Diventato presidente del Parma dopo esserne stato l’artefice dei successi, da allenatore, nei primi anni Novanta, Nevio Scala ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di Tuttosport: “Sto ancora studiando da presidente, è un ruolo che non avrei mai pensato di svolgere. Ho accettato con piacere, perché sono legatissimo a Parma. In questo mese sono successe tante cose, perché siamo partiti veramente da zero: il settore giovanile ad esempio si è disgregato, ma non è l’unica difficoltà. Infatti non abbiamo ancora i moduli necessari per mettere a punto i contratti con i calciatori. Mentre noi lavoriamo per allestire la squadra, gli altri sono già in ritiro: il tempo è il nostro principale nemico”. Grandissima è stata la risposta della gente di Parma, come sottolinea lo stesso Scala: “Sono orgoglioso: di fronte alla nostra idea, i tifosi hanno risposto con entusiasmo. Apolloni e Minotti? La garanzia di questo progetto dipende dalla qualità delle persone con cui lavoro. Non accetteremo nulla che non viene contemplato dalle norme, e per questo non ci sarà alcun ripescaggio in Lega Pro, visto che non siamo in graduatoria”. E’ un Parma, quello di Scala, che si pone diversi obiettivi: “Intanto dobbiamo rimettere in moto la macchina: riavere Collecchio è stato un passo importante. Mi piacerebbe vedere il Tardini pieno. Non so quanto tempo servirà per rivedere il Parma a certi livelli, ma ora pensiamo a fare il nostro cammino con il nostro stile, senza mezzi illeciti”.