Carta, penna e block notes. Alla ricerca di spunti che possano decifrare il valore delle altre squadre. Il tecnico del Bassano, Stefano Sottili, e il suo vice, Christian La Grotteria, erano in tribuna ieri allo stadio Tombolato per Cittadella-Vicenza, amichevole di lusso buona per testare la condizione fisica di una diretta concorrente alla promozione. Sottili, le sue favorite per la promozione? «Vedo Alessandria, Pavia e Cittadella una spanna sopra tutte. Il Cittadella mi ha notevolmente impressionato: ossatura importante e mantenuta quasi in toto, i granata possono essere protagonisti». Altre squadre da vertice? «Dipenderà dalla composizione dei gironi. Se nel girone A dovessero esserci squadre come Reggiana e Spal, il livello crescerebbe esponenzialmente e bisognerebbe aggiungere due posti al tavolo delle big». E il Padova? «Outsider di lusso, credo sia subito sotto il treno di testa. È una buona squadra, ulteriore conferma che sarà un girone di ferro». Passiamo al suo Bassano. «Siamo riusciti a mantenere l’ossatura della passata stagione, ma contesto chi pensa che siamo fra le favorite. Una stagione come quella scorsa penso sia irripetibile. E credo anche sia onesto riconoscere che ci sono almeno tre squadre decisamente superiore alla nostra, se non di più. Poi è chiaro, cercheremo di fare del nostro meglio e possiamo regalare altre soddisfazioni ai tifosi». Cosa ne pensa di tutto il caos che sta circondando il calcio italiano? «Non possiamo che aspettare la fine di tutti i processi, sperando che venga fatta chiarezza. Noi addetti ai lavori non vediamo l’ora di poter ricominciare il campionato». Molti giocatori hanno rinnovato il proprio contratto col Bassano anche dopo la scadenza: una sorpresa, considerate le abitudini del mondo del calcio. «E’ stata una sorpresa anche per me. Due sono le possibili interpretazioni: o i ragazzi non hanno avuto offerte, e non credo sia questo il caso, oppure hanno visto nel Bassano qualcosa di più rispetto a una semplice società di passaggio per le proprie carriere» Martinelli è stato un vero colpaccio. «Ci può portare esperienza e tecnica da vendere. È il suo primo anno in Lega Pro, ma uno come lui accanto a Bizzotto ci può dare una grossa mano. Poi non sono arrivati tanti ragazzi nuovi, per cui il giudizio inevitabilmente si deve concentrare nel complesso della squadra. Sono soddisfatto del nostro precampionato». Qualche rimpianto? «La Coppa Italia. A Terni potevamo vincere, il fatto di non essere andato a Crotone mi fa rabbia, anche perché lo avremmo meritato. Paradossalmente le squadre di Lega Pro che fanno la Coppa Italia di Lega Pro e non quella della massima serie arriveranno meglio all’inizio del campionato. Per questo abbiamo fissato le amichevoli con Spal (oggi, a Ferrara, alle 20, ndr) e Brescia». Dal mercato cosa possiamo attenderci? «Una punta. E magari qualcos’altro se davanti dovesse essere ceduto uno dei nostri giocatori (Nolè o Iocolano ndr)».
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Vicenza)