Questo l’intervento pubblicato sul proprio profilo Facebook ufficiale dall’ex sindaco Flavio Zanonato a proposito dello spostamento del Padova al Plebiscito: “Trovo bizzarra, cervellotica, la decisione di spostare il calcio allo stadio del plebiscito che è progettato per il rugby.
Per prima cosa è piccolo: 10.000 posti, anche con le curve non potrà superare i 14.000 posti virtuali. Per la squadra di oggi sono sufficienti ma quando la squadra, come tutti speriamo, arriverà alla serie B (il ragionamento è maggiormente valido per la serie A) lo stadio diventerà insufficiente per un pubblico che ha spesso superato a Padova le 20 mila persone. I parcheggi, inoltre, sono del tutto insufficienti e la viabilità è assolutamente inadeguata ai flussi di traffico attratti dal calcio cittadino. Inoltre non basterà la costruzione delle curve per trasformarlo in uno stadio di calcio. Servono lavori molto costosi per tutti i sistemi di sicurezza contro le violenze degli ultras: una robusta recinzione all’esterno per evitare ingressi indesiderati e all’interno per scongiurare invasioni di campo o lancio di oggetti, un sistema televisivo ad alta risoluzione per i controlli della polizia, un’illuminazione adeguata alle riprese televisive, le sedute sulle tribune, mentre sulle curve che ospiteranno gli ultras nostrani e ospiti dovranno essere realizzate recinzioni e percorsi di sicurezza molto onerosi.
Facile supporre che dovranno essere spesi parecchi milioni per avere uno stadio sicuro ma troppo piccolo e inadeguato per la viabilità e i parcheggi.
Ancora più assurda la situazione che verrà a crearsi allo stadio Euganeo, nulla da dire sulle grandi manifestazioni musicali, anche per me sono importanti e positive e apprezzo molto la straordinaria attività della Zed, ma quanti saranno, all’anno, i grandi concerti in grado di riempire l’Euganeo? Sei, sette? Con un concerto ogni due mesi nessuno è in grado di pagare un affitto congruo per un impianto di quelle dimensioni che, anche non utilizzato, solo di manutenzione e di utenze costa molte decine di migliaia di euro all’anno. Facile prevedere che nessuna destinazione “musicale” sarà economicamente compatibile con i costi dell’Euganeo.
L’Amministrazione Comunale lascia intendere che attraverso la realizzazione di un centro commerciale saranno recuperate risorse. Trascurando la mia netta contrarietà a questa scelta, nessun centro commerciale può farsi permanentemente carico di importanti costi di mantenimento di un impianto sportivo come l’Euganeo. Infatti questi costi dovrebbero essere ribaltati sui costi di gestione e porterebbero fuori mercato le attività del centro commerciale stesso.
Sono davvero curioso di vedere come andrà a finire, prevedo che finirà male per i Padovani e per la nostra città”.