillo, ma hanno sempre fatto bene e gestito in maniera oculata. Noi stessi dobbiamo seguire quella falsariga».

E sul piano tecnico? «Per i risultati ottenuti e l’organico a disposizione, penso possano ottenere la promozione. Se sono sopra di noi? Il Padova lo metto da un lato, non conoscendo ancora la nostra precisa collocazione. So che loro possono vincere». Domenica un ruolo importante arriverà dai tifosi: «Dispiace per questi sovrapprezzi applicati ai biglietti che non capisco da cosa derivino e su cui non possiamo intervenire. So che oltre 400 supporter hanno già in mano il tagliando per cui ci sarà una bella cornice. Per dirla tutta, penso che i nostri si faranno sentire maggiormente e spero che questo porti benefici in campo». Che partita prevede? «Ci sarà tanta gente e dunque auspico una gara divertente e con contenuti di spettacolarità. Non so se ci saranno tanti gol, basta farne uno in più dei granata e un bel 5-4 non mi dispiacerebbe. I singoli giocatori, con le loro giocate, possono determinarne gli esiti, ma se si gioca compatti e si fa gruppo, ognuno è decisivo nel suo ruolo». Ha già deciso dove si nasconderà questa volta durante la gara? «Non ho ancora fatto mente locale, ma sicuramente troverò il posticino giusto…».

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com