AVELLINO – Se serviva un segnale chiaro che chiarisse lo stato di salute del Vicenza, eccolo arrivare, inequivocabile, da Avellino. 4-1 da sogno al Partenio, tanto gioco e vento in poppa, con un successo meritato e aiutato dalla dea bendata nei momenti chiave destinato a lasciare il segno non soltanto sulla classifica, ma anche sul morale della squadra di Pasquale Marino. Che gongola di fronte allo spettacolo di un gruppo solido in cui, almeno per novanta minuti, funziona tutto a meraviglia. Il vantaggio del Vicenza arriva al 18′: Gatto entra in area, Giron lo stende e l’arbitro Saia non ha dubbi. Penalty trasformato da Gatto che firma l’1-0. L’Avellino reagisce con rabbia e lucidità, il pari è questione di pochi minuti. Zito (24′) pesca Trotta, che controlla, resiste al ritorno di Modic e supera Marcone con un bel diagonale. Ma il Vicenza non si scompone e torna a caricare a testa bassa. La fortuna lo assiste al 33′: Galano tira, la palla sbatte addosso a Ligi e torna tra i piedi dell’ex Bari, che si ritrova grazie al rimpallo a tu per tu con Frattali e non può sbagliare. Prima del fischio finale del primo tempo arriva anche il 3-1. Al 45′ Gatto crossa, Raicevic colpisce e Biraschi devia in rete. Il gol indirizza in modo definitivo il match. Il 4-1 arriva al 10′ della ripresa: merito di Giacomelli, che disegna una traiettoria formidabile su punizione battendo imparabilmente Frattali. L’Avellino tenta inutilmente di riaprire la partita, colleziona occasioni (due di Trotta, due di Mokulu, una di Arini e una di Jidayi), ma il bunker biancorosso resiste. E i tre punti che arrivano pesano come macigni.
Fonte: Corriere del Veneto