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Ore 22.00 – (Alto Adige) Ultime rifiniture per l’Alto Adige che la prossima settimana debutterà nella sedicesima stagione tra i professionisti. I biancorossi hanno affrontato in amichevole il Salorno dell’ex Yuri Pellegrini, formazione giallorossa che parte con i favori del pronostico nel prossimo torneo di Promozione. E’ finita 6 a 0 per l’Alto Adige con doppiette di Tulli e Gliozzi ed i gol di Spagnoli e Crovetto. Stroppa disegna una formazione che non può disporre degli indisponibili Bassoli, Mladen, Girasole, Cia e Kirilov. Parte a razzo la compagine biancorossa che mette paura a Troggler al 4’ con Tulli, il cui destro si perde di poco a lato. Al 13’ Tulli imbecca Maritato che sparacchia fuori misura. Un minuto dopo la gara si sblocca grazie al colpo di testa di Spagnoli che finalizza l’assist di Fink. Al 18’ Maritato serve Tulli che sibila poco sopra la traversa. Al 26’ ancora in evidenza Maritato, il cui diagonale non ha fortuna. Il Salorno spezza l’assedio alla mezz’ora con la percussione di Bortoli tamponata dall’uscita tempestiva di Miori. Il raddoppio lo firma al 39’ Tulli il cui tiro preciso non lascia scampo a Torggler. Al 42’ Crovetto serve il tris con una staffilata direttamente su calcio di punizione. Il tempo si chiude con la quarta rete biancorossa ispirata da Crovetto e finalizzata di destro ancora da Tulli. Al 23’ della ripresa l’Alto Adige passa ancora con Gliozzi che salta Facchini e insacca a porta sguarnita. Il giovane attaccante si ripete al 90’ raccogliendo un perfetto cross di Betteto.
Ore 21.40 – (La Provincia Pavese) Un fedelissimo di mister Marcolini per sostituire Andrea Rosso. Il Pavia ha acquistato Nicola Pavan, 22 anni di Thiene, ex Real Vicenza lo scorso anno (soprattutto nella seconda parte del campionato) impiegato come regista davanti alla difesa dall’allenatore passato a luglio al Pavia. Dopo una trattativa durata poche ore, il Pavia sembra aver chiuso la lista per quanto riguarda il centrocampo costituito da Giovanni La Camera, Marco Cristini, Alessandro Marchi, Tommaso Bellazzini, Federico Carraro, oltre ai cursori Luca Ghiringhelli e Marco Martin. Restano le incognite – il Pavia vorrebbe cederli – Cardin e Sabato. In pratica il reparto azzurro è stato quasi integralmente rinnovato, visto che i titolari dovrebbero essere nella linea a cinque: Ghiringhelli, Cristini (o Marchi), La Camera, Bellazzini e Martin. Quattro su cinque nuovi, non c’è male, anche sotto il profilo qualitativo. Il cambio Rosso-Pavan appare oggi come motivato soprattutto da esigenze di bilancio. La dirigenza di via Alzaia ha colto come un’opportunità per abbassare il monte ingaggi l’addio di Rosso (che ora ha un triennale a Cremona). Il centrocampista ha ringraziato i tifosi tramite la sua pagina facebook e Marcolini scommette su Pavan. Nel frattempo si stringono i tempi per gli ultimi colpi mercato. Le voci su presunte richieste per Ferretti sembrano destituite da un reale fondamento. Sembra certo, invece, che Ferretti rinnovi fino al 2018. A giugno il bomber era dato per partente sicuro, ma non sono arrivate proposte economiche che interessavano alla proprietà. Il Pavia si aspettava di monetizzare il cartellino, incassando qualcosa di vicino a mezzo milione di euro. Si era parlato anche di un prestito a una squadra cinese, ma alla fine non c’è stato nulla di concreto. La speranza dei dirigenti azzurri è che Ferretti confermi la continuità dello scorso anno, quando ha segnato molto, ma quasi solo nelle partite casalinghe. Mister Marcolin dovrà essere capace di farlo realizzare molto anche lontano dal Fortunati. Ad oggi Ferretti parte come il titolare di reparto a fianco di Cesarini. Ma la concorrenza di Del Sante e Marchi è importante. Del Sante contro il Bologna non solo ha segnato il gol partita, ma ha fatto una partita quasi perfetta. Il quinto attaccante, a questo punto, resta Andrea Soncin. La dirigenza azzurra pare cerchi di lusingarlo di lasciare Pavia almeno quest’anno (ha un biennale) cercando una squadra dove possa giocare ed esprimersi. Il mercato chiude lunedì sera, c’è ancora tempo per gli aggiustamenti necessari in vista della definizione della lista dei 24 titolari per la stagione che parte il 6 settembre.
Ore 21.20 – (Gazzetta di Reggio) Esattamente come due anni fa la Reggiana era stata invitata alla presentazione e all’inaugurazione della tribuna, ieri sera la squadra granata ha fatto da testimonial all’inaugurazione della copertura della tribuna. Simbolico calcio d’inizio della partita tra Giacomo Sulpizio e Edmondo Grasselli che sono due ex capitani della Sampolese degli anni ottanta che hanno contribuito alla realizzazione dell’impianto. Nelle prime partite della stagione il tecnico granata Alberto Colombo aveva sempre schierato la formazione titolare, contro il Bibbiano San Polo ha provato un undici sperimentale per mettere alla prova gli ultimi arrivati: il portiere Andrea Rossini, l’esterno offensivo Antonio Loi, l’attaccante Juri Meneleo proveniente dal Milan e il difensore centrale Cristhian Conti arrivato solamente ad inizio settimana in prova. Difficile giudicare il portiere perché la gara ha girato a senso unico e non è mai stato impegnato mentre buona impressione hanno fatto i due esterni Meneleo e Loi che si sono distinti, il primo per la velocità nell’attaccare la fascia e il secondo per l’attitudine a saltare l’uomo. Per quanto riguarda il difensore ha messo in mostra buona personalità, già in grado di guidare la difesa dopo pochi allenamenti ma la condizione atletica per il momento non è ottimale. Ma il grande mattatore della serata, nel 4-3-3 che ha riproposto l’allenatore Colombo, è stato il giovane Dejan Danza autore di una stupenda doppietta segnando i due gol del primo tempo che hanno mandato le squadre all’intervallo sul 2-0. La prima marcatura è arrivata al 21’ nel momento del maggior forcing della Reggiana con una staffilata dai venti metri bissato dodici minuti più tardi da una strepitosa punizione dal limite dell’area. Nella ripresa solita girandola di sostituzioni, al 33’ del st Sinigaglia trova il gol del 3-0.
