«Tacopina? Sicuramente sarei contento se sposasse il progetto-Venezia» e d’altra parte «Se c’è una squadra ci sarà pure chi ha permesso di farla». Due flash, il primo del dg Dante Scibilia il secondo del ds Giorgio Perinetti, lanciano la volata che vedrà Joe Tacopina entrare – entro la metà di ottobre – nella stanza dei bottoni del Venezia Fc. Gli sguardi dei dirigenti lagunari sono più eloquenti delle mezze parole, comunque sufficienti a far intendere come il «muro di gomma» stia cedendo. Dietro al Venezia «degli americani» c’è proprio il 49enne avvocato newyorkese, da sabato ex presidente del Bologna che ha contribuito in prima linea a far risalire in serie A riuscendo (pur essendo «senza portafoglio», o quasi) a far appassionare col suo carisma la tifoseria, oltre ad aver portato sotto le Due Torri i dollari del magnate canadese Joey Saputo. Tacopina, in soldoni, è il regista sempre meno occulto (si dice abbia incontrato due volte il sindaco Luigi Brugnaro) dell’operazione di immediata rinascita del club arancioneroverde, rimasto orfano dei rubli del russo Yury Korablin. Eppure proprio l’ex patron russo dell’Unione Venezia a febbraio aveva negato la cessione «agli stessi americani che hanno comprato il Bologna», tornati alla carica con successo in luglio dando a Brugnaro le necessarie garanzie economiche con un capitale sociale sottoscritto (anche versato?) di due milioni di euro. E a proposito di milioni pare Tacopina ne avrebbe scuciti 3.5 all’ex socio Saputo, liquidazione figlia dell’accordo trovato non prima di aver minacciato strascichi in tribunale a New York. A Venezia non rimane che attendere per veder finalmente sciolti i tanti nodi, in primis su chi siano in realtà i finanziatori – con molta probabilità riuniti proprio da Tacopina – di un Venezia Fc di cui si sa solo che il presidente (pro tempore?) è il tuttora sconosciuto James Daniels. A Bologna danno per uscenti altri membri della squadra-Tacopina, a cominciare da Stuart Goldfarb, consigliere del club emiliano (ex New York Cosmos come Joe Fraga, artefice del nuovo logo del Venezia) assieme a Rick Perna, Andrew Nestor, Rob Striar, Chris Winterling, Anthony Rizza e Joe Marsilli. Tutti professionisti esperti di marketing e investimenti sportivi: chi seguirà «Taco» in laguna?
(Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia)