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Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) A scendere in campo domenica 23 probabilmente ci doveva essere anche l’Union di Lauria, la nona posizione in classifica della scorsa stagione potrebbe farle saltare proprio il turno preliminare. Questa decisione viene resa nota da un comunicato a firma della Lega nazionale dilettanti (Lnd) diffuso ieri sulle pagine del sito web ufficiale (www.lnd.it) e subito fatto rimbalzare dalle testate calcistiche in rete. Tutto nasce dalla mancata chiusura delle ammissioni alla Lega Pro che segna come termine ultimo quello del 25 agosto, due giorni dopo l’inizio del trofeo nazionale. Impossibile quindi avere gli abbinamenti corretti per dare il via al turno di Coppa Italia. Una Lega poco attenta e un pò in ritardo decide, a una settimana dal via, di posticipare tutto alla fine di settembre. Un piccolo grande caos che ricade sulle spalle delle formazioni interessate che già vedevano la prima gara ufficiale come un’importante prova generale in vista dell’inizio del campionato fissato per il prossimo 6 settembre. Ora l’attenzione si sposta verso le amichevoli che avranno come scopo quello di perfezionare l’aspetto tattico delle squadre senza però quel giusto pizzico di agonismo che una competizione ufficiale avrebbe dato. L’Union comunque non perde tempo e domani incontrerà sul manto sintetico di Boscherai la sua Juniores (inizio alle 16.30) allenta dal tecnico Pradel e giovedì la Feltrese di Remonato (inizio alle 17).
Ore 21.40 – (Corriere delle Alpi) Davide Bartolini ha voglia di gol e scalpita per esordire in maglia neroverde. Il nuovo attaccante del Ripa Fenadora sta lavorando a parte per un risentimento muscolare a un polpaccio e sarà pronto tra una decina di giorni. Intanto la squadra ha cominciato ieri la quarta settimana di preparazione e domani e giovedì ha in programma due amichevoli prima di tre giorni di riposo per Ferragosto: domani alle 16.30 partitella in famiglia con la Juniores al Boscherai e giovedì alle 17.30 test dal sapore di derby contro la Feltrese. L’Union ha già disputato due amichevoli ed è parsa in crescita nonostante la sconfitta di misura. Manca ancora il gol, ma in casa neroverde non è un problema, perché l’importante è la costruzione del gioco e la finalizzazione arriverà: «I miglioramenti già dalla seconda partita si sono visti. Abbiamo tenuto per buona parte della gara il pallino del gioco in mano e le occasioni arriveranno», commenta Bartolini, che è senese, della contrada del Nicchio, e nel week- end tornerà a casa: «Guarderò il Palio e si ricomincia». Primo impatto. «Ho trovato un ottimo ambiente all’Union. Mi hanno subito fatto sentire a mio agio. C’è grande disponibilità, ci alleniamo bene, con intensità, e si sta creando una bella amalgama tra di noi. La squadra è giovane, ma non vieta di fare un buon campionato e ci sono degli ottimi presupposti», dice l’attaccante classe 1986, con i suoi 29 anni è il veterano del reparto: «Non mi era mai capitato. Però l’avventura qui è stimolante e c’è un bel progetto. Mi ha colpito la voglia di far bene del gruppo, ci sono professionalità, entusiasmo e grande affiatamento tra la squadra e lo staff». Obiettivo doppia cifra. Il primo pensiero è al traguardo di squadra – che è di «centrare il prima possibile la salvezza» – e poi c’è quello personale: «Proverò ad arrivare in doppia cifra di gol, mettendomi a disposizione della squadra e del mister», aggiunge Davide Bartolini, che nel 4- 3-3 di Lauria è la punta centrale (ma qualche volta in carriera ha fatto anche l’esterno). «Lavoriamo bene, per sviluppare un gioco moderno e aggressivo, con molta intensità stando corti in campo per rendere difficile a chi ci affronta sviluppare le proprie trame. È un bel calcio da vedere ma per fare tutto questo abbiamo bisogno di allenarci». I muscoli di Bartolini. «Sto recuperando, niente di preoccupante, però sto perdendo un po’ di tempo. Non mi permette di allenarmi a tempo pieno», spiega l’attaccante, che sta seguendo un programma di lavoro differenziato. «Spero di essere presto a posto in una settimana-dieci giorni».
Ore 21.20 – (Il Piccolo) Cambio di programma in casa Unione 2012. Lo slittamento della Coppa Italia, con la prospettiva di non giocare impegni ufficiali fino alla prima giornata di serie D programmata per il 6 settembre (a meno di rinvii anche per il campionato, sempre possibili visto il caos di quest’estate), modificherà un po’ la scaletta di lavoro della squadra agli ordini di Masitto. Con le partite che valgono davvero ancora così lontane, da oggi la preparazione continuerà con un solo allenamento quotidiano, per non caricare inutilmente le gambe dei giocatori. Ma intanto, proprio sul fronte fisico, arrivano buone notizie sul fronte degli acciaccati. I due illustri assenti dell’amichevole di sabato contro il San Donà Passarella, ovvero Zubin e Baggio, hanno già recuperato e già ieri hanno ripreso ad allenarsi in gruppo a pieno ritmo. In pratica si trattava di leggeri risentimenti muscolari e solo per precauzione non sono stati utilizzati sabato nell’amichevole giocata nella fornace di Gradisca. È ritornato in gruppo anche Ciave, mentre ha lavorato a parte Battaglini che sta recuperando dal suo acciacco. In pratica di tutta la rosa è fermo precauzionalmente solamente Miani, che nel test di sabato ha accusato un problema muscolare, nulla comunque di preoccupante. La Triestina 2012 completerà dunque queste prime tre settimane di preparazione con l’amichevole di venerdì contro il Vesna, che si giocherà a Santa Croce alle ore 17. Ai giocatori poi verranno concessi due giorni di riposo, prima di riprendere gli allenamenti lunedì 17 agosto. Considerato che sono saltati i primi turni di Coppa Italia del 23 e 30 agosto, già da oggi la dirigenza si metterà in moto per organizzare alcune amichevoli durante quei week-end. Sperando che poi finalmente, il 6 settembre, si possa iniziare a fare sul serio.
Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Lo stallo che coinvolge il pianeta della serie D è accolto con un certo fastidio anche in casa Ital-Lenti Belluno. Soprattutto perché, oltre a non conoscere i contorni del girone e i nomi delle avversarie, slitta di una settimana il primo impegno ufficiale della stagione: «Questo ritardo crea problemi – sottolinea mister Roberto Vecchiato – ma non solo a noi. Vale per tutti. Obiettivamente non è una cosa simpatica». Anche perché lo staff tecnico aveva impostato un determinato tipo di lavoro, finalizzato a raggiungere una buona condizione già a fine agosto, in vista del primo turno di Coppa Italia: «Non possiamo che adeguarci – riprende Vecchiato -. Cercheremo di fare qualche amichevole in più».
Ore 20.40 – (Corriere delle Alpi) Indubbiamente è diventato un po’ il giocatore al centro dell’attenzione mediatica per l’ottimo precampionato fin qui svolto. Simone Quarzago però, ad appena sedici anni si dimostra già maturo, anche nell’analizzare la partita di oggi. «È un’altra tappa in cui cercare di mettere in pratica ciò che il mister ci indica durante gli allenamenti. Chiaro che solo in questo modo riusciamo poi ad ottenere i risultati, sia adesso che poi quando sarò ora in campionato». Va di seguito comunque, una considerazione sul bel percorso che sta vivendo da protagonista in questo avvio di stagione. «Chiaramente la preparazione sta andando bene, sia a livello di squadra che in quello personale. È altrettanto vero, però, che io non ho già un ruolo ben preciso e definito ma devo invece impegnarmi al massimo per migliorare giorno per giorno. È una cosa che poi diventa naturale quando in squadra ci sono giocatori di livello ed esperienza come possono essere magari Corbanese, Bertagno e tanti altri. Guardando il loro esempio si apprendono anche i segreti per cercare di migliorare ogni giorno».
