Secondo compleanno da biancoscudato per l’amministratore delegato Roberto Bonetto, che oggi compie 62 anni. Il dirigente trascorrerà la giornata in famiglia, mentre all’appuntamento in Lega nel quale sarà affrontato quasi certamente anche il tema della composizione dei gironi in vista dei calendari previsti giovedì, il Padova sarà rappresentato dal presidente Giuseppe Bergamin e dal socio Giampaolo Salot. Il club biancoscudato sarà comunque inserito nel girone A e a grandi linee si conoscono già le avversarie con le quali dovranno misurarsi da domenica 6 settembre. «Sarà un campionato molto tosto – esordisce Bonetto – Ci sono compagini come Alessandria, Pavia, Cittadella, Bassano, Cremonese e anche il Feralpi che ha speso parecchio. Non ci sarà una squadra ammazza-campionato e ogni partita sarà una lotta. Sarà un campionato molto esaltante, non vedo l’ora che cominci».
Notizia delle ultime ore è che il Catania avrebbe richiesto di giocare nel girone A per motivazioni di carattere logistico (più facile raggiungere le città del Nord attraverso gli aeroporti rispetto a quelle del sud) e di ordine pubblico. «Sarebbe davvero una cosa pazzesca, da lasciare allibiti. Penso che si tratti solo di una boutade».Al di là del toto-gironi, il Padova vuole recitare un ruolo da protagonista e a due settimane dall’inizio dei giochi crescono attesa e aspettative. «Abbiamo messo a disposizione un budget importante prendendo la maggior parte dei giocatori addirittura dalla categoria superiore. Il nostro obiettivo sono i play off, abbiamo fatto anche l’ultimo sforzo ingaggiando Corti, un giocatore con oltre duecento partite in serie B, tutti sanno quello che vale. Con il suo innesto abbiamo rafforzato ulteriormente il centrocampo, possiamo dire di avere una squadra competitiva. Quindi, buon lavoro al tecnico».
Bonetto scorre velocemente la lista dei giocatori reparto per reparto sottolineando il valore della rosa. «In difesa abbiamo Diniz, Fabiano, Niccolini, Dionisi con l’ultima chicca rappresentata dall’acquisto di Favalli. A centrocampo ci sono Giandonato, Bucolo (nella foto grande, ndr), Corti, Mazzocco sul quale crediamo molto e Ramadani. Davanti a loro le riconferme di Ilari, Petrilli e Cunico con gli innesti di Neto Pereira e Altinier. Senza dimenticare Amirante, che speriamo di recuperare: in settimana si sottoporrà a un’artroscopia dalla quale si capiranno le sue condizioni, al di là dell’aspetto umano, facciamo affidamento su di lui. Siamo davvero una rosa competitiva». Intanto, domenica c’è il debutto all’Euganeo con la sfida di Coppa Italia con il Pordenone. Immaginiamo che la società tenga molto anche a questo obiettivo. «Sicuramente, non ci piace perdere neanche le amichevoli, figuriamoci le partite che contano. Ci piacerebbe passare il turno per dare una prima soddisfazione ai nostri tifosi».
E a proposito del popolo biancoscudato, Bonetto rivolge un appello: «Spero che si abbonino in maniera più massiccia e che diano un ulteriore segno di vicinanza alla squadra. La società ha fatto la sua parte, ora aspettiamo quella dei tifosi. La prelazione si è chiusa a 1.802 abbonamenti, il nostro obiettivo è ripetere almeno il numero dell’anno scorso. Il pubblico deve essere il nostro dodicesimo uomo in campo e anche se l’Euganeo non è adatto a essere una bolgia, lo deve diventare». In un anno alla guida del club, ne avete fatta molta di strada. «La prima parte del percorso era tornare nei professionisti e ridare entusiasmo. Abbiamo costruito una società seria, ora bisogna tornare in serie B».