Live 24! Padova, allenamento mattutino alla Guizza: assenti Mazzocco e Gorzelewski

Condividi

Clicca qui per aggiornare la diretta

Ore 21.30 – “Dietro siamo forti: era la prima partita in cui la difesa è stata sottoposta a pressioni di un certo tipo, e se l’è cavata alla grande, lasciando al Brescia solo un paio di tiri centrali”. Torna sulla gara di Tim Cup mister Fulvio Pea, tecnico della Cremonese, e lo fa elogiando il reparto arretrato. Come riporta TuttoCremonese, il tecnico ha dichiarato: “E’ il punto forte della squadra, e sono convinto si debba partire da qui, poi le occasioni per segnare non mancano mai”.

Ore 20.50 – (Il Piccolo) Votazione del bilancio, elezione del presidente e del nuovo direttivo, scelta sul comportamento da tenere nei confronti dell’Unione Triestina 2012: questi i temi al centro dell’assemblea dei Triestina Club, svoltasi lunedì sera. Considerato il momento molto particolare e il fatto che è da tempo il referente per i rapporti con le istituzioni in tutti questi anni burrascosi delle vicende alabardate, è stato decisa la riconferma di Sergio Marassi alla presidenza del Centro di coordinamento dei Club. Confermato anche il direttivo allargato ad altri due nominativi. Ma il punto caldo è ovviamente il rapporto con l’attuale proprietà dell’Unione 2012: domani si riunirà il primo direttivo e nei giorni seguenti il Centro di coordinamento farà sapere ufficialmente la sua posizione. La tendenza che trapela, comunque, è piuttosto chiara: l’invito dei club è quello di disertare lo stadio, per coerenza con il ritiro del marchio e del disconoscimento di questa società, che per la tifoseria organizzata non rappresenta la Triestina. Ma allo stesso tempo, come è ovvio che sia, si lascia piena libertà ai singoli di poter andare al Rocco a seguire le gesta della squadra. C’è consapevolezza che tra la fame di calcio che serpeggia tra vari tifosi e le prospettive di una squadra che almeno sulla carta potrebbe dare delle soddisfazioni, più di qualcuno potrebbe prendere la strada del Rocco e andare sugli spalti a seguire la Triestina 2012: anche in questo caso, comunque, la raccomandazione del Centro di coordinamento è quella di non portare vessilli che ricordino la Triestina e il suo marchio, quindi niente bandiere, sciarpe o berretti. Inoltre verranno ritirati anche gli striscioni dalla Tribuna Colaussi: ma non è una smobilitazione, verranno depositati al Centro in attesa degli eventi. Al di là della presa di posizione che è comune e rappresenta comunque la stragrande maggioranza dell’assemblea, a dire il vero c’è qualche sfumatura nelle posizioni di un paio di club che hanno varie anime al loro interno, come ad esempio quello de «I ragazzi del Muretto», che tra favorevoli o contrari annovera posizioni decisamente variegate sulla gestione Pontrelli. E di sicuro, più di qualcuno ha già annunciato che allo stadio a seguire l’Unione 2012 ci andrà comunque. In ogni caso, si attende nei prossimi giorni la posizione ufficiale del Centro di coordinamento. Questi comunque i nomi del nuovo direttivo: Sergio Marassi (presidente), Enzo Mastrofilippo, Tulio Bonazza, Silvio Grabar, Guido Battistutta, Raffaella Longo, Marino Moro, Michele Soldano, Fabio Pertot. Alle riunioni partecipa anche il presidente onorario Federico Di Vita.

