È già un leader del gruppo, e non potrebbe essere diversamente dato che è un lusso per la Lega Pro. Stiamo parlando di Neto Pereira, pronto a dare un tocco della sua fantasia brasiliana all’attacco del Padova. Chiusa l’esperienza pluriennale con il Varese in serie B (era tra l’altro il capitano dei lombardi), la punta carioca ha dimostrato in questo primo scorcio della preparazione di essersi calato al meglio nella realtà biancoscudata e tutto lascia pensare che possa recitare un ruolo da protagonista nella nuova stagione che è ormai alle porte con il primo impegno in Coppa Italia. «Il mio inserimento procede in maniera positiva – afferma Neto Pereira – Stiamo lavorando molto bene e si sta formando un bel gruppo, ci sono tutti i presupposti per disputare una grande annata». Padova può quindi sognare qualcosa d’importante? «Padova è una piazza molto importante, deve pensare sempre a vincere e a lottare per stare in alto».
La prima tappa ufficiale scocca venerdì alle 20.30 quando sul campo del Mantova i biancoscudati faranno l’esordio nel girone eliminatorio della Coppa Italia, e naturalmente l’intenzione è quella di partire subito con il piede giusto. «Abbiamo davanti ancora qualche giorno per prepararci al meglio e arrivare pronti a questo appuntamento. Iniziano le partite che mettono in palio i tre punti, e sappiamo l’importanza che rivestono. Noi vogliamo vincere le amichevoli, si figuri le partite ufficiali. Provare a vincerle tutte è la mentalità giusta ed è quello che ci vuole nel calcio». Nei test disputati finora il tecnico l’ha impiegata come prima punta e come trequartista. Dove si trova più a suo agio? «Sono tutti ruoli che posso fare, sono molto disponibile a valutare insieme all’allenatore quale è la soluzione migliore». È stato uno degli acquisti più pregiati del mercato, e i tifosi ripongono su di lei molte aspettative. «Le aspettative non sono solo sul sottoscritto, ma su tutta la squadra. Poi è chiaro che da me si aspettano qualcosa d’importante. Do la mia massima disponibilità al tecnico e ai compagni per aiutare alla squadra».
Si sente di fare una promessa al popolo biancoscudato? «Non sono una persona che promette di fare un certo numero di gol, posso garantire il mio massimo impegno. Ogni volta che scenderò in campo ce la metterò tutta per fare il bene del Padova». A che punto è la sua condizione? «Abbiamo lavorato molto in ritiro ed è naturale che in questo momento le gambe non possono girare al cento per cento. Nei prossimi giorni lavoreremo ancora per arrivare pronti alle partite che contano». Tra i suoi compagni di reparto figurano Altinier, Cunico, Ilari, Petrilli. Un attacco che promette scintille. «Abbiamo davvero un attacco buonissimo, senza dimenticare i ragazzi che sono infortunati e che quando torneranno ci daranno una mano. Di sicuro siamo bene attrezzati davanti». A ulteriore testimonianza del clima positivo che si respira nella squadra, durante il ritiro a Pieve di Cadore oltre a lavorare sodo sul campo, non è mancata la voglia di divertirsi con alcuni scherzi improvvisati nelle stanze in albergo. È capitato anche a lei? «Non ci sono riusciti (sorride, ndr) perché nell’ora dedicata al riposo dopo pranzo chiudevo sempre la porta della mia stanza».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)