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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Non servirà aspettare dicembre per il derby fra Unione Triestina 2012 e Ufm. Già mercoledì prossimo 30 settembre, infatti, le due compagini che militano in serie D si troveranno di fronte nel turno preliminare di Coppa Italia, che cause le incertezze sugli organici, da metà agosto era stato spostato al 30 settembre. Ebbene ora la Lega nazionale dilettanti ha finalmente diramato la griglia del turno preliminare, quello riservato alle squadre di seconda fascia della scorsa stagione, quelle che si sono salvate ai play-out (come la Triestina), le neopromosse dall’Eccellenza (come l’Ufm), più le ripescate e quelle in sovrannumero. E in questo primo turno preliminare, che va in scena il 30 settembre, saranno proprio Unione 2012 e Ufm a vedersela tra loro: da calendario doveva essere la Triestina a giocare in casa, ma le due squadre si sono accordate per giocare a Monfalcone, allo stadio Boito, con inizio alle ore 18. Aprire il Rocco costa parecchio, sicuramente a Monfalcone ci sarà maggior interesse e la possibilità di un certo afflusso di pubblico. Una sorta di derby anticipato, anche se dal valore minore rispetto a quello di campionato. E c’è da tener presente che con i tanti impegni stagionali dovuti al girone a 20 squadre, le due compagini possano snobbare la manifestazione e schierare le seconde linee. Se alla fine dei 90 minuti regolamentari il risultato sarà di parità, si procederà direttamente ai calci di rigore per l’accesso alla fase successiva. Che poi sarà il vero e proprio primo turno e si giocherà il 28 ottobre. Ma intanto le due compagini devono preparare il turno di campionato che si gioca domani. E se l’Ufm dovrà fare assolutamente punti nell’impegno casalingo con l’Abano, la Triestina 2012 riceverà il Levico Terme (al Rocco inizio ore 15, arbitra Di Graci di Como). Sarà la prima partita dopo l’investitura ufficiale di Stefano Lotti alla guida tecnica. Quella di Campodarsego doveva essere una presenza occasionale dopo la “sospensione” di Masitto, ma la prestazione d’orgoglio della squadra ha portato al divorzio definitivo con il tecnico precedente, e alla conferma di Lotti in panchina. Il tecnico dovrà fare a meno del portiere Di Piero, squalificato, e dell’infortunato Battaglini. Ma potrà finalmente avere a disposizione il difensore sloveno Andejlkovic.
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Altra giornata scoppiettante in casa dell’Unione Triestina 2012. Dal punto di vista tecnico, c’è da registrare il ritorno in carica del direttore sportivo Sergio Pinzin, che ha ritirato le dimissioni presentate al termine della partita con il Calvi Noale. Si è risolta dunque la diatriba che aveva coinvolto la scorsa settimana giocatori, allenatore e lo stesso ds. Come si ricorderà, la squadra non aveva accettato il ritorno di Masitto, che aveva avuto degli screzi anche con Pinzin, che pure lo aveva portato sulla panchina triestina. Una volta che la società ha chiuso il rapporto con Masitto e ha ufficializzato Lotti alla guida tecnica, ieri Pinzin ha spiegato perché ha ritirato le dimissioni: «Ho parlato col presidente e ci siamo chiariti su tutto. Mi sono preso le colpe di ciò che è successo, perché in effetti è stata colpa mia. Ora dimentichiamo tutto e ripartiamo». Sul fronte societario invece, dopo la riunione di giovedì con i capigruppo del Comune, Pontrelli si è fatto sentire prima con un duro comunicato e poi con alcuni chiarimenti. Nella nota ufficiale, il presidente dell’Unione 2012 ha accusato uno dei presenti all’incontro, definito «censurabile rappresentante politico», lamentando il fatto che siano circolate indiscrezioni in tempo reale sui contenuti della riunione e che – secondo la sua versione – siano state rilanciate sui social in modo distorto e quindi strumentalizzate. Da qui, la sua conclusione: «Se quanto accaduto è lo specchio dei rapporti che devo mantenere con le istituzioni politiche, dovrei valutare la possibilità in un prossimo futuro di dialogare unicamente con chi dandomi manifestazione di professionalità, rappresenta i cittadini in senso lato… il signor sindaco». In seguito, Pontrelli ha inteso chiarire meglio la sua posizione: «Mi dispiace che per colpa di uno che non so chi sia, abbiano dovuto poi pagare tutti con le mie affermazioni. In realtà la riunione è stata molto cordiale, anzi oltre al sindaco vorrei ringraziare pubblicamente tutti i capigruppo: ho trovato persone in gamba con cui si è potuto discutere con grande distensione. Antonione si è dimostrato una persona squisita, ma anche Bertoli e Bandelli, che mi ha confessato che non si aspettava io fossi così simpatico. E mi scuso con gli altri, perché non ricordo tutti i nomi». Tornando al comunicato ufficiale, Pontrelli ha parlato anche della vendita della società: «Allo stato attuale nessun imprenditore si è palesato con una disponibilità realistica, tranne una cordata da me presentata con cui continuiamo a dialogare».
Ore 19.30 – LONATO DEL GARDA – Dopo la rifinitura di questa mattina, al centro sportivo “Paolo VI” di Lonato (Brescia), mister Serena ha diramato la lista dei 21 convocati per la gara interna di campionato, domani alle 17,30 contro il Padova: Caglioni, Polini; Allievi, Bertolucci, Broli, Carboni, Codromaz, Leonarduzzi, Ranellucci, Tantardini; Fabris, Garufi, Maracchi, Pinardi, Ragnoli, Settembrini; Bracaletti, Greco, Guerra, Romero, Tortori.
Ore 19.20 – (Corriere delle Alpi) Miniati salta il Montebelluna, Mosca è in forse. Non ci sono buone notizie per Vecchiato, che dovrà fare a meno di due giocatori esperti per affrontare la seconda forza del campionato. Mike Miniati è fermo ai box da domenica, dopo la sfida contro il Levico Terme, mentre Stefano Mosca è in forse per una botta alla caviglia. «In settimana abbiamo lavorato con tranquillità e siamo pronti per la sfida di domenica – commenta Vecchiato – il Montebelluna è una squadra che si è rinforzata rispetto allo scorso anno, acquistando giocatori anche di esperienza e il loro buon inizio di campionato è la dimostrazione della qualità di questa formazione. Noi per vincere questa gara dobbiamo rimanere sereni e non farci prendere dalla frenesia. Sarà importante quindi concedere poco in difesa, come abbiamo fatto in queste quattro giornate, per colpire poi al momento opportuno». Serata in compagnia. Giovedì la squadra insieme alla dirigenze è stata ospite a cena al Monaco Sport Hotel di Stefano di Cadore. La società gialloblù ringrazia il titolare Sergio De Candido. Chi gioca? In porta Davide Solagna è confermato, in difesa sulla corsia di destra quasi sicuramente farà il suo esordio in campionato Giovanni Pescosta, che ha smaltito la botta al metatarso e può tornare a riprendersi una maglia da titolare. A sinistra se non dovesse farcela Stefano Mosca ci sarà Paolo Pellicanò, mentre al centro la coppia difensiva potrebbe essere formata da Nicola Calcagnotto e Sebastiano Sommacal. A centrocampo Simone Bertagno va in cabina di regia, supportato da Yari Masoch e da Marco Duravia. Mike Miniati è out. Davanti bomber Corbanese guida l’attacco insieme ad Antonio Acampora e uno tra Marco Farinazzo e Alessandro Marta Bettina. Per una maglia da titolare in attacco però si candida anche Ruben D’Incà, che potrebbe scalzare Acampora visto che l’ex Monfalcone nelle prime partite non ha brillato. Dopo quattro giornate, e quattro punti raccolti, Bertagno e compagni cercano immediato riscatto nel match casalingo contro il Montebelluna. La sfida però non sarà facile, la squadra trevigiana è ostica, come lo dimostrano i nove punti conquistati in classifica, e per vincere servirà una svolta per poi rilanciarsi in classifica.e inseguire le prime posizioni. Il match contro il Montebelluna, previsto per le 15 al Polisportivo, sarà diretto dal fischietto Federico Mezzalira di Varese.