Ore 20.20 – (Corriere delle Alpi) Le due facce del Belluno. La squadra gialloblù impatta con l’Este sul campo di Tambre mettendo in scena due prove completamente differenti. Positiva quella del primo tempo, concluso tra l’altro in doppio vantaggio; meno brillante invece nella ripresa anche se i vari stravolgimenti dovuti alle molte sostituzioni non hanno di certo aiutato. E così la squadra di Vecchiato chiude la terza amichevole stagionale con il terzo risultato diverso; era arrivata una sconfitta immeritata all’esordio con il Padova e la convincente vittoria a Ponte contro l’Amsterdam FC. Adesso si vedrà cosa succede più avanti, sempre tenendo conto che il risultato l’estate lascia il tempo che trova. Nella sempre splendente cornice di Sant’Anna, stanno a guardare i compagni gli indisponibili Sasa, Franchetto e D’Incà, con quest’ultimo però che ha ricominciato anche a giocare le partitelle d’allenamento. Quella che va in campo è la formazione che più si avvicina all’undici titolare presente nella testa dell’allenatore bellunese. Davanti a Solagna si piazzano infatti Pescosta, Sommacal, Calcagnotto e Mosca. Perno della metà campo è Bertagno, ristabilitosi dal lopez ricevuto contro i patavini, ai suoi lati agiscono il promettente Quarzago e Miniati. Davanti il trio Acampora, Farinazzo e Corbanese. L’Este non è più lo squadrone che ha ben figurato nel girone D lo scorso anno ma ha comunque buona qualità e nei primi dieci minuti fa soffrire la difesa gialloblù che ci mette un po’ a registrarsi; in avvio è provvidenziale Calcagnotto nel chiudere su Niselli. Il Belluno però prende in mano il pallino del gioco fin da subito e sulla corsia destra, dove agisce uno scatenato Farinazzo, inizia a costruire situazioni interessanti. Su una di queste, e siamo al 15’, lo stesso ex Legnago è bravo a mettere alle spalle di Boaretto un’assistenza di Miniati (anche se il fuorigioco vanifica tutto). Sempre Farinazzo protagonista cinque minuti più tardi: Tamanin può fermarlo solo fallosamente dentro l’area e il rigore è tanto netto quanto ingenuo; inutile a dirsi che Corbanese spiazza l’estremo ospite. Adesso c’è una squadra padrona del campo ed è proprio il Belluno. Che poco dopo potrebbe raddoppiare; Quarzago serve Pescosta e il suo pallone in mezzo è girato d’istinto da Corbanese ma ancora più d’istinto è la respinta di Boaretto. Il match dopo questo sussulto cala d’intensità e le due squadre tentano di ragionare. In attesa del duplice fischio c’è però una punizione interessante dal limite dell’area; in panchina lo specialista Duravia, tocca a Miniati mandare il pallone sotto la traversa per il bis gialloblù. Applausi. Le novità a inizio ripresa sono Brino, Pellicanò, Longo, Masoch e Duravia in luogo di Solagna, Calcagnotto, Pescosta, Quarzago e Acampora. Si vede però che l’Este prende coraggio e campo e già al 57’, sulla zuccata di Mastroianni, potrebbe accorciare. Nel frattempo dentro anche Marta Bettina per Bertagno poco prima dello slalom di Marcandella che la piazza dove Brino poco può. E siamo 2-1. Esce Mosca per una botta ricevuta appena sopra al ginocchio (che comunque non pare preoccupare) e arriva anche la botta del pari. Il fallo di Sommacal in area pare essere ai limiti del generoso, ma tant’è; e Coraini non sbaglia per il pari. Di fatto il match si chiude con una bella conclusione sull’esterno di Farinazzo e una gomitata di Mastroianni a Sommacal che costa il rosso all’ex Clodiense. 2-2, ed essendo appena inizia agosto va bene così.