Ore 21.00 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova di metà settimana si conferma affezionato ai pareggi e, com’era successo otto giorni fa contro il Legnago, sul campo di Goito impatta 2-2 con la Correggesse, buona compagine di serie D. Il risultato finale è l’epilogo di un match dai due volti ben distinti: i biancorossi dominano per un’ora, segnando due reti con Trainotti e Caridi, sfiorandone altre, colpendo anche un palo e una traversa; poi tirano il fiato, pensando di aver già chiuso i conti e accusando anche la fatica dell’allenamento mattutino. E così la Correggese pareggia e rischia perfino di vincere. Maspero propone il consueto 3-4-1-2 e dà spazio a diversi giocatori non impiegati a Pordenone. Tanta curiosità per il debutto del bomber Momentè, che gioca 90’ e fa vedere qualche buono spunto, ma conferma di aver bisogno di ritrovare il ritmo partita. Sono sue le prime conclusioni biancorosse (colpo di testa a lato e sinistro dai 20 metri che il portiere ospite ribatte in tuffo), così come sua è l’ultima occasione del match, sciupata tirando addosso all’estremo reggiano Noci. Nel primo tempo i biancorossi deliziano il pubblico con fraseggi di qualità e costringono la Correggese a difendersi a denti stretti. Ungaro colpisce un palo con conclusione da fuori, poi il portiere Chiriac è miracoloso sul tiro in spaccata di Caridi, imbeccato da un cross di Blaze. Il vantaggio arriva (30’) quando “bomber” Trainotti stacca su un corner di Dalla Bona e fa secco il numero 1 avversario. Tocca poi a Scalise colpire la traversa con un bellissimo pallonetto (calcio al volo su lancio di Dalla Bona), mentre sull’altro fronte Pane (dopo un brivido per un rilancio sbagliato) strappa applausi dicendo no a Caboni, respingendo d’istinto con i piedi un suo colpo di testa ravvicinato. Nella ripresa la Correggese inserisce tanti uomini freschi, fra i quali l’ex Acm Fioretti, colpendo subito un palo con Rotunno (ex Berretti del Mantova). Il Mantova però trova il raddoppio con Caridi (8’), che segna da pochi passi al termine di uno spettacolare schema su punizione: 3 passaggi di prima che portano il Tano alla conclusione nell’area piccola. Poi la fatica comincia a pesare e il Mantova sparisce dal campo, mentre il 22enne Camarà semina scompiglio. È lui a segnare il 2-1 di testa (15’) su assist di Ferretti, che poi fa tutto da solo procurandosi (fallo di Longo) e realizzando (21’) un calcio di rigore. Nel finale Di Santantonio mette Momentè davanti al portiere, ma l’attaccante è esausto e non fa centro. Soddisfatto Maspero: «Abbiamo fatto bene e segnato due gol da palle inattive, sulle quali stiamo lavorando tanto. Momentè? Deve trovare ritmo partita, per questo l’ho lasciato in campo 90 minuti. Queste gare servono anche a provare i calciatori in varie posizioni e stavolta ho visto Gonzi e Blaze da difensori. Sono soddisfatto, avanti così». Ai box Scrosta, colpito da pneumotorace: stop di minimo 20 giorni. Stanno recuperando da forti contusioni Gavazzi e Beretta, mentre Anastasi oggi dovrebbe tornare in gruppo. «Giocherà sabato mattina nell’amichevole contro la Berretti», spiega Maspero.
Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Si sbloccano tre affari, il Pordenone corre verso la chiusura del mercato con altri giocatori che mettono la firma sul contratto. Ed ora si attende solamente il classico «regalo» (in ritardo, dato che il compleanno del presidente Mauro Lovisa era ieri), quel colpo finale in grado di scaldare definitivamente il cuore dei tifosi neroverdi. Intanto, però, i supporters possono consolarsi con il trittico ufficializzato nella giornata di ieri, e che potrà già essere schierato al completo nella trasferta di domenica all’Euganeo di Padova, per la seconda gara di Coppa Italia. Il Pordenone, infatti, ha tesserato Alex Pederzoli, Paolo Marchi e Simone Pasa. Particolare, nello specifico, il caso di quest’ultimo. Al Pordenone già da inizio ritiro, infatti, l’ex Inter (figlio di Daniele, ex ramarro) era imbrigliato proprio da una situazione riguardante il rapporto con il club di Thohir. Ighippo che si è risolto ieri, con Pasa (’94) che passa in prestito annuale al Pordenone. Il difensore Paolo Marchi (ex Como), invece, ha firmato un contratto biennale, con scadenza giugno 2017. Impegno triennale, infine, per Alex Pederzoli, centrocampista classe 1984 reduce dalla stagione disputata con la maglia del Pavia.
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pubblicazione dei calendari, amichevole con il Mestre (assenti per precauzione Strizzolo, Ingegneri, Marchi e De Agostini, convocati gli juniores Bucca e Parpinel) alle 16 a Preganziol e bagno di folla (così si augura la società) alle 20.30 in piazzetta San Marco a Pordenone. Pubblicazione dei calendari: è questo il giovedì che attende i ramarri. Un modo per digerire completamente la sconfitta in coppa di domenica scorsa con il Mantova (1-2) e tastare il polso del tifoso medio neroverde. TEST PER PADOVA – La coppa interessava relativamente e, comunque, ora (ramarri già matematicamente fuori) non fa più parte degli obiettivi. Perdere male a Padova (domenica alle 17.30), «casa» di Carmine Parlato che lì è andato a riprendersi la Lega Pro già conquistata a Pordenone ai primi di maggio 2014 e sottrattagli poi alla fine dello stesso mese, non farebbe piacere a nessuno. A Mauro Lovisa in particolare. La sfida con il Mestre servirà per capire se Tedino confermerà l’undici che ha giocato col Mantova o se apporterà modifiche. Di sicuro utilizzerà Pederzoli per valutarne i miglioramenti nella condizione dopo i primi 10 giorni al De Marchi. SOTTO LE STELLE – In serata poi squadra e staff tecnico verranno ufficialmente presentati ai tifosi. All’evento che sarà condotto da Massimo Radina presenzieranno anche i ragazzi del settore giovanile. Allieteranno la manifestazione il dj Zec e la Nica Band con Nicole Pellicani. In apertura una sfilata di moda a cura di Be Standard, Gioià by Lucia De Marco e Profili Studio Fotografico. Nell’occasione verranno mostrate le nuove divise dei ramarri. GUASTAFESTE – Sulla trasferta a Padova Tedino ha detto: «Vedo i biancoscudati tra le favorite in campionato assieme a Pavia, Alessandria, Cittadella, Cremonese e Mantova. Non sottovaluterei nemmeno Reggiana e Bassano. Il girone A è di grande spessore e qualità. Il Pordenone? Mi auguro che diventi una sorta di squadra “guastafeste”, di quelle che a nessuno piace affrontare».
Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) E’ il momento della festa, ma pure di tornare in campo dopo lo sfortunato esordio in coppa Italia e prima dell’altro test ufficiale col Padova di domenica. Giornata davvero intensa per il Pordenone, che ieri ha festeggiato il compleanno del presidente Lovisa e oggi spera di regalargli un sorriso nell’amichevole in programma (alle 16) a Preganziol con il Mestre, formazione che ha conquistato la serie D rilevando il posto dell’Union Pro Mogliano. Una sgambata impegnativa per i ragazzi di mister Tedino, visto che i rivali hanno allestito una rosa in grado di stazionare ai vertici del girone triveneto: tra loro anche il bomber Gherardi, già giustiziere del Pordenone in D nell’anno del duello promozione col Delta Porto Tolle. Sarà l’occasione per vedere all’opera almeno uno degli ultimi (super) colpi del mercato neroverde: il difensore Paolo Marchi (classe ’91), prelevato dal Como, ieri ha firmato un biennale, mentre il forte centrocampista Alex Pederzoli (’84) si è legato al club cittadino sino a giugno 2018. Il primo non sarà della gara, così come gli acciaccati Strizzolo, Ingegneri e De Agostini, mentre è probabile che Tedino cominci a inserire nei meccanismi della squadra la classe del regista ex Pavia. Al gruppo saranno aggregati anche gli juniores Bucca e Parpinel. Al termine del match, festa e bagno di folla per tutti (dalle 20.30) con la presentazione della squadra e delle nuove divise ufficiali nella splendida cornice di piazzetta San Marco.