Ore 20.20 – (Alto Adige) “Tutto sommato sono soddisfatto!”. Il giorno dopo la sconfitta di Pescara, mister Stroppa è pronto a risalire sul treno per il viaggio di ritorno, ma questo non gli impedisce di analizzare pacatamente il test maturato in terra d’Abruzzo. A Pescara i biancorossi si sono resi protagonisti di un’altra buona prestazione, almeno sotto il profilo del carattere e della volontà, peculiarità che, al termine del confronto, hanno permesso a Miori e compagni di lasciare lo stadio Adriatico con l’onore delle armi. C’è ancora da lavorare, sia chiaro, perché l’Alto Adige rimane un cantiere aperto ma, quanto meno, si cominciano a intravedere le solide fondamenta di una struttura che dovrà essere completata entro il 6 settembre. “Queste sono partite – conferma Stroppa – che ci permettono di portare avanti il nostro lavoro. Stiamo procedendo sulla strada giusta, anche se commettiamo degli errori. E su questi dobbiamo lavorare!”. Mister riavvolgiamo la bobina e rivediamo i frame della sfida con il Pescara. Qual è il suo giudizio? “Ripeto sono soddisfatto! Abbiamo affrontato un’avversaria di caratura superiore a viso aperto e senza timore. – continua Stroppa –. A dirla tutta abbiamo subito la prima rete proprio durante il nostro momento migliore. Una rete che potevano evitare se fossimo stati più attenti. Sotto il profilo caratteriale non possono che essere contento. I ragazzi non hanno mai smesso di giocare e nonostante il passivo hanno concluso la gara in crescendo. Sotto questo aspetto la squadra ha fornito le giuste indicazioni”. Sul terreno dell’Adriatico ha schierato uno scacchiere con un modulo diverso dalle precedenti esibizioni. Da cosa è dipesa questa scelta? “Ho schierato inizialmente il 3-5-2 perché ho dovuto considerare i cambi a disposizione, inoltre ho tenuto da conto lo stato di forma dei ragazzi. Diciamo che è stata una scelta dovuta ma che comunque è stata utile per capire alcuni meccanismi”. Contro il Pescara c’è stato il debutto del cileno Crovetto. Una prima tanto attesa… “Il ragazzo ha fatto abbastanza bene – chiude Stroppa – nonostante abbia avuto ancora poco tempo per integrarsi con la squadra. A mio avviso deve entrare nella lunghezza d’onda del nostro tipo di calcio, quello italiano intendo, comunque non c’è dubbio che si tratta di un giocatore di sicura qualità”.
Ore 19.50 – (La Provincia Pavese) «Con la società siamo ancora in stand-by sul possibile rinnovo che mi era stato preventivato». Le frasi che Alessandro Cesarini pronuncia nel dopo partita a Latina allarmano i tifosi. Sembra di capire che la permanenza del «Mago» sia a rischio. In effetti l’attaccante spezzino dopo le cose che ha fatto vedere al primo anno in azzurro era stato corteggiato da club di serie B. Cesarini con il Pavia ha un contratto biennale quindi, alla fine della prossima stagione, potrebbe tranquillamente salutare e andarsene, da svincolato: il club azzurro oltre a perdere un giocatore di altissimo livello non incasserebbe nulla. L’ex dg Londrosi aveva trattato un prolungamento del contratto (che fa comodo a entrambe le parti) con un ritocco importante. Dopo l’addio di Londrosi la società sembra abbia rivisto il budget 2015/16 in diminuzione del 10-15%. E il contratto di Cesarini? Il procuratore del calciatore attende risposte. «Valuteremo nei prossimi giorni – dice il nuovo dg, Nicola Bignotti – per noi Cesarini ha un contratto di due anni in essere e credo che i giocatori in questa fase debbano concentrarsi sul campo. La proprietà del Pavia calcio non abita proprio in centro città. Qui tempi e modi sono un po’ diversi rispetto ad altre realtà. Comunque – precisa Bignotti – penso, anzi, sono sicuro che le promesse che sono state fatte al giocatore non verranno disattese». In una condizione del tutto simile a quella di Cesarini sembra essere Andrea Ferretti, che lo scorso anno ha firmato un biennale. Ed è evidentemente interesse della società prolungare anche a lui il contratto.
Ore 19.30 – (La Provincia Pavese) «I gol me li tengo per occasioni più importanti», aveva scherzato Tommaso Bellazzini dopo aver mancato per tre volte l’appuntamento con la rete nella gara con il Poggibonsi, tra l’altro giocata alla grande. Era una battuta, e invece si è rivelata una fantastica profezia: perché la mezzala d’assalto azzurra è stato protagonista assoluto della gara di Latina con una doppietta. «La profezia s’è avverata», ride Bellazzini: prima la rete su punizione che ha sbloccato la gara, poi la seconda pennellata ancora su calcio piazzato che ha dato con il 3-1 la certezza del clamoroso successo sul Latina. E’ vero che l’ex Venezia è uno specialista delle punizioni, ma nella serata storica per il Pavia anche lui ha centrato un record personale. «Se avevo segnato prima due gol su punizione nella stessa gara? No, mai – conferma – se ho dei segreti? Solo piccoli accorgimenti apportati via via, le punizioni sono una questione di sensibilità soggettiva, non ho avuto un solo maestro ma tanti riferimenti». Bellazzini però vuole evitare di farsi travolgere dall’entusiasmo per una vittoria esaltante. «E’ stata una grande vittoria, certo, con un risultato inaspettato. Però bisogna tenere i piedi per terra e essere realisti: la vittoria 4-1 è frutto di una buona gara, ma va presa con le molle perché non è l’emblema di tutta la gara, tre gol comunque sono venuti su calci piazzati. Il risultato è largo, ma non vuol dire che abbiamo massacrato il Latina, siamo stati bravi a sfruttare le occasioni avute». Poi l’analisi della gara: «All’inizio eravamo troppo sciolti e un po’ troppo attendisti, loro avevano una consapevolezza diversa dalla nostra in campo – spiega Bellazzini – poi siamo andati in crescendo trovando un buon equilibrio. Non abbiamo sofferto e siamo diventati sempre più padroni del campo. Alla fine del primo tempo la parità era giusta, nella ripresa le squadre si sono un po’ allungate e noi siamo stati bravi a capitalizzare le nostre oppurtunità».
Ore 19.10 – (La Provincia Pavese) E’ arrivato solo da due mesi, Michele Marcolini, e ha già avuto modo di scrivere un pezzo di storia del Pavia. Perché il successo eclatante di Latina è un risultato storico: mai il Pavia aveva sconfitto fuori casa, e con un punteggio così netto (4-1) una squadra di categoria superiore in una gara ufficiale. «Mi fa molto piacere – dice il mister azzurro – il nostro obiettivo era confrontarci con una squadra di livello superiore andandocela a giocare e abbiamo meritatamente vinto. Complimenti ai ragazzi». La fiducia era avvertibile alla vigilia, ma chi si sarebbe mai aspettato un esito così clamoroso? «Abbiamo subito poco, siamo stati cinici – dice Marcolini – e molto bravi dopo essere andati in vantaggio per la seconda volta: abbiamo gestito bene la gara, con palleggio e circolazione di palla, mostrando personalità. Gli ultimi 15′ sono stati perfetti. E’ stata una gara equilibrata, all’inizio loro erano più brillanti ma era logico visto che sono una squadra di B, che esordiva davanti al suo pubblico. Ma con il passare dei minuti le azioni che davano l’impressione di essere più pericolose erano le nostre. Se saremo sempre così compatti e aggressivi sarà difficile per tutti gli avversari». L’attacco del Pavia è stellare, e si sa. Ma ottime notizie vengono dalla difesa, che contro il Latina ha subito il primo e fin qui unico gol stagionale, tra l’altro su calcio piazzato: «Sì, un angolo battuto velocemente sul quale ci siamo fatti cogliere impreparati. Dovremo essere più attenti, ma il reparto arretrato si è mosso bene, aiutato dal resto della squadra che in fase di non possesso ha obbligato spesso il Latina a ricorrere ai lanci lunghi, sui quali i nostri difensori erano ben posizionati». Il centrocampo senza interditori, che potrebbe apparire un azzardo, ha retto alla prova del Latina: «Il concetto dell’interditore è relativo – ribadisce Marcolini – ho giocatori maturi e consapevoli di ciò che devono fare. Se riesci a fare tu la partita, cosa alla quale punteremo sempre, non c’è questa necessità di avere interditori. In rosa ho tutti centrocampisti completi, in grado di fare entrambe le fasi». Mattia Marchi non ha segnato ma il suo apporto davanti è stato importante, in particolare in occasione del gol di Cesarini. «Dopo le amichevoli e la gara con il Poggibonsi, tutte partite con squadre di livello inferiore, volevamo capire il nostro valore e abbiamo avuto una bella risposta – dice l’attaccante – il 4-1 è pesante, abbiamo affrontato il Latina con la consapevolezza di potercela giocare, di non essere inferiori. All’inizio sono partiti forte ma dopo i primi 10′ abbiamo cominciato a fare le nostre giocate, subendo quasi nulla. E sono arrivati i nostri gran gol». Gol che manca ancora a Marchi: «Ma tutti abbiamo fatto una grande partita, prima viene la squadra anche se è chiaro che io da attaccante vorrei segnare sempre. Ci metto un po’ di più degli altri a entrare in forma, ma lavoro dal primo all’ultimo giorno e questo è l’importante». Si riprende domani, e la settimana cortissima (venerdì si dovrebbe tornare in campo col Bologna) si aggiunge al peso della trasferta affrontata, in pullman a Latina. «Mi adeguo alle decisioni che verranno prese sulla gara col Bologna – dice mister Marcolini – pochi giorni a disposizione? Comunque non mancherà l’entusiasmo nell’affrontare una squadra di A».
