Circa un migliaio di tifosi sugli spalti in più rispetto all’esordio casalingo nel campionato di serie D, ma una partecipazione minore rispetto a quasi tutte le partite giocate all’Euganeo nella passata stagione. I dati parlano di 3.897 spettatori con la Pro Piacenza (erano stati 2.962 un anno fa con l’Union Pro), dei quali 3.158 abbonati, il che significa che sono stati staccati solo 739 biglietti. Numeri che sottoponiamo all’attenzione dell’amministratore delegato Roberto Bonetto. «Intanto faccio un grande applauso a tutti i tifosi che hanno fatto l’abbonamento dando fiducia alla società. Poi sono dell’idea che se alcuni tifosi non si sono abbonati è dovuto principalmente all’incertezza di quando si gioca. Penso a tutte le persone che lavorano nel settore del commercio e che al sabato non possono venire allo stadio, quindi la reputo una perdita fisiologica. Noi comunque dobbiamo continuare a fare il nostro: abbiamo allestito una squadra degna del nome del Padova e abbiamo creato una base societaria importante e solida che permette di stare sereni e tranquilli per il futuro».
«Sono convinto che il pubblico risponderà, e comunque siamo già arrivati a quota quattromila. Ma con i risultati torneremo a vedere le sei-settemila persone che abbiamo visto l’anno scorso con il Belluno e in altre partite, mi auguro che sia al più presto». E nei prossimi giorni sarà riaperta la campagna abbonamenti. «Molto probabilmente ci ritroveremo per decidere giovedì, e venerdì sapremo dire le condizioni anche per consentire a tutto l’apparato organizzativo di essere pronto per la prossima settimana». Passando al campo, il primo successo in Lega Pro è stato accolto con grande soddisfazione. Cosa le è piaciuto di più? «La squadra ha creduto fino in fondo nei propri mezzi ottenendo un risultato importante. Nel primo tempo abbiamo faticato un po’, nella ripresa siamo stati più determinati. Adesso abbiamo bisogno di mantenere questa convinzione, che avevamo perso per un attimo dopo la sconfitta con il Pordenone in Coppa Italia. Dobbiamo essere consci di essere il Padova: è vero che siamo una neopromossa sulla carta, ma abbiamo tanti giocatori di categoria e addirittura di categoria superiore. Siamo orgogliosi della squadra che abbiamo allestito, faremo divertire i nostri tifosi».
Domenica nel dopo gara ha voluto fare un applauso a Parlato in sala stampa. «Se lo è meritato, so quanto era stato teso prima della trasferta con la Reggiana. Era stata una settimana difficile dato che riconfermarsi non è mai facile». Sabato ancora all’Euganeo con il Lumezzane, c’è la possibilità di concedere subito il bis. «Sarebbe un grande errore pensare che noi siamo il Padova e abbiamo quattro punti, mentre loro sono a zero. Bisogna essere sempre consapevoli del blasone che abbiamo, ma dobbiamo avere per tutto il campionato fame, fame e fame. Solo chi ce l’ha, vince». Intanto sono stati messi in saccoccia quattro punti in due partite. «È tanta roba, godiamoceli. Anche se bisogna continuare a lavorare con una serenità che deve arrivare da tutti, ossia società, stampa e tifosi, per ricreare l’osmosi della stagione scorsa. E quando arriverà un momento di difficoltà, anche se mi auguro il più tardi possibile, si potrà superare solo tutti insieme, senza mettere dentro virus che sono deleteri».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)