Ore 19.40 – (Messaggero Veneto) «Il Pordenone sarà una delle sorprese del campionato». Non lo dice un tifoso neroverde, bensì Giuseppe Scienza, l’allenatore della squadra da molti indicata come la favorita del prossimo girone A di Lega Pro: l’Alessandria. Il tecnico dei piemontesi inserisce i neroverdi nella lista delle possibili outsider, assieme alla sua ex squadra, la Feralpisalò. In attesa dei calendari, che dovrebbero essere resi noti oggi, e di qualche certezza in più sull’inizio del campionato, visto che la data del 6 settembre pare messa a rischio dai ricorsi di questi giorni (anche il Taranto, dopo il Seregno, ha chiesto al Coni che la Lega Pro torni a 60 squadre e la sentenza è attesa giovedì 3 settembre), la formazione dei gironi lascia almeno spazio a pronostici e previsioni. Quella dell’ex centrocampista, tra le altre, di Torino e Cesena, di certo inorgoglisce il popolo neroverde, nella speranza si riveli concreta. Ma questo è ancora il tempo di sognare. E lo si può fare a ragion veduta dando uno sguardo alle rivali dei ramarri. Irraggiungibili. Fuori portata, al momento, sembrano soltanto i club destinati a lottare per promozione diretta e play-off. Davanti a tutti l’Alessandria di Scienza, e pure dei colpi Fischnaller e Loviso (e del nipote di Giampiero Boniperti). A seguire, quasi appaiato, il Pavia: non per niente entrambe sono ancora in corsa nella Tim cup e i lombardi possono fregiarsi di avere eliminato il Bologna. Quindi, in lizza per l’ipotetico podio, il Cittadella, che ha cambiato allenatore (Venturato per Foscarini), ma non l’ossatura della squadra (tra cui il pordenonese Gerardi) che militava sino a pochi mesi fa in serie B, e la Reggiana, una delle new entry: il colpo Arma (ex Pisa) e il fatto di vantare una “casa” come il Mapei stadium la dicono lunga sulle ambizioni dei granata. Un gradino sotto ecco il Padova dei tanti ex neroverdi, mister Parlato in primis, che si è rinforzato pure con il brasiliano Neto Pereira, la Cremonese fatta ricca dalla cessione del giovane Manaj all’Inter, il Mantova, la cui forza i Tedino boys hanno appena testato in Coppa, e il “solito” Bassano, che però ha perso Cattaneo, arrivato in neroverde. Sorprese. Dando fiducia a Scienza: la Feralpisalò di Maracchi (e dell’ex sanvitese Leonarduzzi) potrebbe essere una delle rivelazioni del torneo. Assieme al Pordenone e all’Alto Adige di Stroppa e dell’ex sacilese Spagnoli. Ma attenzione pure alla Giana Erminio, che dopo l’exploit della scorsa stagione si è regalata un bomber del calibro dell’esperto Salvatore Bruno. Le altre. Curiosità per il Renate, ancora all’insegna dei giovani, per la veterana (30 anni nei Pro) Lumezzane e per la Pro Piacenza. Ancora da definire il ripescato Albinoleffe. Mentre il Cuneo punta tutto sulla squadra che ha ottenuto la promozione dalla D. E manca ancora la “X” (Forlì o Savona).
Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il «bolognese» Tacopina al fianco del «lagunare» Daniels per accelerare la risalita del Venezia? Nelle ultime ore si sono fatte più insistenti le (vecchie) voci che vorrebbero il presidente del Bologna, Joe Tacopina, pronto a lasciare il club felsineo per entrare nella compagine statunitense capitanata dall’ancora sconosciuto James Daniels. Nella giornata di ieri tutti i tentativi di trovare conferme sono andati a vuoto, sia quelli più diretti telefonando a mister Tacopina, sia quelli più istituzionali chiedendo al Bologna Fc una replica alle notizie riguardanti il numero uno rossoblù. Alla base dell’addio del 49enne avvocato newyorkese alla società emiliana, appena risalita in serie A, ci sarebbero presunte divergenze tra Tacopina e il canadese Joey Saputo, imprenditore caseario già proprietario dei Montreal Impact militanti nella Major League Soccer americana e vero finanziatore del Bologna. Nei primi giorni di agosto Tacopina aveva indetto una conferenza stampa per chiarire ai cronisti bolognesi: «Sono il presidente di questa società, sarò per sempre nella storia di questo club che con me è tornato in Serie A. Io uscire di scena? Sono uno dei proprietari e il presidente, non un semplice dipendente. Non vorrei trovarmi in una situazione del genere, ma se le persone non possono coesistere tra loro andrà trovata una soluzione». A tirare in ballo per primo Joe Tacopina era stato all’inizio di febbraio l’ex patron dell’Unione Venezia, Yury Korablin, confidando di aver voluto restare al timone arancioneroverde rifiutando la proposta degli «americani che hanno già preso il Bologna». Per quanto riguarda il nuovo Venezia Fc a tutt’oggi si sa solo genericamente che a «James Daniels fanno capo altri investitori» e che la società «ha 2 milioni di euro di capitale sociale interamente sottoscritto», come aveva anticipato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro il 18 luglio scorso. Tornando a Tacopina, prima di diventare presidente del Bologna a metà ottobre 2014 era stato vicepresidente della Roma che nel 2011 era stata acquistata dalla cordata americana di Thomas Di Benedetto: a dirigere quell’operazione era stato lo studio legale Tonucci & Partners, di cui fanno parte anche gli avvocati Alessandro Vasta e Giuseppe Santarelli attuali membri del cda del Venezia assieme a mister Daniels. Intanto sono programmati per martedì 1. settembre gironi e calendari della serie D che pare quindi sempre più probabile parta domenica 13. Sul fronte squadra oggi alle 18 sgambata al Taliercio con la Juniores.
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Prima la Roma (atto primo), con la trattativa condotta in prima persona e fallita sul filo di lana per la cessione del club giallorosso al magnate George Soros. Poi ancora la Roma (atto secondo), passata di mano da Rosella Sensi a Thomas Di Benedetto e, in un secondo momento, a James Pallotta. Poi il Bologna, «traghettato» a Joey Saputo ma di cui è tuttora presidente. E adesso il Venezia, ufficialmente nelle mani di James A. Daniels, amministratore delegato della compagnia High Ridge Brands del Connecticut che commercialzza prodotti per l’igiene personale dei marchi Zest e presidente della nuova compagine arancioneroverde. Joe Tacopina, evidentemente, deve avere un debole per il calcio italiano perché il 49enne affermato avvocato italo-americano starebbe per trasferirsi in laguna per lanciare ufficialmente il progetto Venezia Football club, da lui stesso a quanto pare messo in piedi. Il presidente del Bologna ufficialmente smentisce: «Non c’entro niente — ha dichiarato ieri — sono e resto il presidente del Bologna». Ma gli sddetti ai lavori, invece, sono pronti a giurare come sia stato lo stesso Tacopina a presentarsi in gran segreto dal sindaco Luigi Brugnaro per illustrargli la bontà del progetto «Venezia a stelle e strisce», mostrando documenti e garanzie, illustrando piani e prospettive e circostanziando le figure che lavorano e lavoreranno per riportare in alto un brand calcistico attualmente un po’ decaduto. A Ca’ Farsetti non confermano quegli incontri, ma neppure smentiscono. Quel che è certo è che proprio il nome di Joe Tacopina venne citato dall’allora presidente dell’Unione Venezia, Yuri Korablin, lo scorso febbraio, in una delle sue ultime apparizioni in città: dichiarando di non avere intenzione di cedere la società (poi lasciata fallire, dopo un tentativo di vendita in extremis non andato a buon fine), il patron russo aveva rivelato di essere stato contattato dal gruppo americano guidato dal duo Tacopina-Saputo, perché vendesse a loro la squadra arancioneroverde. Insomma, l’interesse dell’avvocato italo americano verso il calcio lagunare, stando anche alle parole di Korablin, sarebbe cosa nota da tempo. E sarebbe lui, dunque, il grande regista dell’operazione in laguna. Talmente convincente con il sindaco Brugnaro da avergli fatto cambiare idea rispetto alla volontà, espressa in prima battuta, di puntare su imprenditori locali e abbandonando tentazioni estere, dopo ben tre fallimenti sportivi nello spazio di dieci anni. Difficile capire se tra le cessioni oltreoceano di Roma, Bologna e Venezia vi sia un filo conduttore o se siano operazioni slegate fra loro. Un comune denominatore potrebbe esserci, almeno relativo ai legali che hanno appoggiato l’operazione di sbarco degli americani a Venezia, lo studio romano Tonucci & partners del quale fanno parte gli avvocati Alessandro Vasta e Giuseppe Santarelli, membri del cda arancioneroverde. Lo studio, infatti, compare anche accanto a James Pallotta nell’operazione d’acquisto della Roma. La società arancioneroverde per ora preferisce non esprimersi. «Tacopina è presidente del Bologna. Non commentiamo ciò che al momento sono solo rumors. Sappiamo che dove ha lavorato ha fatto bene, commenteremo solo in caso di ufficialità», taglia corto il dg Dante Scibilia. Ma il fatto che i nuovi vertici del Venezia a stelle e strisce ancora non si siano visti in città farebbe pensare a una situazione di stand by in attesa che Tacopina possa palesarsi ufficialmente. Si attendeva il presidente Daniels per inizio agosto ma non si è visto e anche la presentazione del nuovo logo dovrebbe avvenire la settimana prossima alla presenza solo dei manager Usa che vi stanno lavorando, non del presidente. Possibile, dunque, che i nuovi vertici stiano aspettando che Tacopina esca di scena a Bologna, dove da più parti si dà ormai per vicino il suo addio: starebbe trattando la cessione delle quote rossoblù (ne detiene il 28%) per potersi poi presentare a Venezia.