Ore 18.50 – (La Provincia Pavese) Ci risiamo. Non sono bastate le costose recinzioni fuori dallo stadio, i percorsi separati per le opposte tifoserie, la viabilità che penalizza il pubblico di casa, le telecamere supplementari e tutte le altre modifiche chieste e ottenute dalla Questura sulla base delle indicazioni dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive. Ancora una volta arriva un niet dalla Questura allo svolgimento di una partita di cartello al Fortunati. E che partita: una gara storica, quella contro il Bologna, fissata per venerdì alle 21 per il terzo turno di Tim Cup, che il Pavia avrebbe avuto la possibilità di giocare in casa per via dell’inversione di campo chiesta dalla società rossoblù. Che aveva diritto di disputare la gara in casa, ma avendo attualmente inagibile il Dall’Ara aveva chiesto lo spostamento a Pavia e il club azzurro aveva ovviamente accettato la richiesta. Il no della Questura è arrivato ieri mattina (subito dopo che il Bologna sul suo sito aveva ufficializzato l’inversione di campo) per i soliti «motivi di ordine pubblico». Una spiegazione poco comprensibile, perché se al Fortunati è stata data l’agibilità (proprio dopo gli interventi chiesti dalla Questura tramite la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo) non si capisce come si possa poi impedire lo svolgimento di una partita. Il veto della Questura è stato comunicato dal Pavia sia al Bologna che alla Lega di serie A, che a quanto pare non l’ha presa benissimo. Non a caso è stato coinvolto l’Osservatorio per le manifestazioni sportive, che ha tentato una mediazione con la Questura, ma senza successo. Il risultato è che al Pavia è stata negata la possibilità di giocare con il sostegno dei propri tifosi una partita assolutamente inedita: mai gli azzurri hanno affrontato una squadra di serie A nella loro storia. Dove si giocherà, ora? Il rebus verrà sciolto solo oggi dal Bologna, al quale è tornato il pallino dopo che è saltata l’inversione di campo. Si cerca un campo in Romagna per attirare i numerosi bolognesi in vacanza in Riviera. Ma anche qui i problemi non mancano: lo stadio del Rimini è inagibile e per quelli di Santarcangelo, San Marino e Ravenna ci sarebbero altri problemi.
Ore 18.20 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova ha ufficializzato i prezzi per la partita di venerdì alle 20,30 contro il Padova (arbitro Cipriani di Empoli): curva Te e curva ospiti 5 euro; tribuna laterale 10 euro; tribuna centrale 15 euro. L’intenzione della società è quella di permettere a tutti i tifosi del Padova di seguire la partita direttamente dalla curva ospite: «Se però la capienza della curva ospiti – spiega il segretario biancorosso Matteo Togni – si rivelasse insufficiente per l’occasione, con il medesimo prezzo i tifosi padovani accederebbero ai distinti e la curva resterebbe chiusa». L’apertura delle prevendite avrà inizio oggi nei consueti punti vendita Ticketone. Sarà possibile acquistare il tagliando direttamente al Mantova Point nei seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì 16.30-19. Il giorno della partita la biglietteria di viale delle Aquile aprirà dalle 19. Il Mantova ricorda che per l’emissione del biglietto è obbligatorio presentarsi al punto vendita con il documento d’identità dell’intestatario.
Ore 18.00 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova si è ritrovato ieri pomeriggio al «Massimo Chiaventi» di Goito per riprendere la preparazione in vista del debutto di venerdì sera in Coppa Italia contro il Padova. Mister Riccardo Maspero ha ritrovato in campo Lombardo junior, che ha già smaltito il problema al ginocchio e dimostrando grande volontà si è messo subito alla pari con i compagni. In campo anche Anastasi, che è stato protagonista nella serie di partitelle che il mister ha fatto svolgere dopo l’introduzione atletica effettuata con il vice Bozzini e con il preparatore atletico Merighi. Schierati in maglia blu sono scesi in campo con il modulo 3-4-1-2 Bonato (Pane); Trainotti, Lombardo, Carini; Scalise, Puccio, Raggio Garibaldi e Blaze; poi Caridi a dar spettacolo per la coppia d’attaccante formata da De Respinis (Ungaro) e Beretta. In maglia bianca Gottardi fra i pali; Scrosta, Gavazzi e Longo in difesa; a centrocampo Gonzi, Dalla Bona, Zammarini e Sereni; Di Santantonio ha svolto il ruolo di trequartista per il tandem di punte formato da Ruopolo, particolarmente combattivo, e Anastasi che è riuscito anche a firmare un bel gol nonostante una condizione ancora approssimativa. Prosegue la “serie nera” di Raggio Garibaldi, che viene scherzosamente tirato in ballo dai compagni per la lunga serie di risultati negativi nelle partitelle ma che risulta sempre esemplare quando c’è da lavorare con impegno. Per oggi, così come per domani e giovedì, è previsto un allenamento al mattino (ritrovo alle 9,30 e inizio alle ore 10). Venerdì la rifinitura avrà luogo al Martelli.
Ore 17.40 – (Gazzetta di Mantova) Alessandro De Respinis si è guadagnato, con i suoi sette gol messi a segno nelle prime amichevoli stagionali, la permanenza con la maglia del Mantova. La società, d’intesa con mister Riccardo Maspero, ha ormai deciso che l’attaccante può fare parte della rosa dei 24 con la quale verrà affrontata la stagione. Conseguentemente, in ossequio al regolamento, il giovane Marco Mattei (almeno fino a dicembre, periodo dal quale sono possibili novità di mercato) farà parte del Rezzato, così come Luca Manarin, che sembrerebbe intenzionato ad accettare la proposta della società. Il presidente Sandro Musso, anche ieri a bordo campo insieme al consigliere Piero Raccagni, ipotizza una conclusione positiva entro breve tempo: «De Respinis dovrebbe rimanere, sta facendo bene e penso che nei prossimi giorni ci ritroveremo per definire la questione. Contiamo sulla volontà del ragazzo di accettare il ridimensionamento dell’attuale ingaggio, per noi troppo impegnativo. Risolto questo punto penso proprio che De Respinis rimarrà a far parte della rosa a disposizione del mister». Il giocatore per ora non dà per raggiunta l’intesa, della quale si dovrebbe occupare il suo procuratore Montipò: «Non ho notizie ufficiali ma è evidente che la mia volontà è quella di rimanere e non vedo l’ora che la cosa vada in porto. Aspetto la firma sul rinnovo del contratto, poi finalmente potrò dire tutta la mia soddisfazione». L’attaccante Marco Mattei, che durante i primi giorni di ritiro a Masen aveva riportato uno stiramento al retto femorale della coscia sinistra, riprenderà fra un paio di settimane ad allenarsi con il Rezzato, da dov’era arrivato agli inizia di luglio dopo aver segnato 8 gol in 15 gare. Il patron ha quindi rinviato a dicembre una decisione circa l’inserimento in squadra della seconda punta classe 1991, che resterà ugualmente nell’orbita della squadra di Lega Pro. Come Mattei anche Luca Manarin dovrebbe definire oggi il suo trasferimento al club bresciano di Eccellenza: «Il ragazzo ci sta pensando – sottolinea il direttore sportivo Pelliccioni – siamo lavorando per vedere di trovare la soluzione più confacente alle esigenze di tutti». Chi invece ha deciso il trasferimento in serie D è Luca Menini, che da oggi farà parte del San Marino, team che ha chiesto di essere ripescato in serie D e che dovrebbe vedere accolta la propria domanda (i nove gironi verranno ufficializzati domani, pare): «L’intesa per quanto riguarda Menini è praticamente definita», sottolinea Pelliccioni al quale non si può evitare di chiedere, a questo punto della stagione, se il mercato del Mantova possa considerarsi concluso con la permanenza di De Respinis: «Se Alessandro verrà confermato il mercato del Mantova sarà concluso al 99% ed eventuali operazioni potranno avere luogo a condizione che vi siano degli scambi tali da consentire di mantenere l’organico nei limiti delle regole ad entrambe le società interessate alla possibile trattativa. Non potendo disporre di 25 giocatori è obbligatorio un eventuale scambio con una società che abbia interesse ad acquisire un elemento che al Mantova potrebbe non andare più. Ma ora direi che situazioni del genere non ne vedo, se la società porterà a compimento il discorso su De Respinis bene, altrimenti si vedrà se vi saranno le condizioni per portare a termine una diversa operazione, che al momento non c’è».
