Live 24! Padova-Pro Piacenza, -5: a parte Favalli, Ilari e Mazzocco, problema alla caviglia per Dionisi

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Ore 22.00 – (Il Piccolo) Nelle ultime due stagioni in serie D, mai l’Unione Triestina 2012 era riuscita a partire con una vittoria. Anzi, lo scorso anno il primo successo arrivò appena a metà dicembre. Ma i tre punti di domenica, oltre alla soddisfazione e alle sacrosante luci, lasciano anche qualche ombra, al di là di quella che può essere la forza della Liventina (che si capirà solo a stagione inoltrata) e della comprensibile giustificazione del tempo che serve a un’Unione interamente nuova per esprimersi al meglio. Le luci, a parte l’impegno e la capacità di soffrire senza mai sbandare, riguardano soprattutto la concretezza e la tenuta difensiva. Se nel precampionato il possesso palla era stato notevole ma sterile, la partita con la Liventina è stata in pratica l’opposto. L’Unione 2012 ha infatti capitalizzato al meglio le uniche due occasioni avute nei primi 80 minuti (nel finale c’è stato qualche contropiede sciupato) dimostrando un cinismo quasi da primato. Al contempo, se la Liventina ha tenuto molto in mano il pallino del gioco, a parte la traversa dei primi minuti e qualche situazione potenzialmente pericolosa nella ripresa, non ha creato grosse occasioni. Merito di un pacchetto difensivo che ha funzionato a dovere: Beghin è stato impeccabile, ben coadiuvato da un giudizioso Pramparo, ma anche Ciave se l’è cavata mentre Migliorini sulla destra è stata una bella sorpresa. Le ombre invece riguardano ancora il gioco: se è vero che Masitto chiede di tenere le redini del match, giocare palla a terra ed essere sempre propositivi, domenica invece il pallino è stato a lungo in mano alla Liventina. Il fatto è che la coperta, al momento, in caso di necessità o emergenze sembra un po’ corta. Masitto, dopo essersi accorto di una certa fragilità difensiva nelle amichevoli, ha scelto saggiamente di cautelarsi piazzando Migliorini terzino destro. In questo modo, però, un altro under doveva giocare in mezzo al campo: lo ha fatto Battaglini, che da par suo non ha demeritato. Il fatto è che con Proia e Battaglini in mezzo al campo la fase di rottura era assicurata, ma c’è stata una certa difficoltà nel palleggio e nel far ripartire l’azione. Con Pettarin in panchina, Migliorini in difesa e Mattielig infortunato, domenica non si poteva fare molto di più. E si è chiesto anche un sacrificio a due attaccanti come Zanardo e Solinas che hanno giocato da esterni del 4-4-2. Alla fine però, pur se la squadra ha faticato a far gioco, Masitto ha trovato la quadra giusta. Visto che la grinta sembra non mancare e il gruppo appare molto coeso, e che in attacco ci sono giocatori capaci di risolvere le partite in qualsiasi momento, se il tecnico riuscirà ad abbinare sempre un’adeguata copertura a una maggiore capacità di offendere, questa Unione 2012 potrà togliersi delle belle soddisfazioni.

Ore 21.40 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno ha dato tutto. Dopo il punto conquistato in casa contro il Tamai Stefano Mosca non ha dubbi, la squadra ha fatto il possibile per conquistare la vittoria. «Abbiamo fatto tutto quello che si poteva per vincere contro una signora squadra come quella friulana – spiega il terzino agordino, che poi commenta il rigore assegnato dal direttore di gara contro i gialloblù – un penalty che nasce su un cross e un tocco di mano può succedere, era il limite dell’area, poteva essere dentro o fuori. È un classico rigore che si può fischiare o meno, ognuno lo vede come vuole». Un Tamai roccioso. I biancorossi si sono presentati al Polisportivo con l’idea di difendersi e ripartire in contropiede. Missione compiuta, anche se l’unica vera occasione per gli ospiti è stato il palo esterno colpito da Sellan nel secondo tempo. «Ci hanno fatto giocare fino alla loro tre quarti, dopo non era facile impostare in mezzo al campo perchè si difendevano bene. – continua Mosca – nella seconda frazione forse ci siamo allungati troppo e si è fatta sentire anche la fatica, in fondo siamo solo alla prima giornata di campionato. Il rigore nel finale per noi? Poteva fischiarlo ma gli arbitri possono sbagliare, sono cose che succedono. Vorrei invece rivedere il gol del “Cobra” annullato nel finale». Una stagione lunghissima. Il pareggio non è sicuramente il risultato che la squadra e i tifosi si sarebbero augurati, ma questo punto sicuramente non influirà su un campionato lungo. «Il girone è formato da venti squadre e vogliamo arrivare più in alto possibile e possibilmente cercare di migliorare la scorsa stagione. Prima però non dimentichiamoci che dobbiamo salvarci». Giovanni Pescosta scalpita per tornare ad allenarsi. Il terzino gialloblù già domenica ha cominciato a fare qualche esercizio, ma per ora è costretto ancora ad indossare la scarpa ortopedica per tenere fermo il piede. La speranza di mister Vecchiato è quella che il ragazzo possa tornare ad allenarsi in settimana per averlo a disposizione per la trasferta in casa della neo promossa Calvi Noale. Difficile, ma non impossibile. Luparense, niente penalizzazione. La squadra degli ex Ripa Fenadora Gianmarco Brotto e Alberto De March era stata inizialmente penalizzata di un punto, visto il coinvolgimento nel calcio scommesse di Davide Matteini. Il giocatore però ha vinto il ricorso ed è stato annullato il provvedimento. La Luparense rimane quindi a tre punti dopo aver sbancato Sacile.

Ore 21.10 – (La Provincia Pavese) L’amichevole con il Chievo Verona il Pavia l’ha dovuta affrontare con un attacco ridotto ai minimi termini. L’addio del capitano Andrea Soncin, maturato nelle ultime ore di mercato, era coinciso con gli infortuni di Del Sante (un affaticamento muscolare) e di Mattia Marchi. Tanto che mister Marcolini era stato costretto a schierare, al fianco di Cesarini, Emanuele Anastasia, il diciannovenne attaccante promosso dalla Berretti alla prima squadra. Un quasi esordio (Anastasia aveva debuttato ufficialmente l’anno scorso in Coppa Italia di Lega Pro contro l’Alessandria) che comunque ha portato benissimo alla giovanissima punta azzurra: suo il gol del momentaneo pareggio azzurro contro il Chievo. Ora però in vista della prima gara di campionato, domenica a Cremona, il Pavia dovrebbe riuscire a mettere insieme i cocci del suo formidabile attacco. Perché oltre al rientrante Marchi, che tenuto precauzionalmente a riposo nel test con il Chievo dovrebbe essere abile per la trasferta dello Zini, gli azzurri dovrebbero recuperare anche Andrea Ferretti, il bomber dello scorso campionato che si è fermato un mese e mezzo fa, saltando tutte le gare iniziali della stagione. La notizia è che Ferretti, alle prese con una fastidiosa lesione di secondo grado al soleo (muscolo che si trova sotto al polpaccio) ha finalmente recuperato e oggi pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, dovrebbe riaggregarsi alla squadra svolgendo lavoro normale. Dunque l’attaccante autore la passata stagione di ben 16 reti tutte su azione, dovrebbe essere pronto per il debutto in campionato. Sarebbe tra l’altro una curiosa coincidenza, visto che Ferretti l’anno scorso era rientrato dopo un altro lungo infortunio (la frattura della mandibola) proprio a Cremona. In quel caso giusto per onor di firma, negli ultimi minuti, perché dopo la lunga assenza dai campi non si poteva pretendere di più. Anche a Cremona può essere ipotizzato un rientro soft, per iniziare a recuperare la condizione e i ritmi partita. Ma la buona notizia è il ritorno del bomber che questa estate sembrava vicinissimo alla cessione in prestito in un club della Superleague, la serie A cinese. Un trasferimento che alla fine non si è concretizzato, così come quello proposto all’attaccante dal Trapani (serie B) ma in maniera a quanto pare poco decisa. In ogni caso Ferretti sembra pienamente convinto di restare al Pavia, dove appunto l’anno scorso ha giocato la sua migliore stagione di sempre, coronata da un bottino di gol davvero notevole sia in termini quantitativi che qualitativi: il mancino che sa segnare anche di destro ha regalato tante perle ai tifosi azzurri. Assieme a lui dovrebbe tornare ad allenarsi con la squadra anche Matteo Abbate, pure lui reduce da un lungo stop per problemi al polpaccio. Tempi di rientro più lunghi invece per Angelo Siniscalchi, che si è fermato dopo i primi giorni di preparazione a Varzi per un problema al ginocchio. Sempre a proposito di infortuni, sarà naturalmente Fiory a prendere il posto di Facchin in porta.