Ore 18.50 – (La Provincia Pavese) Anche il Pavia ha consegnato la lista dei ventiquattro giocatori che compongono la rosa, lista che non potrà essere modificata fino a gennaio. Escluso Alessandro Angelotti, che assieme a Denny Cardin era destinato alla cessione nella finestra di mercato aperta fino al 20 settembre per le squadre ripescate o riammesse in Lega Pro. Cardin fa invece parte dei ventiquattro, tra i quali figurano soltanto due under 21 (anno di nascita dal ’94 in avanti). Ciò significa che il Pavia rinuncia a incassare i contributi previsti per i minuti disputati dagli under. Quest’anno infatti la condizione per poter accedere a questa voce dei contributi è la presenza in rosa di almeno otto under (per avere contributi pieni) oppure almeno di cinque (ma con relativa decurtazione). Nel caso del Pavia gli under in lista sono soltanto Andrea Cristini e Mattia Buongiorno (entrambi classe ’94). Altri under come Anastasia, Bonanni, Luca Buongiorno, Flommi potranno comunque essere schierati, pur non comparendo nella lista, ma i minuti giocati non varranno ai fini dei contributi della Lega per il minutaggio, che comunque sono solo una piccola parte di quelli da distribuire ai club (ci sono anche quelli per il settore giovanile e la quota di diritti televisivi). Ci sono poi i due portieri rimasti fuori, De Toni e Volturo, che possono essere inseriti in caso di infortuni o squalifiche di Facchin e Fiory. Ecco la lista completa dei 24. Portieri: Facchin, Fiory. Difensori: Abbate, Biasi, Cardin, Andrea Cristini, Ghiringhelli, Malomo, Marino, Martin, Sabato, Siniscalchi. Centrocampisti: Bellazzini, Mattia Buongiorno, Carraro, Marco Cristini, la Camera, Alessandro Marchi, Pavan. Attaccanti: Cesarini, Del Sante, Ferretti, Grbac, Mattia Marchi. La lista, come detto, non può essere modificata fino a gennaio, quando in coincidenza con la riapertura del mercato le rose delle squadre potrebbero cambiare anche in maniera sensibile.
Ore 18.20 – (La Provincia Pavese) «Non meritiamo di essere a zero punti, per come abbiamo giocato ne avremmo potuti avere anche sette. Il Pavia, una squadra molto forte, non deve sottovalutarci». Non è presunzione quella di Salvatore Iacolino, ma consapevolezza che il suo Cuneo, nonostante le difficoltà di inizio stagione (c’era anche il rischio di non iscriversi), da matricola può fare bella figura in Lega Pro. Da giocatore forse ha qualche rimpianto per la sua carriera, partita dalla Juventus e proseguita tra B e A con Ternana e ancora tra i cadetti a Brescia? «No, ho 16-17 presenze in A e se non ne ho fatte di più è perché evidentemente avevo qualche limite, non tecnico ma fisico. Mi sono sempre comportato seriamente per raggiungere i risultati, non posso rimproverarmi nulla». Da allenatore ha vinto ben sette campionati in serie D, ma rimanendo quasi sempre in Piemonte, eccetto Viterbese e Savona. Come mai? «E’ stata una scelta di vita legata alla mia famiglia, che ho preferito non trasferire da Torino. Altrimenti di offerte ne ho avute tante, anche in C. Penso al Chieti, o alla Spal». Prima i successi con la Juventus Primavera (campionato, Coppa e Viareggio), poi il campionato vinto a Ivrea e le promozioni dalla D con Casale, Canavese, Alessandria, Savona e due volte col Cuneo. A quale di queste è più legato? «La più difficile è stata quella dello scorso anno. Ho preso il Cuneo a metà classifica: non si ambiva a vincere e non c’erano le potenzialità per farlo, ma i ragazzi sono stati bravi a sopperire a certe mancanze tecniche. Anche a Casale era stata dura, si era partiti per salvarci. Devo dire però che in generale ho sempre avuto squadre molto forti». Qualche volta dopo la promozione non ha proseguito con quel club. Scelta sua? «A volte mia, perché il programma societario non mi convinceva. Altre volte, come a Savona, per scelta della società. Io comunque credo che il calcio sia uguale dappertutto, a prescindere dalle categorie. E non si vincono sette campionati per caso: sfido tanti colleghi di A e B a fare lo stesso». Ha quasi sempre allenato in D, ora si confronta di nuovo con l’ex C, la Lega Pro, per lei è stimolante. «Sì, ma è dura perché questa Lega Pro è una B2, con sette-otto squadre che possono puntare a vincere, a cominciare da Pavia, Alessandria, Cittadella, Cremonese, Reggiana. Noi puntiamo a salvarci e a dimostrare di meritare la categoria, anche per il presidente che ha fatto tanti sacrifici». Il suo Cuneo è ancora a zero punti, ma ha sempre perso di misura. «Penso che giochiamo il più bel calcio del girone. Col Cittadella abbiamo avuto un’occasione clamorosa per pareggiare, al 90’. Alessandria e Giana le abbiamo prese a pallonate, con la Giana abbiamo anche sbagliato un rigore nel finale e preso un palo. E il calendario peggiore di così non poteva essere: cinque squadre tra le più forti nei primi cinque turni. Ma non dimentichiamo da dove siamo partiti: il club rischiava di non iscriversi, la squadra è stata fatta in 15 giorni». Quali sono i calciatori più forti che ha allenato? «Mi vengono in mente Ponzo del Savona, Artico all’Alessandria, Cavalli che ho al Cuneo, França lo scorso anno». Si era parlato di un suo arrivo all’OltrepoVoghera. «Mi hanno cercato più volte e anche alla fine della scorsa stagione, con Gaffeo ho un ottimo rapporto. Stavo per venire perché Voghera in D è una grande piazza e c’è tanta gente lì che mi vuole davvero, mi fermano anche per strada. Per me è molto importante andare in posti dove mi vogliono fortemente. Poi il Cuneo è riuscito a iscriversi al campionato di Lega Pro e sono rimasto. Ma in futuro chissà».
Ore 17.50 – (Gazzetta di Reggio) La Reggiana oggi festeggia i 96 anni di storia. Un appuntamento che la società granata festeggerà lunedì in occasione della partita con la capolista Giana. Per l’occasione il presidente Stefano Compagni taglierà una torta offerta da Boni e alzerà i calici in occasione di una cena con tutti gli sponsor e partner della società. Un aperitivo e poi la successiva cena che si svolgerà nella zona dei palchi. A questo incontro di inizio stagione hanno dato l’adesione, oltre ai partner granata, anche il presidente della Provincia Gianmaria Manghi, il sindaco Luca Vecchi, il questore Isabella Fusiello oltre ad altre autorità politiche e amministrative. Si avvicina l’appuntamento di lunedì sera (ore 20.30 ) al Città del Tricolore dove la Reggiana attende l’attuale capolista Giana Erminio per l’incontro valevole come quarta giornata di campionato. Il tecnico Alberto Colombo può tirare un sospiro di sollievo perché l’infermeria va vuotandosi: Alessandro Spanò e Nicholas Siega, dopo un paio di giorni a lavorare in disparte, sono nuovamente in gruppo e saranno a disposizione; discorso che vale anche per Luca Giannone perché in settimana non ha accusato nessuna ricaduta dell’infortunio rimediato a Perugia in Coppa Italia Tim pertanto sarà tra i convocati. Al momento restano al differenziato solo Francesco Rampi e Stefano Barilli con Christian Andreoni e Max Pesenti in palestra. Tatticamente, nella seduta di ieri il trainer ha iniziato ad elaborare gli schemi da utilizzare contro l’undici di Albè provando diverse situazioni di gioco con alcuni esperimenti di uomini ma la possibilità di rivedere dall’inizio la stessa formazione scesa sabato a Piacenza è molto plausibile. Oggi la squadra continuerà la preparazione sempre in via Agosti alle ore 15.30.