Ore 18.40 – (La Nuova Venezia) Venezia in viaggio verso due direzioni: l’avvicinamento al campionato da parte della squadra di Paolo Favaretto, il completamento della parte burocratico-tecnico-amministrativa da parte dei dirigenti (presentazione del gruppo di lavoro, nuovo logo e campagna abbonamenti). «Capiamo la curiosità e l’interesse dei tifosi», ha spiegato l’avvocato Alessandro Vasta, membro del cda del Venezia Football Club, «dal 18 luglio, quel sabato in cui il sindaco Brugnaro ha affidato al gruppo che rappresentiamo l’onore di rilanciare il calcio veneziano, abbiamo lavorato tutti i giorni per la società, qua in Italia e oltreoceano. L’obiettivo principale era allestire un organico competitivo nel minor tempo possibile, e in questo il direttore sportivo Giorgio Perinetti è stato eccezionale. Tra un po’ le risposte dovranno arrivare dal campo, il nostro proposito era creare un gruppo che possa vincere il campionato. Abbiamo lavorato anche in altre direzioni, compreso il nuovo logo, che sveleremo a breve, questione ormai di pochi giorni». La presenza del presidente James Daniels non è così scontata. «Non abbiamo ancora notizie sicure in merito», ha aggiunto Alessandro Vasta, «ma la prossima settimana ci sarà sicuramente un appuntamento in cui chi sarà presente del gruppo dirigenziale risponderà ai quesiti». «Uniremo le varie situazioni in un appuntamento unico», ha aggiunto Dante Scibilia, «stiamo predisponendo la location e gli ultimi dettagli per la presentazione. Non ci saranno probabilmente le nuove maglie, ma solo per motivi tecnici, le cambieremo anche se non si discosteranno molto da quelle della passata stagione. Tra qualche giorno diventerà anche operativa la nuova sede di viale Ancona, la stiamo sistemando, anche se il problema maggiore riguarda gli allacciamenti e la rete internet». Si attendono ancora gironi e calendari della serie D, che saranno ufficializzati martedì primo settembre dalla Lega Nazionale Dilettanti, ma la Lega Pro è in subbuglio. Oggi inizia a Roma il processo di secondo grado di “Dirty Soccer” con la Corte Federale d’Appello che ascolterà i legali di Catania, Teramo e Savona, domani l’ultima tranche, sabato sono attese le sentenze. Ma ieri, Franco Frattini, presidente del Collegio di Garanzia del Coni, ha ritenuto ammissibile il ricorso presentato dal Seregno, che chiede il ritorno della Lega Pro a 60 squadre: udienza fissata per giovedì 3 settembre. News dal campo. Ieri hanno lavorato a parte Modolo per un affaticamento muscolare, Cantini e Cangemi per i postumi dell’attacco influenzale, e il giovane Seno.
Ore 18.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si deciderà con ogni probabilità oggi se Cristian Galano vestirà la maglia biancorossa, diventando così un giocatore del Vicenza. Il Bari ha, come anticipato nei giorni scorsi, reso noto le condizioni per cedere l’esterno foggiano con il Vicenza che, tramite il responsabile dell’area tecnica Paolo Cristallini, ha impostato l’intesa che prevede da parte del Vicenza un esborso di circa 400mila euro. Con il procuratore del giocatore, Mario Giuffredi, è stata trovata un’intesa di massima per il contratto che dovrebbe essere della durata di tre anni, ma per la parte economica la parola finale spetterà al presidente di Vi.Fin. Alfredo Pastorelli, che oggi si incontrerà a Milano con la dirigenza del Bari per cercare di perfezionare l’intesa e mettere nero su bianco. Il passaggio di Galano al Vicenza resta quindi molto difficile per il costo totale dell’operazione, ma l’acquisto del «Robben della Capitanata» potrebbe essere favorito dalla cessione di Andrea Cocco al Pescara, operazione dalla quale il Vicenza potrebbe ricavare quei 700-800 mila euro che in parte verrebbero usati per arrivare a Galano e definire così l’operazione con il Bari. A cinque giorni dal suono del gong finale, il mercato del Vicenza ruota attorno a Galano in entrata e Cocco in uscita, visto che il centravanti sardo è diventato il primo obiettivo del Pescara per rinforzare il reparto offensivo. In alternativa a Galano, qualora l’esterno del Bari non fosse raggiungibile, girano i nomi di Mirko Carretta del Crotone e di Enis Nadarevic del Trapani, alternative che però sembra non convincano del tutto il tecnico dei biancorossi Pasquale Marino; in sostituzione di Cocco, qualora fosse definito il suo passaggio al Pescara, girano i nomi di Riccardo Maniero del Catania, il cui ingaggio è però fuori budget per le casse del Vicenza, e quello di Massimo Coda, attualmente svincolato che potrebbe essere contrattualizzato dal Sassuolo e poi girato in prestito al Vicenza. Oltre al mercato, sono giorni importanti anche per la rateizzazione dell’Iva chiesta dal presidente di Vi. Fin. Alfredo Pastorelli, operazione affidata allo studio legale Casa di Vicenza; le ultime indiscrezioni sono tutte tendenti verso una risposta positiva, probabilmente non come richiesto per una rateizzazione in vent’anni, ma in quindici. La notizia, ad oggi non confermata, aprirebbe scenari importanti sulla situazione societaria del Vicenza in cui i ben informati raccontano di una situazione di conflitto tra i vertici di Vi. Fin. e Sergio Cassingena, che rimane il proprietario del Vicenza con circa 14 milioni di debiti a carico. Una situazione abbastanza ingarbugliata, con pareri ed idee spesso completamente contrastanti e diverse nella gestione della società che, al momento, è gestita dai vertici della Vi. Fin. che dall’aprile scorso sta contribuendo in maniera molto importante e concreta a dare un futuro più sereno ai colori biancorossi.
Ore 18.00 – Qui Guizza, Edoardo Bonetto: “La Reggiana? Da qualche parte bisognava iniziare, meglio trovare una più quotata all’inizio, dove magari tante squadre devono rodarsi. Anche le Big possono avere qualche passo falso, noi abbiamo un’ottima squadra e un ottimo gruppo e quindi ogni domenica incontreremo un avversario e non abbiamo paura di nessuno. In questo campionato è difficile capire quali sono le teste di serie, dobbiamo guardare solo a noi stessi. Diniz? Non c’è nessun caso,ieri abbiamo ritenuto di lasciarlo a riposo”.
Ore 17.30 – Qui Guizza: termina la partitella in famiglia.
Ore 17.20 – Qui Guizza: ancora a segno Altinier. 3-0.
Ore 17.00 – Qui Guizza: in corso il secondo tempo della partitella in famiglia. A segno nei primi minuti Altinier su prezioso assist di Neto Pereira.
Ore 16.50 – Qui Guizza: termina il primo tempo della partitella in famiglia, 1-0 il risultato.
Ore 16.30 – Qui Guizza: partitella in famiglia in corso, a segno Neto Pereira con un preciso rasoterra.
Ore 16.10 – Qui Guizza: assente Diniz, a parte Aperi, Ilari e Mazzocco.
Ore 15.50 – Qui Guizza: iniziato l’allenamento dei Biancoscudati.
