Sfida dalle grandi emozioni, quella in programma sabato per l’inizio del campionato, tra Asti e Gruppo Fassina Luparense: tra gli ex di turno, tra i “Lupi” c’è il gigante sloveno Kristjan Cujec (nella foto), pronto a debuttare contro gli orange. A pochi giorni dal fischio d’inizio, abbiamo tastato il polso della situazione nello spogliatoio rossoblù.
– Kristjan, innanzitutto come stai? A che percentuale di preparazione ti senti in questo momento?
“Sto bene, grazie. In questo momento diciamo che mi manca ancora qualcosa per essere al massimo, ma penso che con l’arrivo delle prime gare ufficiali e iniziando a trovare il ritmo partita, le cose andranno sempre meglio”.
– Il calendario vi ha messo subito di fronte l’Asti, proprio contro la tua ex squadra: che ricordi hai di li? Che partita ti aspetti?
“Diciamo che ho dei bei ricordi della scorsa stagione, anche se non ho giocato quanto volevo. Per noi sarà sicuramente una partita difficilissima e molto dura perché hanno un’ottima squadra, costruita per puntare in alto. Vedendo un po’ la storia e la tradizione di questa sfida, possiamo dire che è come un derby e nel derby non sempre vince la squadra più forte, o la favorita”.
– C’è qualcuno ad Asti che ti è rimasto particolarmente nel cuore? Tifosi? Dirigenti? Compagni?
“Posso dire che l’ambiente lì è molto buono, mi sono lasciato in buoni rapporti con tutti, sia tifosi che dirigenti e anche i miei ex compagni, che rivedrò sabato con molto piacere. Speriamo di uscire dal palazzetto di Asti con un risultato positivo”.
– A che punto è la crescita di questo nuovo Gruppo Fassina Luparense?
“Stiamo lavorando molto assieme al mister per crescere in fretta e farci trovare pronti all’avvio del campionato. Probabilmente penso che ci manchi ancora qualcosa per essere al top, ma sono convinto che abbiamo un gruppo molto valido e potenzialmente molto forte. L’arrivo delle partite vere, quelle che contano, ci farà crescere di sicuro”.
– Per quanto riguarda la tua collocazione in campo, dove preferisci stare? O meglio, in che ruolo ritieni di poter dare il meglio per questa squadra?
“Se devo scegliere io, preferirei giocare da pivot perché credo che in quel ruolo posso aiutare di più la squadra. Ma ovviamente siamo dei professionisti e dobbiamo essere pronti a tutto e a giocare ovunque ci venga chiesto, quindi anche da laterale faccio di tutto per adeguarmi e dare il massimo. L’importante è lottare con grinta e determinazione”.
– Tra i nuovi compagni qui a San Martino di Lupari, chi ti ha impressionato di più in questa prima fase?
“Come persone, tutti quanti mi hanno fatto un’ottima impressione. Invece sul campo, posso dire che mi hanno colpito molto Ique, Leandrinho e Giasson…”.