Ore 19.50 – (Gazzetta di Mantova) Se i test in Trentino avevano lasciato qualche perplessità vista la pochezza degli avversari, stavolta si vedrà qualcosina di più. Il Mantova torna in campo oggi (ore 18) a Ciliverghe contro la formazione locale che milita nel torneo di serie D. Una squadra solida che darà del filo da torcere ai ragazzi di Riccardo Maspero. Il mister non vede l’ora di vedere di nuovo all’opera il gruppo: «In questo momento – spiega il tecnico – quello che più mi preme è che tutti mettano minuti nelle gambe in vista delle partite ufficiali. Stiamo lavorando su diverse situazioni di gioco e voglio vedere un passo avanti in campo. Chiaramente non si vedrà ancora il Mantova che affronterà il campionato, credo che dopo i test di sabato sarà il momento di tirare le somme». Maspero ha iniziato la carriera da allenatore proprio a Ciliverghe (finse il torneo di Eccellenza). Tra i besciani tra l’altro gioca anche l’ex biancorosso Davide Bersi: «Sarà bello rivedere tanti amici – continua Maspero – ma la mia testa è tutta rivolta al Mantova che è il mio gioiello. Un gioiello che voglio curare nei minimi dettagli per valorizzarlo al massimo». In campo due squadre miste, un modo per tenere tutti sulla corda: «Dobbiamo ridurre sempre di più il margine degli errori – commenta il tecnico – e dobbiamo inserire col tempo la qualità che è nel Dna di questo gruppo. Davanti alla porta voglio vedere cattiveria. Beretta e Ungaro sono giovani e hanno un futuro importante davanti, devono diventare letali in zona gol e non fare solletico alle difese». La squadra si allenerà in mattinata a Goito e solo dopo la seduta al Chiaventi Maspero deciderà come schierare il Mantova a Ciliverghe. Potrebbe esserci anche una gradita novità. La società infatti sta lavorando per inserire l’ultimo tassello nella rosa. La casella del portiere potrebbe essere completata oggi con l’arrivo di Pasquale Pane, estremo difensore classe 1990 che l’anno scorso ha indossato la maglia numero uno del Benevento. Per lui 26 presenze con i campani arrivati fino ai playoff. Si raffredda definitivamente quindi la trattativa per Nicolas Bremec. L’ex portiere della Cremonese sta aspettando il Vicenza di serie B. Defilata anche la candidatura di Alex Valentini, cresciuto nel vivaio biancorosso e l’anno scorso al Cittadella (ma di proprietà dello Spezia). Se arriverà l’ok definitivo Pane farà coppia con Bonato per giocarsi il posto da titolare tra i pali nella prossima stagione.

Ore 19.20 – Campagna abbonamenti: raggiunta quota 668 tessere rinnovate.

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un regalo e un addio nel giorno più importante. Perché nonostante la partita clou si sia giocata nelle stanze federali, il mercato non può stare a guardare. Deve correre, nonostante la testa affollata di altri pensieri. Così il Pordenone è riuscito comunque a farsi un regalo: oggi arriverà un altro grande colpo di questa campagna acquisti. Si aggregherà al gruppo il comasco Luca Cattaneo, l’esterno subentrato nelle gerarchie neroverdi a Cocuzza, acquisto per ora sfumato. Classe 1989, nato a Porlezza, sul lago di Lugano, Cattaneo è già in viaggio verso il De Marchi, dove incontrerà i nuovi compagni. Poi assisterà al derby con la Sacilese. Ha giocato l’ultima stagione con il Bassano, realizzando 7 gol in 31 presenze. Nel suo passato 5 stagioni al Savona e due al Pavia. Gioca da esterno sinistro di centrocampo, con il vizio del gol quando si proietta verso l’attacco. Arriva un giocatore eclettico, quello che i ramarri stavano cercando, in un’estate partita in ritardo ma letteralmente decollata negli ultimi 15 giorni. Per un arrivo, però, c’è anche un pezzo di cuore che lascia il club cittadino. Se n’era parlato tante volte, ma ora la notizia è certa. Dopo un lieve riavvicinamento, il capitano neroverde 2014-15, Denis Maccan, aggiunge l’arancio ai colori che ha sempre amato. La punta ha firmato ieri per il nuovo Venezia, che ripartirà dalla serie D, già raggiunto in ritiro a Piancavallo. Se ne va dunque l’uomo del destino, autore dei gol più importanti nella stagione del doblete 2013-14, quando mise il sigillo su serie D e scudetto dei dilettanti. Lo fa proprio nel giorno che segna il ritorno d’ufficio degli ormai ex compagni in LegaPro. Non c’era più posto per Maccan, nel nuovo Pordenone, e allora l’ex bresciano ha scelto di ripartire da una grande piazza come Venezia.