Ore 20.50 – (Alto Adige) Dopo un’estate quasi “clandestina” prima al fresco della Ridanna e poi nei boschi di Maso Ronco all’ombra dei tennisti impegnati nel Futures, l’Alto Adige è uscito allo scoperto e ha subito bene impressionato nella overture di Bergamo in quello “Stadio Azzurri d’Italia” che sembra un’oltraggio alla bellezza, non quella grande di Roma ma nemmeno quella più piccola della provincia dell’impero. E al vernissage subito una novità. Mister Stroppa ha optato per il 3-5-2, un modulo che solo fino a qualche mese fa sarebbe stato considerato blasfemo, dissacrante di quelle sacre scritture che professavano: “non esiste alcun modulo al di fuori del 4-3-3” o “non nominare un modulo invano” o “non rubare il modulo altrui”. Insomma, il 4-3-3 era vangelo e veniva applicato a tutte le latitudini del pianeta Fc, dai primi calci alla Berretti, dagli allievi alla prima squadra. E così da Pellegrino a Rastelli, Da Vecchi a Sormani nessuno osava andare contro il marchio di fabbrica. E allora l’innovazione di Stroppa e davvero d’avanguardia. Una scelta dettata dal fatto che ormai sempre più squadre si affidano al 3-5-2 che garantisce più copertura e probabilmente perchè l’allenatore ritiene di avere una batteria di centrocampisti centrali importante e magari meno esterni alti. Certo, la squadra che ha vinto a Bergamo non sembrava l’Olanda del 1974 ma una formazione quadrata ed equilibrata che non ha mai praticamente corso rischi anche perchè i due esterni di centrocampi Tait e Crovetto sono terzini prestati alla causa e non ali con licenza di difendere. E quindi con una robusta linea di difesa non era facile passare soprattutto per un Albinoleffe “work in progress”. Il modulo ha sacrificato Kirilov, il giocatore probabilmente più tecnico e talentuoso tra i nuovi arrivati ma che è un esterno d’attacco classico e che Stroppa vede alternativo a Tulli nel ruolo di seconda punta. Però l’Fc ha vinto con merito e con un po’ di cinismo in più il punteggio poteva essere più rotondo. Ma l’importante era inziare con il piede giusto, portare a casa tre punti perchè da tradizione la Lega pro è campionato di arte e mestiere dove bisogna sapersi sporcare le mani di grasso. Insomma, non si tratta di un corso di laurea in estetica ed il bel canto va lasciato al teatro dell’opera. Sicuramente l’Alto Adige è squadra matura con giocatori esperti che una volta in vantaggio difficilmente si fanno recuperare. Tra i pali Achille Coser è una polizza vita e il pacchetto di centrali ha centimetri, muscoli e dialettica tecnica per tenere abbottonato il reparto. In mezzo al campo poi c’è tanta qualità con Bertoni, Lima, Fink, Girasole e con Furlna che corre per tutti. Davanti Maritato fa il suo ma la sensazione è che il vero crack sia Gliozzi, 20 anni, ma che ha già debuttato in serie A: ha fisico e numeri e lascia intuire che possa esplodere da un momento all’altro. Eppoi c’è quel Tulli arrivato in punta di piedi ma che dà ampie garanzie. Da Bergamo la squadra torna con una valigia carica di punti e convinzioni e con la certezza di poter affrontare il Mantova al Druso con buone possibilità di successo. Quando? Sicuramente domenica ma l’orario non è ancora stato fissato perchè Legapro e Sportube.tv devono calendarizzare la giornata. Probabilmente il fischio d’inizio dovrebbe essere fissato per le 17.30 con conseguente anticipo al sabato della sfida tra Ac Virtus Bozlano con il san Martino. Mantova che è reduce dalla vittoria di misura con il Renate e che è tradizionalmente squadra che ama fare caccia grossa al Druso. Intanto la prima giornata di campionato ha già minato le certezze estive. La corazzata Alessandria che in Coppa Italia aveva eliminato alcune grandi di serie B è caduta in casa contro Il Feralpisalò che è squadra dignitosa ma senza grandi nomi. Però a mister Scienza non è bastata la batterai di fuoriclasse a sua disposizione per avere ragione dei bresciani. Sin dai primi minuti si capisce che non sarà un campionato scontato. Non è più calcio d’agosto e si vede.

Ore 20.30 – (Gazzetta di Mantova) Dopo la vittoria al debutto in campionato contro il Renate e una meritata giornata di riposo, oggi pomeriggio (alle 16) i biancorossi torneranno ad allenarsi sul campo “Massimo Chiaventi” di Goito per preparare la gara di domenica a Bolzano contro il Sudtirol. I fari sono puntati sul portiere Pasquale Pane, uscito per infortunio al ginocchio durante il match con il Renate. Ieri il numero uno biancorosso è stato visitato dall’ortopedico Antonio Zanini e c’è il sospetto di una lesione legamentosa. Oggi Pane sarà sottoposto a risonanza magnetica proprio per verificare l’esatta entità dell’infortunio che, in caso di lesione, potrebbe costargli un lungo stop. Gli altri componenti della rosa sono tutti in buone condizioni e oggi pomeriggio dovrebbe riunirsi al gruppo anche il difensore Scrosta, fermato la settimana scorsa da un pneumotorace spontaneo. Il Mantova, dopo la seduta odierna, continuerà la preparazione per tutta la settimana a Goito con allenamenti mattutini quotidiani, che cominceranno sempre alle ore 10.

Ore 20.20 – (Gazzetta di Mantova) Le vittorie sofferte nel calcio sono sempre le più belle e anche per questo in casa biancorossa il “day after” dell’1-0 al Renate ha un sapore dolcissimo. Il tabù del debutto in campionato (l’ultimo successo nel 2010, 1-0 all’Insubria in serie D con gol di Ciccio Graziani) è stato spazzato via, così come le perplessità nate durante i novanta minuti di domenica sera, certo non i più spettacolari della recente storia biancorossa. Buona la prima, dunque. Ma è sempre meglio analizzare a fondo ciò che si vede sul campo per poter poi costantemente migliorarsi. E da migliorare, per quanto visto contro il Renate, c’è sicuramente la fluidità di gioco della squadra, condizionata sicuramente da qualche errore di troppo («i ragazzi sentivano molto l’impegno», ha chiarito mister Maspero), ma anche dall’efficace disposizione tattica del Renate. Rodare gli schemi è del resto un classico dell’avvio di stagione, così come studiare contromisure da utilizzare quando gli avversari riescono a bloccare le consuete linee di sviluppo della manovra. A tal proposito, va detto che qualche rischio di troppo si è corso nelle retrovie (oltre che sui contropiede) anche per la volontà di provare sempre e comunque ad avviare l’azione palla a terra. Restando nel campo di ciò che non ha funzionato a dovere si può citare la condizione non al top di qualche biancorosso, ma anche in questo caso è normale che alla prima di campionato non tutti siano al 100%. Anzi, preoccuperebbe il contrario. Detto tutto ciò con spirito costruttivo, va aggiunto che a piccole ombre corrispondono luci abbastanza abbaglianti. A partire da un Tano Caridi trascinatore della squadra per finire con lo spirito di gruppo dimostrato dal Mantova. Già, perché la nota più lieta della serata è stato proprio il carattere («il cuore» ha sottolineato Maspero) dimostrato dai biancorossi. Anche se le cose in campo non giravano a meraviglia, Caridi e compagni non hanno mai mollato, continuando a cercare con insistenza la via del successo. Battagliando sul piano agonistico alla pari con gli avversari e sopportando il carico psicologico di chi comunque gode dei favori del pronostico. Alla fine il gol e la vittoria sono arrivati grazie a questa caparbietà e alla classe dei singoli, con giocate di livello regalate prima da Momentè e poi da Caridi. E questa – se si continuerà a correre e a lottare almeno quanto gli avversari – potrà essere l’arma vincente del Mantova 2015-2016. Che ora l’entusiasmo dei primi tre punti aiuterà a crescere

Ore 20.00 – (Gazzetta di Reggio) Il patron di Italsempione Pietro Vavassori non era presente domenica al Città del Tricolore perché impegnato a Busto Arsizio per la cessione della Pro Patria. Dopo il ripescaggio in Lega Pro, la Pro Patria potrebbe trovare un nuovo padrone nel gruppo che fa riferimento all’ex giocatore Fulvio Collovati e all’immobiliarista Testa. Oggi Vavassori ha l’appuntamento davanti al notaio per cedere le quote a questo gruppo di imprenditori. Un passaggio fondamentale per rendere operativo l’accordo che lo vede impegnato con il Gruppo Mectiles. L’accordo è l’acquisizione del 34% della totalità delle quote che ora sono in possesso di Medici e Compagni. Dopo mesi e mesi di attesa, la Reggiana potrà aprire ufficialmente le porte al nuovo azionista anche se nel frattempo sono diverse le aziende e gli appassionati che si sono avvicinati anche con l’intenzione di rilevare delle quote di minoranza (4% o 8%) della società. In tema di Pro Patria è possibile che un paio di giocatori, vedi Messetti e Possenti, possano trovare collocazione proprio alla corte dei bustocchi. Non è questa l’unica soluzione ma è pur vero che il mercato è al momento aperto solo per le società che sono state ripescate e tra queste c’è appunto la Pro Patria.

Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) Il digi Raffaele Ferrara analizza con serenità e onestà intellettuale il pareggio della Reggiana contro il Padova. «Nel primo tempo non abbiamo fatto bene – rimarca – anche se sono state create le migliori occasioni. Meglio nella ripresa dove abbiamo sofferto meno, anzi credo che il Padova non ha mai avuto grosse occasioni mentre noi dobbiamo registrare il clamoroso palo di Angiulli e due dubbi fuorigioco fischiati a Siega e Arma». Risultato giusto? «Dire che potevamo vincere è eccessivo, il pari ci sta tutto». L’esordio della Reggiana se l’aspettava così? «Nel contesto di tutte le problematiche legato al mercato e all’innesto di giocatori arrivati all’ultimo momento, dire che i presupposti erano di una partita in sofferenza, tenendo anche conto dell’avversario. Il Padova non è l’ultimo arrivato». Come giudica i nuovi? «Mogos è in ritardo, il portiere Perilli ha fatto la sua parte, forse l’unico non in giornata è stato Nolè che ha sbagliato situazioni di gioco che non sono da un giocatore come lui». Perilli ha fatto la differenza in almeno tre occasioni. «E’ stato all’altezza delle aspettative, così come il giovane Loi che ha fatto bene nei venti minuti in cui è stato chiamato in causa. Sapevo delle sue qualità». Anche Maltese è tornato nel gruppo. «Sta ritrovando la giusta condizione». Cosa le è piaciuto di più? «Mi conforta è che nella ripresa abbiamo aumentato il ritmo mentre il Padova è scemato, a conferma di una condizione atletica in crescita». Ottimista per il futuro? «Lo sono per natura. Siamo all’inizio ma sono convinto che la Reggiana potrà fare un buon campionato». Bartolomei è pronto? «Sarà un giocatore utile alla nostra causa e speriamo di averlo a disposizione già per domenica a Lumezzane». Vacca è stato ceduto? «Non ancora, stiamo aspettando i documenti dal Catania per lo svincolo». Il mercato è finito? «No, faremo qualcosa in uscita e in entrata». Le cessioni saranno i vari Messetti, Possenti, Panizzi e Bianciardi? «Cercheremo di trovare una collocazione a questi ragazzi che da noi hanno poco spazio». E in entrata? «Non è un mistero che vogliamo un difensore centrale, poi se capita la classica opportunità, non ce la lasceremo sfuggire». Per il resto l’organico è a posto? «A centrocampo abbiamo cinque titolari e in attacco con il rientro di Pesenti tra un mese e quello più imminente di Giannone siamo a posto». Cosa ne dice dei cinquemila spettatori della prima giornata? «E’ stata una bella risposta.Ma non avevamo dubbi, perché sappiamo che il nostro pubblico è piacevolmente attaccato alla squadra. Curva Sud e Distinti sono meravigliosi ma si può fare di più tutti: la squadra come i tifosi». Come giudica il girone A? «All’inizio fanno tutti fatica e ogni girone presenta delle difficoltà, anche nel girone B ci sarà grande concorrenza per il vertice. Lo stesso vale per il nostro raggruppamento».

Ore 19.30 – Padova, campagna abbonamenti: altre 114 tessere fatte, raggiunta quota 2829.

Ore 19.15 – Qui Macron Store: termina la presentazione di maglie e Scuola Calcio.

Ore 19.05 – Qui Macron Store, presentate le maglie ufficiali: bianca la prima, rossa la seconda, nera con inserti bianchi e rossi la terza. Le maglie dei portieri saranno verde e rossa. Modelli d’eccezione Cunico, Diniz, Neto Pereira, Petkovic e Favaro.

Ore 19.00 – Qui Macron Store, Edoardo Bonetto: “Ringrazio Macron perché siamo riusciti a creare la maglia a nostra immagine e somiglianza. Abbiamo curato ogni singolo dettaglio giocando coi colori. I nostri tre sponsor di maglia sono rimasti gli stessi”.

Ore 18.58 – Qui Macron Store: inizia la presentazione delle maglie da gara. Gianfranco Trulla (Macron): “La prima e la seconda hanno una vestibilità più slim, la terza più regular”.

Ore 18.53 – Qui Macron Store: termina la presentazione della Scuola Calcio, che conta su 240 bambini quest’anno.

Ore 18.45 – Qui Macron Store, Federico Nicolazzi (Bernardinello Engineering): “Ci siamo avvicinati con piacere al progetto della “Stanza dei Sogni”, è impossibile rimanere insensibili! Seguire questa Scuola Calcio è un orgoglio, e con l’avvento di Massimo Poliero abbiamo assistito ad un aumento di attenzione, il che non può che farci piacere”.

Ore 18.43 – Qui Macron Store, Giorgio Molon: “Ho fondato la Scuola Calcio nel 1992, ed è un onore! L’avvento di Massimo Poliero ci sprona ad innovare e ad essere al passo coi tempi, e per la prima stagione la Scuola Calcio del Padova arriva fino al calcio a 11 dopo aver fatto con questi ragazzi calcio a 5, a 7 e a 9. Quattro ragazzini e tre allenatori sono passati quest’anno dalla Scuola Calcio al settore Giovanile”.

Ore 18.40 – Qui Macron Store, Massimo Poliero: “È bellissimo essere in mezzo a tutti questi ragazzi, la loro verve ci riempie di gioia! Ringrazio Bernardinello Engineering per la loro vicinanza alla Scuola Calcio, accompagnando questi ragazzi lungo un percorso importante. Non c’è solo l’aspetto tecnico ma anche quello umano, e quindi ciò che ci preme è che questi ragazzi vengano ad allenarsi col sorriso e facciano gruppo”.

Ore 18.37 – Qui Macron Store: iniziano le presentazioni. Si parte dalla scuola Calcio.

Ore 18.25 – Qui Macron Store: tutto pronto per la presentazione delle nuove maglie e della Scuola Calcio, pienone al negozio di Via della Croce Rossa.

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Grande commozione, ieri pomeriggio nella chiesa della Santissima Trinità, durante i funerali di Romeo Ghionoiu. La comunità ortodossa si è stretta attorno alla famiglia del 28enne romeno, grande tifoso del Pordenone Calcio, morto venerdì dopo una lunga lotta con la malattia. «Romeo mi diceva sempre: “Io non mollo, padre, non mollo. Questa è la vita”. Il suo è stato un grande insegnamento per tutti, in particolare per i più giovani. Giovani che aiutava a crescere in parrocchia», è stato il ricordo di padre Octavian Schintee. Era presente anche una delegazione del Pordenone, composta tra gli altri da mister Tedino e dal regista Pederzoli. Proprio la maglia bianca 8 indossata dal centrocampista emiliano, in gol domenica contro la Pro Piacenza, è stata donata dalla società ai familiari di Romeo: il padre Niculai, la madre Silvia e il fratello Sorin. Per l’Area Giovani del Cro di Aviano c’erano il dottor Maurizio Mascarin e la dottoressa Elisa Coassin. In chiesa non sono mancati i tanti amici e gli ex colleghi di lavoro.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Partiti. Questa è la prima considerazione da fare. Riguarda tutta la LegaPro, non solo il Pordenone. Non era così scontato, dopo l’estate più calda della storia della Terza serie, spesa fra processi, fallimenti, ripescaggi, penalizzazioni e ricorsi. Le varie stanze del Palazzo hanno fatto fronte comune e la stagione è decollata nei tempi (e nei luoghi) previsti. Nelle stesse stanze Pordenone si è conquistata «rispetto» a suon di bigliettoni. Ora gradiremmo che altrettanto rispetto venisse riservato al ramarro da chi, inviato dal Palazzo, lo incontra sul campo. A Piacenza non è successo. Sozza di Seregno, decretando il rigore che ha permesso ai rossoneri di pareggiare (1-1), è andato a intuito. Non ha visto il piede di Tomei incocciare la scarpa di Cristofoli. Non può averlo visto perché l’impatto, come dimostrato dalle immagini, non c’era. LA DINAMICA – È stata la parola più usata dai protagonisti a caldo, appena finita la partita. «L’arbitro – ha detto Tedino – è stato ingannato dalla dinamica dell’azione». Più o meno a stessa cosa ha detto il collega William Viali: «La dinamica porta a pensare che sia rigore». Lo stesso Matteo Tomei, da signore, ha giustificato il direttore di gara: «Non ho toccato la gamba, ma capisco che la dinamica dell’azione possa averlo tratto in inganno». A proposito: gli impazienti e coloro ai quali basta un dettaglio per giudicare una prestazione lo hanno criticato. Matteo è stato perfetto fra i pali, coraggioso e puntale nelle uscite. Con tutto il rispetto per chi l’ha preceduto, è da tempo che fra i pali neroverdi non si vede un portiere così completo. IL RISVEGLIO DEL LEONE – Fra tanti buonisti, ha tuonato solo Lovisa. Bentornato: era ora. A noi re Mauro piace così, come Stentore quando sotto le mura di Troia chiamava a raccolta gli Achei. Toni forti, lancia in resta. «Un torto – ha urlato attraverso la rete il presidente – già alla prima, non va bene. Quest’anno non starò zitto». Questo è il condottiero che ama il popolo neroverde. Quello che da solo sfida il Palazzo e il mondo intero in campo aperto. Non quello che, probabilmente consigliato male, sussurra in pubblico e, circondato dai fidi, fa la voce grossa con l’ospite in casa sua. REPARTI – Nel bagaglio da Piacenza: buono il portiere, sufficiente la difesa guidata da Stefani, discreto il centrocampo (spesso a 5, altro che 4-2-3-1, quando su Pederzoli si è accesa la luce della riserva), non sufficienti le due punte alternatesi nei due tempi. Domenica Pordenone-Albinoleffe al Bottecchia sarà posticipata alle 17.30.

Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Non ha ancora firmato il contratto: dovrebbe farlo breve. Certo è che oggi è un gran giorno per Gianni Careri. Il portiere, infatti, torna ad allenarsi col resto del gruppo. Finito l’incubo, un brutto viaggio cominciato il 10 maggio nella gara con l’Albinoleffe. Si infortunò nel finale ma, a causa dei tre cambi già effettuati, dovette rimanere in campo, difendendo la porta da acciaccato. Anche grazie a lui, la squadra vinse quella gara, centrando l’accesso ai play-out. Tuttavia Careri si ruppe il legamento crociato posteriore: da allora riabilitazione e allenamento solitario. Ora torna a disposizione di mister Tedino. La maglia numero uno rimane comunque sulle spalle di Tomei. Dopo Careri, intanto, si riaggregano al gruppo De Agostini e Gulin, oltre a Ingegneri e Marchi. Ancora out Filippini.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) L’arrabbiatura c’è ancora: il rigore è netto, le immagini lo confermano. Eppure, più che l’ira, prevale altro in casa Pordenone. Il giorno dopo la gara di Piacenza proprietà e dirigenza sono sempre più convinti delle proprie potenzialità. L’esordio stagionale in Lega Pro ha dato segnali incoraggianti, tali da voler fare ancora un investimento. Il presidente Lovisa – se c’è l’occasione nel mercato degli svincolati – è pronto a prendere una mezzala (o un attaccante) di spessore. Perché «quest’anno voglio divertirmi» ha ripetuto anche al “Garilli”. Consapevolezza. Il Pordenone, nella prima giornata, è andato in Emilia a casa della Pro e ha fatto la partita. L’hanno notato tutti. Dopo un inizio timido, ha iniziato a spingere, trovando il gol di Pederzoli. Ha sofferto la reazione nervosa dei rossoneri ma poi, nella ripresa, ha controllato agevolmente il vantaggio, prima dell’episodio del rigore. La Pro è una buona squadra, sulla carta al livello dei “ramarri”, che è stata però dominata: questo porterebbe la proprietà a fare un ultimo investimento, di qualità. Si era provato a contattare Francesco Fumagalli, centrocampista classe ’83 della Salernitana: una vita in C e B tra Pisa, Cavese, Teramo e Ascoli. Tuttavia il giocatore ha rifiutato, per rimanere in meridione. É sfumato Gianvito Misuraca (’90), altra mezzala, che all’ultimo ha scelto il Bassano. Tedino avrebbe bisogno di un mediano, anche per continuare il progetto del 4-3-3: affiancare un altro pezzo da novanta al fianco di Mandorlini e Pederzoli non solo è utile per rinforzare l’undici di partenza, ma anche per allungare il roster e non costringere il tecnico a un reparto di soli giovani in caso di infortuni (o squalifiche dei due). Segnali. Si continua a vigilare un mercato: anche un attaccante esterno andrebbe bene, visti i malanni di Gulin e Filippini. A ogni modo, per ora, si va avanti così, convinti anche di avere un grande gruppo. Un segnale, in questo senso, l’ha data l’esultanza di Pederzoli: il centrocampista si è diretto verso la panchina, abbracciando anche chi non giocava. E i compagni l’hanno seguito e abbracciato a loro volta. Nessuna esultanza solitaria, ma globale. Non sono aspetti scontati, questi, anche se siamo a settembre, cioè nel periodo iniziale della stagione in cui tendenzialmente è difficile siano già nate antipatie. Potrebbero comunque esserne nate alcune, invece no: Pordenone unito verso un gran torneo.

Ore 17.10 – Matteo Dionisi ha lasciato anzitempo il campo per un piccolo problema alla caviglia dovuto ad un colpo subìto domenica a Reggio Emilia nel finale di partita. Niente di grave, comunque, per lui.

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.40 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 16.20 – Qui Guizza: Dionisi lascia anzitempo il campo zoppicando leggermente.

Ore 16.00 – Qui Guizza: a parte Mazzocco, Ilari e Favalli. Regolarmente in gruppo Altinier.

Ore 15.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 15.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Applausi anche dagli States per il Venezia subito vittorioso al debutto in serie D. Morale alto in casa arancioneroverde dopo il 3-0 di Dro nella prima uscita del nuovo corso a stelle e strisce. Resta da vedere se qualcuno dello staff del presidente James Daniels sarà presente (come timidamente ventilato venerdì dal dirigente Alessandro Vasta) per la prima casalinga con la Sacilese, che in realtà si giocherà in anticipo (sabato 12 alle ore 16, non domenica 13 alle 15) e in esilio allo Zanutto di San Donà a causa dei ritardi nella manutenzione del prato del Penzo.
«La proprietà ha seguito minuto per minuto e con trasporto all’esordio del Venezia, alla fine ci hanno fatto arrivare i loro complimenti – riferisce il ds Giorgio Perinetti -. Siamo tutti soddisfatti dopo la prima di 38 tappe, in primis perché non era scontato riuscire a superare la pressione e le maggiori attenzioni che ci accompagnano». Da questo pomeriggio l’ex torinista Vitor Barreto sosterrà il primo allenamento iniziando ad inserirsi nella corazzata arancioneroverde. «Ci danno per favoriti, il Venezia sa dove vuole arrivare e per questo dico che «vincere aiuta a vincere». A Dro ho visto un gruppo concentrato sul suo lavoro, giocatori vogliosi di capirsi e trovarsi nelle giocate. Possiamo solo crescere anche perché non tutti hanno la stessa condizione, ad esempio Gualdi che è arrivato in ritardo, dopo una buona ora è calato». A segno sono andati gli attaccanti titolari, capitan Serafini su rigore, Fabiano e Innocenti. «L’unico rimprovero riguarda il cinismo sottoporta, ma arriverà. Contava molto fare subito tre punti – ribadisce l’ex dirigente di Roma, Napoli e Juventus – e non nascondo di essermi emozionato e «innervosito» anch’io come quand’ero ai miei inizi professionali. Stiamo ripartendo dal basso proprio per costruire qualcosa di importante». ABBONAMENTI – Cinquantadue le tessere acquistate ieri dai tifosi nel primo giorno della campagna abbonamenti, attiva fino a venerdì 18 settembre. Da oggi oltre che nella nuova sede societaria di Mestre (viale Ancona 43) la vendita sarà attiva negli sportelli Vela di Piazzale Roma, Tronchetto, Lido-Sme, Mestre (via Verdi 16/D) e Sottomarina (viale Padova 22). I prezzi: curva sud 65 euro (50 ridotto), tribuna laterale 150 (120), tribuna vip 250 (190).

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Inizia nel migliore dei modi il campionato del Venezia e del Mestre. Due vittorie a suon di gol e punteggio pieno per entrambe le squadre, con gli arancioneroverdi vittoriosi in trasferta sul Dro per 3-0 mentre gli arancioneri si sono imposti, sul campo di Mogliano 2-0 sul Levico. Unica nota stonata, le intemperanze di alcuni tifosi mestrini venuti alle mani con altri supporter arancioneri. E ieri i due gruppi sono stati convocati dal presidente Serena per un chiarimento. Intanto il Venezia si scrolla di dosso la tensione della «prima», con una partita dominata fin dall’inizio e decisa dalle reti di Serafini (rigore), Fabiano e Innocenti. «L’avversario non era dei più ostici — commenta il ds Giorgio Perinetti — ma era importante rompere il ghiaccio. Iniziando fuori casa, con tante aspettative sulla squadra, non era così facile. Io stesso ero emozionato», rivela il dirigente che pure ha vissuto avvii di stagione a ben più alti livelli. «Ma c’è sempre l’emozione della prima volta, peraltro – aggiunge – in una categoria che non conosco poi così tanto. Anche i ragazzi sentivano la pressione ed è stato importante partire bene. Sono contento di aver visto che i nostri tifosi ci hanno seguito e supportato». Intanto oggi riprenderà ad allenarsi con i compagni anche Modolo, mentre Paulo Vitor Barreto si sta sottoponendo alle visite di rito e potrà aggregarsi pure lui al gruppo. Rimane aperta la questione Penzo, che non consentirà alla squadra di Favaretto di esordire in casa domenica: la partita con la Sacilese si giocherà allo Zanutto di San Donà di Piave sabato pomeriggio. Oggi attesa la conferma definitiva dalla Lnd di spostamento e orario (probabilmente alle 16). «Stiamo lavorando per mettere a posto lo stadio nel suo complesso, non solo il terreno. Saremo pronti – assicura Perinetti – per la partita del 20 settembre». E’ nel frattempo scattata la campagna abbonamenti e ieri, alla prima giornata di vendita che si è svolta solo presso la nuova sede di viale Ancona, sono state staccate 52 tessere. Da oggi entrano in funzione i punti vendita del circuito Vela. Intanto anche il Mestre sorride per i tre punti conquistati contro il Levico (reti di Ferrari ed Eulogi). «Non posso che ritenermi soddisfatto per questo esordio, la squadra ha giocato per 60-70 minuti in modo convincente, contro una buona formazione avversaria», commenta il presidente arancionero Stefano Serena. Circa 700 i tifosi presenti sugli spalti, un buon dato ma che non piace del tutto al patron mestrino. «Speravo in un numero superiore, vista anche l’attesa che si respirava a Mestre. Il fatto di giocare per il momento a Mogliano non deve essere un alibi». E ieri Serena ha convocato i rappresentanti dei due gruppi di tifosi «Orange Insanity» e «Brigata Ultrà» per un chiarimento, dopo i tafferugli verificatisi sugli spalti. Una serie di provocazioni verbali tra i due gruppi (il primo espressione dell’ex Mestrina, il secondo dell’ex calcio Mestre) poi sfociate in un «confronto» fisico tanto da richiedere l’intervento dei carabinieri. «Qui si tifa per la stessa squadra e queste cose – avverte il presidente – non devono più accadere». Positivo anche l’esordio della matricola Calvi Noale, che ha pareggiato (1-1) a Este, mentre la Clodiense è stata travolta (4-0) dal Borgo San Lorenzo.

Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) «L’Associazione Venezia Clubs non sosterrà il Venezia». La decisione è stata comunicata in queste ultime ore dallo stesso direttivo, in contrasto con le scelte della nuova dirigenza ritenute «ancora non consone e rispettose della tradizione veneziana». Uno degli aspetti principali della polemica che coinvolge otto club e circa 500 sostenitori, sta nei colori scelti a discapito del nero e del verde. «Pensiamo che la decisione sia ancora più motivata in quanto, nella stessa categoria e quindi nello stesso campionato, gioca il Mestre, squadra incorporata nel Venezia con il suo colore arancio nel 1987» si legge nella lettera inviata in redazione «quindi, per questa ragione, i tre colori del Venezia FC non hanno più ragione di esistere. Inoltre non capiamo la decisione della società di voler mantenere ancora i tre colori, anche dopo un sondaggio che è risultato a favore del ritorno del Venezia al neroverde. Forse la società preferirà lo stadio vuoto con pochi tifosi o soltanto con quelli che vogliono loro, vista poi la scelta della chiusura del settore distinti. Siamo inoltre totalmente in disaccordo con altre associazioni che hanno chiesto il ritorno al precedente nome Fbc Unione Venezia, richiesta assolutamente inappropriata. Vogliamo tifo, partecipazione ed entusiasmo allo stadio? Solo i colori sociali nero verdi potranno riportarli». Nei prossimi giorni l’Associazione Venezia Clubs deciderà se esporre o meno allo stadio gli striscioni dei vari club: Alla Vigna, Marco e Todaro, Ai Dogi, Vecio Leon, Jesolo, Cavallino, Tre Archi e Veneziani in terraferma.

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Tre gol per partire col vento in poppa, ma senza abbassare la guardia. Paolo Favaretto aveva esordito con una sconfitta (1-4) a Montebelluna sei anni fa, domenica a Dro ha infilato una vittoria preziosa per proseguire il lavoro di amalgama e cercare di trovare una condizione di squadra accettabile nel più breve tempo possibile. Adesso il Venezia è atteso da tre gare in sette giorni, meglio in otto, visto che contro la Sacilese si giocherà sabato, attesa tra oggi e domani l’ufficialità da parte della Lnd, allo stadio “Zanutto” di San Donà (ore 16), poi turno infrasettimanale mercoledì 16 a Monfalcone, per arrivare all’esordio casalingo al Penzo, domenica 20 settembre, contro la Virtus Verona. «I disagi per i nostri tifosi saranno solo per una partita» ha confermato ieri pomeriggio Dante Scibilia, «contro la Virtus Veona giocheremo a Sant’Elena». Nonostante l’anticipo, Favaretto ha concesso una giornata intera di riposo ai suoi giocatori, il Venezia riprende oggi pomeriggio al Taliercio. Abbonamenti. Si è aperta ieri mattina la campagna abbonamenti 2015-2016 griffata “Arancioneroverdi, uniti ripartiamo!”, la prima fase (fino a venerdì 11 settembre) consentirà ai vecchi abbonati di esercitare il diritto di opzione, ma saranno vendute anche le tessere per posti non occupati nella precedente stagione. Oltre alla nuova sede di Viale Ancona 43 (ex Carbonifera), già operativa da ieri, le tessere da stamattina potranno essere acquistate anche nei punti Vela di Piazzale Roma, Tronchetto, Lido di Venezia, Mestre via Verdi, Dolo viale Mazzini e Sottomarina viale Padova. Qualche tifoso si è presentato davanti alla sede di Viale Ancona prima dell’apertura, al termine della prima giornata sono state staccate 52 tessere, la campagna abbonamenti chiuderà venerdì 18, a 48 ore dal match interno contro la Virtus Verona.

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In senso assoluto aver pareggiato con la Cremonese è tutt’altro che un risultato disprezzabile, ma a Bassano la prima giornata di Lega Pro è stata un po’ un pugno allo stomaco. L’1-0 ha resistito fino a sette minuti dalla fine, poi il gol di Brighenti ha spento ogni entusiasmo. E ha lasciato l’amaro in bocca soprattutto per come la partita si è sviluppata. «Un peccato – sottolinea Stefano Sottili – perché avevamo fatto una partita molto buona sotto tutti i punti di vista. Abbiamo avuto anche una bella palla gol con Fabbro, ma su di lui c’è stato un recupero sensazionale di Briganti che lo ha privato del gol che sarebbe stato decisivo. Abbiamo subito l’1-1 e ci siamo rimasti male, resta però la prestazione molto buona che mi rende soddisfatto». La punizione di Roberto Candido è stata un capolavoro rimasto purtroppo incompiuto: «Abbiamo pareggiato subendo gol nell’unica occasione della Cremonese – sospira Candido – è difficile mandare giù la delusione, perché pensavo di portare a casa la vittoria. Adesso ci aspetta il FeralpiSalò perché la strada è quella giusta. E’ stata una grande emozione aver segnato, ringrazio il pubblico. E’ bello aver cominciato bene col piede giusto. Poi è bello sentire l’appoggio della gente, si gioca più sereni e quando si sente il pubblico dalla propria parte magari si tentano anche giocate particolari senza paura». Intanto sono stati ufficializzati gli orari della seconda giornata e FerlapiSalò-Bassano si disputerà domenica alle ore 17,30. La squadra guidata da Michele Serena ha cominciato con il piede giusto, andando ad espugnare il Moccagatta di Alessandria, il campo di una delle favorite per la vittoria in campionato. Un segnale da tenere in considerazione, sempre nella consapevolezza che mai come quest’anno ripetersi sarà difficile. La concorrenza è aumentata, le luci dei riflettori stavolta sono puntate tutte in direzione Bassano e viaggiare sottotraccia non sarà più possibile.

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quella biancorossa è stata l’unica vittoria esterna della prima di campionato e, anche se la prestazione non è stata delle più spettacolari, i tre punti hanno un valore enorme e consentiranno al gruppo guidato da Pasquale Marino di lavorare con serenità e di aumentare la consapevolezza nei propri mezzi. A Modena il Vicenza ha mostrato luci ed ombre, ma dopo una settimana a dir poco travagliata cominciare il campionato di serie B con una vittoria è la migliore delle medicine per migliorare sia dal punto di vista del gioco che della condizione. «Non è stato il miglior Vicenza — precisa Marino — è stato evidente che abbiamo avuto qualche problema, ma abbiamo saputo stringere i denti, soffrire e reagire guardando avanti. Abbiamo ottenuto una vittoria bella, importante e su un campo non facile. Nelle prime giornate la condizione delle squadre non è mai ottimale e anche noi, come il Modena, avevamo assenze importanti e giocatori che non sono ancora al meglio della condizione. Tutta una serie di motivi che mi fa stare contento di come è andata». Considerazioni condivisibili, anche perché il Vicenza rispetto all’anno scorso ha cambiato giocatori e soprattutto modo di giocare. «Questo è vero — conferma l’allenatore del Vicenza — nell’undici iniziale avevamo cinque nuovi giocatori rispetto all’undici della scorsa stagione e quando si cambia c’è la necessità di trovare l’intesa e l’amalgama che si raggiunge solo giocando. In certi momenti della partita si vedeva che qualche meccanismo è ancora da perfezionare, ma è normale che chi è arrivato negli ultimi giorni di mercato come Galano, oppure come altri che arrivano da infortuni, abbiano bisogno di più tempo per esprimere al massimo tutto il loro potenziale. Dopo Modena mi sento di dire che abbiamo notevoli margini di miglioramento, questi tre punti ci aiuteranno a lavorare meglio in settimana». E se il tecnico archivia con soddisfazione l’esordio in campionato del Vicenza, e molto felice è anche Stefano Giacomelli che a Modena è stato decisivo come nello scorso campionato. «Il Braglia di Modena mi porta bene – precisa l’ex pescarese – anche lo scorso campionato ho segnato il gol della vittoria nella stessa porta». Anche Giacomelli riconosce che il Vicenza ha palesato qualche problema nello sviluppo della manovra ma l’attaccante biancorosso è fiducioso. «Alla prima giornata è quasi normale non essere al top, gara dopo gara miglioreremo nello stare in campo. Sappiamo di dover fare meglio ma archiviamo l’esordio con soddisfazione; già abbiamo iniziato a pensare al Bari, vogliamo regalare un’altra gioia ai tifosi».