Ore 17.30 – (Gazzetta di Reggio) L’esterno sinistro difensivo Paolo Frascatore resta ottimista sul campionato dei granata nonostante i due punti lasciati per strada a Piacenza. Come state preparando la sfida di lunedì alla Giana Erminio? «Con un giorno in più a disposizione c’è più calma nel preparare al meglio l’incontro: dopo un paio di giorni più intensi adesso studiamo i dettagli dell’avversario». Questo è preoccupante perchè la prossima settimana avrete ben due giorni in meno… «Sappiamo che alterneremo settimane lunghe ad altre corte e ci siamo abituati, dovremo essere bravi a recuperare energie e trovare le contromosse in meno tempo». Le danno fastidio le critiche ricevute a Piacenza al reparto difensivo? «Ingenerose perché non abbiamo subìto così tanto, anzi nel primo tempo abbiamo fatto bene sulle coperture preventive restando alti a centrocampo poi, nella ripresa, la voglia di vincere ci ha portato ad allungarci un po’. Comunque il gol è arrivato su palla inattiva in una gara decisa da episodi». Questi punti lasciati per strada con le “piccole” pesano psicologicamente? «C’è rammarico perchè valgono come quelli delle altre partite ma considerarle piccole non saprei. Quante vinceranno a Lumezzane? E il Padova mi pare una grande». Avendo un bel tiro si candida per i prossimi rigori? «Non mi tiro indietro ma non è il momento di cercare rigoristi, poi anche io ne ho sbagliati un paio, piuttosto se capitasse una bella punizione dalla destra…» Come procede il suo inserimento in squadra? «L’intesa con Siega ed Angiulli migliora di continuo, so che devo abituarmi a scendere sul fondo e mettere i cross per Arma perchè di testa è devastante». Cambia qualcosa per lei senza Vacca sul centrocampo? «Ho fatto solo un paio di partite insieme a lui e lo conosco poco, è importante per la categoria ma abbiamo altri giocatori sul centrocampo che sarebbero titolari in ogni squadra». Le variazioni di modulo in corsa la mettono in difficoltà? «A seconda dello schema chiesto dal mister ho giocate diverse da fare. Col 4-3-3 mi trovo meglio con Angiulli e Siega, col 4-2-3-1 mi trovo spesso a dialogare con Nolè e i centrali di centrocampo». Anche in difesa non ci sono problema? «Siega torna spesso indietro – non ho mai visto un attaccante sacrificarsi così – tanto che spesso sono io a dirgli di stare più alto perciò in fase difensiva non mi cambia niente». Ha letto le belle parole su di lei che Di Biagio ha pronunciato quando venne a Reggio con l’Under 21? «Non sapevo di questi apprezzamenti ma abbiamo un buon rapporto che nasce dai tempi dell’Under 20 e proseguito con l’Under 21: se ha speso parole per me significa che ci tiene e spero di dimostrare sul campo che ha ragione, perché no, partendo da un ottimo risultato raggiunto con la Reggiana quest’anno». Lunedì arriva la capolista Giana. «Sappiamo che hanno giocatori esperti come Bruno e per questo dovremo restare concentrati 90 minuti perché, a volte, non si fanno vedere per tutta la partita poi ti puniscono». L’obiettivo è vincere? «Fare una grande partita e puntare ai tre punti ma non faccio pronostici perché porta male».
Ore 17.00 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova ha continuato ieri mattina al Te la preparazione in vista del derby di domani (ore 15) a Cremona. Indisponibili restano gli infortunati Pane, Scalise e Puccio, mentre Momentè (reduce da una distorsione al ginocchio) potrebbe essere convocato anche se il suo utilizzo contro la Cremonese è altamente improbabile. Mister Maspero anche ieri ha lavorato sul piano tattico, mischiando le carte per quanto riguarda la formazione. In difesa dovrebbe comunque rientrare Scrosta, mentre sugli esterni Gonzi e Sereni si giocano una maglia. In attacco potrebbe essere confermato Beretta al fianco di Ruopolo, ma non è da escludere l’utilizzo di Di Santantonio e l’avanzamento di Caridi nel ruolo di punta. Stamani alle 11 la squadra svolgerà la seduta di rifinitura sul Laterale Te “Massimo Paccini” e domani mattina partirà per Cremona. In casa grigiorossa, la notizia di giornata è l’ufficializzazione del tesseramento del 25enne centrocampista Riccardo Perpetuini (ex Salernitana e L’Aquila), che si stava allenanando in prova da giorni agli ordini di mister Pea. Il club grigiorosso ha nel mirino anche Tripoli dell’Ascoli e Quaggiotto.
Ore 16.40 – (Gazzetta di Mantova) Alla vigilia del derby di Cremona il direttore sportivo del Mantova Alfio Pelliccioni gioca l’X-2 e sprona il gruppo ad affrontare la gara dello “Zini” con tutta la rabbia agonistica di cui è capace. «Ci aspetta una sfida molto difficile – spiega il ds biancorosso – sul campo di una buona squadra, che ha in attacco giocatori di categoria superiore come Brighenti e Maiorino (cercati anche da noi in passato) e che è guidata da un tecnico esperto come Pea, che l’anno scorso ha compiuto un’impresa salvando il Monza in condizioni impossibili. Detto tutto ciò, è evidente che ci servirà una prestazione di grande spessore per tornare a casa con un risultato positivo. Giocando fuori casa potrebbe starci bene ovviamente anche un pari, ma personalmente – dopo i due dell’anno scorso finiti con un ko e uno 0-0 – vorrei finalmente riuscire a vincerlo un derby con la Cremonese». Secondo Pelliccioni, non c’è da attendersi una gara spettacolare: «Queste sono sempre partite particolari: tese, nervose, a volte con più “cattiveria” del normale in campo. E spesso si risolvono grazie a un episodio. È per questo che noi dovremo innanzitutto essere concentratissimi e lottare su ogni palla, consapevoli che abbiamo giocatori in grado di decidere il match in ogni momento». In particolare, il ds chiama in causa il bomber Ruopolo: «Se mi chiedete di puntare su un uomo in grado di determinare il risultato, dico Ruopolo. La sua sarà una grande sfida a distanza con Brighenti, due attaccanti davvero forti che potrebbero giocare anche in serie B». Il derby di Cremona e quello successivo con la Reggiana, secondo Pelliccioni saranno occasioni per misurare in parte il valore del Mantova: «Ci confronteremo con squadre che sperano di vincere il campionato – dice – e dunque potremo capire qualcosa in più sulle nostre potenzialità. Ma non è questo l’aspetto che conta di più. La nostra necessità è quella di fare punti, perché soltanto i risultati possono aiutarci a lavorare in tranquillità e a crescere come collettivo. Abbiamo cambiato tanto quest’estate e non siamo ancora una squadra: dobbiamo migliorare nel gioco, nell’amalgama e sotto il profilo mentale, ne siamo consapevoli e il tempo è dalla nostra parte. Nel frattempo, però, bisogna continuare a muovere la classifica, per non crearci pressioni. E sotto questo profilo – conclude Pelliccioni – sono sicuro che una grossa mano arriverà dai nostri tifosi. Il loro sostegno è determinante per aiutare la squadra a crescere e i ragazzi ne hanno davvero bisogno».
Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Il Pordenone è una squadra alla nostra portata e al nostro livello. Lo affronteremo con la giusta carica, dopo il pari con il Cittadella». L’allenatore del Renate, Simone Boldini, presenta così il match di domani alle 15 al Bottecchia. Un’altra “campana” sul tema è quella di Datasport, sito di risultati e statistiche, che ha notevoli riscontri di pubblico. «Sono due formazioni – si legge nella presentazione alla partita – che lottano per evitare la retrocessione. Entrambe esprimono un calcio piacevole, ma mentre i ramarri lo hanno tradotto in punti (4, frutto di un successo e 2 pari), i brianzoli sono ancora alla ricerca del primo acuto stagionale, dopo il ko di Mantova e i pareggi con Giana Erminio e Cittadella». Anche per Datasport «lo 0-0 contro i veneti ha però dato fiducia all’ambiente nerazzurro. Mister Boldini spera che i suoi ragazzi riescano a violare il Bottecchia, proprio come lo scorso anno, quando le “pantere” vinsero 3-1». Ricordano tuttavia che «l’ultimo precedente a Meda sorrise a Strizzolo e soci, i quali si imposero 1-0. L’allenatore Tedino punta ad allungare la striscia positiva». ZERO VITTORIE – Il Renate cerca dunque in riva al Noncello la sua prima vittoria in campionato. L’onda brianzola riparte dal pari contro il Cittadella, che ha un sapore diverso da quello ottenuto con la Giana, che ha raggiunto i rivali a pochi minuti dal termine. Non va dimenticato che il Cittadella è una delle squadre maggiormente accreditate alla promozione in B: aver fermato i padovani non può che regalare un ulteriore iniezione di fiducia ai lombardi. «L’aspetto più importante che volevo era la compattezza – evidenzia Boldini – e il volersi aiutare reciprocamente. Su questo devo dire che la squadra ha offerto una grande prestazione». Per l’incontro con il Pordenone, lo schieramento del Renate dovrebbe confermare dall’inizio il giovane Lamine N’Diaye, classe ’98. Il ragazzo ha fatto il suo esordio proprio contro il Cittadella, approdando in prima squadra direttamente dagli Allievi nazionali del Renate. Entrato a metà ripresa al posto di Valotti, N’Diaye si è fatto notare sfiorando il gol su sponda dell’ex Primavera del Torino, Giovanni Graziano. Un altro giovane che sta dimostrando di poter essere un’arma in più per mister Boldini. BIGLIETTERIA – Domani il botteghino centrale di via Stadio sarà aperto dalle 11, mentre i cancelli si spalancheranno alle 13.30. In biglietteria ci si dovrà presentare muniti di documento d’identità.
Ore 15.50 – (Messaggero Veneto) Passano le ore e da semplice idea può trasformarsi in realtà. Bruno Tedino sta pensando seriamente di riproporre la doppia punta: De Cenco e Strizzolo di nuovo assieme nella gara col Renate. La voglia di schierare dal 1’ i due centravanti è tanta, perché, innanzi tutto, sabato scorso a Mantova hanno fatto soffrire la difesa dei virgiliani e, in secondo luogo, perché sono della coppia gli ultimi due gol realizzati dai neroverdi. C’è ancora un giorno per valutare, la rifinitura di stamani da vedere, per poi trarre le conclusioni. Anche relative al modulo, dato che non è escluso possa trasformarsi in un 4-4-2. Tentazione. Tedino ha osservato bene la settimana di lavoro dei suoi. Ed è arrivato a una prima conclusione. Sia De Cenco sia Strizzolo stanno attraversando un ottimo periodo di forma. L’ex Spal, dopo un’iniziale fase di carburazione, è cresciuto un po’ alla volta, arrivando a segnare il suo primo gol con l’Albinoleffe due settimane fa. Il bomber friulano, all’esordio da titolare col Mantova, è risultato implacabile, timbrando la rete dell’iniziale vantaggio e mettendo in mostra le sue doti principali, tra cui la grande dedizione nella fase di non possesso. Insomma, per tutti questi motivi Tedino non vorrebbe rinunciare a entrambi: più che sul modulo, ora, il tecnico preferisce puntare sui giocatori in forma. Quindi, più probabile trovare il sistema per fare giocare Strizzolo e De Cenco assieme, anche se lo schema non è mai stato usato. A 4 in mediana? Sabato scorso si era passati al 3-5-2 per permettere a Pederzoli di giocare play, con due corridori al suo fianco: visto che l’ex Pavia non c’è, Tedino starebbe pensando anche di schierare 4 in mezzo, linea più congeniale alle caratteristiche di Mandorlini e di chi gli può stare a fianco, come Berardi. Una riflessione che il tecnico ha fatto nelle ultime ore, dopo le valutazioni relative alle ultime sedute. Così facendo, detto di Strizzolo e De Cenco, in difesa potrebbero vedersi, assieme ai centrali Stefani e Pasa, i terzini Boniotti e Marchi, in mediana Mandorlini fiancheggiato da Berardi e, sugli esterni, Cattaneo – che tornerebbe al suo ruolo dopo la parentesi da mezzala – e Cosner, quest’ultimo infaticabile stantuffo e splendido jolly. Se così sarà, infatti, per l’ex Vecomp sarebbe il quarto ruolo ricoperto nel corso di quest’avvio della stagione. Vigilia. Dubbi, comunque, che saranno sciolti stamani: potrebbe esserci sempre un ritorno al 4-3-3. Dopodiché si penserà alla gara col Renate, la cui ultima visita al Bottecchia ha procurato la più brutta caduta della scorsa stagione. Un ko per 3-1 netto, che ha portato all’esonero di Foschi. Ricordi terribili. Ma che difficilmente si rivivranno.
Ore 15.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dodici anni dopo il Penzo tornerà ad essere casa sua anche se un attacco febbrile potrebbe costringerlo a ritardare il nuovo esordio. Evans Soligo è comunque scalpitante dal momento che il Venezia domani contro la Luparense (ore 15) cercherà la quinta vittoria di fila. Evans Soligo è stato gettato nella mischia domenica scorsa a San Donà al posto del già ammonito Calzi per contribuire a blindare il prezioso 2-1 alla Virtus Vecomp. «Mi ha fatto piacere togliermi un pò di polvere proprio alla vigilia del ritorno al Penzo – sorride il 36enne di Marghera -. L’obiettivo è allungare la nostra striscia positiva, ben sapendo che nessuno si rassegnerà mai contro di noi né ci regalerà un solo pallone: le ultime due vittorie sono arrivate contro avversari carichi, determinati a sorprenderci e convinti di poter almeno rallentare la nostra marcia». Finora mister Favaretto ha puntato su Calzi come mediano titolare davanti alla difesa e Soligo, pur investito dei gradi di capitano al pari del bomber Serafini, parte di rincorsa. «Questo Venezia ha un grande assortimento, in un campionato tanto lungo ci sarà bisogno di tutti per salutare subito la serie D. Essendo partiti in ritardo il primo obiettivo è raggiungere la migliore condizione, certo per il momento il nostro valore e la fame ci hanno fatto vincere 4 gare su 4 contro squadre con più gamba di noi. Amo l’arancioneroverde, i miei figli giocano già nelle giovanili, il gol sotto la Sud nel 3-1 alla Sampdoria (che sancì la salvezza in B nel 2002/03, ndr) mi dà ancora i brividi. Sperando in nuove gioie ed emozioni da condividere con la gente». Ieri intanto è calato il sipario sulla campagna abbonamenti: in attesa del dettaglio definitivo l’ultimo dato fornito dalla società è di oltre 700 tessere sottoscritte (contro le 571 dello scorso anno in Lega Pro). Oggi a Musile debutto casalingo (ore 16) per gli Juniores arancioneroverdi di Andrea Turato, vittoriosi per 4-0 una settimana fa all’esordio in casa dell’Este. Intanto ufficiale l’inversione di campo per la gara di Coppa Italia di mercoledi prossimo: Venezia-Villafranca si giochera in casa dei veronesi alle ore 15″
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Primo «assaggio» al Penzo per i giocatori del Venezia, che ieri pomeriggio hanno testato per la prima volta il terreno di gioco dove domani affronteranno la Luparense. Condizioni del campo non ancora al top, complice la pioggia dei giorni scorsi, ma il «malato» è in via di guarigione e domani (ore 15) la squadra potrà esordire nel proprio stadio. Con la speranza di avere una cornice di pubblico adeguata per il debutto, che arriva dopo il filotto di quattro vittorie nelle prime quattro giornate. «E’ bello ritrovare il Penzo. E’ uno stadio storico, fa un certo effetto anche sui giocatori», dice mister Paolo Favaretto che torna a Sant’Elena dopo sei anni. Ed è un ritorno anche per mister Enrico Cunico, stavolta da ex dopo l’esperienza in arancioneroverde proprio nella stagione successiva a quella di Favaretto (2010-2011). Per il tecnico vicentino è arrivata la chiamata dalla Luparense in settimana, dopo l’esonero di mister Daniele Pasa a causa di un avvio di stagione non esaltante: dopo tre sconfitte consecutive, domenica scorsa è arrivato un pareggio con il Dro e la società ha deciso di correre ai ripari. Al Penzo, dunque, arriverà una squadra decisa a dimostrare di valere più del punto racimolato fino ad ora. Favaretto dovrà fare i conti con il forfait di Soligo (ieri con la febbre alta) e con i problemi fisici di Cangemi che ieri si è allenato a parte come Barreto, a causa di un affaticamento muscolare. Rientra invece Modolo. Domani i tifosi arancioneroverdi presenti al Penzo riceveranno in omaggio la t-shirt con il logo del Venezia Fc. E intanto è stato stabilito l’orario del match di Coppa Italia di mercoledì prossimo: si giocherà a Villafranca alle 15. Si è chiusa infine la campagna abbonamenti ed è stata superata la quota di 700 abbonati.
Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) Il Venezia prende contatto con il Penzo. Per alcuni un semplice ritorno, per la maggior parte, soprattutto i più giovani, una piacevole novità che da domani si riproporrà ogni due settimane. Paolo Favaretto ha portato la sua squadra ad allenarsi a Sant’Elena in vista della sfida alla Luparense e per Evans Soligo è stato un tuffo nel passato. «Io abito qua, ho giocato nel Venezia, ma erano dodici anni che non rimettevo piede al Penzo. E ripensandoci mi rendo conto che il tempo è volato via. Il ricordo di quella partita conto la Sampdoria mi ha accompagnato nella mia carriera, compreso il gol realizzato. Fu una stagione complicata, la prima post Zamparini, quella vittoria ci permise di raggiungere la salvezza. Scherzi del destino, non sono più ritornato al Penzo, nemmeno da avversario. E domani voglio ripartire da dove ho lasciato: con una vittoria». Campagna abbonamenti. Terminata un’altra settimana di campagna abbonamenti del Venezia, prolungata sette giorni rispetto alla scadenza iniziale, ed è stato varcato il tetto delle 700 tessere. Il computo dettagliato, settore per settore, sarà comunicato dopo la partita con la Luparense. Fischietto rosa. Sarà Maria Marotta, originaria di San Giovanni a Piro, della sezione di Sapri l’arbitro di Venezia-Luparense. Terza presenza stagionale in serie D dopo Rende-Vibonese (6 settembre) e Ostiamare Lido-Astrea (16 settembre). Coppa Italia Serie D. Il Venezia ha chiesto e ottenuto l’inversione di campo per il turno preliminare della Coppa Italia, in programma mercoledì 30 settembre. Risposta positiva da parte del Villafranca Veronese. S i giocherà quindi in trasferta. Perinetti. Venerdì 30 ottobre ennesima udienza a Bari per il filone pugliese del calcio scommesse, che tra i giocatori coinvolti vede anche l’interista Ranocchia. Tra gli ex dirigenti citati a presentarsi quel giorno c’è anche Giorgio Perinetti, all’epoca dei fatti direttore sportivo del Bari. Il processo coinvolge ex dirigenti e giocatori di Bari, Treviso e Salernitana e le partite nel mirino risalgono alla stagione 2007-2008 e 2008-2009. «Sono stato citato come testimone da parte degli avvocati della difesa dei calciatori» spiega il diesse del Venezia, «dovevo andare già in passato, ma ho dovuto rinunciare per un lutto familiare. La prossima volta ci sarò di sicuro, è giusto che un cittadino faccia la sua parte».
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Tre mesi fa, giorno più giorno meno, era il match che avrebbe deciso la finalista dei playoff per la serie A. Adesso può essere considerata partita della rivincita o, almeno, una partita importante nella prospettiva di due squadre considerate, a inizio stagione, tra le favorite per salire di categoria. E sarà anche il match del grande ex Andrea Cocco, partito da Vicenza per approdare proprio in Abruzzo. Motivi di interesse ce ne sono quindi molti, ma quello che affronterà il Pescara oggi al Menti sarà un Vicenza largamente rimaneggiato, quasi decimato da ben nove assenze pesanti: mancanze che colpiscono in particolare la difesa e il centrocampo. Pasquale Marino cerca di minimizzare, ma non può far a meno di ammettere che per arrivare a 21 convocati è stato costretto a pescare a piene mani nella Primavera di Daniele Fortunato. «Sì – ammette il tecnico del Vicenza – per completare l’organico delle convocazioni abbiamo avuto bisogno di alcuni ragazzi della Primavera e questo conferma che abbiamo delle defezioni, ma che ugualmente dovremo saper reagire alle avversità come abbiamo fatto martedì scorso, contro il Lanciano. Casomai si può dire che siamo sfortunati perché le defezioni si sono concentrate soprattutto nel reparto arretrato e nello stesso periodo; Manfredini, Brighenti, Mantovani, Gentili e Rinaudo, che non è ancora pronto per giocare, sono assenze che indubbiamente pesano ma che dovremo essere bravi a superare. In mediana non ho Sbrissa, Pazienza e Gagliardini, ma in quel settore qualche buona alternativa ce l’ho. Ma domani (oggi per chi legge, ndr ) si gioca, non ci resta che guardare avanti facendo di necessità virtù». A Lanciano è piaciuto lo spirito di sacrificio della squadra, la voglia di superare le avversità, e anche le situazioni sfortunate che senza dubbio hanno pesato nell’economia delle partite giocate. «Senza dubbio Lanciano ha fornito indicazioni positive sotto il profilo del carattere, la squadra ha saputo lottare e ha avuto la capacità di riorganizzandosi sempre a anche dal punto di vista tattico. Non era facile ma i ragazzi si sono adattati bene, anche di fronte ad un avversario tosto e che davanti al suo pubblico non concede molto agli avversari». Quella di oggi sarà la partita di Andrea Cocco (in forse a lungo ma oggi in campo), capocannoniere della scorsa stagione in biancorosso ed ora al centro dell’attacco del Pescara. «Cocco è l’ex, dispiace sia andato via dopo quello che ha fatto qui a Vicenza nello scorso campionato. Ma bisogna guardare avanti, puntando a migliorare le potenzialità del nostro organico. In attacco il Vicenza adesso dispone di Pozzi, Pettinari e Raicevic e solo le prestazioni e il campo ci dirà quale forza ha il nostro reparto offensivo. Cosa potrà essere Raicevic per noi ancora non è possibile saperlo; certamente è un ragazzo che punta a migliorarsi, ha fame, voglia e possiede delle qualità che deve migliorare. Come tutti i giocatori della rosa Raicevic deve crescere ma devo dire che apprende facilmente e cerca di mettere in pratica tutti i consigli e gli insegnamenti che riceve dallo staff». Anche se con un punto in meno in classifica, il Pescara sarà avversario difficile da superare, considerato che la squadra abruzzese è stata costruita per puntare alla serie A. «L’inizio del Pescara finora non è stato magari dei migliori, ma va detto che ha affrontato squadre forti come Salernitana, Bari, e Perugia. Ma gli abruzzesi sono un avversario forte, molto accreditato alla vigilia tra le migliori e vedrete che lo confermeranno».
Ore 13.40 – (Gazzettino) Domani con la Pro Piacenza urge per il Cittadella ritrovare la via del gol. Claudio Coralli, il veterano fra gli attaccanti granata, sabato scorso a Meda ci ha provato con un diagonale secco rasoterra che il portiere del Renate ha prontamente parato. Poi un assist per la testa di Minesso con pallone salvato sulla linea da un difensore. Niente da fare anche per altre palle-gol capitate a Jallow, Bizzotto, Litteri, Pascali e Minesso; lo 0-0 non è stato schiodato. «Abbiamo lasciato a Meda due punti – racconta con l’amaro in bocca Coralli -, è un peccato perchè quando si costruiscono tante palle-gol almeno una rete bisogna buttarla dentro». Su cosa la squadra ha insistito maggiormente durante gli allenamenti di questa settimana, spiega il bomber di Borgo San Lorenzo: «Abbiamo lavorato un pò su tutto, ma in particolare sull’uno contro uno davanti al portiere perché anche con il Cuneo non sono state sfruttate queste situazioni. E poi abbiamo curato i tiri da fuori area, abbiamo buoni tiratori che devono provarci». «Questo è un campionato strano -riprende Coralli- con alti e bassi un po’ per tante squadre che mirano alle posizioni di testa. Sappiamo che incontreremo squadre che non ci concederanno le sei-sette occasioni capitate con il Renate, perciò dobbiamo diventare più concreti, è un obiettivo fondamentale». Sul Pro Piacenza conclude: «Conosco l’allenatore Viali, è un tipo tosto, anche la squadra rispecchia il suo temperamento. Ma noi non dobbiamo guardare troppo gli altri; cerchiamo di migliorare e finalizzare le occasioni che riusciamo a creare. Siamo un buon gruppo, facciamo il Cittadella raggiungendo i nostri obiettivi». Ieri pomeriggio il tecnico Roberto Venturato ha avuto a disposizione tutti i giocatori convocati per l’ultima trasferta a Meda. Stamattina alle 10,30 ci sarà l’allenamento di rifinitura, domani alle undici le convocazioni, quindi il pranzo insieme e la partita alle 15, preceduta dall’inaugurazione della tribuna est coperta. In teoria potrebbero scendere in campo gli stessi giocatori che hanno giocato con il Renate, ma il tecnico granata ci tiene a tenere tutti all’erta e potrebbe variare qualcosa. A Meda ha ruotato tutti gli attaccanti partendo con Litteri, Bizzotto, Jallow e Schenetti nell’undici iniziale, poi sono entrati Coralli, Chiaretti e Minesso. Con la Pro Piacenza potrebbe invertire l’utilizzo di qualcuno davanti, ma non è escluso il possibile impiego di Cappelletti nel reparto arretrato, o di Lora e Bobb a centrocampo. Arbitrerà Marchetti di Ostia.