Ore 15.20 – Ecco il primo commento sui calendari di Lega Pro di Carmine Parlato: “Intanto pensiamo alla Coppa Italia con il Pordenone poi al campionato. La Reggiana? Squadra competitiva,sappiamo che formazione affrontare,speriamo che non ci cambino le carte in tavola alla fine,ma noi ci atteniamo a quello che sappiamo. Non so il 3 settembre cosa succederà ‘, da quello che leggo potranno cambiare ancora le cose. Lo spezzatino? Aspettiamo ancora quello che decidono,so che noi ci dobbiamo adeguare alle sponsorizzazioni”. Sulla nostra pagina Facebook il video dell’intervista raccolta da Andrea Pistore
Ore 14.50 – (Gazzettino) Un 7-1 è sempre un risultato pesante, seppure subìto in casa di una squadra di categoria superiore come il Cittadella. Daniele Pasa cerca comunque di trarre da questa amichevole delle indicazioni utili: «Sono partite che servono se prese nel modo giusto. I tempi per l’inizio del campionato si stanno accorciando e noi possiamo e dobbiamo crescere ancora tanto». Il tecnico della Luparense San Paolo passa quindi ad una analisi specifica dell’incontro al Tombolato: «Abbiamo iniziato prendendo subito un gol, ma la squadra si è disunita dopo la seconda rete dei padroni di casa. Su sette gol messi dentro dal Cittadella ben quattro sono stati determinati da colpe nostre. Abbiamo faticato più nell’aspetto mentale che in quello fisico e di questo dobbiamo tenere conto per poterci migliorare». Un finale più intraprendente e un bel gol di Giglio con un tiro a girare sotto l’incrocio confermano un iniziale atteggiamento mentale troppo remissivo. Sul mercato conclude Pasa: «Sono arrivati i difensori Gianmarco Antonello dalla Primavera del Bologna e Davide Perosin dall’Altovicentino, che ho subito inserito in questa partita. Credo che la rosa possa essere a posto così».
Ore 14.30 – (Gazzettino) Vittoria per l’Abano e pareggio per l’Este nelle amichevoli giocate ieri con avversari di pari categoria. Gli aponensi hanno superato 2-0 a Torreglia il Legnago. Un gol per tempo: apre le marcature Munarini, che sfrutta al meglio un lancio filtrante di Bortolotto, e raddoppio di Barichello che anticipa con la punta del piede il portiere. Assist, in quest’ultima occasione, fornito dal centrocampista Alberto Creati (ex Mantova) con il quale la chiusura della trattativa è a un passo. «È un ragazzo di spessore – spiega Andrea Maniero – Siamo vicini a prenderlo». Unico intoppo l’infortunio muscolare al terzino Tescaro, e in difesa è già emergenza dato che sono acciaccati Antonioli, Meneghello, Zattarin, oltre all’esterno offensivo Rampin. Pareggio 1-1 dell’Este sul campo del Montebelluna, con momentaneo vantaggio giallorosso siglato da Mastroianni con un colpo di testa. In campo anche il nuovo acquisto Jean Marc Favre, centrocampista svizzero classe 1997, arrivato in prestito dal Chievo, club con il quale ha giocato l’anno scorso nella squadra Primavera. E oggi sarà ufficializzato il terzino destro Davide Canton, classe ’97, proveniente dal Padova.
Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Un pareggio per l’Este e una vittoria per l’Abano. Contro due squadre di pari categoria, Montebelluna e Legnago, giallorossi e neroverdi non deludono. Anzi, dai rispettivi test arrivano buone notizie, a partire dalle prestazioni dei giocatori in prova che, a questo punto, potrebbero risparmiare ai direttori sportivi voli pindarici e ricerche forsennate a dieci giorni dall’ esordio in campionato. Montebelluna-Este 1-1. Gli uomini di Andrea Pagan, nella prima frazione di gioco, sovrastano i biancazzurri di Gianfranco Fonti, vecchia conoscenza del calcio padovano (ha allenato il San Paolo Padova e Albignasego). Funziona bene soprattutto il centrocampo, comandato da Arvia, Oliboni e Favre. A siglare il gol del vantaggio è Mastroianni (24’), servito da Vincenzo Ferrara. Nella ripresa cresce il Montebelluna che rimette le cose a posto al 68’ con Nchama. Nel frattempo, sono ufficiali gli acquisti di Jean Marc Favre, centrocampista valdostano scuola Chievo e Davide Canton, difensore centrale del Padova, entrambi, 18 anni. Dovrebbe arrivare oggi, invece, la fumata bianca per Ferrara. Sabato, alle 17, i giallorossi affronteranno il Cittadella al Tombolato. Abano-Legnago 2-0. Più netta la vittoria dell’Abano: Munarini e Barichello regolano le velleità del Legnago con una rete per tempo. Luca Munarini insacca un cross di Bortolotto al quarto d’ora. È di Alberto Creati (ex Mantova, in prova, ma vicino alla conferma, con il centrocampista Matteo Ambrosi del Real Vicenza), invece, l’assist per il 2-0, firmato da Barichello. Sabato alle 17 a Casalserugo, ultima amichevole contro il Giorgione.
Ore 13.40 – (Gazzettino) Il gol di capitan Iori dopo tre minuti ha messo tutto in discesa, per cui la sonante vittoria del Cittadella è apparsa fin troppo facile. Roberto Venturato spiega: «Avevo chiesto alla mia squadra di aggredire alti e forzare il ritmo. Ho avuto sensazioni positive da parte di tutti i giocatori, per cui sono soddisfatto per come il Cittadella ha tenuto il campo e messo in pratica quello che volevo». C’è ancora comunque da lavorare. «Bisogna sempre mettersi in discussione fin da subito perchè non siamo ancora nelle condizioni ottimali per iniziare il campionato, ma ci sta». Sulla prestazione di Lora, che è stato schierato dietro l’unica punta nel modulo 4-2-3-1, Venturato risponde: «È bravo a buttarsi negli spazi e può essere una valida alternativa durante il campionato. Nella stessa posizione con il Vicenza aveva giocato Paolucci. È utile avere diverse variabili sia nel modulo, sia negli interpreti». Con tre gol Gerardi si è confermato un valido uomo d’area. «Non scopriamo adesso le sue qualità. Da lui ci si aspetta molto e se si applica nel modo giusto è importante per noi. Sta a lui decidere guardando avanti». Su Coralli e Pascali non convocati, conclude Venturato: «A Coralli ho concesso un giorno di recupero in più, mentre Pascali ha avuto un problema personale».
Ore 13.20 – (Gazzettino) Si vede tutta la differenza di categoria tra Cittadella e Luparense San Paolo, sia a livello tecnico che atletico. La squadra di Venturato comanda dal primo all’ultimo minuto e il 7-1 finale ne sottolinea i meriti. Ancora tanto lavoro da fare per il tecnico Pasa, che può comunque contare su una rosa di sicuro affidamento per la serie D. Il protagonista assoluto dell’amichevole è stato Gerardi, autore di tre gol. Chissà che le due ultime buone prestazioni convincano il giocatore stesso, prima ancora della società, che l’attaccante giusto per il Cittadella è proprio lui. Fuori Coralli e Pascali, i due giocatori si allenano sul campo sussidiario seguiti dal preparatore Redigolo. Bobb (buonissima l’impressione destata dall’ex Primavera del Chievo) in mediana con Iori, Lora dietro l’unica punta Gerardi, larghi Schenetti e Minesso. Il 4-4-2 della Luparense San Paolo prevede Giglio e Brotto in avanti, con Benucci e Faggin pronti agli inserimenti; assente Beccaro per un risentimento muscolare, infortunato Mattioli. Tre minuti e il Cittadella sblocca il risultato con Iori: sinistro dal limite, il pallone rimbalza davanti a Zanin che è già a terra e lo scavalca. Spettacolare la girata di Cappelletti (14′), vola il portiere a deviare la sfera oltre la traversa. È il Cittadella a fare gioco. Schenetti colpisce il palo esterno dopo la mezz’ora sul tiro deviato da un difensore. Palo interno e gol per Gerardi al 38′, imbeccato da un grande suggerimento di Bobb: il centravanti supera sullo scatto Severgnini e conclude in diagonale. Il 3-0 del Cittadella lo firma Lora (43′) che raccoglie il pallone in area e supera Zanin da distanza ravvicinata. Jallow e Bizzotto entrano a inizio ripresa, ma sono due “reduci” del primo tempo a confezionare il quarto gol granata al 7′: assist di Minesso e tocco vincente di Gerardi. Due cambi nella difesa della Luparense San Paolo (fuori Donè e De March per Sanavia e Antonello, ex Primavera del Bologna, in prova) che adesso passa a tre, Gerardi firma la tripletta (14′) a porta vuota. Si infortuna Jallow che lascia il posto a Salvi. Standing ovation per Paolucci al 25′, gran pallonetto che sorprende il portiere. Sfortunato Nichele alla mezz’ora, che infila la propria porta sul cross di Salvi. Infine c’è gloria per Giglio allo scadere con un gran destro sotto l’incrocio.