Ore 13.20 – (Gazzettino) Entrambe vincenti all’esordio in serie D, con identico punteggio (1-0) e per di più in trasferta. La domenica appena trascorsa resterà scolpita nella storia del Campodarsego e della Luparense San Paolo che per la prima volta si sono affacciati al campionato nazionale dilettanti raccogliendo subito soddisfazioni: biancorossi vittoriosi con l’Union Ripa Fenadora, rossoblù corsari con la Sacilese. Il tutto per la gioia dei loro presidenti, vere anime delle rispettive società. CAMPODARSEGO. «Sabato notte ho dormito poco – racconta Daniele Pagin – da quanto sentivo la partita. Man mano che si avvicinava l’inizio della gara aumentava la pressione. Non mi aspettavo una partenza del genere e un gioco così bello considerato che la squadra è nuova, sono molto contento. Sabato mattina avevo parlato ai ragazzi chiedendo a loro di essere umili e di dare tutto in campo, mi hanno seguito alla lettera. Partire con una vittoria dà grande entusiasmo anche a tutto l’ambiente: almeno un centinaio di tifosi sono venuti a vederci e alla fine erano tutti felici». Al triplice fischio, con la vittoria in tasca, è stata una liberazione. «Mi sono emozionato, la tensione era fortissima. Ci tenevo molto a vincere, negli ultimi minuti guardavo in continuazione l’orologio nella speranza che finisse presto. Ho ricevuto moltissimi messaggi di congratulazioni. Tra gli altri, mi hanno fatto molto piacere quelli del sindaco Mirko Patron e dell’assessore allo sport Valter Gallo, e del direttore sportivo Fabrizio De Poli del Padova». Adesso il debutto al Gabbiano nel derby con l’Este che andrà in scena nell’anticipo di sabato. «Dobbiamo restare con i piedi per terra, anche se l’obiettivo è fare un buon campionato. Affrontiamo una realtà come l’Este che ha sempre fatto molto bene in questa categoria, ma noi siamo cresciuti molto e ce la giocheremo. Sabato mi aspetto lo stadio pieno». Intanto, giovedì si apre la campagna abbonamenti: costo della tessera 120 euro. LUPARENSE SAN PAOLO. «Ero curioso di vedere come sarebbe stato l’esordio – afferma Stefano Zarattini – Portiamo a casa tre punti molto importanti, anche se c’è ancora da lavorare e abbiamo molti margini di miglioramento. È stata una vittoria davvero sofferta, bisogna ringraziare i ragazzi per il grande spirito e l’abnegazione che ci hanno messo fino alla fine per centrare il risultato». Prima di scendere in campo si è consumato un rito che sarà ripetuto nelle prossime partite. «Ci siamo abbracciati tutti in spogliatoio, giocatori, staff tecnico e dirigenti. Ci siamo detti: partiamo per questa nuova avventura e andiamo a fare qualcosa d’importante, urlando alla fine Forza Lupi. È una cosa che mi è piaciuta molto e che ripeteremo prima di ogni partita». A cominciare dalla prossima gara che segna il debutto casalingo con il Giorgione, sfida particolarmente sentita che sarà anticipata quasi certamente a sabato, dato che le società hanno fatto richiesta in tal senso alla Lega. «Sarò ancora più emozionato di domenica. Ci tenevo a fare un buon risultato con la Sacilese per creare ulteriore entusiasmo e portare molta gente all’esordio nel nostro stadio. Senza togliere nulla alle sfide con le padovane, per noi il vero derby è con il Giorgione. I nostri paesi sono confinanti e c’è una rivalità che va avanti da decenni».

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) La sfida Campodarsego-Este si giocherà in anticipo: le due società si sono accordate per disputare la partita sabato 12, alle ore 15 al “Gabbiano” di Campodarsego (via Olmo), in vista del turno infrasettimanale di mercoledì 16. L’Abano, invece, domenica giocherà al Nuovo Stadio di Este (sempre alle 15) la partitissima contro la Triestina.

Ore 12.40 – (Gazzettino) Nel segno di Giulio Bizzotto. La stagione di Lega Pro del Cittadella ha un protagonista ben preciso, almeno per quanto riguarda i gol realizzati, ed è il giovane ex Primavera. È attualmente capocannoniere di Coppa Italia con 5 centri, e alla prima di campionato, domenica con il Cuneo, ha puntualmente timbrato il cartellino. Niente male davvero, per un giovanotto che compirà 19 anni il mese prossimo, un inizio travolgente che ha sorpreso pure il diretto interessato: «Non ci ho nemmeno mai pensato. Non mi sono posto degli obiettivi personali, dall’inizio della preparazione mi sto impegnando per offrire il mio contributo alla squadra. Sono felice di giocare e di fare gol, ma il bene del Cittadella è la cosa che mi preme di più». Del resto Venturato anche in attacco ha possibilità di scegliere: «Esatto, cerco di approfittarne finché posso, consapevole che adesso tocca a me, poi si vedrà».
Aldilà dei gol – fondamentali – Bizzotto non sembra proprio un giovane della Primavera trapiantato in prima squadra. Si è integrato bene sia nei meccanismi della squadra che con i compagni: «Ho avuto l’assaggio nella scorsa stagione, un ragazzo come me che arriva dalle giovanili deve soltanto seguire le indicazioni che gli vengono date, dall’allenatore e dai compagni più esperti». È ancora giovanissimo, gli manca un po’ di cattiveria al momento di concludere verso la porta avversaria: «Assolutamente sì, e non soltanto io. Le partite come quella con il Cuneo le dobbiamo chiudere prima, capitalizzare le occasioni che si creano, perché anche sul 2-0 basta poco per riaprire un incontro. Domenica abbiamo comunque giocato una buona partita». Come si trova con i nuovi arrivati in casa granata? «Iori e Pascali sono quelli che mi stanno dando tanti consigli, al pari di Coralli, un altro senatore. Se ascolti loro, vai sempre sul sicuro». Il suo rapporto con Venturato? «È un grande allenatore, ha le sue idee che sta cercando di farci assimilare. Come gioco ci siamo, dobbiamo affinare i meccanismi, i movimenti». Ci eravamo lasciati con una maturità da prendere e il futuro da decidere… «Mi sono diplomato, avevo detto di non volermi iscrivere subito all’università ma i miei genitori mi hanno fatto cambiare idea. Seguirò economia, da privatista, così avrò maggiore libertà nella gestione del tempo libero. In estate ho visto il mare solo per tre giorni, e finché non inizieranno gli studi avrò ancora qualche scorcio di giornata per potermi rilassare, da vivere con gli amici».

Ore 12.20 – (Gazzettino) Il Cittadella ha tesserato Lucas Cossenzo Chiaretti, attaccante nato a Belo Horizonte, Brasile, il 22 settembre 1987. In Italia ha vestito le maglie di Taranto e Pescara, nell’ultima stagione invece è tornato nel proprio paese, giocando con l’Atletico Bragantino (serie B brasiliana). In estate ha provato con la Pro Vercelli, che alla fine non l’ha tesserato, così Stefano Marchetti non ha perso tempo e se l’è portato a casa: «È l’attaccante con le caratteristiche che cercavo. Gli stavo sotto, e quando ho visto che c’è stata la possibilità di metterlo sotto contratto, abbiamo raggiunto l’accordo. Molto velocemente, anche: Chiaretti voleva le stesse cose che chiedevo io, l’intesa non è stata difficile». Il dg del Cittadella aveva confidato di poter prendere qualcuno anche dopo la chiusura del calciomercato: «Avevo in mente il nome di Chiaretti, ma la mia era più una speranza di poterlo avere che un vero obiettivo. Alla fine è arrivato da noi, ne sono felice. È un giocatore molto tecnico, veloce, può ricoprire tutti i ruoli sul fronte offensivo salvo fare la prima punta. Lo vedo bene come secondo attaccante, oppure trequartista». PRO PATRIA – Niente trasferta a Busto Arsizio per il Cittadella. Ieri la Lega ha rinviato la partita con la Pro Patria a data da destinarsi, essendo ancora incerto il futuro della società lombarda, che ha saltato l’esordio contro Pavia.

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Come volevasi dimostrare: dopo quella con il Pavia, in programma l’altroieri, la Pro Patria, che non si è ancora iscritta dopo la decisione del Consiglio Federale di ripescarla in terza serie (ha tempo sino a giovedì 10) ha ottenuto il rinvio della gara con il Cittadella di domenica 13 a data da destinarsi. Questo il programma nel girone A: Cremonese-Pavia ore 20.30; Cuneo-Alessandria ore 15; Feralpisalò-Bassano Virtus ore 17.30; Lumezzane-Reggiana ore 17.30; Padova-Pro Piacenza ore 17.30; Pordenone-Albinoleffe ore 17.30; Renate-Giana Erminio ore 15 (stadio Città di Meda di Meda); Sud Tirol-Mantova ore 18. «Eravamo anche noi in attesa di sapere quello che sarebbe successo», il commento di Stefano Marchetti, d.g. granata, alla notizia del rinvio. «È chiaro che non è facile vivere questa situazione. Avremmo bisogno di chiarezza, perché le partite vanno preparate e gli avversari studiati, mentre ci troviamo costretti a ragionare giorno per giorno. E poi sarò sincero: non ho nemmeno seguito più di tanto la vicenda della Pro Patria perché tutto quello che è accaduto in questi mesi francamente mi ha nauseato».