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) «Lasciate che mi sblocchi una volta per tutte e poi vedrete che le cose cambieranno». Gianluca Litteri, da buon attaccante, ne è convinto. Sa di essere ancora lontano dalla forma ideale ma tiene a far presente che, se nella propria rosa si può contare su uno come lui, vale la pena di aspettarlo un po’. «Mi serve solo rompere il ghiaccio» spiega il 27enne centravanti catanese del Cittadella, prelevato dal Latina. Ammetterà che a Meda, sabato scorso, non ha convinto del tutto. «Diciamo che so di essere appena al 60-65% della condizione. Mi manca l’abitudine alla partita, ma dovete capire che per me quello con il Renate era il secondo impegno dopo un’estate trascorsa senza disputare nemmeno un’amichevole». E l’intesa con i compagni a che punto è? «È già buona, sia in campo che fuori. Venturato è uno che sa comunicare chiaramente quali movimenti vuole dai propri giocatori e il gruppo è unito, ed è stato facile inserirsi. Anche la città mi piace: abito in un appartamento in Borgo Treviso, in una zona tranquilla ma vicina alle mura. Cittadella non mi ha riservato sorprese: è proprio la bella realtà che mi aspettavo di trovare». Domani, invece, vi troverete a fare i conti con una realtà diversa: la Pro Piacenza. «Un mix di giocatori esperti e giovani. Di solito scende in campo con il 4-3-3 ma, a dispetto del modulo, che può sembrare offensivo, in campo è molto “abbottonata” e punta sul contropiede». E in porta conta sull’uomo del momento: Ermanno Fumagalli, capace di parare tre rigori su tre in altrettante giornate, e due solo nella gara pareggiata per 1-1 con la Reggiana… «È una variabile in più nella partita. Conosco bene Fumagalli perché ci ho giocato contro quando era all’Avellino: lo ricordo come un estremo difensore rapido e reattivo, uno che magari non eccelle in una qualità particolare, ma che è abbastanza completo. E poi le sue parate sono servite ad evitare più di un gol, perché credo che la Reggiana sia una delle squadre meglio attrezzate del girone». A proposito di rivali: si aspettava di trovare al comando Padova, Bassano e Giana Erminio dopo tre turni? «Seguo la Lega Pro da tante stagioni e so che le sorprese saltano fuori ogni anno. Non so se la Giana resterà così in alto sino alla fine, ma non mi stupirebbe ritrovare qualche altra pretendente per la promozione oltre alle squadre che vengono sempre citate tra le favorite, come la nostra, il Padova, il Pavia e l’Alessandria. Nello scorso campionato la rivelazione è stata il Bassano, che ora si sta confermando. E, in ogni caso, credo che parecchie altre formazioni si riveleranno “fastidiose” da affrontare». Stamattina, alle 10.30, anche Litteri tornerà in campo per l’ultima seduta prima della partita in programma alle 15 di domani. Da escludere la presenza di De Leidi che, dolorante ad un piede, continua a lavorare a parte. Ancora indisponibili Sgrigna e Xamin, tutti arruolabili gli altri.
Ore 12.50 – Sulle scelte: “Altinier dal primo minuto con Neto Pereira esterno? È una delle opzioni che tengo sicuramente in considerazione. Poi valuteremo se Neto e Petkovic ci saranno, per ora credo che ce la faranno e che saranno dei nostri ma bisogna vedere come reagiscono in queste 24 ore”.
Ore 12.47 – Sul FeralpiSalò: “Dobbiamo continuare a scalare la montagna, e abbiamo gli attrezzi per farlo! La loro è una squadra con grande qualità in avanti, e credo che nel corso della partita ci saranno ampie aree scoperte. Dobbiamo portare a casa i punti, è quella l’unica cosa che conta. La spunterà chi avrà studiato meglio l’avversario! Serena? Lo stimo molto, quando allenava il Padova venivo spesso a vederlo! Ma coi miei ragazzi proveremo a metterlo in difficoltà… Servirà grande equilibrio in campo. I gol su schemi provati in allenamento? Ovviamente sono soddisfatto, ma il merito è più dei ragazzi che mio…”
Ore 12.43 – Su Petkovic: “L’abbiamo tenuto a riposo per un fastidio alla coscia, ci prendiamo queste 24 ore per valutare le sue condizioni”.
Ore 12.40 – Arriva Parlato. Su Neto: “Ha sentito un fastidio all’adduttore, l’abbiamo subito tenuto precauzionalmente fermo ma credo che domani ci sarà”
Ore 12.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 11.45 – Qui Guizza: si ferma Neto Pereira, che rientra negli spogliatoi. In dubbio la sua presenza domani?
Ore 11.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura. Provato l’undici anti-FeralpiSalò.
Ore 11.20 – (Gazzettino) In questo primo scorcio di campionato Padova in campo sempre con il 4-2-3-1 e con gli stessi interpreti in partenza. «Quando fai risultati e prestazioni non è il caso di cambiare, e comunque il tecnico sa perfettamente cosa è meglio per la squadra. L’importante è che tutti si mettano a disposizione: anche chi è entrato a partita in corso ha dato sempre il suo apporto e questo è lo spirito che dobbiamo avere sempre». Siamo solo all’inizio, intanto però il Padova è davanti a tutti in classifica insieme a Bassano e Giana Erminio. «Abbiamo giocato poche partite, ma è senz’altro meglio stare lassù. Dobbiamo continuare». Le potenzialità per consolidarvi ulteriormente nei quartieri alti non mancano. «La società ha allestito un gruppo di giocatori importanti e abbiamo un allenatore bravo. Continuiamo a lavorare pensando una partita alla volta e tenendo i piedi per terra, ma siamo consci della nostra forza».
Ore 11.10 – (Gazzettino) Gol a parte con la Reggiana, anche nelle due gare interne ha fatto vedere il suo talento risultando tra i protagonisti. È soddisfatto del suo rendimento? «Sì, sono a disposizione del tecnico e cerco di mettere in pratica quello che mi chiede. Penso che il mio contributo sia stato positivo». Nella ripresa con il Lumezzane c’è stato per qualche minuto anche l’esperimento del suo decentramento a sinistra, anche se le cose sono andate meglio quando è stato riportato al centro dell’attacco. «Non è una soluzione da bocciare, ma era la prima volta che la mettevamo in pratica non avendo avuto il tempo di provarla prima. Ciò che conta però è che tutti siano disposti a fare un sacrificio per il bene della squadra». Tornando al Feralpi Salò, c’è qualche giocatore in particolare da tenere d’occhio? «Bisogna stare attenti a tutti dato che sono una buona squadra, fermo restando che Pinardi è un giocatore di qualità superiore e l’ha dimostrato anche in serie B. È acciaccato? Se non dovesse essere della partita, sarebbe meglio per noi».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Nella prima trasferta pareggiata con la Reggiana è stato decisivo con il sigillo del momentaneo vantaggio siglato dopo pochi secondi, ora Neto Pereira scalda il motore in vista della sfida in terra bresciana con il Feralpi Salò, con l’auspicio di concedere il bis, magari con un gol ancora più pesante ai fini del risultato. «Spero di ripetermi e che la squadra porti a casa punti, se poi con un mio gol arrivasse anche la vittoria, mi farebbe piacere. Non sarà comunque una partita facile dato che il Feralpi Salò è una buona compagine e sta facendo bene, e sul suo campo cercherà di fare del proprio meglio. Ma noi siamo il Padova e dobbiamo andare a giocarcela a viso aperto». Cosa può fare la differenza domani? «Può essere determinante la giocata del singolo o su una palla inattiva». Quest’ultima, tra l’altro, l’avete usata alla perfezione per piegare a domicilio Pro Piacenza e Lumezzane. «Sappiamo che sono situazioni di gioco importanti da sfruttare e nelle due partite in casa le abbiamo interpretate nel migliore dei modi. Ma tutta la squadra nel suo complesso ha disputato prestazioni importanti in queste prime uscite, e l’auspicio è di continuare su questa strada».