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La notizia della conferma del ripescaggio in LegaPro è arrivata presto, sia a tecnici e giocatori in ritiro ad Arta Terme, sia ai tifosi che fin dal mattino presto viaggiavano con l’iphone in mano, nell’attesa di comunicazioni. GENTE DA PRO – Entusiasta Walter Brusamento: «Che bello esserCi». Così pure Mimmo Mungiello: «Grandeeee!». Alessandro Sovran esulta e al tempo stesso ammonisce: «Di nuovo C, sperando di far tesoro degli errori del passato». Gli fa eco Ivano Cragnolini: «E bisogna mantenerla sul campo». Si allinea Giuseppe Sutera Sardo: «Spero sia servita l’esperienza passata». Arrivano pure i “complimenti foresti”: «Auguri da Monza (i brianzoli dopo il fallimento sono stati ammessi proprio ieri al campionato di serie D, ndr) – posta Simone Visentin, tifoso brianzolo -. Vi seguirò. Forza ramarri». Naturalmente non potevano mancare disfattisti e invidiosi: «Vergogna, avete regalato 500 mila euuro alla “mafia” italiana». GITA A SACILE – Immaginabile la festa che nascerà spontanea questo pomeriggio sui gradoni del XXV Aprile a Sacile, sede dell’amichevole che saluterà il rientro dei neroverdi dal ritiro. Soddisfatto del ripescaggio ovviamente Bruno Tedino, che riesce però a mantenere un aplomb quasi anglosassone e parla solo della gara. «Ci serve – afferma il tecnico – per continuare il nostro percorso. Il fatto che sia un derby non cambia il nostro programma, finalizzato a una crescita graduale, senza rimediare infortuni. Sicuramente la partita attirerà molti tifosi: non vogliamo deluderli. Cercheremo – promette – di ripetere le belle giocate viste nell’ultima amichevole con il Montebelluna (5-2, ndr)». ASSENZE – Non sarà della partita Filippini, comunque in recupero. Assenti anche Ingegneri e Strizzolo per un leggero affaticamento. A disposizione invece Vicario. Rispetto al match con il Montebelluna potrebbero partire dall’inizio Pasa e De Cenco, che ad Arta erano entrati nella ripresa.

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ore 16.32: sulla pagina Facebook del Pordenone appare una foto d’archivio con i giocatori che vanno verso i popolari a raccogliere l’applauso dei tifosi. Sovraimpressa la scritta «C risiamo, LegaPro». È la notizia che il popolo neroverde aspettava: riescati in Terza serie. Lo sapevano tutti, ma vederlo scritto, sapere che è ufficiale è un’altra cosa. QUATTRO ACQUISTI – Subito dopo, alle 16.51 arriva la prima dichiarazione di Mauro Lovisa, raccolta da tuttolegapro, presente nella sala del Consiglio federale e riportata da www.tuttopordenone.com. Il presidente è euforico. «È la gioia più bella – dichiara – di un anno lunghissimo. Ho deciso di tornare tra i professionisti – spiega la determinazione nel voler pagare anche la supertassa di mezzo milione – perché Pordenone lo merita. È una città che mi ha appoggiato, dentro e fuori dal campo. Adesso – Lovisa guarda al futuro – però non dobbiamo più commettere gli errori del recente passato: la squadra sta già lavorando per la salvezza. A breve – promette nell’euforia – arriveranno altri 3-4 acquisti. Non possiamo permetterci distrazioni. Quest’anno bisognerà arrivare tra le prime 13 per evitare la retrocessione, visto che i gironi saranno probabilmente a 18». PREMIATE – Alle 17.24 appare il comunicato della Figc. «Brescia in serie B, Albinoleffe e Pordenone in LegaPro – si legge nella nota -. Il Consiglio federale, esaminate le relazioni della Covisoc, ha deliberato all’unanimità il ripescaggio di questi tre club. Per quanto riguarda la Lega resta da definire l’organico, vista la mancata iscrizione del Castiglione, vincitore del girone B della D 2014-15. Le società aventi diritto, in base all’apposita graduatoria, dovranno manifestare il proprio interesse nei prossimi giorni. Attualmente la LegaPro ha un organico complessivo di 53 squadre, quindi si procederà all’inserimento dell’ultimo club in base al criterio delle graduatorie di merito stilate per la D nella scorsa stagione». Il Seregno è stato escluso perché ha presentato un campo di gioco fuori dal comune di riferimento. Con l’ultimo ripescaggio diventeranno quindi 54 le aventi diritto, che verranno divise in tre gironi da 18. NON È FINITA – Tutto fatto e deciso? Non sarà così. Le escluse sono già sul sentiero di guerra. Monopoli e Viterbese sono pronte a dare battaglia. Gubbio, Forlì e Sambenedettese, bocciate in prima istanza dal Collegio di garanzia, ricorreranno all’altro grado di giudizio. Resta sempre in discussione la legittimità della supertassa a fondo perduto. Se qualche Tribunale o Tar la dovesse ritenere assurda, si aprirebbero nuovi scenari e rientrerebbero in gioco molte pretendenti. C’è poi chi fa riferimento agli articoli 49 e 50 delle Carte federali che impongono tre gruppi da 20. Eventuali cambiamenti – affermano le ricorrenti – dovrebbero andare in vigore non dalla stagione 2015-16, ma dalla successiva. Se la supertassa venisse cancellata, il Pordenone potrebbe ritrovarsi in cassa il mezzo milione senza comunque rischiare la partecipazione alla Terza serie.

Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ricomincia. Con i sostenitori della prima ora e un orgoglio che sembra contagioso. Non aveva bisogno del traguardo, per confermare la propria fede neroverde, Sergio Bolzonello. Il vicepresidente della Regione, in vacanza in Sardegna, accoglie la lieta novella con «grande gioia – è il primo commento –. Il ripescaggio non era scontato come tanti dicevano, però dobbiamo avere l’onestà intellettuale di dire grazie ai quattro soci del Pordenone. In particolare al presidente Lovisa a cui si uniscono Zuzzi, Maccan e Orenti, perché il sacrificio economico sostenuto è davvero importante. Per altro hanno avuto ragione loro su chi sosteneva che si potesse fare anche senza versare 500 mila euro. Loro hanno sempre opposto serietà e concretezza per arrivare al ripescaggio, senza contare gli sforzi passati». Un impegno, quello dei soci, che secondo Bolzonello non deve rimanere isolato. «E’ il momento di unirci a questa squadra partendo dalla campagna abbonamenti, con la speranza che ci siano anche altri imprenditori pronti a investire. Una squadra di serie C, e questo non lo dico da tifoso – evidenzia Bolzonello –, rappresenta un appeal importante per il territorio, è un fattore che pesa anche sull’economia». Soddisfatto anche il sindaco della città Claudio Pedrotti. «C’era la certezza, vista la solidità della squadra – dice –, ma ovviamente fino all’ultimo non si può mai dire. E’ un bel risultato e non solo per la squadra: alimenta l’ottimismo di tutti». Le polemiche per i finanziamenti allo stadio (circa 600 mila euro) ormai sembrano lontane. «E’ un investimento di cui beneficiano tutti gli sport che utilizzano lo stadio – evidenzia Pedrotti –. La stagione dello scorso anno non è stata proprio fortunata, ma quest’anno sono sicuro che sarà “giusta”». Sport e politica hanno un legame stretto. Tra i più convinti tifosi del Pordenone calcio ci sono i consiglieri Emanuele Loperfido (Fdi) e Marco Salvador (Il Fiume): uniti dalla fede calcistica, ma non da quella politica. «Non posso che essere contento – dice Loperfido –. Il ripescaggio premia una società seria, che l’anno scorso è retrocessa per aver affrontato squadre che avevano giocatori di qualità che non potevano economicamente permettersi, ed hanno falsato il campionato. Personalmente trovo ingiusto che il Pordenone abbia dovuto pagare la tassa per iscriversi visto che, se non ci fossero state le squadre fallite, sarebbe rimasto in Lega pro. Ora ci auguriamo che il prossimo sia un campionato pieno di soddisfazioni, magari valorizzando qualche giovane locale». Slavador, che rilancia la campagna abbonamenti, ringrazia pubblicamente Lovisa. «Il calcio è anche serietà.Il presidente Lovisa, come Pozzo a Udine, esprime una gestione modello ed europea, fatta di buon senso, conti in ordine. Il settore giovanile è un gioiello, come gli impianti calcistici». Un solo rammarico: «Che altre discipline, come il basket e il volley femminile (penso alla Domovip) non possano festeggiare, pur avendolo meritato, lo stesso traguardo».

