Peschiera – Le dichiarazioni dell’allenatore Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Foggia.
NON VEDO L’ORA DI INIZIARE
«Finalmente inizia la stagione, ora iniziano le partite contano. Sono veramente contento di ritrovare De Zerbi, sarà una sfida dura. Come ci arriviamo? Stiamo crescendo, questa è una partita ufficiale che ci prepara ancora di più all’esordio in campionato di sabato prossimo contro la Roma. Siamo al 70% ma sarà importante il recupero dei calciatori ancora indietro come condizione ed il loro inserimento in squadra. Non vedremo Helander e Viviani, poi gli altri ci sono. Souprayen, invece, sarà della gara e partirà dall’inizio. Posso dire che ci sarà anche Toni, ma sarà ancora più importante cominciare ad acquisire una mentalità vincente».
TONI, IL PAZZO, VIVIANI E RAFA
«Toni e Pazzini insieme? Prepariamo le partite di volta in volta, ora dobbiamo essere pronti per il Foggia. Sono due calciatori di esperienza, sono dentro il gruppo e proprio per questo sono a disposizione della squadra, indipendentemente dal fatto che giochino insieme o meno. Viviani? Sta lavorando, ha voglia di tornare e sta recuperando bene. Ha un grande carattere, non ha voluto restare fuori con il Latina ed ha giocato nonostante il dolore. Questo gli ha provocato i problemi attuali. Noi lo aspettiamo, quando tornerà sarà importante. Rafa Marquez? È Un calciatore forte, è qui da un anno ed ha un passato importante. Sta meglio fisicamente, ha lavorato da solo prima di arrivare qua, per noi è un calciatore importante e lo dimostrerà».
CHE BELLO RIVEDERE DE ZERBI
«De Zerbi? Ha iniziato la sua carriera da allenatore, lo volevamo qui prima nel nostro Settore Giovanile e poi nello staff, sono contento di riabbracciarlo perché è un ragazzo fantastico. Cosa ha preso da me? Lui ha il suo modo di fare, io il mio, Quando si è calciatori si cerca di prendere da diversi maestri. Credo di essere stato importante per lui, come lui lo è stato lui per me, visto che ci siamo confrontati spesso. È un ragazzo propositivo, proprio come le sue squadre».