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Un brasiliano al Cittadella. È Lucas Cossenzo Chiaretti, attaccante versatile di quasi 28 anni (li compirà il 22 settembre), nato a Belo Horizonte, che si è accordato con la società granata per una stagione. Il giocatore era svincolato, ecco perché è stato possibile ingaggiarlo a mercato ufficialmente concluso. In queste settimane si è allenato con la Pro Vercelli, ma ovviamente dovrà ritrovare il ritmo-partita, visto che quest’estate non ha avuto modo di disputare amichevoli. Al gruppo a disposizione di Roberto Venturato si aggregherà soltanto oggi pomeriggio, quando sarà presentato ufficialmente, prima della ripresa degli allenamenti, al Tombolato. L’esperienza non gli manca: cresciuto nelle giovanili del Cruzeiro, storico club della sua città natale che negli anni ha lanciato campioni come Tostao e Ronaldo, ha già trascorso cinque stagioni in Italia, tra Andria (31 presenze e 2 gol), Taranto (41 e 8 reti) e Pescara (in Serie A tra il 2012 e il 2014, senza però trovare spazio se non in Coppa Italia). Rientrato in patria lo scorso febbraio, ha giocato nel Bragantino prima di tornare nel Belpaese. «È stata una trattativa molto rapida», spiega il d.g. Stefano Marchetti. «Conosco bene Chiaretti, ma non sapevo che fosse di nuovo in Italia, altrimenti lo avrei cercato prima. Risponde esattamente all’identikit del giocatore che volevo e chiude il nostro mercato: ha qualità tecniche importanti, è molto rapido e sa ricoprire più ruoli perché può fare la seconda punta, il trequartista e l’esterno sinistro. In queste settimane si è sempre allenato, eppure la sua situazione è simile a quella di Litteri: ha bisogno di giocare per trovare la migliore condizione». Il suo arrivo magari porterà quella concretezza che, nel match vinto contro il Cuneo, è mancata. «È stata l’unica pecca di una grande prova, perché certe partite vanno chiuse prima, per evitare di ritrovarsi a giocare i minuti finali con i patemi d’animo che abbiamo avuto domenica. Sinceramente, però, sarei stato più preoccupato se non avessimo creato occasioni. Invece, pur contro un avversario organizzato e che ci ha pressato molto, ne abbiamo avute tante, proponendo un ottimo calcio. Anche alla luce di questa partita, spero che chi ancora non si è abbonato capisca quanti sforzi ha fatto la società dopo la retrocessione, costruendo una squadra di valore e completando i lavori in Tribuna Est, ideale per richiamare le famiglie allo stadio. Mi piacerebbe davvero vederne di più al Tombolato, perché credo che il nostro ambiente sia proprio a misura di famiglia». A riguardo, va detto che ieri gli abbonati sono saliti a 950, ma ci sarà tempo fino al 25 settembre, prima della seconda partita casalinga di campionato contro la Pro Piacenza, per sottoscrivere la propria tessera. Intanto, la società sta lavorando per inserire un’amichevole nel programma settimanale, inizialmente non prevista ma motivata dal rinvio dell’incontro con la Pro Patria

Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Un’altra pennellata di «esotico». Un altro acquisto andato a segno ben oltre la sirena del gong del calciomercato e sfruttando la lunga lista degli svincolati. Dopo il fallito assalto a Juan Antonio (ex Brescia, Parma e Feralpisalò, che ha preferito tornare in Argentina), il Cittadella ha messo sotto contratto ieri fino al 30 giugno 2016 Luca Cossenzo Chiaretti, attaccante nato a Belo Horizonte (Brasile) il 22 settembre 1987. Chiaretti ha maturato esperienze nel campionato brasiliano oltre che in Italia con le maglie di Taranto, Andria e Pescara. Una trattativa lampo che si è concretizzata nel corso del weekend, proprio in coincidenza della vittoria alla prima di campionato per 2-1 contro il Cuneo. «E’ stato un acquisto mirato — spiega il direttore generale Stefano Marchetti — una seconda punta tecnica. che ha ricoperto tutti i ruoli dell’attacco. L’accordo raggiunto è stato per un anno, non sapevo nemmeno si trovasse in Italia, altrimenti avrei provato a chiudere molto prima». Chiaretti sarà subito a disposizione di Roberto Venturato, che si gode i gol contro il Cuneo. Quello di Lamin Yallow ha confermato ancora una volta, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto sia stato indovinato rivolgersi alla Primavera del Chievo (capace di primeggiare nell’ultimo anno ad altissimi livelli) per completare il reparto degli esterni. «Dobbiamo combattere tutti insieme per tornare in serie B — sottolinea l’esterno gambiano — e non permetterci errori come quello che ha portato al gol del Cuneo. Il balletto dopo il gol con Paolucci e Iori? Una coreografia che avevo visto in tv. Cittadella è molto piccola come città rispetto a Verona, mi piace molto come ambiente. Con la società e con i compagni mi trovo bene, il mister è una bravissima persona e mi stanno tutti aiutando anche nell’imparare l’italiano». Nel frattempo il match con la Pro Patria, in programma domenica a Busto, è stata rinviata a data da destinarsi per il ripescaggio del club lombardo avvenuto dopo gli stravolgimenti legati al processo sul calcioscommesse e considerati i venti giorni di proroga concessi per completare l’organico nella nuova categoria.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Nella ripresa sembrava esserci anche un penalty su Cunico. «Era rigore, è stato tirato per la maglia, si vede anche dalle immagini televisive. E poi non ha senso che un giocatore solo davanti al portiere si butti a terra». Il prossimo avversario è la Pro Piacenza nel debutto all’Euganeo. «Da domani (oggi) ci rimboccheremo le maniche e inizieremo a lavorare per fare una grande partita e conquistare i tre punti. Questo girone è molto difficile, sarà un campionato equilibrato dato che ci sono tante ottime squadre. Il Padova non deve comunque pensare alle altre, ma solo a sé stesso. Facciamo il nostro e vediamo dove possiamo arrivare». Pereira è reduce da alcune stagioni in serie B, ma si è calato subito al meglio nella nuova realtà. «La Lega Pro è un campionato di altissimo livello, quest’anno ancora di più alla luce delle squadre che ci sono. Siamo nel girone più difficile, ci sarà da lottare e tutta la nostra squadra è pronta a farlo partita dopo partita».