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) «Siamo ripescati: ho appena parlato con un commissario della Lega Pro». Mauro Lovisa sembra quasi che trattenga il fiato, prima di dare la tanto attesa notizia. Il “suo” Pordenone, di cui è presidente dal 2007, ce l’ha fatta. E lui, giustamente, un filo di sana emozione l’ha provata. «E’ andata – afferma il massimo dirigente –: ora intendiamo festeggiare assieme alla città. Poi penseremo a mantenere la categoria e a diventare un punto di riferimento in tutto il Triveneto». Lovisa sa di essersi messo alle spalle un bel peso, anche se l’ultimo mese aveva tolto ogni scenario negativo. Tra fallimenti, rinunce e altro il Pordenone era ormai certo della Lega Pro. Rimane la gioia per un capitolo chiuso. Tanto che nella felicità rilascia una dedica speciale. «Sono molto contento – spiega – e il primo pensiero lo rivolgo alla famiglia. Va a loro questa splendida notizia. Non mi ha mai fatto pesare l’enorme sforzo finanziario fatto in questi anni, anzi mi ha sempre incentivato. Per una volta, la prima da quando sono presidente, faccio questo pensiero. Ringrazio poi i miei soci, tutti e tre, da Gianpaolo Zuzzi a Maurizio Orenti, per finire con Ezio Maccan. Mi sono stati vicino e si meritano questo ripescaggio». Lovisa spiega: «L’abbiamo voluto da subito, dal momento in cui siamo retrocessi alla fine di maggio. Io il presidente in serie D non lo volevo fare. A livello di città, di società, di strutture, possiamo far parte di un campionato professionistico: dovevamo riprovarci e rimanere in quella categoria persa sul campo. Ora andiamo avanti e pensiamo alla stagione che sta per cominciare». La coppa Italia è imminente (oggi sarà reso noto il programma), il campionato comincerà a settembre. Un torneo in cui il Pordenone non vuole soffrire come l’anno scorso. «Assolutamente no – si affretta a confermare il numero uno neroverde –, vogliamo giocarci ogni partita alla pari e ottenere una salvezza tranquilla, senza grossi patemi».

Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) Mancava soltanto l’ufficialità, arrivata poco dopo le 15 di ieri: il Pordenone è stato ripescato in Lega Pro. La notizia tanto attesa è giunta. Pochi dubbi ormai da più di un mese, da quando erano state rese note le prime rinunce alla categoria: soltanto gli scaramantici si mantenevano cauti, ma il destino era certo. La società cittadina torna a disputare la terza serie professionistica nazionale, assaggiata la stagione scorsa e subito persa sul campo con la retrocessione. Per il territorio, e per il movimento calcistico, è una grande notizia. Dopo l’Udinese, in regione, nel pallone che conta c’è il Pordenone. Rimasta peraltro l’unica squadra nel Triveneto (sino a Padova) in serie C. Lo scenario. C’era soltanto da aspettare per avere la certezza del ripescaggio. Perché per il resto il destino era ben noto: la Figc, in un momento di difficoltà del genere, non poteva rifiutare la richiesta di riammissione da parte di una società in grado di sborsare 500 mila euro a fondo perduto. I club virtuosi, che sono sani dal punto di vista economico, sono sempre tenuti in grande considerazione, visti i numerosi fallimenti degli ultimi anni e in particolare di quest’estate. Così il Pordenone è stato premiato per il notevole sforzo fatto, la ricerca di questi capitali cominciata praticamente all’indomani della retrocessione. Sin da subito il presidente Mauro Lovisa, assieme ai suoi soci, si era detto fiducioso. E’ andata bene. Assieme ai “ramarri”, vengono richiamati i bergamaschi dell’Albinoleffe, società caduta in serie D direttamente, senza i play-out, anche loro in grado di versare 500 mila euro. Stanno per essere chiamati in Lega Pro – per completare l’organico a 54 società – pure i pugliesi del Monopoli, secondi dei play-off di serie D: il Seregno, che era pronto a pagare la tassa, è stato scartato per la mancanza dell’impianto. Di diritto – quindi senza il versamento del mezzo milione – sarà promossa l’avente diritto dell’Interregionale. La prima in graduatoria, il Sestri Levante, ha