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Pordenone, dopo il colpo Mandorlini (biennale per il centrocampista figlio d’arte, 27 anni), è pronto a chiudere le operazioni sui giovani Berardi e Gulin dalla Fiorentina. Sono attese novità positive nelle prossime ore, così come per Pederzoli: l’esperto regista è ormai vicinissimo a vestire la maglia neroverde. Questione porta: D’Arsiè si sta allenando fin dall’inizio con lo staff di mister Bruno Tedino e potrebbe restare. Passi avanti anche per l’ala sinistra Riccardo Martignago, classe ’91, formatosi nel Montebelluna. Il suo cartellino è del Catanzaro, che lo aveva prestato alla Pistoiese per 6 mesi.
Ore 16.50 – (Messaggero Veneto) Una certezza c’è: il Pordenone è in Lega Pro. Un dubbio ancora rimane. Come sarà il girone? Si è arrivati quasi a metà mese, cioè a venticinque giorni dall’inizio del campionato, e ancora non si conoscono i gruppi e i calendari: questi ultimi, a quanto sembra, verranno diramati non prima del 27 agosto. Si aspetteranno i verdetti dei due processi, “Treni del gol” e “Dirty Soccer”, oppure si procederà direttamente e, ai ripescaggi-riammissioni, si penserà soltanto in un secondo momento? Intanto sembrano già esserci 14 rivali certe, come sintetizzato nello schema a lato. Le sicurezze. Il Pordenone, com’è naturale che sia, sarà inserito nel girone A, quello riservato alle società del nord. Anche quest’anno la Lega Pro sarà divisa in maniera orizzontale, con la classico suddivisione nord-centro-sud. Quindi, i ramarri avranno due rivali piemontesi, l’Alessandria e la neopromossa Cuneo; una altoatesina, cioè l’Alto Adige, tre venete, vale a dire le due padovane Cittadella (retrocesso) e Padova (neopromosso) e il Bassano. La parte consistente del gruppo è composto dai club lombardi, per ora 8: i bergamaschi dell’Albinoleffe (ripescati come i neroverdi), i bresciani del Lumezzane e della Feralpi Salò, il Pavia, la Cremonese, il Mantova; i brianzoli del Renate e i milanesi della Giana Erminio. Chi può puntare alla serie B sono Alessandria e Pavia, per ora favorite d’obbligo, seguite dalla Cremonese. Outsider, Feralpisalò – dove è approdato Maracchi –, Cittadella e Padova. Il resto del gruppo è più che alla portata del Pordenone, squadra che al momento sembra più attrezzata di quella allestita lo scorso agosto. Il resto. Rimangono tre caselle vuote, derivanti dai processi e dai criteri geografici. Tassello numero uno: sarà completato da una tra Torres e Pro Patria. La scelta sarà stabilita con la conclusione del filone “Dirty soccer”: se i sardi vengono puniti, retrocedono all’ultimo posto dello scorso campionato facendo così riammettere i bustocchi che, a differenza dei rivali, non hanno responsabilità diretta nel processo di Catanzaro. Se non dovesse succedere nulla, rimane in categoria la Torres. Tassello numero due: Savona – anch’esso implicato in “Dirty soccer” – o Gubbio, che spera in una riammissione. Quindi, per motivi non legati ai tribunali, bensì geografici, il girone dovrebbe essere completato da una tra gli emiliani della Pro Piacenza e i romagnoli del Santarcangelo. Il quadro, a grandi linee, è questo: non resta che aspettare.
Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Innocenti e Cangemi, doppio puntello di categoria per un Venezia che oggi «assaggia» la serie D facendo visita alla Sacilese (ore 18.30). Mentre il dirigente Dante Scibilia ha consegnato a Roma la domanda d’iscrizione del club presieduto da James Daniels, è in continua evoluzione il calciomercato condotto da Giorgio Perinetti. Ieri il ds ha piazzato un uno-due che darà al tecnico Paolo Favaretto più soluzioni dal centrocampo in su, in attesa della ventilata fumata bianca per il 31enne trequartista Gianni Fabiano, che si dice sia propenso a lasciare la Pro Vercelli di serie B per scendere a Venezia. Intanto gli ultimi arrivati a Piancavallo sono l’attaccante Giacomo Innocenti (’89) proveniente dai piemontesi dell’Acqui come il giovane Alessandro Cangemi (’96) ex Palermo. «Cangemi è un interno di centrocampo bravo negli inserimenti, infatti nella sua prima stagione da titolare in D ha segnato 5 gol in 33 presenze – lo descrive Perinetti – e come under sarà alternativo ad Acquadro e Callegaro. Innocenti, invece, ha esperienza in Eccellenza e in D dove ha segnato 10 reti nell’ultimo campionato: sarà utile per la sua duttilità, potendo giocare seconda punta, esterno offensivo e anche trequartista avendo gambe rapide». Il dirigente lagunare precisa che: «quando parlavo di altri 3-4 innesti mi riferivo a «vecchi» perché di under dovremo averne una decina e anche di più. Continuo a cercare un difensore centrale (nessuna news da Elia Legati che ha un’offerta del Venezia sul tavolo ma sarebbe tornato nel mirino del Livorno di serie B, ndr) un interno di centrocampo e un trequartista (il già citato Fabiano, ndr) di esperienza superiore. È saltata la Coppa Italia? Bene da un lato, perché avremo più tempo per la preparazione, male dall’altro in quanto dovremo comunque giocare varie partite per alzare il nostro minutaggio». A proposito di amichevoli oggi come detto l’undici di Favaretto scenderà da Piancavallo a Sacile per un test contro i pari categoria friulani; definito anche quello di venerdì al Taliercio – sempre alle 18.30 – con i padovani della Piovese (Eccellenza) a fare da sparring partner dopo la presentazione della squadra alla tifoseria arancioneroverde. Ancora nessuna novità, invece, circa l’arrivo e la prima uscita ufficiale del presidente Daniels e dei suoi partner finanziatori del Venezia.
