Quando i gol arrivano dalla panchina o, comunque, da chi non ha la certezza di essere titolare, significa che forse l’anno è quello buono. Scaramanzia a parte, il Bassano sembra aver imboccato la corsia di sorpasso. Viaggiando a velocità sostenutissima verso quella serie B perduta all’ultimo tuffo a giugno. Il 2-0 a Bolzano contro il Sudtirol lascia la concorrenza al palo: zero sconfitte e tanti applausi sono un biglietto da visita che parla da sé e i gol di Barison e Misuraca sono la conferma che il lavoro compiuto dal dg Werner Seeber è stato ancora una volta eccellente. «La mia rete — sottolinea Alberto Barison — è arrivata da uno schema che avevamo provato più volte. E’ il mio primo gol fra i professionisti e mi ha dato una gioia incredibile. Tengo a ringraziare tutti i miei compagni, perché se è arrivato un successo di queste proporzioni il merito è di tutti. Abbiamo giocato uniti e compatti, cercando di dare il massimo sapendo di affrontare una squadra molto forte. Dedico la rete a mio padre Alessandro, che ha festeggiato il compleanno la scorsa settimana». Gianvito Misuraca è stato il «colpo» arrivato fuori tempo massimo, quasi fosse una seconda scelta dopo che a Milano si era arrivati alle firme con Luis Alfageme lo scorso 31 agosto. Fatto sta che l’ex centrocampista offensivo del Vicenza ha già lasciato il segno a Bassano. «Questo gol mi rende felicissimo — sorride Misuraca — Pietribiasi è stato molto bravo a ripartire e servirmi, era già la seconda volta, in pochi minuti, che provava a innescare il mio movimento in profondità. Abbiamo giocato un’ottima partita, abbiamo sofferto nella ripresa ma tutto sommato abbiamo fatto noi la gara. Ci ha fatto molto piacere aver visto tanti nostri tifosi in trasferta che ci hanno incitato durante la gara, è il segnale che stiamo percorrendo la strada giusta». Sabato arriva il Cuneo: altri tre punti, se il Bassano giocherà come sa fare, sono alla portata con tutto quel che ne consegue.
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Vicenza)