Ore 10.40 – (Gazzettino) A Reggio Emilia si è visto il vero Padova, che ha fatto dimenticare la prova opaca in Coppa Italia. «Quella sconfitta ci è servita da lezione. Ci ha fatto capire che se non sei concentrato e cattivo agonisticamente, fai fatica con qualsiasi squadra. Mettendoci la giusta concentrazione e cattiveria il Padova può dire la sua in tutte le partite, ce lo dobbiamo mettere in testa. E in un campo difficile come quello di domenica si è visto: sin dal primo minuto la squadra ha dato un segnale forte, c’era grande voglia di fare bene e di lottare tutti insieme. È un aspetto dal quale dobbiamo prendere spunto e che ci fa guardare avanti con fiducia». È arrivato un pareggio, anche se avreste meritato il bottino pieno. «Se giochiamo così i tre punti arriveranno presto. Nel primo tempo meritavamo il vantaggio, la ripresa è stata più equilibrata. Non dimentichiamo che di fronte avevamo una buona squadra che ci teneva a fare bene davanti al proprio pubblico: questo punto ci porta a pensare che siamo sulla strada giusta e che dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Solo così arriverà la vittoria».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Una rovesciata vincente nella quale c’è tutta la sua fantasia brasiliana. Ci ha impiegato poco più di quaranta secondi Neto Pereira per timbrare al Mapei Stadium il primo sigillo biancoscudato in campionato, ed entrare definitivamente nel cuore dei tifosi. Una prodezza da fuoriclasse che l’attaccante ha festeggiato domenica sera insieme a Diniz e Fabiano al rientro a Padova. «Siamo andati a mangiare una pizza insieme alle nostre famiglie, una cosa tranquilla. Tra noi connazionali c’è una bella amicizia e ci frequentiamo anche fuori dal campo. Segnare è sempre importante se serve a portare punti a casa, il pareggio con la Reggiana ci dà morale per il futuro». La dedica del gol è per la famiglia. «Alla mia compagna Elena e ai miei cari. Ho ricevuto messaggi di congratulazioni da ex compagni di squadra e da amici, mi hanno fatto molto piacere. Ma i complimenti sono da fare a tutta la squadra, ha fatto una prestazione importante».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Sarà domenica alle 17.30 l’esordio casalingo in campionato del Padova nella sfida con la Pro Piacenza, lo ha reso noto ieri la Lega. Oggi pomeriggio i biancoscudati si ritroveranno alla Guizza per la ripresa della preparazione e sarà anche l’occasione per valutare le condizioni di alcuni giocatori: da vedere se Altinier si riaggregherà regolarmente ai compagni. L’attaccante è stato convocato per la trasferta in terra emiliana dopo il controllo specialistico effettuato sabato mattina (fastidio al flessore della gamba sinistra), ma la settimana passata si è allenato con il contagocce. Da valutare anche l’eventuale rientro di Ilari, neppure convocato con la Reggiana dato che la scorsa settimana gli è stato aspirato un ematoma alla gamba. Intanto, oggi alle 18.30 al Macron Store (via Croce Rossa) saranno presentate le nuove maglie ufficiali e ci sarà anche la presentazione della scuola calcio biancoscudata. ABBONAMENTI. Sono 78 le tessere sottoscritte ieri, per un totale che ha raggiunto quota 2.715. I tifosi hanno ancora tre giorni di tempo per abbonarsi recandosi nella sede biancoscudata, dato che la chiusura è fissata giovedì. Gli orari: oggi dalle 15 alle 19, domani e giovedì dalle 15 alle 21. Sempre in sede, nei medesimi orari, sono disponibili per la consegna le Supporter Card (tessera del Tifoso) sottoscritte dal 30 luglio al 20 agosto.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Mancano tre giorni alla chiusura degli abbonamenti, ieri fermatisi a 2.715. Dove spera di arrivare? «Sappiamo che non sarà più come l’anno scorso: non giocheremo in casa anche lontano dall’Euganeo, i numeri delle avversarie saranno ben diversi da quelli della D. Spero quindi che per l’Euganeo gli abbonamenti ci riservino un rush finale di sottoscrizioni, che ci faccia superare almeno quota 3 mila in maniera significativa. Altrimenti, quelli che fino a giovedì non credono in questa squadra, magari si ricrederanno in futuro, ma allora dovranno comprarsi il biglietto…». Come vi spiegate il calo rispetto ad un anno fa? «Ci sono diverse scuole di pensiero, e io non so quale sposare. Forse un po’ di diffidenza, forse il salto di categoria che penalizza la logistica, ma non saprei quale interpretazione dare. Noi cerchiamo di andare incontro ai tifosi, l’abbiamo fatto anche sul mercato costruendo una rosa importante: sono sicuro che i numeri con il tempo arriveranno».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Anche lei è dell’idea che sia il 4-2-3-1 il modulo più efficace? «Diciamo che questo schema è sempre stato nella testa dell’allenatore, lo sappiamo. Probabilmente nell’arco dell’anno ogni tanto serviranno soluzioni alternative, ma la partita con la Reggiana ci ha mostrato che abbiamo coperto molto bene ogni zona del campo. Quale risultato potremo raggiungere non lo so, ma siamo competitivi e in questa categoria ci possiamo stare davvero». Cosa l’ha convinta di più? «Avevo un po’ di paura per ciò che sarebbe stata la condizione fisica, invece in velocità abbiamo dato il meglio di noi e messo sempre in difficoltà i granata. Promuovo, per così dire, la squadra di domenica: al 99% ha dimostrato che le nostre scelte sono state azzeccate, speriamo che le valutazioni che verranno da qui in avanti ci permettano di promuovere anche il restante 1%». Adesso arrivano due partite in casa, contro Pro Piacenza e Lumezzane… «Una bella occasione, perché la nostra tifoseria può darci una grossa mano. Ma non saranno di sicuro facili: Pro Piacenza e Lumezzane ci metteranno in difficoltà tanto quanto la Reggiana».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dopo lo spavento della prima all’Euganeo contro il Pordenone (ma in Coppa), a Reggio Emilia il Padova ha saputo ritrovare se stesso e conquistare tifosi e applausi. E in società, ieri pomeriggio, se ne sarà parlato abbondantemente nel corso della riunione-fiume che ha tenuto impegnato lo stato maggiore fino all’ora di cena. Presidente Giuseppe Bergamin, che impressione le ha fatto la prima formazione “da campionato” dei biancoscudati? «Molto soddisfacente, anche se la vittoria ci avrebbe dato quel plus ulteriore. Affrontavamo una squadra importante e con la dichiarata intenzione di raggiungere determinati obiettivi, e avremmo anche potuto portare a casa più di un punto. Ho visto un Padova assolutamente diverso da quello di una settimana prima, e questo mi ha confortato perché so che quella che abbiamo costruito è davvero una buona compagine, che ha le potenzialità per fare la sua bella figura di fronte a qualsiasi avversario. E anche mister Parlato ha dimostrato di aver inquadrato bene la situazione dal punto di vista tattico».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È fissata per questo pomeriggio la ripresa degli allenamenti dei biancoscudati: dopo il giorno di riposo concesso ieri da Parlato alla squadra – legittimo dopo il bel pareggio di Reggio Emilia e la sosta “saltata” la settimana scorsa in seguito alla brutta prova offerta contro il Pordenone – il Padova svolgerà alle 15.30 alla Guizza la prima seduta di allenamento settimanale, cominciando la marcia di avvicinamento alla sfida casalinga di campionato contro la Pro Piacenza (ore 17.30). Quindi, alle 18.30 tutti i giocatori della prima squadra, insieme a staff tecnico e dirigenza, si trasferiranno al Macron Store di via della Croce Rossa (zona Stanga) per la presentazione ufficiale delle nuove divise da gioco: la prima maglia, bianca con un grosso biancoscudo stilizzato all’altezza del cuore, ha già esordito domenica scorsa contro la Reggiana, mentre verranno svelate per la prima volta la seconda (rossa) e la terza casacca (nera). Nella stessa occasione ci sarà pure la presentazione della Scuola Calcio per la stagione 2015/16.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) La rinuncia a Manuel Giandonato ne è una logica conseguenza, a meno che non si voglia mandare fuori ruolo almeno due componenti della rosa. «Forse nemmeno noi ci saremmo aspettati una simile prestazione — ammette l’allenatore campano — ma abbiamo cambiato tanto e abbiamo bisogno di lavorare. La nostra squadra ha nomi importanti ma non basta. Dobbiamo far parlare il campo, facciamo un passo alla volta, cerchiamo di fare il massimo poi vedremo dove arriveremo». Per domenica prossima Parlato spera di recuperare Ilari e Altinier, che potrebbe tornare a disposizione dopo aver alzato bandiera bianca domenica. Due rientri importanti che, assieme al maggiore minutaggio e alla crescita di condizione di Corti, dovrebbero garantire un ulteriore passo in avanti alla squadra. Nel frattempo il Consiglio della Lega Pro sta valutando una modifica del format stagionale, che potrebbe ricalcare quello visto nella prima giornata e quello della seconda, comunicato ieri.  Ci sarebbe solo un anticipo al sabato sera e un posticipo il lunedì sera: le restanti partite si giocherebbero tutte alla domenica, «spalmate» in tre orari diversi (quelle che vanno per la maggiore sono le 15, le 17.30 e le 20.30 ma su questo punto sono in corso discussioni e approfondimenti). Intanto domenica prossima Padova-Pro Piacenza si giocherà alle 17.30, quindi nello stesso orario della prima giornata e del debutto in Coppa Italia all’Euganeo contro il Pordenone.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Come per incanto, il Padova rifiorisce. Almeno per sessanta minuti, la squadra vista all’opera a Reggio Emilia ha dato sensazioni positive. Molto positive. Una partita, quella pareggiata 1-1 al mapei Stadium, che ha ricordato almeno in parte quella di Mantova. Primo tempo molto buono, progressivo calo e qualche affanno nel finale, con un palo della Reggiana che ha fatto tremare tutti. Sarebbe stato troppo, in tutta onestà, considerato quanto visto sul campo. «La partita col Pordenone ci è servita di lezione — spiega Neto Pereira, autore del gol lampo che, dopo 48 secondi, sembrava poter indirizzare la partita in una direzione ben precisa — portiamo a casa un punto da un campo difficile. E senza sottolineare i singoli pregi, tutta la squadra ha lottato e questo risultato sul campo di una delle squadre più attrezzate del girone A ci darà morale anche per il futuro. Stiamo lavorando molto e sono sicuro che il gruppo abbia già preso forma. Sono molto felice di avere segnato, è stato emozionante fare gol sotto i tanti tifosi presenti. Abbiamo lavorato molto per iniziare al meglio, quindi siamo soddisfatti. Non so se davanti rendo meglio, non penso sia questione di modulo, ma di atteggiamento. Se ci comportiamo da squadra vera, tutto viene di conseguenza». Concetto ribadito da Carmine Parlato tornato al caro, vecchio 4-2-3-1, modulo che offre maggiori garanzie di equilibri e di tenuta, considerati i giocatori a disposizione.

Ore 08.30 – Allenamento pomeridiano per i Biancoscudati alla Guizza.

Ore 08.28 – Lega Pro girone A, il prossimo turno (seconda giornata, domenica 13 settembre): Cremonese-Pavia, Cuneo-Alessandria, FeralpiSalò-Bassano, Lumezzane-Reggiana, Padova-Pro Piacenza, Pordenone-AlbinoLeffe, Renate-Giana Erminio, SudTirol-Mantova, Pro Patria-Cittadella

Ore 08.26 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella, FeralpiSalò, Giana Erminio, Mantova e SudTirol 3, Bassano, Cremonese, Padova, Pordenone, Pro Piacenza e Reggiana 1, AlbinoLeffe, Alessandria, Cuneo, Lumezzane, Renate, Pavia e Pro Patria o.

Ore 08.24 – Lega Pro girone A, i risultati della prima giornata: AlbinoLeffe-SudTirol 0-1 (Maritato su rigore al 31′ pt), Alessandria-FeralpiSalò 1-2 (Iunco (Al) al 38′ pt, Guerra (Fs) al 7′ st, Romero (Fs) al 25′ st), Bassano Virtus-Cremonese 1-1 (Candido (Bv) al 24′ pt, Brighenti (Cr) al 38′ st), Cittadella-Cuneo 2-1 (Jallow (Ci) al 19′ pt, Bizzotto (Ci) al 12′ st, Ruggiero (Cu) al 38′ st), Giana Erminio-Lumezzane 2-1 (Cruz (Lu) al 8′ st, Perico (Ge) al 28′ st, Bruno (Ge) su rigore al 47′ st), Mantova-Renate 1-0 (Caridi (Ma) al 35′ st), Pavia-Pro Patria rinviata a mercoledì 16 settembre, Pro Piacenza-Pordenone 1-1 (Pederzoli (Pn) al 9′ pt, Alessandro (Pp) su rigore al 34′ st), Reggiana-Padova 1-1 (Neto Pereira (Pd) al 1′ pt, Arma (Re) al 7′ pt).

Ore 08.22 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.20 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 7 settembre: giorno di riposo per i Biancoscudati, che contro il Pro Piacenza giocheranno domenica alle ore 17.30.




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