Renate-Cittadella, Coralli: “Toccherà a noi fare la partita!”. E in porta torna Alfonso…

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Tutti sulla graticola. Chi s’immaginava che le sedute settimanali al Tombolato potessero chiarire quali saranno gli undici in campo domani pomeriggio era del tutto fuori strada. Venturato continua a mischiare le carte, o meglio… gli uomini. E lo conferma Claudio Coralli, uno che a Meda – tana del Renate, prossimo avversario del Cittadella – una dozzina di anni fa, da ventenne di belle speranze, ha pure giocato, realizzando 7 gol nell’allora serie C/2. «In allenamento il tecnico sta provando tutte le coppie d’attacco e anche a noi farà sapere soltanto poco prima della partita chi schiererà. Lo fa per tenerci in tensione e credo che sarà così per l’intera stagione. Deciderà di volta in volta in base alle condizioni di forma e alle caratteristiche dell’avversario. Ma per puntare a un campionato di vertice è bene che ci siano queste alternative». Cambia qualcosa nei suoi movimenti, a seconda del partner d’attacco? «No. È chiaro che Bizzotto o Chiaretti hanno caratteristiche diverse da Litteri, ma per quanto mi riguarda non ci sono differenze. Oltretutto già nelle scorse annate ho giocato con compagni simili a Gianluca, come Gerardi e Djuric, forti fisicamente e chiamati a fare a sportellate nell’area avversaria». Quello che cambia, rispetto al passato, sono gli avversari e gli impianti che vi ospiteranno. Il Renate, ad esempio, conta su una sessantina di abbonati. Giocare in casa sua non è esattamente come calcare il prato del Bernabeu… «Conosco bene quel posto perché ci ho passato un campionato assieme a Iori, nella stagione 2003-2004. La squadra non era il Renate ma il Meda, società che poi è fallita l’annata successiva ed è ripartita dall’Eccellenza. Fu una bella esperienza, perché senza avere grosse ambizioni sfiorammo i playoff, arrivando sesti. È un campo da calcio dilettanti: sarà strano trovarci a giocare di fronte a un centinaio di persone, come se fosse un’amichevole, ma dovremo abituarci a queste realtà e a trovare dentro di noi gli stimoli che servono pure se il pubblico manca. Occorrerà essere ancora più concentrati». Avete studiato l’avversario? «Sì, una squadra molto coperta, che si schiera con un 5-3-2, con molti uomini dietro la linea della palla ma anche con due punte che possono essere pericolose. Toccherà a noi fare la partita, provando a trovare un varco. Credo che questo tipo di copione si ripeterà spesso nel corso di questa Lega Pro». Ieri, al gruppo mancava Donazzan, alle prese con un leggero stato influenzale. La sua è l’unica possibile defezione se si escludono gli infortunati di lungo corso Sgrigna e Xamin.

(Fonte: Mattino di Padova)

Questa mattina nell’allenamento di rifinitura il tecnico granata Roberto Venturato trarrà le ultime indicazioni utili per le convocazioni del pomeriggio, prima della partenza per la Brianza. Domani alle 15 allo stadio “Città di Meda” il Cittadella affronterà il Renate in una partita completamente inedita. Novità rispetto alla prima giornata con il Cuneo ce ne saranno parecchie, a cominciare dal portiere, con Enrico Alfonso tornato disponibile dopo l’infortunio al polpaccio rimediato in Tim Cup con l’Atalanta a Ferragosto. In difesa non ci sarà Pellizzer, accasatosi all’Entella, per cui la coppia centrale potrebbe essere Pascali-Scaglia con Benedetti al posto dell’influenzato Donazzan a sinistra, mentre Salvi e Cappelletti sono in ballottaggio per la fascia destra. Iori e Paolucci dovrebbero orchestrare il centrocampo con Minesso e Schenetti sulle fasce. Ma le soluzioni alternative non mancano e Venturato ci tiene a tenere alta la concentrazione di tutti i suoi per averli pronti anche con i cambi che effettuerà durante la partita. I giovani Lora e Bobb scalpitano, mentre gli ultimi arrivati, Lucas Chiaretti e Gianluca Litteri, hanno bisogno di giocare per raggiungere il top di rendimento. Con il Cuneo la coppia d’attacco scesa in campo inizialmente, composta da Bizzotto e Jallow, ha fatto bene al Tombolato, per cui in trasferta potrebbe trovare nelle ripartenze maggiore spazio per esprimere un gioco veloce ed efficace. Non va dimenticato “l’usato sicuro” di Claudio Coralli, pronto ad intervenire secondo necessità per difendere con la sua esperienza palla e risultato, o per sfruttare con opportunismo palloni vaganti in area avversaria. «Non ho mai giocato a Meda – afferma il portiere Enrico Alfonso – mi dicono che lo stadio è piuttosto piccolo e c’è poca gente. Ma noi dobbiamo stare concentrati di volta in volta sulla partita perchè il campionato di Lega Pro non presenta sfide facili da vincere. Sta a noi approcciarci con lo spirito giusto sia in casa che in trasferta per poter cogliere il migliore risultato possibile. Abbiamo preparato questa gara in modo ottimale senza sottovalutare alcun aspetto, siamo fiduciosi. Dobbiamo però sapere mantenere la concentrazione al massimo fino al fischio finale per non incorrere in rischi che si devono evitare». Sulle sue condizioni, dopo la lesione di secondo grado al polpaccio della gamba sinistra, conclude Alfonso: «Contavo di essere a disposizione prima, invece i tempi di recupero sono stati più lunghi del previsto, ma forse è meglio così. Adesso sono pronto, da oltre una settimana sto svolgendo il programma completo con il gruppo».

(Fonte: Gazzettino)




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