Ore 10.50 – (Gazzettino) VALENTINI-SERENA. L’ex amministratore delegato del Padova ha replicato sul sito Tuttomercatoweb alle parole rilasciate l’altro giorno da Michele Serena, attuale tecnico del Feralpi Salò, che in vista della partita con il Padova aveva dichiarato «tutti sanno che ho il massimo rispetto per questa piazza. È stato un miscuglio di cose. Alcune vanno dimenticate, come il mancato rispetto da parte di certe persone (il riferimento alla società di allora è chiaro), ma rimangono emozioni forti e vere». Così Andrea Valentini. «Nella vita fare autocritica è una virtù. Io l’ho fatta e chiedo scusa alla città di Padova e farebbe bene a farla anche Serena, tra i responsabili principali di quella retrocessione. Sbagliammo a prendere lui come allenatore. Io ho commesso un errore grande: dovevo insistere di più e pretendere l’iscrizione in Lega Pro perché la società non è mai fallita e sarebbe stata ripescata in B. Penocchio fece una scelta assurda e non ascoltò il mio consiglio. Tornando a Serena, dovrebbe avere la decenza di fare mea culpa e ricordare che giocatori aveva in organico. Si sarebbe dovuto dimettere dopo lo 0-4 nel derby con il Cittadella. Mi spiace per Padova, ma devo difendere, da persone come Serena, il lavoro mio e di mio figlio Marco».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Sessione video e lavoro sul campo improntato alla cura delle situazioni su palla inattiva. Questi gli ingredienti dell’allenamento effettuato dai biancoscudati in vista della trasferta in programma domani alle 17.30 con il Feralpi Salò. Con i compagni si è allenato Ramadani dopo che nella partitella di giovedì si era procurato un taglio sotto il mento (scontro fortuito con Giandonato) suturato con tre punti, mentre il rientro in gruppo di Ilari è rimandato alla prossima settimana: il controllo alla gamba al quale si è sottoposto ieri mattina ha dato esito positivo, anche se insieme allo staff medico biancoscudato è stato deciso che tornerà a lavorare con la squadra dopo la partita con i bresciani per prepararsi al meglio alla sfida con il Sud Tirol. Oggi alle 11 Cunico e compagni metteranno a punto gli ultimi schemi alla Guizza nella sessione dedicata alla rifinitura. DERBY. La Lega ha comunicato che il derby Cittadella-Padova (sesta giornata di campionato) si giocherà sabato 10 ottobre alle 20.30.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) «Alcuni osservatori mi proposero di venire in Italia, e nel 2001 approdai alla Cremonese in Serie C/2, ma il destino volle che in quell’anno la formazione lombarda non potesse tesserare giocatori extracomunitari. Tramite un procuratore brasiliano che mi stava seguendo, entrai allora in contatto con l’Itala San Marco, e da lì partì la mia avventura nel Bel Paese. Sono stati otto anni bellissimi e che mi hanno insegnato tanto, ma il salto di qualità è arrivato ovviamente a Varese». E quest’estate è successo ancora: nuova città e nuova avventura. «Dopo tante “visite” da avversario, ho preso casa vicino a Città Giardino e non posso essere che contento. Padova ha molte più possibilità di Varese, è sicuramente molto bella». Domani si va a Salò: sfida aperta ad ogni risultato? «Sicuramente è una partita fra le più difficili di questo inizio di stagione. La Feralpi è una squadra molto forte, giocheremo su un campo ostico, dove loro non perdono quasi mai. Ma ci stiamo preparando bene, arriveremo pronti alla sfida. Dopo di loro, incontreremo Sudtirol e Cittadella: ci aspettano tre match ravvicinati contro avversarie che puntano in alto. Se facessimo bene, potremmo dare un serio segnale alle rivali in campionato».
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Penso solo che sia giusto così: mi fanno molto piacere gli applausi dei tifosi, tuttavia alla fin fine sto facendo solo il mio lavoro, quello per il quale sono pagato. Ovvero dare il massimo impegno sempre, perché solo così si possono raggiungere obiettivi importanti». Si rende conto che poche volte, da queste parti, si è visto un atteggiamento simile da parte di chi era “sceso” da un campionato superiore? «Non so cosa sia successo in passato, ma la realtà è che Padova non può assolutamente essere considerata un passo indietro, non è certo una piccola dimensione. La categoria è inferiore, ma venendo qui sapevo che quello di Lega Pro sarebbe stato un torneo avvincente e difficile. Sono capitato in un bel gruppo, formato da tanti grandi giocatori, e ciò rende tutto più facile. E poi questa è una società importante, è naturale provare a dare il massimo per raggiungere un obiettivo all’altezza». Per lei è un ritorno nel Triveneto, dopo la lunga esperienza a Gradisca d’Isonzo. Contento? «Molto, e pensare che quella volta non sarei nemmeno dovuto arrivare in Friuli! Era il 2000, giocavo nella formazione del Matsubara (con sede nella città di Cambarà, sud del Brasile, ndr), che partecipava al Torneo di Viareggio: si tratta di una società gestita da una famiglia giapponese, di cui ha preso il nome».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Mancano quattro minuti al novantesimo. La gara è Padova-Lumezzane. Con i biancoscudati in vantaggio di una sola rete, prende la palla sulla trequarti, la tiene al piede avanzando verso il limite dell’area, e portandosi a spasso due difensori più giovani di lui di almeno una decina d’anni riesce ad aprire un varco in mezzo all’area e a servire Cristian Altinier. Un mezzo pasticcio nel primo controllo, altrimenti il 2-0 sarebbe stato cosa fatta, e il Lumezzane che riparte: il contropiede è fulmineo, ne nasce un calcio d’angolo dalla parte opposta sul quale, ancora una volta, c’è lui a spazzare l’area di rigore. È questa, forse, l’immagine-simbolo delle prime tre strepitose partite di Neto Pereira: 36 anni e non sentirli, una carriera più che onorevole alle spalle in Serie B con il Varese, ma quella voglia di correre e lottare che ha subito conquistato i tifosi padovani. Quell’attaccante che a volte non segna, ma che fa segnare e che non molla mai un centimetro, aggiungendovi quella spruzzata di classe purissima che, da buon brasiliano, al pubblico non fa altro che bene. Il pubblico di fede biancoscudata ha impiegato davvero poco tempo a capire perché a Varese fosse tanto amato. «Sento dire da molti qui che sono sprecato per questa categoria», sorride Neto, «ma che volete che vi risponda? A me non piace parlare in questi termini di un singolo, tantomeno di me stesso».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La tradizione è salva. Dopo più di mese di trattative, appelli e raccolte fondi, la radiocronaca in diretta delle partite del Padova si farà anche quest’anno. L’esordio, dopo aver saltato le prima tre giornate di campionato, avverrà già domani per la gara con la Feralpi Salò, con il consueto commento affidato ad Antonio Ammazzagatti. Ad accollarsi i costi dei diritti è stata l’agenzia padovana Mediastar, che ha ricevuto un contributo anche dall’Azionariato popolare Magico Padova, l’associazione che un paio di settimane fa aveva promosso una raccolta fondi per non far sparire le radiocronache. Radiocronaca che si potrà ascoltare, da domani sino a fine 2015, sulle frequenze di Radio Italia Anni 60 (101.7 e 94.6). Da gennaio in poi, invece, l’emittente cambierà ed il racconto delle partite dei biancoscudati sarà affidato a Radio Sportiva (107.7). Un accordo preso grazie anche allo sbarco in Veneto, avvenuto un paio di settimane fa, proprio di Radio Sportiva, l’emittente privata toscana, a carattere esclusivamente sportivo. Sulle frequenze 107.7 si è già trasferita la trasmissione ufficiale Radioscudati, dedicata al Padova e in onda il lunedì e il venerdì alle 18.