Prima illuso, poi deluso. Ma pronto a tornare a dedicarsi alla causa granata. Michele Pellizzer non si nasconde: l’interesse del Pescara nei suoi confronti lo aveva lusingato e, dopo quattro stagioni e 141 presenze sotto le Mura, il difensore di Asolo è stato davvero sul punto di cambiare aria. «Il Pescara mi ha contattato personalmente prima della chiusura del mercato, e io ho messo il d.g. Marchetti al corrente della situazione. Sarei potuto partire, ma le società non hanno trovato un accordo: il Cittadella puntava a cedermi a titolo definitivo, mentre gli abruzzesi non volevano spendere e pensavano al prestito con diritto di riscatto, tant’è che alla fine hanno scelto uno svincolato, Campagnaro. Mi aveva cercato il Brescia, tempo fa, e negli ultimi giorni la Ternana, ma sempre con le stesse condizioni che proponeva il Pescara». Lei è legato al Citta ancora per tre stagioni (quest’anno più l’opzione per i due successivi): dobbiamo pensarla con la valigia ancora da disfare in attesa del mercato di gennaio? «Non si può sapere cosa succederà così avanti nel tempo. Non nascondo che mi ero illuso di poter restare in Serie B, ma allo stesso tempo aggiungo che ora resto qui, concentrato sul Cittadella, pronto a fare il meglio possibile già dall’esordio di domenica con il Cuneo». La concorrenza, dietro, abbonda, visto che Pascali non sembra uno destinato a fare panchina e nel suo ruolo ci sono pure Scaglia, De Leidi e, volendo, Cappelletti. «È uno stimolo in più avere in gruppo compagni così validi. La stagione è lunga e avere un paio di alternative in ogni ruolo sarà importante. E poi Pascali potrà giocare anche a centrocampo». L’aver perso la fascia di capitano, passata a Iori, ha influito sulla voglia di trovare una nuova destinazione? «No, questo non c’entra. Anche se non nascondo che, quando mi è stato comunicato che non l’avrei più indossata, non l’ho presa bene. Mi è stato detto che la scelta è stata dettata dalla maggiore esperienza di Manuel e l’ho accettata». Che tipo di campionato si immagina per il Citta, di nuovo “suo”? «Se giochiamo come sappiamo, possiamo essere la squadra da battere, ma bisognerà calarsi subito nella nuova realtà, perché se prendi sotto gamba la Lega Pro, rischi di pagare pegno. La campagna acquisti è stata importante: Litteri, l’ultimo arrivato, secondo me è un lusso per questa categoria. È uno che non molla mai: ricordo tante sportellate in B con lui». Le rivali? «Pavia, Alessandria e Reggiana. Il Padova forse parte un gradino sotto: molto dipende dall’alchimia che si creerà, ma Neto Pereira può fare la differenza».
(Fonte: Mattino di Padova)
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Durante il mercato che si è da poco concluso, Michele Pellizzer era uno dei giocatori del Cittadella accreditati di avere richieste di trasferimento a squadre di serie B. Come Massimiliano Busellato che si è accasato alla Ternana e Federico Gerardi passato al Como. A bocce ferme il difensore granata non ha difficoltà a spiegare come sono andate le cose che lo riguardano. «Prima del ritiro a Lavarone – racconta – c’è stato un interessamento del Brescia e successivamente anche uno da parte della Ternana. Una trattativa vera e propria si è instaurata, però, soltanto con il Pescara, società con la quale ho avuto anche un contatto diretto, ma proprio nell’ultimo giorno di mercato il club abruzzese ha optato per una decisione diversa (l’argentino Hugo Campagnaro, svincolato ex Inter ndr)». Sui motivi che hanno pesato in questa scelta, continua Pellizzer: «Ho sempre tenuto un comportamento corretto con la società, per cui ho informato il direttore generale Stefano Marchetti, che ha avuti i suoi contatti con il Pescara. In pratica il Cittadella chiedeva un mio trasferimento a titolo definitivo, mentre la controparte avrebbe gradito una formula diversa. Fin da quest’estate la società sapeva che avrei gradito continuare a giocare in serie B, qualora avessi avuto delle richieste. Ci abbiamo provato nella piena e reciproca chiarezza. Non se ne è fatto nulla e su questo non ci sono malumori. Il mio impegno continuerà ad essere totale per la maglia granata». Su eventuali valutazioni nella riapertura del mercato a gennaio, il difensore taglia corto: «Non ho idea. Adesso non ci penso proprio perchè voglio essere concentrato sul campionato che sta per iniziare». Sulle prospettive del Cittadella in Lega Pro, afferma Pellizzer: «A mio avviso la squadra è competitiva per puntare molto in alto. La rosa è composta da un buon mix di giovani promettenti e di giocatori esperti. Vincere un campionato però è sempre difficile, ci proveremo senza parlare troppo e cercando di dimostrarlo con i fatti». Fra le concorrenti più quotate, sottolinea: «Le squadre che hanno maggiori possibilità di puntare alla promozione a mio avviso sono Pavia, Alessandria e Reggiana. Un gradino sotto ci metterei Padova e Bassano, ma le sorprese non mancheranno a manifestarsi durante il campionato». Sul nuovo corso con la guida tecnica di Roberto Venturato, il difensore granata conclude: «Personalmente mi trovo bene, il metodo del nuovo allenatore mi piace. Il campionato di Lega Pro è sicuramente diverso dalla serie B, ma in fondo per centrare gli obiettivi i punti di forza a Cittadella sono la solidità della società, la forza del gruppo e la compattezza dell’ambiente. Credo che con questi presupposti, e magari con quel pizzico di fortuna che non guasta mai, si possa essere fiduciosi in una stagione che potrà regalare soddisfazioni ai tifosi granata».
(Fonte: Gazzettino)