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Sette morsi alla Lupa. Il derby amichevole tra Cittadella e Luparense San Paolo si chiude con un 7-1 che si commenta da solo, per quanto possa voler dire un test d’agosto. Netta la differenza di valori in campo, con gli ospiti che, al “Tombolato”, hanno pagato pegno alla differenza di categoria disunendosi e subendo le folate granata più di quanto avrebbero dovuto. Tabellino alla mano, a balzare agli occhi è la tripletta di Gerardi che, schierato come principale terminale offensivo, ha anche stavolta risposto presente dopo la buona prova offerta pochi giorni prima contro il Vicenza, in attesa di capire se resterà o meno alla corte di Venturato. «È un giocatore che ha grandi qualità e non le scopriamo ora, sta a lui decidere se calarsi in questa realtà con il giusto atteggiamento» il commento del tecnico granata alla prova del centravanti, a fine incontro. In campo le due squadre si sono presentate con un 4-2-3-1 speculare. Continua la ricerca di alternative da parte di Venturato al 4-4-2 canonico: dopo Minesso e Paolucci stavolta è stato affidato a Lora il compito di fare da raccordo tra il reparto avanzato e la linea mediana. Deve ancora affinare i tempi di gioco ma ha le qualità per interpretare un ruolo così delicato e il gol, il terzo della partita, può dargli morale. In mezzo al campo, ma non è una novità, Iori si è fatto subito sentire, anche a voce, con i compagni, sbloccando il match con un diagonale mancino dal limite dell’area. Quello che sorprende davvero, in positivo, è la prova del giovane Yusupha Bobb, fra i migliori ieri sera: non solo per l’assist offerto a Gerardi per il momentaneo 2-0 ma anche per la velocità esibita, di testa e di gambe. Se c’è da rilanciare il gioco non ci pensa un attimo, usa entrambi i piedi e, soprattutto, mostra di averli buoni. Almeno quattro aperture di una trentina di metri, tutt’altro che banali, sono finite precise a imbeccare i compagni. Dal canto suo la Luparense ha cercato di limitare i danni, facendo affidamento su Nichele in mezzo al campo. Si è però sfaldata presto ed è quasi una beffa che proprio l’ex biancoscudato sia stato l’autore dell’autogol del 7-0, con una deviazione sfortunata su un cross del sempre generoso Salvi, subentrato nella ripresa a Cappelletti. Una piccola soddisfazione, però, se l’è tolta anche la squadra del presidente Zarattini, in gol con una bordata dal limite di Giglio, dopo una rapida combinazione su punizione. Ieri si sono visti in campo anche i due ultimi nuovi acquisti, che saranno ufficializzati oggi: Perosin, terzino ingaggiato dall’Altovicentino, e Antonello, difensore centrale prelevato dalla Primavera del Bologna. «Siamo ancora una squadra in costruzione» ammette il suo allenatore Daniele Pasa. «Manca poco all’inizio del campionato e spero che questa sconfitta non resti come una cappa nella testa dei giocatori».
Ore 12.40 – (Corriere del Veneto) Sette gol in amichevole alla Luparense per confermare lo stato di grazia della squadra. Atalanta a parte, dove comunque il risultato è rimasto ancorato sullo 0-0 fino quasi a metà del secondo tempo, il Cittadella di Roberto Venturato va che è un piacere. Ieri al Tombolato la Luparense (serie D) è stata travolta per 7-1 e in vetrina, ancora una volta, finisce Federico Gerardi. Autore di una tripletta che segue di pochi giorni il gol segnato con un delizioso lob al Vicenza, il centravanti friulano deve ancora veder chiarita la sua posizione e probabilmente il tormentone legato al suo addio proseguirà fino a lunedì prossimo, giorno in cui chiuderà il mercato. Ieri, comunque, in serata si erano diffuse voci a proposito di un possibile sblocco della situazione. È stato smentito un interesse da parte di Ascoli ed Entella, a cui il giocatore è stato proposto, ma la risposta è stata negativa. Staremo a vedere se oggi ci saranno novità. Ieri Venturato ha inizialmente schierato Vaccarecci in porta, Cappelletti, Pellizzer, De Leidi e Donazzan in difesa, Schenetti, Iori, Bobb e Minesso a centrocampo, Lora in appoggio a Gerardi in avanti. Ha aperto le marcature ancora una volta Iori, apparso tra i più ispirati. Poi, oltre alla tripletta di Gerardi, sono andati a segno anche Lora e Paolucci, oltre a un’autorete di Nichele. Nel frattempo si muove pure il mercato. Arriverà almeno una punta, forse due se verrà ceduto proprio Gerardi. Dopo Guazzo e Plasmati, è spuntato pure il nome di Litteri del Latina, che potrebbe arrivare in prestito. Pare che anche il club pontino abbia rifiutato uno scambio con Gerardi. In tutta evidenza Marchetti, dopo aver escluso D’Appolonia e aver congelato Barbuti, sta cercando un centravanti e un esterno offensivo che sappia fare anche la seconda punta, considerato il lungo infortunio di Sgrigna, che si rivedrà in campo non prima di metà ottobre o forse a novembre. Capitolo difesa: Pellizzer e Scaglia, arrivati a questo punto, dovrebbero rimanere. Il primo ha qualche chance in più di cambiare aria, in quel caso arriverebbe Luoni, svincolato dal Varese dopo il fallimento del club lombardo.
Ore 12.10 – PADOVA, IL GIRONE D’ANDATA COMPLETO.
1. Giornata, 6 settembre: Reggiana-Padova.
2. Giornata, 13 settembre: Padova-Pro Piacenza.
3. Giornata, 20 settembre: Padova-Lumezzane.
4. Giornata, 27 settembre: FeralpiSalò-Padova.
5. Giornata, 4 ottobre: Padova-Sudtirol.
6. Giornata, 11 ottobre: Cittadella-Padova.
7. Giornata, 18 ottobre: Renate-Padova
8. Giornata, 25 ottobre: Padova-Mantova.
9. Giornata, 1 novembre: Pavia-Padova.
10. Giornata, 8 novembre: Padova-Pordenone.
11. Giornata, 15 novembre: Cremonese-Padova.
12. Giornata, 22 novembre: Padova-Cuneo
13. Giornata, 29 novembre: X-Padova.
14. Giornata, 6 dicembre: Padova-AlbinoLeffe
15. Giornata, 13 dicembre: Giana Erminio-Padova
16. Giornata, 20 dicembre: Padova-Bassano Virtus
17. Giornata, 10 gennaio: Alessandria-Padova.
Ore 12.00 – PADOVA, PRIMA GIORNATA A REGGIO EMILIA!
Ore 11.55 – Presentato il nuovo pallone Puma.
Ore 11.50 – Prende la parola Daniele Arrigoni, Commissario Tecnico delle rappresentative di Lega Pro: “Due anni fa avevo deciso di lasciare il mondo del calcio, ma appena si è profilata la possibilità di allenare anche le rappresentative Under 18 ed Under 16 non ci ho pensato su due volte, perché bisogna puntare sul settore giovanile!”
Ore 11.45 – Un commosso Tommaso Miele ricorda Luca Colosimo, arbitro di Lega Pro scomparso a marzo in seguito ad un incidente stradale mentre si recava ad arbitrare Spal-Prato. Verrà istituito un premio in sua memoria e che verrà consegnato ad un arbitro indicato da Danilo Giannoccaro per meriti sportivi.
Ore 11.35 – Prende la parola il designatore degli arbitri di Lega Pro Danilo Giannoccaro, preceduto dal saluto e dall’augurio di Tommaso Miele: “Si è già parlato troppo di me, preferisco parlare degli arbitri, ragazzi già formati e profondi conoscitori del regolamento. Lavoriamo insieme da luglio, e se questi ragazzi sono in Can Pro vuol dire che sono quasi arrivati al vertice. Abbiamo 78 arbitri dell’età media di 30 anni, 164 assistenti e 66 osservatori arbitrali, proprio nel pomeriggio li incontrerò a Roma per il raduno precampionato”.
