La fatidica quota tremila, alla fine, è stata sfondata. Seppur in calo rispetto ai 3511 della passata stagione, la campagna abbonamenti biancoscudata, conclusasi ieri sera alle 21, può dirsi comunque abbastanza soddisfacente: le tessere staccate quest’anno per seguire l’intero campionato allo stadio Euganeo sono state 3158, e i tifosi possono già ritirare in sede quelle sottoscritte prima del 20 agosto. Una flessione, dopo la grande stagione dello scorso anno vissuta in Serie D con l’entusiasmo della piazza su livelli impensabili fino a dodici mesi fa, che un po’ di amaro in bocca l’ha sicuramente lasciato in viale Rocco: in pochi, in effetti, si sarebbero aspettati un numero inferiore di abbonati dopo una promozione in Lega Pro come quella appena conquistata. Ma a conti fatti, al netto di una diminuzione degli abbonati fortunatamente non troppo massiccia, e probabilmente causata soprattutto dal ritorno della Tessera del Tifoso che ha indotto più di qualcuno a ripiegare sul biglietto singolo, Padova continua comunque a dominare in lungo e in largo nel suo girone. E quella biancoscudata è senza ombra di dubbio la piazza più importante del gruppo A di Lega Pro.
I numeri della categoria sono impietosi per tutte e 17 le avversarie dei biancoscudati di Carmine Parlato: nessuno può vantare un pubblico come quello padovano, tanto che la seconda squadra nella speciale classifica degli abbonamenti è staccata dal Padova di circa un migliaio di tessere. È la Reggiana la prima inseguitrice dei biancoscudati: la formazione granata ha infatti staccato fino ad ora 2253 tessere stagionali. E sul terzo gradino del podio si stagliano due “big”, la Cremonese e il Mantova, ferme però intorno a quota 1500. Dai piedi del podio in giù, la situazione è desolante: l’Alessandria, una delle maggiori candidate alla vittoria del girone, si ferma a 1128 abbonamenti (peraltro record storico da vent’anni a questa parte per la formazione piemontese), il Cittadella intorno al migliaio (in calo di più del trenta per cento dopo la retrocessione) e il Cuneo con circa 500 tessere.
Quindi il fondo della classifica, che non manca certo di fare “vittime” illustri tra le formazioni, almeno sul campo, più in vista del girone: Pavia 480 abbonati, Bassano 310, Albinoleffe 250, Feralpi Salò 200. In coda ecco tutte le “piccole”: Pro Piacenza 161, Giana Erminio 150 (prima campagna abbonamenti della storia della società) così come il Pordenone, Lumezzane un centinaio, Renate una sessantina, mentre la Pro Patria sta costruendo in fretta e furia la squadra e deve ancora lanciare la campagna. IL DATO STORICO. Alla fine, insomma, non è stata una campagna abbonamenti del tutto negativa. E a confermarlo è il dato delle ultime stagioni: nell’ultimo decennio, esclusi campionati in Serie B e quella passata, non si era infatti mai scavalcata quota 3 mila tessere. In tutte le ultime stagioni di Lega Pro e Serie C, dalla promozione del 2001 in poi, si era rimasti al di sotto di tale limite, con il record storico fermato a quota 2930 abbonati nella stagione 2008/2009, quella della promozione in B della squadra di Sabatini.
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)