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si entra nel vivo e si fa sul serio. Il Venezia aggiunge due pedine a uno scacchiere che comincia ad avvicinarsi a quello completo in ogni tassello, attenderà ancora per la composizione dei gironi di Serie D e ieri ha completato le procedure necessarie all’iscrizione al prossimo campionato. Cominciamo dalle notizie di mercato. È di ieri l’ufficialità di altre due operazioni concluse dal direttore generale Giorgio Perinetti, che ha infilato uno dietro l’altro due colpi che aggiungono ulteriore tasso tecnico alla squadra: si tratta di Giacomo Innocenti e di Alessandro Cangemi, rispettivamente seconda punta e centrocampista. Questo il comunicato ufficiale diffuso a metà pomeriggio dal club arancioneroverde: «La società Venezia F.C. – si legge – comunica che il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha trovato l’accordo con l’attaccante Giacomo Innocenti classe ’89 e con il centrocampista Alessandro Cangemi classe ’96. Cangemi e Innocenti provengono entrambi dall’Acqui Calcio 1911, che nella stagione 2014-2015 ha militato nel campionato di serie D. Il primo ha collezionato 33 presenze e realizzato 5 gol, il secondo ha totalizzato 33 presenze e 10 gol. I giocatori questo pomeriggio dopo essersi sottoposti a visita medica, raggiungeranno i compagni in ritiro a Piancavallo e da domani mattina saranno a disposizione di mister Paolo Favaretto». Era stato proposto anche Vinicio Espinal, un nome che è stato valutato per alcuni giorni, per poi essere scartato. Ieri lo stesso Espinal si è accasato alla Paganese, riammessa al prossimo campionato di Lega Pro, mentre un altro affare è segnalato in dirittura d’arrivo e si tratta di Gianni Fabiano, centrocampista della Pro Vercelli classe 1984. Le parti sono molto avanti, a questo punto bisognerà capire se davvero la fumata bianca sia dietro l’angolo, ma lo si capirà molto presto. Passiamo alle notizie burocratiche. Nella giornata di ieri l’avvocato Alessandro Vasta e il dirigente Dante Scibilia hanno consegnato a Roma la documentazione necessaria all’iscrizione al prossimo campionato di Serie D, attestando l’avvenuto pagamento con bonifico bancario dei 50 mila euro tra fidejussione (31 mila) e tasse varie. Tutto come previsto e senza intoppi di alcun tipo. La nuova società ha garantito tutti i passaggi formali che erano stati preparati nei giorni scorsi e, a questo punto, attende soltanto di capire il nome delle avversarie del girone C. La Lega Nazionale Dilettanti ha diramato, però, un comunicato in cui non solo posticipa di un mese l’inizio della Coppa Italia di categoria (inizio il 30 settembre), ma annuncia anche che i gironi di serie D verranno ufficializzati solo dopo il completamento dell’organico di Lega Pro. Data possibile ipotizzata, il 26 agosto: «Il Dipartimento Interregionale – si legge – ha deliberato di posticipare l’inizio della Coppa Italia, annullando le gare in programma i prossimi 23 e 30 agosto. Tale decisione è stata assunta in ragione del fatto che i termini fissati per l’ammissione in Lega Pro sono successivi alle date di svolgimento del turno preliminare della competizione, ed anche perché si ritiene opportuno che le attività della Serie D debbano avvenire ad organico completo». Oggi, infine, nuovo test amichevole a Sacile, con inizio alle 18.30, contro un’avversaria di categoria: primo vero test dopo la sgambata in famiglia di sabato a Piancavallo.
Ore 15.40 – (La Nuova Venezia) La rosa del Venezia si è arricchita ieri di altri due elementi che il club ha annunciato, e che si sono subito messi a disposizione del tecnico Paolo Favaretto. Entrambi arrivano dalla formazione piemontese dell’Acqui Calcio 1911. Il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha infatti trovato l’accordo con l’attaccante Giacomo Innocenti (classe ‘89) e con il centrocampista Alessandro Cangemi (classe ’96). Arrivano da una stagione disputata in serie D. Cangemi è un centrocampista interno di 19 anni che ha disputato nella passata stagione 33 partite realizzando cinque reti. Innocenti, invece, è un attaccante che può fungere anche da trequartista, e con i suoi 26 anni porta esperienza nella squadra arancioneroverde. La stagione passata anche lui ha giocato 33 partite, ma di reti ne ha realizzate 10. I due nuovi giocatori del Venezia ieri pomeriggio si sono sottoposti alle visite mediche di rito, quindi hanno rag-giunto la sede del ritiro a Piancavallo. Oggi saranno regolarmente aggregati al gruppo, ma è difficile che Favaretto li schieri subito nell’amichevole in programma alle 18.30 allo stadio XXV Aprile di Sacile. Di fronte, il Venezia troverà la Sacilese, formazione che quasi sicuramente sarà anche avversaria nel prossimo campionato di serie D. Per il Venezia si tratterà della prima vera amichevole di questo precampionato, dal momento che sabato scorso il tecnico ha fatto disputare solo due tempi da mezzora ciascuno ad altrettante formazioni composte con i giocatori a sua disposizione a Piancavallo. E sarà di sicuro un test importante, in grado di dare delle indicazioni di rilievo allo staff tecnico degli arancioneroverdi e allo stesso direttore sportivo Giorgio Perinetti. Con i due innesti di ieri non si ferma tuttavia il lavoro sul fronte del mercato. Perinetti è alla ricerca di almeno altri 3-4 giocatori in grado di far fare il salto di qualità alla squadra, per puntare dichiaratamente alla promozione in Lega Pro. Tra questi c’è sempre Elia Legati, su cui il Venezia è in pressing da giorni per cercare di convincerlo a scendere di categoria e a sposare il progetto della proprietà americana. Proprietà che è sempre attesa a Venezia per la presentazione ufficiale, ma anche ieri non sono trapelate informazioni a riguardo. Definito invece l’orario dell’amichevole in programma venerdì al centro sportivo Taliercio contro la Piovese. Si giocherà alle 18.30, orario scelto per evitare il caldo della pianura nel primo pomeriggio, dal momento che la squadra rientrerà proprio venerdì dal ritiro di Piancavallo. Confermato invece per il 20 l’impegno a Dolo.
Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Simone Iocolano alla Cremonese? Al momento no, o meglio ancora no. Che le due società abbiano parlato è cosa certa, che i colloqui siano così avanzati da ipotizzare una fumata bianca imminente, ancora non sembra. Certo, il giocatore non metterebbe il veto a un trasferimento a Cremona, ma a ieri non risultavano colloqui con l’agente di Iocolano, il che lascia presupporre che manchi ancora qualcosa per dire «affare fatto». Da sottolineare, comunque, che il parere del giocatore (vincolante), non sia l’aspetto più complicato da gestire, considerato che il compenso di Iocolano è di 36mila euro ed è facilmente abbordabile per un club come la Cremonese. Situazione, comunque, da seguire con attenzione, tenendo presente che fra i nomi di un possibile dopo – Iocolano c’è quello di Alessandro Campo. Nel frattempo la squadra è pronta a ripartire dopo l’eliminazione in Coppa Italia per mano della Ternana al termine di una prestazione sfortunata, condita da due traverse di Roberto Candido: «Tornare a Terni è stato emozionante anche se da una parte brutto tornarci con una maglia diversa – spiega l’ex di turno Angelo Raffaele Nolè – volevo ringraziare il pubblico che mi ha applaudito, da quando sono entrato in campo a quando sono uscito. Penso che quell’anno della promozione abbiamo lasciato qualcosa e questo è stato qualcosa di molto bello». Nolè ha poi «benedetto» l’arrivo in Umbria di Federico Furlan: «È un bravo ragazzo, si impegna molto e si mette a disposizione, farà bene». Stefano Sottili è soddisfatto della prestazione, meno del risultato: «Capita nel calcio di giocare bene e perdere – sospira – vince chi fa più gol, abbiamo costruito 4 palle gol nitide e scheggiato due traverse. Il gol in avvio ha agevolato la Ternana. Sala ha fatto due ottime parate, ma i portieri sono fra i pali proprio per questo. In campionato vogliamo essere protagonisti, ma per farlo dobbiamo alzare il livello agonistico e migliorare la difesa. L’ obiettivo? Stare tra le prime sei».
Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nel primo impegno ufficiale della stagione (secondo turno di Coppa Italia) il Vicenza supera ai calci di rigore il Cosenza, in una partita in cui i ragazzi di Pasquale Marino hanno faticato più del previsto. Ci sono state cose che però non hanno funzionato, la manovra è stata spesso lenta e prevedibile, con i calabresi che si sono chiusi nella loro metà campo non concedendo spazi e aumentando le difficoltà biancorosse nel trovare varchi che potessero creare i presupposti per il gol. « Abbiamo avuto difficoltà nell’impostazione della manovra, siamo stati lenti nel fraseggio – spiega con obiettività Marino – ma credo che nell’arco della gara si sia rischiato poco e creato molto. Purtroppo nei sedici metri non siamo stati cattivi e determinati». In attacco non erano disponibili né Cocco, né Pettinari, ma Marino non cerca alibi. «Non parliamo degli assenti – sottolinea – chi ha giocato ha dato tutto, e non ho niente da rimproverare, anzi sono stati bravi a rimettere in piedi una partita che si era messa in salita». A pareggiare il gol di Arrighini, al primo minuto del primo tempo supplementare, ci ha penato Giacomelli che ha trasformato il rigore dell’1 a 1 all’ultimo secondo dello stessa frazione di gioco. «Ho calciato male ma la palla è entrata lo stesso – spiega Giacomelli –. Però sono stato sfortunatissimo dopo quando ho avuto il pallone del 2 a 1 che mi è stato deviato ed è uscito di pochissimo. Nel complesso sono contento, non pensavo di avere centoventi minuti di autonomia, senza accusare crampi. All’inizio abbiamo un po’ faticato, il Cosenza ci chiudeva gli spazi e non era facile. La partita però l’ha fatta il Vicenza, abbiamo creato molto avendo la colpa di sbagliare tanto. L’obiettivo era quello di andare avanti, pensiamo all’Empoli e a continuare nel processo di crescita fisico e del gioco». Battere il Cosenza è stata dura, forse più del previsto, anche se Giacomelli era consapevole delle difficoltà che il match avrebbe presentato. « Il mister ce lo aveva detto prima della gara che il Cosenza si chiudeva con dieci uomini e il solo La Mantia davanti a fare da punto di riferimento per i loro rilanci. Noi abbiamo trovato delle difficoltà, il nostro giro palla non era velocissimo, ma abbiamo pagato anche i carichi di lavoro che hanno appesantito le gambe». Un futuro che vede però Giacomelli sempre al centro del mercato, nel mirino del Lecce, offerta che l’ex pescarese ha rifiutato per restare a Vicenza. «Per me questo è il quarto anno qui a Vicenza, sono felice e determinato a restare. Spero di trovare un accordo con la società perché il mio contratto scade a giugno dell’anno prossimo, ma sono fiducioso che un’intesa si troverà». Lecce che ieri ha subito anche il rifiuto di Matteo Gentili, il difensore del Vicenza a cui la società pugliese aveva offerto un triennale. «Non sono ancora a posto con il ginocchio – spiega Gentili – e non me la sono sentita di accettare e scendere in Lega Pro al 10 di agosto. Adesso la priorità è guarire, poi penserò al mercato». Intanto il Vicenza ha sondato il Matera per Mirko Carretta, 11 gol nella passata stagione in Lega Pro. Non è un’operazione semplice, ma il Vicenza farà un tentativo.
Ore 14.10 – (Mattino di Padova) I gironi della Serie D sarebbero dovuti uscire oggi, ma il caos che sta investendo Serie B e Lega Pro ha colpito anche la quarta serie. La Lega Dilettanti ha deciso di cancellare gli impegni di Coppa previsti per il 23 e 30 agosto, e di posticipare la definizione di gironi e calendari a quando tutti i problemi di ripescaggi e processi sportivi saranno risolti. Il turno preliminare della Coppa Italia è stato riprogrammato per mercoledì 30 settembre, mentre i gironi del campionato 2015/2016 saranno ufficializzati solo dopo il completamento dell’organico di Lega Pro. Una grana anche per le quattro padovane di Serie D, costrette a rivedere i loro piani di avvicinamento al campionato. La Luparense San Paolo, per esempio, ha già ufficializzato due amichevoli: il 13 agosto contro il Bassano (ore 17), il giorno successivo contro la Berretti del Cittadella (ore 16.30), entrambe al campo di Tombolo.
Ore 13.40 – (Gazzettino) È un Cittadella grintoso quello caricato dalla vittoria del secondo turno di Coppa Italia e che la sera di Ferragosto andrà a Bergamo a sfidare l’Atalanta. Il Teramo, squadra di serie B, non ha fermato la marcia della squadra di Roberto Venturato, che ora sogna il terzo risultato positivo in casa di una delle “sorelle maggiori” della A. Per Stefano Marchetti – dg granata – Teramo è stato un test più che soddisfacente: «Era una prova difficile, l’aspettavamo per “pesare” i progressi collettivi e siamo contenti del responso del campo. Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra che non ha mai mollato niente, i giocatori sono sempre rimasti compatti tra le linee. Significa che c’è attenzione, l’anno scorso ad esempio tante volte non siamo riusciti a portare a casa il risultato pur passati in vantaggio». Un Cittadella tonico e padrone del campo quello visto a Teramo: «Abbiamo contenuto bene la reazione del Teramo, anche nella ripresa siamo stati noi i più pericolosi. I progressi ci sono, ma non mi esalto: dopo la batosta dell’anno scorso, prima di esprimere giudizi ci penso mille volte. Sto con i piedi per terra, ma sono molto contento di questo Cittadella». Adesso l’Atalanta, due categorie più in alto dei granata: come si vive questa sfida? «È un vanto per la società, i suoi tifosi, per i giocatori stessi. È una squadra di serie A, non si tratterà di un’amichevole, ma di una partita con difficoltà ancora superiori, che ci farà capire le nostre potenzialità. Vivremo la partita serenamente, e partiremo alla pari, almeno al fischio d’inizio: non andremo a Bergamo a fare una gita». BUSELLATO – È vicina la cessione del centrocampista del Cittadella. Lo conferma il direttore generale: «C’è una trattativa imbastita, vedremo nelle prossime ore se si potrà o meno portarla a termine. Di sicuro non si andrà per le lunghe». Non ci saranno nuovi arrivi a centrocampo: «Il giovane Bobb anche a Teramo ha dimostrato di meritarsi la fiducia dell’allenatore. È un giovane con ampi margini di crescita, e con Iori, Lora e Paolucci in mezzo al campo siamo ben coperti». TRASFERTA BERGAMO – Per la gara del terzo turno di Tim Cup di sabato prossimo a Bergamo (inizio alle 20.45) il club «Angelo Gabrielli – Granata per sempre» ha organizzato un pullman che partirà alle 14 dal piazzale dello Stadio. Il costo del viaggio è di 15 euro, iscrizioni a Paolo Pan 338-9189699 sino a esaurimento dei posti. Il biglietto che costa 5 euro in ogni settore dovrà invece essere acquistato per conto proprio sul circuito «Listicket» oppure nei punti vendita: a Cittadella «Munari Patrizia» via Indipendenza e «Barin Enrico» Borgo Vicenza. Per l’acquisto del tagliando del settore ospiti è necessaria la Tessera del Tifoso.
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Si può trovare un po’ di tutto alla pizzeria ristorante Da Mario a Jesolo. Anche maglie, sciarpe, bandiere e foto storiche del presidente fondatore del Cittadella, Angelo Gabrielli. Nel locale di via Bafile e piazza Brescia, il più antico della cittadina balneare veneziana (aperto consecutivamente dal 1962), sorge la Sezione Granata Jesolo, collegata al Club Angelo Gabrielli Granata per Sempre. I tifosi del Citta la conoscono tutti molto bene, grazie allo striscione, che ha campeggiato nell’ultima stagione in serie B e continuerà a spiccare dalla recinzione della tribuna est allo stadio Tombolato nel corso del prossimo campionato di Lega Pro. All’inizio di luglio è arrivato in visita al ristorante anche l’ex patron Piergiorgio Gabrielli, mentre nei giorni scorsi si è visto Paride Brunoro, vicepresidente del Club Granata Dino Pettenuzzo San Giorgio in Bosco, accolti dal proprietario Roberto Buscato (foto), che propone uno sconto del 10% per dirigenti, squadre e collaboratori dell’As Cittadella, soci e simpatizzanti del Centro Coordinamento Club Granata. La convenzione è valida pure negli altri due locali di proprietà della famiglia Buscato: l’hotel Lorenz e la Cucina Moreno in via Ugo Foscolo-piazza Marina.
