Finalmente si parte, e tra i più contenti c’è sicuramente il tecnico granata Alberto Colombo. «Sono ormai due mesi che abbiamo iniziato e le partite fatte sono state relativamente poche. Quindi ben venga questo inizio anche se l’ultima settimana, un po’ per tutti, è stata complicata. Speriamo di farlo col piede giusto: darebbe entusiasmo a tutto l’ambiente». Si inizia con un mercato che di fatto non è ancora chiuso. Cosa ne pensa? «Mi sembra di vedere un albergo con le porte girevoli: chi entra, chi esce. Il calcio sta andando in questa direzione, ma i veri professionisti sono abituati a cambiare e a calarsi immediatmente in un’altra realtà. Quindi, se sono qui devono essere qui con la testa giusta per il bene loro e per il bene della squadra». C’è qualche riferimento al caso Vacca? «E’ una scelta che ha preso lui. La società ha preso la sua decisione: chi vuole giocare nella Reggiana deve essere motivato. Vacca è sicuramente un giocatore di valore ma la Reggiana in rosa ha gente come Maltese, Parola, Danza oltre all’ultimo arrivato Barolomei: siamo coperti. Si riparte con il 4-3-3? «Se porta risultati sicuramente sì. Se dovessero esserci problemi si potrebbe anche cambiare. L’anno scorso questo modulo ha pagato e comunque in questo momento non c’è un’altra punta da poter affiancare ad Arma. Quindi speriamo che non arrivi qualche raffreddore perchè in questo momento davanti abbiamo un solo giocatore e non ci sono alternative». La Reggiana sarà palla a terra e cross per Arma? «La squadra deve saper leggere le situazioni e deve quindi saper giocare in tutti i modi». La prima di campionato quali insidie nasconde? «Siamo tutti, chi più chi meno, dei punti interrogativi. I veri valori non si conoscono e tutto può succedere». La Reggiana viene messa tra le favorite: le pesa? «Mi pesa nel momento in cui non riusciamo a reggerlo. Intanto significa che abbiamo fatto bene l’anno scorso e quindi dobbiamo riconfermarci sugli stessi livelli e possibilmente migliorarli». Nolè a che punto è? «Non perfette ma è ad un buon punto. E’ un giocatore che sa cogliere i momenti giusti della partite, può essere determinante». Mogos sarà titolare? «E’ qui da due giorni ma lo voglio utilizzare”. Ultima battuta sul Padova. «E’ una neo promossa mascherata e rimane pur sempre una nobile decaduta. Ha blasone, ha tifoseria ed è una piazza importante. Ha fatto investimenti importanti e ha dei nomi di tutto rispetto: Neto Pereira, Corti, Fabiano e Diniz: sulla carta è un’altra delle squadre che vorrebbe partecipare al banchetto con il pranzo più importante».
(Fonte: Gazzetta di Reggio)