“Dopo tante tribolazioni, finalmente un risultato che da morale”. È sintetico ma dice tutto, il commento di Alessandro Fabian al termine della prova di World Triathlon Series di Stoccolma. L’atleta azzurro, che quest’anno ha sempre inseguito la forma migliore a causa di piccoli ma fastidiosi infortuni, ha finalmente potuto riassaporare il gusto di una gara corsa da protagonista, spalla a spalla con i migliori triatleti del mondo. Le avvisaglie di una crescita e di un buono stato di forma c’erano state anche due settimane fa alla pre-olimpica di Rio; ma in quel caso la sfortuna ci si era messa di mezzo: Fabian era infatti caduto in discesa durante la prova di ciclismo, mentre era in fuga con altri dieci compagni di avventura. La prova di nuoto ha fatto quel minimo di selezione che è bastato ad un primo gruppo di atleti per tentare la fuga in bicicletta. il divario tra i primi e gli inseguitori è andato aumentando chilometro dopo chilometro, anche grazie ad un percorso tecnico e ricco di curve e strappi. Partiti per la frazione di corsa, lo spagnolo Gomez ha preso subito la testa della corsa e, forte di un 29’28” sui 10 km finali, ha conquistato il primo gradino del podio davanti a Pereira (Portogallo) e Royle (Australia). Fabian ha corso come sua abitudine in progressione, facendo registrare sul 10mila un confortante 30’56” che gli è valso l’ottavo posto finale ed il rientro nella top ten in una gara di WTS: “Avevo davvero bisogno di un bel risultato – conclude Fabian – non tanto e non solo per i punti necessari alla qualificazione olimpica, ma soprattutto per ritrovare un po’ di morale. È normale che dopo un anno in cui ti alleni, fai fatica e vedi pochi risultati, possa esserci un po’ di sconforto. La gara di Rio mi aveva già detto che ero sulla buona strada. Stoccolma è una bella iniezione di fiducia. Ora vedrò di raccogliere il massimo possibile in queste ultime gare di stagione, correndo senza stress e senza troppa pressione”.