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Se segnare 15 reti agli Juniores del Potenza aveva portato più polemiche che entusiasmo, il 2-0 a domicilio rifilato a una neopromossa in Serie B qual è il Teramo ha improvvisamente regalato al Cittadella una settimana di soddisfazione pura. Domenica sera, grazie a Bizzotto e Jallow, la squadra di Venturato ha dato una dimostrazione palese del fatto che ai blocchi partenza della Lega Pro non parte certo come semplice comparsa. Ma Stefano Marchetti smorza gli animi e non vuol sentire parlare di impresa: «La vittoria di Teramo è un risultato importante», ammette il direttore generale granata. «Passiamo il turno e sabato sera andiamo a Bergamo ad affrontare una sfida di assoluto prestigio contro l’Atalanta. A me piace essere concreto: le imprese sono ben altre». Cosa l’ha convinta di più della squadra domenica sera? «Innanzitutto mi è piaciuto l’atteggiamento: nel secondo tempo il Teramo ha spinto molto, ma noi abbiamo avuto la capacità di mantenere una compattezza importante, abbiamo subìto poco e abbiamo difeso il risultato con lo spirito di sacrificio giusto». È riuscito a vedere la mano dell’allenatore, rispetto al primo match col Potenza? «Assolutamente. Il match era logicamente più difficile, il Teramo è una squadra di categoria superiore, ma noi a viso aperto e con gli attributi abbiamo portato a casa un risultato rotondo e meritato. Ci siamo difesi ripartendo molto bene, abbiamo creato quattro grandi occasioni nella ripresa, e poi Jallow l’ha chiusa con un grande gol». E adesso a Ferragosto vi aspetta un match importante… «A Bergamo non andremo certo per fare una gita. Andremo per giocare a calcio, per esprimere il nostro modo di stare in campo, con grande entusiasmo e voglia di far bene. Questa è la cosa principale, se poi arrivasse anche il risultato sarebbe qualcosa di straordinario». E vi godete un Bizzotto che, con 5 reti nelle prime due gare, sta stupendo tutti. «Giulio era atteso a una sfida difficile a Teramo, e ha superato a pieno l’esame. Domenica ha confermato quanto di buono dimostrato in un test più leggero come quello col Potenza: la porta la vede, ma deve rimanere con i piedi per terra perché non è nemmeno all’inizio del suo percorso. Sarà il campionato a dimostrare davvero il suo valore, ma sinora ha già fatto vedere che può dare a noi e a se stesso delle ottime soddisfazioni». Non ha paura che, a mercato ancora aperto, qualche squadra possa interessarsi a lui? «Non ho questo timore: per Bizzotto il top è crescere in un ambiente familiare come Cittadella, dove sente la fiducia di tutti e può crescere con la serenità giusta. Se pensasse a qualcos’altro rischierebbe solo di frenare una crescita che è appena agli inizi, sarebbe un azzardo». Il mercato in uscita è comunque attivo. Busellato può lasciare Cittadella? «C’è una trattativa con la Ternana in piedi, vediamo se si concretizza». Verso Bergamo. Ripresa degli allenamenti fissata per questo pomeriggio alle 17 al Tombolato. La squadra di Venturato si allenerà al medesimo orario fino a giovedì, mentre venerdì effettuerà l’ultima rifinitura alle 10 del mattino prima di partire per Bergamo. I biglietti del settore ospiti dello stadio “Azzurri d’Italia” sono già in vendita a 5 euro sul sito internet listicket.come nei punti vendita di Cittadella: via Indipendenza 44 e via Borgo Vicenza 163.
Ore 12.40 – (Corriere del Veneto) Impresa, blitz e tanti saluti a una squadra di categoria superiore (da capire fino a quando) come il Teramo. Roberto Venturato ha di che essere soddisfatto. Si è preso l’Atalanta (a Ferragosto, alle 20.45), ha ottenuto conferme importanti dai suoi e può guardare con fiducia al futuro. Il suo Cittadella va che è un piacere: «Quello che posso dire – ha ammesso l’allenatore granata – è che sul campo non si è vista la categoria di differenza fra le due squadre. Sono soddisfatto della prova dei ragazzi e devo dire che sono contento anche per Bizzotto. Giulio è un ragazzo giovane ma ha alle spalle già diverse presenze e un gol in Serie B. Conto molto su di lui perché so che ha grandi qualità. Se non si distrae questo potrebbe essere l’anno della consacrazione». Al di là dei quattro gol segnati alla juniores del Potenza, sotto i riflettori stavolta ci finisce giustamente Bizzotto e il suo gol al Teramo ha una valenza ben superiore rispetto al poker di sette giorni prima. Il vento soffia alle sue spalle, la squadra lo ha capito e pure l’intesa con Claudio Coralli rasenta già la perfezione: «Non posso negare di essere molto contento per il gol e per la vittoria della squadra – sottolinea l’attaccante granata – è sempre bello segnare quando poi un tuo gol serve a prendersi una qualificazione. Tutti questi complimenti fanno piacere, ma non devo illudermi e continuare a lavorare sodo. Mi fa molto piacere che il nostro prossimo avversario sia l’Atalanta. Sarà una vetrina importante: partiamo sfavoriti, ma questo non mi preoccupa più di tanto. Lo eravamo anche contro il Teramo, e invece siamo riusciti a ribaltare il pronostico con una prestazione al di sopra di ogni sospetto. Proveremo a fare l’impresa anche contro l’Atalanta, abbiamo tutte le carte in regola per provare a mettere in difficoltà anche i nerazzurri». La vittoria di Teramo ha scatenato l’entusiasmo della tifoseria, che ha organizzato un pullman per seguire la squadra a Ferragosto contro una squadra di Serie A. Una vetrina in cui fa piacere esserci, non c’è che dire.
Ore 12.10 – (Gazzettino) Il nodo sono i tempi: «Con lo staff stiamo valutando gli specialisti da consultare». L’unica cosa certa, al momento, è che l’attaccante resterà di certo fuori a lungo; assenza che potrebbe creare qualche problema a Carmine Parlato. Lo stesso De Poli non esclude uno sguardo al mercato per cautelarsi in caso di uno stop particolarmente lungo: «Abbiamo parlato chiaramente anche col giocatore – continua De Poli – Vogliamo proseguire il rapporto con Amirante, ma dobbiamo prepararci per una situazione che potrebbe essere negativa, anche se speriamo ovviamente il contrario. Da questo momento stiamo valutando degli attaccanti con determinate caratteristiche. Non sappiamo però se questi potrebbero arrivare domani o al termine del mercato».
Ore 12.00 – (Gazzettino) «Spero di recuperare il prima possibile, ma prima dobbiamo valutare diverse cose. Intanto non posso che ringraziare la società, il direttore sportivo e il presidente: al rientro cercherò di fare qualche gol anche per loro». Ieri il ds De Poli, il presidente Bergamin e lo stesso giocatore hanno parlato a lungo e la decisione finale è stata di intraprendere tutte le strade per arrivare a una soluzione del problema, lasciando inalterato il rapporto tra atleta e società: «La situazione del ginocchio di “Savio” non è bella – spiega De Poli -. Abbiamo effettuato visite ed esami, stiamo cercando di capire la situazione. Al momento il suo ginocchio presenta una situazione a rischio di lassità articolare, dovuta forse al crociato che comunque non è rotto nè lesionato, ma probabilmente ha subito un allungamento. Noi ci mettiamo a disposizione per supportare il ragazzo per risolvere il problema. Passeremo da altre consultazioni e quindi da un intervento di ispezione per capire effettivamente le cause di questa situazione. La nostra avventura assieme comunque continuerà».
Ore 11.50 – (Gazzettino) Una brutta tegola per il Padova e soprattutto per Salvatore Amirante: l’attaccante biancoscudato con tutta probabilità dovrà sottoporsi a un intervento al ginocchio destro per capire l’origine dei problemi che lo affliggono da qualche tempo. Un ginocchio già operato per tre volte, due volte al crociato e uno per una pulizia, e che ha iniziato a infastidire la punta fin dall’inizio della preparazione: «Pensavamo fosse soltanto un’infiammazione – spiega il giocatore – Dobbiamo identificare l’entità del problema, al momento potrebbe essere di tutto, l’unico modo per capire è aprire e controllare». Prospettiva certo poco incoraggiante per il 30enne giocatore, che l’anno scorso ha firmato dieci gol in 14 partite con la maglia biancoscudata: «Sono ovviamente abbattuto – ammette Amirante – Mi spiace non potermi allenare con la squadra».
