Un piccolo passo. Ancora un piccolo passo per completare una rosa che, così com’è, è competitiva, ma a cui manca qualcosa (non molto) per poter ambire a un campionato di vertice. Ecco un’analisi sommaria post-ferragostiana dopo la prima ufficiale di Coppa Italia. Il Padova visto a Mantova per 60 minuti mi ha fatto davvero una buona impressione, poi è calato: ci può stare, siamo ad agosto, le gambe non vanno ancora a mille tuttavia, a estrarre la lente d’ingrandimento, le indicazioni lasciate lungo il percorso fanno ben sperare. Neto Pereira a tratti ha illuminato, Cunico anche a 37 anni sa fare la differenza, Altinier se servito nel modo giusto è letale, Fabiano e Diniz sono due certezze, Bucolo un giocatore di categoria che deve solo smaltire qualche tossina e i postumi di un lieve infortunio. De Poli sinora, spendendo poco, ha costruito una squadra di tutto rispetto e di questo gli va dato merito, ma adesso l’opera va completata. Si aggiungerà Fautario, un esterno molto adattabile che può essere impiegato indifferentemente e con rendimento analogo in una difesa a quattro o in un centrocampo a cinque, forse arriverà un attaccante giovane per coprirsi le spalle relativamente all’infortunio di Amirante, forse qualcun altro. La duttilità di Fautario ha fatto la differenza nella scelta e, oltre a questo, è un giocatore che garantisce equilibri difensivi.
Non sfugga quanto ha fatto Parlato venerdì a Mantova: prima ha utilizzato Ilari come interno (ruolo assolutamente non suo), poi ha (momentaneamente?) accantonato Petrilli, infine ha escluso Anastasio (troppo offensivo per il 4-2-3-1 che ha in mente il tecnico campano) pur in assenza di alternative di ruolo e schierato due esterni bloccati, spostando in quel ruolo Diniz (un centrale). Un messaggio chiaro, a mio modo di vedere: per far giocare Giandonato serve il centrocampo a tre ed è per questo che mi aspetto negli ultimi giorni di mercato un colpo a centrocampo, magari l’occasione last minute che possa davvero far compiere il salto di qualità alla squadra. Chi potrebbe essere? Al momento non riesco a individuare l’identikit perfetto fra gli interni che possono essere acquistati a cifre abbordabili (o magari facendo un sacrificio ragionevole, la società ci pensi: ne può valere la pena). Quello che penso è che un centrocampista serva come il pane, soprattutto se Parlato cambierà modulo rispetto al 4-2-3-1. Il rovescio della medaglia: se la virata sarà completa (così come il cambio di modulo, ma penso piuttosto che Parlato voglia tenersi una valida alternativa tattica anche a partita in corso) allora il finale di mercato potrebbe essere col botto. Un’ultima postilla: la società, quando ha raccolto le ceneri di chi l’ha preceduta, ha parlato chiaramente di progetto triennale. Per questo chi chiede tutto e subito non ha capito che, così facendo, tradisce la filosofia di chi sta tentando (non senza difficoltà) di riportare in alto il Padova. Ossia: prima la semina e poi, al momento opportuno, il raccolto. Giusto per essere chiari.