Il suo esordio ufficiale con la maglia del Vicenza è datato 10 agosto ma la storia di Gabriel Richard Marcone in biancorosso inizia nell’estate del 2012, quando Vicenza e Siena si sono «scambiate» la compartecipazione degli estremi difensori Giulio Cavallari e, appunto, di Marcone. Il portiere, nato a Bucarest ma con passaporto italo-rumeno non si fermò a Vicenza, ma fu subito girato in prestito al Sudtirol; con gli altoatesini disputò un ottimo campionato condito da 30 presenze in Prima divisione (di cui 29 da titolare), dieci delle quali senza subire reti. A fine stagione rientro alla base biancorossa solo temporaneo, visto che Marcone passa ancora in prestito, stavolta in serie B, al neopromosso Trapani. Nonostante giochi poco il Trapani lo conferma e nella stagione successiva la società siciliana esercita il diritto di riscatto acquistando il portiere a titolo definitivo. Nella stagione seguente Marcone colleziona quindici presenze in campionato e una in Tim Cup, ma nello scorso agosto il Trapani lo cede in prestito al Vicenza dove Marcone torna stavolta per restare. «Finalmente ce l’ho fatta a rimanere – sorride il portiere biancorosso – quella con il Vicenza è stata una vicenda un po’ strana, il mio cartellino era della società ma ad ogni mercato andavo a giocare da un’altra parte. Poi, questa estate, quando ero un giocatore del Trapani, il Vicenza mi ha preso in prestito con diritto di riscatto, e sono proprio contento di essere rimasto». L’esordio in Coppa Italia contro il Cosenza lo ha visto subito protagonista, considerato che è stato decisivo nel superamento del turno parando due penalty nei rigori finali. «Mi è andata bene – spiega Marcone – quando un portiere para un rigore un po’ di fortuna c’è sempre, ma è normale che sia stato soddisfatto di aver contribuito al passaggio del turno». Dopo l’esordio in coppa, sabato ad Avellino Marcone ha giocato anche in campionato e la sua prestazione è stata molto positiva. «Nel riscaldamento Vigorito ha avvertito un dolore alla spalla e il mister mi ha detto che toccava a me – precisa Marcone – una situazione che avevo vissuto anche nel campionato scorso sempre ad Avellino quando fu Gomis a fermarsi nel riscaldamento e mister Cosmi mi mandò in campo dal primo minuto. La prestazione è stata buona, vero, ma tutta la squadra ha giocato un’ottima partita e il 4-1 finale lo testimonia senza dubbi». In questo avvio di stagione il Vicenza è imbattuto in gare ufficiali. «Ogni volta che ci ricordano questa cosa tutti noi tocchiamo ferro — dice Marcone — ma poi finisce lì perché la nostra concentrazione va all’avversario di turno; stavolta ci tocca il Crotone che è in testa alla classifica e verrà a Vicenza carico e determinato. Noi non abbiamo ancora vinto in casa e con un pubblico come quello di Vicenza è un vero peccato, daremo tutto per centrare i primi tre punti al Menti». Contro il Crotone Marcone potrebbe tornare in panchina ma non sembra davvero un problema. «Sono arrivato sapendo bene che Vigorito sarebbe partito titolare – spiega Marcone – e il mio compito è quello di farmi trovare pronto se dovessero capitare altre occasioni come quella di Avellino».
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Vicenza)