Ore 11.40 – (Gazzettino) Proseguono alla Guizza gli allenamenti del Padova in vista del debutto in Coppa Italia (venerdì a Mantova, inizio alle 20.30). La squadra sarà in campo oggi, domani e giovedì alle 9.30, per approfittare delle ore meno calde della giornata. Intanto già da ieri sono in vendita i biglietti per la partita al «Danilo Martelli» (5 euro); prevendite al Gran Teatro Geox, Coin Ticketstore, Tabaccheria Cartoleria 212 di via Montà e Totoricevitoria Casa della Fortuna del centro La Corte a Mortise. Per acquistare i biglietti è necessaria Supporter Card o Tessera del tifoso. Il Mantova aderisce all’iniziativa «Porta due amici allo Stadio» anche se sprovvisti di tessera del tifoso. MERCATO. Resta ancora in prova con i biancoscudati il terzino sinistro Ghosheh, che lo staff tecnico e il diesse vogliono valutare in una migliore condizione di forma. L’esterno difensivo rimane in cima alla lista di De Poli, che sta valutando anche i nomi di Tendardini, Fautario e Favalli.
Ore 11.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento. In prova da oggi il centrocampista ceco classe 1991 Lukas Kutra.
Ore 10.50 – Qui Guizza: partitella dopo le soluzioni tattiche provate.
Ore 10.30 – Qui Guizza: Bucolo rientra negli spogliatoi dopo aver svolto lavoro atletico.
Ore 10.10 – Qui Guizza: iniziato l’allenamento mattutino.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ciò che cambia, a questo punto, è però sicuramente l’atteggiamento sul mercato della società di viale Rocco, pronta a rimettersi a caccia di una prima punta. «Vogliamo continuare il rapporto con Savio», prosegue De Poli, «ma dobbiamo cautelarci nell’eventualità in cui il suo stop possa anche essere di lunga durata. Lui lo sa: il Padova si sta muovendo alla ricerca di un attaccante, ci stiamo guardando attorno e stiamo valutando alcune situazioni». Stiamo entrando nelle ultime settimane di mercato, e non è detto che il Padova possa trovare il sostituto negli ultimi giorni di agosto, quelli tradizionalmente degli affari last-minute. Intanto, però, c’è da decidere come muoversi per il posto di terzino sinistro. «Oltre a Ghosheh, attualmente in prova, stiamo valutando un altro paio di giocatori», conclude De Poli. Verso Mantova, invece, è già scattata la prevendita dei tagliandi. Gli abbonamenti, intanto, ieri hanno superato quota mille: 1007 per l’esattezza.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il giocatore, negli anni passati, non è certo stato fortunato dal punto di vista clinico. Ma che il problema potesse ripresentarsi, ancor più proprio all’inizio della stagione, era un cattivo pensiero col quale nessuno avrebbe mai voluto convivere. «Savio ha una situazione non bellissima», la spiegazione del direttore sportivo, Fabrizio De Poli. «Il ginocchio è sofferente, dobbiamo capirne qual è la gravità e ciò che succederà da qui in avanti. In questo momento presenta una situazione di rischio per un problema di lassità articolare, si pensa dovuta a un problema del legamento crociato che si è un po’ allungato, anche se non è rotto. Abbiamo deciso di metterci a disposizione nel supportarlo nella ricerca di una diagnosi e di una cura adeguata, se anche dovrà subire un intervento continueremo a tenerlo con noi al Padova». Amirante, quindi, non verrà lasciato solo e, anzi, rimarrà un giocatore del Padova anche se non potrà dare il proprio contributo.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Le sensazioni di venerdì scorso, purtroppo, sono state amaramente confermate. Salvatore Amirante dovrà tornare sotto i ferri: intanto per verificare le condizioni del legamento crociato del suo ginocchio destro, ed eventualmente con un altro intervento, nella peggiore delle ipotesi – e sarebbe il quarto, visto che l’attaccante ligure l’aveva già operato ben tre volte prima d’ora. «Sono a terra, non me lo sarei mai aspettato», le prime parole del bomber biancoscudato dopo la diagnosi. «Tutti pensavamo che il problema che mi ha tenuto ai box dalla fine della scorsa stagione ad oggi fosse soltanto un’infiammazione, invece la situazione è più complicata, e dovremo anzi stabilirne la gravità. Spero di recuperare il prima possibile, ma per ora è prematuro anche solo fare ipotesi».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) L’augurio è che possa tornare a giocare il prima possibile, ma di sicuro è una situazione molto delicata da gestire anche in prospettiva futura. Nel frattempo ieri sono stati rispediti al mittente due giocatori in prova che si erano allenati negli ultimi giorni agli ordini di Carmine Parlato. Si tratta del centrocampista argentino Pablo Podio e del difensore Fabio Ruggiero. Nessuno dei due, evidentemente, ha convinto il mister. Continua invece la ricerca dell’esterno sinistro: Shadi Ghosheh è soltanto una delle opzioni, in corsa ci sono anche Alberto Tentardini (Como), Andrea Favalli e Simone Fautario. La società vuole valutare attentamente le caratteristiche di ognuno dei candidati, considerato che si cerca un esterno meno offensivo rispetto ad Armando Anastasio, molto dotato tecnicamente, ma poco incline alla copertura lungo la fascia. E con un modulo offensivo servono esterni che sappiano difendere, prima ancora di attaccare. Per questo gli ultimi ritocchi a un organico quasi al completo andranno ponderati con la massima attenzione possibile. E occhio al colpo last-minute, magari a centrocampo, magari sulla sirena del 31 agosto.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Il direttore sportivo Fabrizio De Poli è intervenuto prima dell’allenamento odierno ai campi della Guizza per fare il punto della situazione, lasciando intendere che la società tornerà sul mercato: «Abbiamo fatto risonanze ed esami – spiega – e la sua situazione evidenzia un rischio notevole di lassità articolare al ginocchio. Il legamento crociato sembra essersi allungato, quindi non è né rotto né lesionato e non ha problemi di natura cartilaginea. In accordo col giocatore e con la società continueremo a seguirlo e a supportarlo per capire il da farsi. In ogni caso, anche nel più malaugurato caso relativo ad un intervento chirurgico, continueremo il nostro rapporto con lui. Sul mercato dobbiamo comunque tutelarci e cautelarci, non sappiamo la tempistica ma comunque ci stiamo guardando intorno e anche lui logicamente lo sa, perché non abbiamo nulla da nascondere». Difficile fare previsioni, ma di sicuro i precedenti non sono incoraggianti e il centravanti della promozione in Lega Pro ne è consapevole.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Era nell’aria, adesso purtroppo sono arrivate anche le conferme. Il centravanti del Padova Salvatore Amirante torna nell’incubo, il suo ginocchio scricchiola e al 99% sarà necessario un intervento chirurgico per stabilizzarlo. Lo sfortunatissimo attaccante, già operato due volte in passato, si è sottoposto ad alcuni accertamenti medici che hanno evidenziato una forte lassità articolare, il che fa supporre che sia necessario un lungo stop per rimetterlo in sesto: «Il problema riguarda il ginocchio destro a cui sono già stato operato per tre volte – sottolinea Amirante – pensavo fosse solo un’infiammazione e invece purtroppo la situazione potrebbe essere peggiore. Adesso dobbiamo aprire e controllare. Per quanto riguarda i tempi di recupero, al momento è impossibile ipotizzarli con precisione. Sono ovviamente giù di morale, ma devo ringraziare la società ed il presidente Bergamin per la fiducia e per il supporto che mi hanno dato e che continueranno a darmi».
Ore 08.30 – Padova, Coppa Italia Lega Pro: si comincia venerdì 14 agosto alle ore 20.30 col Mantova al “Martelli”. La sfida col Pordenone all’Euganeo si giocherà il 23 agosto in caso di sconfitta col Mantova o il 30 agosto in caso di vittoria o pareggio col Mantova.
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E’ successo, 10 agosto: primo allenamento settimanale per i Biancoscudati. Brutte notizie per Amirante: si teme un lungo stop per il problema al ginocchio destro.