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Non solo la prossima settimana con il Sudtirol, ma anche il derby tra Padova e Cittadella, in programma tra due settimane al Tombolato, si giocherà di sabato. È quanto ha deciso la Lega Pro, che ieri ha diramato il programma della 6ª giornata di campionato: ancora una volta il girone A scenderà in campo nel giorno prefestivo, ma la novità è che per entrambe le padovane la sfida diretta sarà in notturna. Cittadella-Padova, dunque, andrà in scena il 10 ottobre alle ore 20.30 contemporaneamente a Reggiana-Renate, mentre le altre gare si disputeranno nel pomeriggio. Intanto, oggi alle 11 alla Guizza, il Padova di Parlato effettuerà la rifinitura in vista della trasferta di Salò: ancora una volta mancherà Marco Ilari. Rassicurante l’esito dell’ultimo controllo, ma per precauzione l’esterno tornerà a pieno regime solo da lunedì.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo l’esordio in campionato della settimana scorsa e l’esperienza del torneo “Pallalpiede” in carcere, torna oggi il campionato Berretti. Il Padova è chiamato a riscattarsi dopo il 3-0 subìto a Rimini ed esordirà in casa contro l’Ancona. Lo scenario sarà lo stadio Euganeo, visto che all’Appiani devono ancora essere ultimati i lavori di restauro. Fischio d’inizio alle 15. «Vogliamo onorare uno stadio così importante, siamo una squadra che gioca insieme da poco e deve crescere molto, ma speriamo di far divertire chi verrà a vederci», l’auspicio del tecnico Vladimiro Carraro. Molto più positivo, invece, l’inizio dei baby del Cittadella, che la settimana scorsa hanno travolto 5-1 il Sudtirol e questo pomeriggio scenderanno in campo allo stadio Mirabello contro la Reggiana.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Mercato Nel frattempo un obiettivo del mercato estivo biancoscudato (per la verità mai troppo vicino), ossia Eros Schiavon, ormai ai margini del progetto Avellino, non ha accettato la proposta del Catania. Il club etneo ci ha provato fino all’ultimo giorno di mercato, relativamente alla finestra di venti giorni concessa dopo la retrocessione in Lega Pro del club etneo. Ora il centrocampista padovano, sempre determinato ad accettare in Lega Pro solo Spal o Padova e dopo le fallite trattative con Entella e Ascoli, potrebbe trasferirsi a Ferrara. C’è una nuova strada che Schiavon sta tentando di percorrere: la rescissione contrattuale con richiesta di tesseramento in deroga per ragioni familiari. Opzione, a quanto risulta, concessa solo ai giocatori fuori lista (tale è ora Schiavon), ma non automatica e che necessita dell’ok degli organismi competenti. Il suo agente Giorgio Zamuner sta lavorando su questa opzione e nei prossimi giorni arriverà la decisione finale. Il Padova, comunque, a quanto sembra è fuorigioco.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Nel Feralpi prosegue il gelo fra Pinardi e Serena, tanto che ci si è messo di mezzo pure un infortunio dell’ex centrocampista del Vicenza ad acuire il disagio. Pinardi difficilmente avrebbe giocato, mentre il ds Euganeo Olli si concentra sull’aspetto caratteriale: «Bisogna tenere i piedi per terra perché sappiamo che questo sarà un campionato equilibrato con tante squadre che puntano in alto. Per un bilancio aspetterei qualche altra partita. Intanto ci godiamo il momento e un attacco che ha iniziato col piede giusto sia in campionato sia in Coppa Italia». Nel Cittadella intanto Venturato potrebbe confermare Litteri nonostante le condizioni non perfette, anche se scalpita Chiaretti, che chiede spazio. Ci saranno poche variazioni rispetto alla formazione che ha pareggiato a Salò, anche se pure Minesso preme per ritrovare posto in squadra e potrebbe scalzare Schenetti. Radio L’Associazione Magico Padova, che segue il progetto azionariato popolare, ha raccolto i fondi necessari al ripristino delle radiocronache di Antonio Ammazzagatti su Radio Italia Anni ‘60, che torneranno in onda da questa settimana. Ritorna, quindi, un appuntamento tradizionale via etere per gli appassionati e i tifosi padovani.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Mancano ancora due settimane a una delle partite più attese ma se ne parla già parecchio. Il derby Cittadella-Padova — che torna dopo un solo anno di assenza (ripartenza biancoscudata e promozione dalla D alla Lega Pro e retrocessione granata dalla B alla terza serie) — si giocherà sabato 10 ottobre alle 20,30. La decisione è stata presa ieri dalla Lega Calcio, che l’ha ufficializzata tramite il proprio sito. Cambiano, dunque, le prospettive per le due tifoserie, ma è facile prevedere una grande affluenza di pubblico al Tombolato nonostante la variazione di giorno e di orario. News dai campi Anche ieri sono proseguiti gli allenamenti alla Guizza del Padova in vista della trasferta di domani a Salò contro il Feralpi. La brutta notizia è che nemmeno in questa circostanza Marco Ilari sarà a disposizione. Anche ieri l’esterno romano ha lavorato a parte, senza forzare più di tanto, visto che il dolore non è ancora scomparso. Allenamento completo, al contrario per Ramadani. Salgono le quotazioni di Altinier per una maglia da titolare: il sacrificato potrebbe essere Bearzotti, con lo spostamento di Neto Pereira a sinistra e di Petrilli a destra, con Cunico confermato nel ruolo di trequartista.
Ore 08.30 – Lega Pro girone A, il prossimo turno (quarta giornata, 26-27-28 settembre): sabato ore 17.30 AlbinoLeffe-Pro Patria, domenica ore 14.00 Cuneo-Pavia, domenica ore 15.00 Cittadella-Pro Piacenza, Cremonese Mantova, Lumezzane-Alessandria e Pordenone-Renate, domenica ore 16.00 SudTirol-Bassano Virtus, domenica ore 17.00 FeralpiSalò-Padova, lunedì ore 20.30 Reggiana-Giana Erminio.
Ore 08.28 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Padova, Bassano e Giana Erminio 7, FeralpiSalò, Pavia e SudTirol 6, Cremonese e Reggiana 5, Alessandria, Cittadella e Pordenone 4, Mantova 3, Pro Piacenza e Renate 2, AlbinoLeffe, Cuneo, Lumezzane e Pro Patria 0.
Ore 08.26 – Lega Pro girone A, i risultati della terza giornata: Giana Erminio-Cuneo 1-0 (Rossini (Ge) al 1′ pt) giocata ieri, Pro Patria-FeralpiSalò 0-5 (Tortori (Fs) al 27′ pt, Greco (Fs) su rigore al 32′ pt, Bracaletti (Fs) al 15′ st, Romero (Fs) al 19′ st, Greco (Fs) al 34′ st), Pro Piacenza-Reggiana 1-1 (Bruccini (Re) al 7′ pt, Cristofoli (Pp) al 14′ pt), Renate-Cittadella 0-0, Bassano-AlbinoLeffe 2-0 (Iocolano (Ba) su rigore all’11 pt, Germinale (Ba) al 17′ st), Padova-Lumezzane 1-0 (Altinier (Pd) al 28′ st), Alessandria-Cremonese 0-0, Mantova-Pordenone 1-1 (Strizzolo (Pn) al 45′ pt, Carini (Mn) al 7′ st), Pavia-SudTirol 2-1 (Marchi (Pv) al 25′ pt, Bellazzini (Pv) al 26′ st, Gliozzi (St) su rigore al 45 st).
Ore 08.24 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.22 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 25 settembre: allenamento per i Biancoscudati, che a Salò dovranno ancora fare a meno di Ilari.