Ore 11.25 – Prende la parola il presidente dell’Aia Marcello Nicchi: “Consideriamo la Lega Pro la palestra migliore per i nostri arbitri! Ci sono società e dirigenti che investono in questa lega, e noi dobbiamo garantire la massima serietà! Gli arbitri scalpitano, ed auspico che i campionati partano davvero presto. La scelta di Danilo Giannoccaro è ponderata, è un conoscitore ed un appassionato di calcio ed in due anni è riuscito a meravigliarci per la dedizione”.
Ore 11.20 – Proiettato un video promozionale relativo alla scorsa stagione di Lega Pro.
Ore 11.15 – Inizia la presentazione! Tommaso Miele: “Ribadisco che il campionato inizia il 6 settembre, se correvamo dietro alla Giustizia Sportiva e alle sentenze sul calcioscommesse avremmo dovuto aspettare mesi e quindi oggi vogliamo dare certezze alle società di Lega Pro! Oggi prende ufficialmente il via la stagione 2015/16. Ho due mission: l’approvazione del bilancio e favorire l’elezione della nuova governance. Dedicherò inoltre grande attenzione al fair play e al rispetto delle regole dentro e fuori dal campo”.
Ore 11.05 – Presenti il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, il responsabile della Can degli arbitri di Lega Pro Danilo Giannoccaro e Commissario Tecnico delle rappresentative di Lega Pro Daniele Arrigoni.
Ore 11.00 – LE DATE DEL CAMPIONATO DI LEGA PRO: inizio 6 settembre 2015, termine 8 maggio 2016. Soste il 27 dicembre 2015, il 3 gennaio 2016 ed il 27 marzo 2016. Turno infrasettimanale il 24 marzo 2016. Playoff: primo turno solo andata 15 maggio, semifinali andata 22 maggio e ritorno 29 maggio, finali 5 giugno e 12 giugno. Playout: andata 21 maggio, ritorno 28 maggio.
Ore 10.55 – Benvenuti da Firenze per la compilazione dei calendari di Lega Pro. Presente in rappresentanza del Padova il segretario Fabio Pagliani.
Segui live da Firenze dalle ore 11.00 la compilazione dei calendari di Lega Pro col nostro inviato Gabriele Fusar Poli!
Ore 10.50 – (Gazzettino) Tra l’altro la squadra è stata rivoluzionata con tanti nuovi arrivi. «Non conosco la Lega Pro, ma siamo competitivi. Sono arrivati giocatori importanti, anche dalla serie B, che possono dare più esperienza e qualità». A differenza dei suoi colleghi di porta, conosce già anche il preparatore Zancopè. «Ti dà la tranquillità per poter lavorare sempre al meglio. Anche se capita qualche errore, ti dice che può succedere dato che siamo giovani e che dagli errori bisogna imparare. Abbiamo sempre il suo appoggio». Un flash su Parlato. «È uno che fa tutto per vincere, è molto preparato. Mi trovo davvero bene anche con lui». Divagazione extra calcistica. Come sono andate le vacanze? «Essendomi operato il 3 giugno, per un mese sono dovuto restare fermo a letto a casa in Serbia. Ho fatto comunque una settimana al mare in Turchia insieme ad Angela, la mia ragazza, che è di Novi Sad come me. Siamo insieme da pochi mesi, ma praticamente vive già insieme a me a Padova. L’anno scorso abitavo in centro, quest’anno ho preferito Sant’Agostino: sono più tranquillo e più vicino al campo d’allenamento alla Guizza, tanto più che spesso mi piace andare in palestra anche nel tempo libero».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Nella prima uscita ufficiale in Coppa Italia con il Mantova ha giocato Favaro, complice il fatto che lei non aveva ancora ultimato il recupero. «Il posto me lo dovrò conquistare sempre, in allenamento e in partita. Nessuno ha il posto fisso in squadra, bisogna sudarselo in tutti i ruoli. Io punto a disputare una stagione da protagonista e ho scelto di rimanere a Padova perché è importante giocare alla mia età. So che qui la pressione non manca, ma mi piace e mi stimola a dare il cento per cento». Ha scelto di rimanere al Padova (contratto biennale), ha appena detto. Aveva altre richieste? «Sono arrivate al mio procuratore, ma non mi interessavano. Padova è sempre Padova e volevo restare qui dato che mi sento a casa. Ho il vantaggio di conoscere già l’ambiente e il mio obiettivo era restare per migliorarmi ancora. Spero di avere fatto la scelta giusta».
Ore 10.30 – (Gazzettino) È tornato a fare capolino tra i pali nelle ultime amichevoli con Triestina ed Este, pronto a riprendersi il posto da titolare dopo essere stato tra i protagonisti della promozione in Lega Pro. Stiamo parlando di Lazar Petkovic, ormai pienamente recuperato dall’intervento all’alluce del piede nello scorso giugno. «Mi sono ripreso del tutto e sono felice di essere tornato in gruppo. Si soffre sempre quando si lavora a parte e vedi i compagni che si divertono, ma ora sono a posto. Queste due amichevoli mi sono servite per riprendere confidenza con il campo e ritrovare le misure, tra l’altro sono stati test veri con squadre di serie D». Se l’anno scorso il portierone serbo ha dovuto superare la concorrenza di Cicioni e Lanzotti, quest’anno ha al suo fianco Favaro e Pardo. «Sono entrambi ottimi ragazzi e sono portieri bravi che hanno un futuro davanti. Siamo tutti e tre giovani e tra di noi si è instaurato un bel rapporto. Naturalmente c’è la giusta concorrenza, ma anche grande collaborazione. È un rapporto al tempo stesso professionale e di amicizia».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Idem l’allenatore Carmine Parlato: «Cercheremo di fare rispettare il valore della maglia e della nostra storia. Voi tifosi con noi vincete sempre, aiutate il gruppo e prometto che ognuno sputerà l’anima». L’auspicio è quello di rivivere un simile clima anche allo stadio a partire dall’impegno di Coppa di domenica con il Pordenone che proprio ieri ha ufficializzato l’ingaggio degli ex biancoscudati Pederzoli e Pasa e del difensore Marchi. Oltre alla prima squadra, sono state presentate le nuove compagini biancoscudate di calcio femminile e di calcio a 5. Inoltre i rappresentanti dell’associazione Magico Padova hanno invitato i tifosi a firmare la petizione per attuare l’azionariato popolare e una serie di iniziative connesse.
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Insieme – ha dichiarato il presidente Giuseppe Bergamin – abbiamo vissuto emozioni impressionanti e irripetibili, abbiamo vinto e siamo tornati a chiamarci Calcio Padova. Ora come società vogliamo crescere e raggiungere certi risultati per noi e per voi e per questo occorre essere ancora più uniti». «I 2.066 abbonamenti attuali – ha aggiunto l’ad Roberto Bonetto – sono ancora pochini. Spero che il calore dei tifosi trasformi l’Euganeo in una bolgia per fare tremare le gambe agli avversari. Noi vogliamo tornare dove eravamo due anni fa (non cita direttamente la serie B, ndr) e spero che i ragazzi amino questa maglia come i tifosi e possano entrare nella storia, mettendo tutto quello che hanno». In termini di decibel sostanziale parità, con acclamati soprattutto i rappresentanti della vecchia guardia, a partire da Cunico. «Vedo bene la squadra – dichiara il capitano – la filosofia è quella di andare sempre in campo per vincere e per fare identificare la squadra con i tifosi, dando il massimo».
Ore 10.00 – (Gazzettino) Stesso luogo – i padiglioni di Appiani in Festa – stesso periodo (era il 28 agosto 2014), stessa atmosfera all’insegna dell’entusiasmo, ma soprattutto una richiesta dei tifosi a cui il Padova ha dato ampio ed esaltante riscontro, con una stagione da record culminata con la promozione. Un anno fa, alla presentazione della nuova creatura biancoscudata che ripartiva dalla serie D, gli ultras gridavano infatti “Lega Pro” e ieri a salire sul palco per un’analoga vetrina è stata la squadra che si appresta ad affrontare un campionato professionistico, peraltro con l’ambizione di una presenza non da semplice spettatore. Missione compiuta e via a un nuovo capitolo. Ad applaudire e acclamare squadra, staff tecnico, dirigenti e proprietà al gran completo, oltre mille persone, con la vocalist Lady Helen a condurre la serata che si è aperta citando tutti i protagonisti della passata stagione.
Ore 09.50 – Il nostro Gabriele Fusar Poli è in viaggio direzione Firenze per seguire dal vivo e in diretta alla compilazione dei calendari di Lega Pro. Rimani sintonizzato per scoprire in tempo reale le prime avversarie dei Biancoscudati!
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Per ora, però, abbiamo fatto 2066 abbonamenti e sono ancora pochi. Noi ci siamo impegnati molto, ci sono ancora due settimane per sottoscrivere la tessera e spero ci sia una corsa all’abbonamento. Questa piazza ha dimostrato grande calore, vorrei che si formasse un muro umano di tifosi che spaventi gli avversari all’Euganeo». Che la piazza non abbia dimenticato la cavalcata dello scorso anno lo dimostrano anche i grandi applausi arrivati quando la presentatrice Lady Helen ha letto i nomi dei giocatori dello scorso anno che non sono stati confermati. Confermati, invece, i cori contro Cestaro e Penocchio e le ovazioni per capitan Cunico e mister Parlato. Prima che la squadra salisse sul palco, la passerella è stata dedicata al calcio a 5 maschile e al calcio a 11 femminile. Due squadre che da quest’anno porteranno il nome del Calcio Padova grazie all’affiliazione con la società di viale Rocco sottoscritta quest’estate. I primi applausi dei tifosi, quindi, sono stati riservati alla formazione di futsal, che milita in Serie C/1, e alla formazione femminile iscritta alla B.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Proprio il numero uno, ringraziando i tifosi, ha lanciato un appello alla folla dopo essere salito sul palco: «È impressionante il calore che dimostra la nostra gente. Abbiamo vissuto delle emozioni irripetibili lo scorso anno lavorando insieme e sostenendoci a vicenda. Abbiamo vinto il campionato, ma la cosa che mi da più soddisfazione è che ci chiamiamo ancora Calcio Padova. Da adesso in poi comincia un’altra storia, più importante e impegnativa. Questa società vuole crescere e raggiungere risultati per noi stessi e per voi. La società può crescere ma se non ha l’appoggio esterno non può raggiungere degli obiettivi. Voglio vivere emozioni più forti dello scorso anno e se staremo uniti sono sicuro che raggiungeremo grandi obiettivi». Ancor più esplicito l’amministratore delegato Roberto Bonetto: «Abbiamo speso delle cifre importanti e adesso spero che questi giocatori amino la maglia come l’amiamo noi. Il mio sogno è che questi ragazzi riportino il Padova dov’era due anni fa, prima che arrivassimo noi».
Ore 09.20 – (Mattino di Padova) “We will rock you”. Sono le note dei Queen ad accompagnare la prima passerella della stagione per il Padova. La prima da quando la società di viale Rocco è tornata a chiamarsi con il nome originario dopo l’inferno della Serie D e il nome provvisorio di Biancoscudati. Una rinascita da zero completata la scorsa stagione e che ha lasciato in dote un grande entusiasmo come dimostrano i più di mille tifosi presenti ieri sera ad “Appiani in festa” per la presentazione ufficiale della squadra. Grande entusiasmo ereditato anche da una campagna acquisti che sembra aver convinto la piazza, pronta a sperare nel doppio salto di categoria. Una speranza condivisa anche dalla società, tra chi lo dice quasi apertamente come l’amministratore delegato Roberto Bonetto, e chi più velatamente come il presidente Giuseppe Bergamin.
Ore 09.10 – (Mattino di Padova) Dopo la composizione dei gironi, giunta a sorpresa nella giornata di martedì, oggi è il giorno dei calendari: alle 11 di questa mattina, nella sede fiorentina della Lega Pro, il commissario straordinario Tommaso Miele darà il via alla composizione delle giornate di campionato, con Padova e Cittadella che conosceranno quindi i nomi delle prime avversarie del 6 settembre. L’unica cosa certa, al momento, è che i biancoscudati disputeranno fuori casa la prima stagionale: il 6, infatti, l’Euganeo sarà occupato dal meeting di atletica leggera e la squadra di Parlato debutterà tra le mura amiche solo la settimana successiva. Ma domenica il primo vernissage di fronte al proprio pubblico avverrà comunque in Coppa Italia: contro il Pordenone (ore 17.30) i biancoscudati sono costretti a vincere con almeno due gol di scarto per passare il turno. Oggi nuovo allenamento alla Guizza alle 15.30 per Cunico e compagni: da valutare le condizioni di Ilari e Mazzocco, ieri ancora allenatisi a parte per colpa dei rispettivi acciacchi. In particolare il primo, che dovrebbe essere chiamato in causa sia con la conferma del centrocampo a tre visto a Mantova (troppo presto per vedere Corti dal 1’) sia con il ritorno all’offensivo 4-2-3-1.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «È un progetto che parte da molto lontano — spiega Roberto De Vivo — e che si ispira al calcio spagnolo è brasiliano. Proponemmo questo progetto a novembre e sarà il tempo a dirci se avevamo visto giusto». E poi, quando l’orologio segna quasi le 22, sul palco di Appiani in Festa sale la prima squadra, accolta da applausi e cori e da un urlo già da clima campionato. Il primo a essere chiamato è il presidente Giuseppe Bergamin, poi il vicepresidente Edoardo Bonetto e l’ad Roberto Bonetto, Massimo Poliero, Giampaolo Salot, Moreno Beccaro e Walter Tosetto: «Abbiamo vinto tutti assieme lo scorso anno — spiega Bergamin — e la cosa che mi dà tanta soddisfazione è che ci chiamiamo di nuovo Calcio Padova. Serve unità d’intenti da parte di tutti, tifosi e sponsor compresi». E Bonetto lancia un appello: «Ad oggi abbiamo solo 2066 abbonati, ce ne vogliono di più, gli avversari quando entrano al’Euganeo devono tremare». E infine tocca a staff tecnico e giocatori, tutti sommersi da un mare di applausi. Nel frattempo la Lega Pro a 60 squadre è ora una possibilità concreta, soprattutto se il ricorso del Seregno verrà accolto. In prima istanza, infatti, lo stesso è stato ritenuto ammissibile e verrà discusso il 3 settembre al Coni. E nel caso in cui il ricorso del club lombardo venga accolto è logico prevedere uno slittamento dei campionati di una o due settimane rispetto al previsto.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) L’attesa infinita per il campionato consuma un’altra serata di festa, con la presentazione ufficiale della squadra andata in scena ad «Appiani in Festa», la kermesse organizzata dagli ultras della Tribuna Fattori nel parcheggio dello stadio Euganeo. Un’occasione per un bagno di folla fra tanto entusiasmo, fiumi di birra, grigliate e la voglia di tornare a parlare solo di calcio giocato. La squadra biancoscudata arriva poco prima delle 21, seguita a ruota dai soci al gran completo e dalla rappresentanza delle neonate formazioni femminile e di calcio a cinque. Presente anche il titolare di Interbrau, Sandro Vecchiato: «Abbiamo sempre dimostrato la nostra vicinanza alla società — spiega — e siamo ben felici di rimanere accanto a questo progetto che lentamente sta prendendo forma. Dopo la splendida stagione scorsa, adesso viene il difficile. In Lega Pro il livello tecnico aumenta, le promozioni sono più limitate e i playoff più ristretti rispetto al passato. Ci vorrà la collaborazione di tutto l’ambiente per raggiungere i risultati sperati». Alle 21.20, con circa venti minuti di ritardo rispetto all’orario inizialmente previsto, il palco allestito finalmente si anima secondo le attese. Prima la dirigenza e la squadra al completo del Padova calcio a cinque, poi tocca alla squadra femminile che strappa applausi molto convinti al pubblico presente.
Ore 08.30 – Oggi per i Biancoscudati allenamento alle ore 15.30 presso il Centro Sportivo Memo Geremia (Guizza).
Ore 08.28 – Padova, Coppa Italia Lega Pro: la sfida col Pordenone all’Euganeo si giocherà il 30 agosto alle ore 17.30.
Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 26 agosto: bagno di folla per la presentazione dei Biancoscudati ad “Appiani in Festa”.