rinunciato a questa possibilità. Futuro. Gli scenari possono ancora cambiare: ci sono in piedi due processi (“Dirty soccer” a Catanzaro, “Treni del gol” a Catania) legati al calcioscommesse e che potrebbero portare a retrocessioni d’ufficio. Tanto che, per esempio, oggi si conosceranno soltanto il calendario e il quadro della coppa Italia e non dei campionati (con annessi i gironi), attesi questi ultimi tra il 20 e il 25 agosto. L’importante, però, è che il Pordenone sia di nuovo nel calcio che conta, a due mesi da quell’infausto 31 maggio costato la retrocessione dopo i play-out. La società, la città meritavano un’altra chance. Una possibilità che poi doveva essere raccolta: è l’ultima volta che il Consiglio federale concede il ripescaggio, dalla prossima stagione sarà bandito. Anche questo ha influito. Pordenone e la società si faranno così conoscere anche questa stagione in tutto il resto dell’Italia. L’aveva già fatto nel precedente campionato, mostrandosi con un progetto ambizioso, con strutture che fanno invidia a molti, con una città tranquilla e vivibile che ha catturato molte simpatie, con una tifoseria sportiva, capace da raccogliere applausi ovunque. Noon si poteva non riprovarci, fare un altro tentativo. Ripartenza. Adesso si ha tra le mani una grande chance, con una consapevolezza: sbagliare costerà la retrocessione insindacabile tra i dilettanti. Molti errori sono stati capiti, tanto che si è voluti ripartire completamente da zero. Magari qualche protagonista della scorsa stagione meritava anche lui una possibilità, ma ormai bisogna guardare avanti. La gestione sportiva si sta muovendo bene per stare in categoria, c’è un allenatore molto competente (Bruno Tedino) e c’è un gruppo di giocatori di qualità e motivati: adesso la palla passa a loro. Anche se la società e la città devono rimanere sempre presenti, supportando la squadra. C’è bisogno di tutti per mantenere questo prezioso patrimonio sportivo.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tarda l’ufficialità della serie D, il Venezia Fc resta col fiato sospeso fino a domani e intanto procede nella campagna acquisti assicurandosi l’esperienza di Maccan in attacco e la freschezza di Ferrante in difesa. Giornata proficua quella di ieri sul fronte-mercato, un pizzico di delusione invece per la mancata fumata bianca circa l’ammissione in serie D che si attendeva a conclusione del Consiglio Figc tenutosi a Roma. «Nessun problema né misteri – assicura l’avvocato Alessandro Vasta – dalla Federazione ci è stato detto che l’ufficialità arriverà giovedì assieme alla composizione dei gironi. Siamo tranquilli perché il 31 luglio, in anticipo rispetto alla scadenza del 3 agosto, avevamo depositato quanto richiesto per entrare in serie D. Infatti stiamo già predisponendo il necessario per l’iscrizione vera e propria al campionato». Intanto come detto il ds Giorgio Perinetti ha piazzato altri due innesti facendo così salire a 26 il numero dei giocatori in ritiro a Piancavallo. Oggi dopo le visite mediche a Mestre il tecnico Paolo Favaretto avrà a disposizione Denis Maccan e Fabrizio Ferrante: il primo, attaccante pordenonese classe ’84, è un volto noto avendo già giocato sei mesi nel Venezia con un gol (a Montichiari) in 15 presenze nella Lega Pro2 2005/06. Dopo varie esperienze a Lumezzane e Andria in Lega Pro1 e Brescia in serie B, Maccan nelle ultime due stagioni ha contribuito alla vittoria della serie D (suo il gol scudetto) del Pordenone, retrocesso al termine dello scorso campionato ma ripescato proprio ieri tra i Pro. Tutto da scoprire invece il terzino destro Ferrante, palermitano classe ’95 reduce dalla sua prima annata da titolare in serie D con i siciliani del Tiger Brolo. Come nel caso del portiere D’Alessandro, il centrocampista Acquadro e del jolly offensivo Carbonaro il ds Perinetti (sempre in pressing su Legati e Carcuro) ha puntato sicuro su elementi usciti dal vivaio del Palermo. NOVITÀ – Nella stagione 2015/16, dalla serie A alla Lega Dilettanti, cambia il regolamento sul cumulo di ammonizioni: la squalifica, infatti, scatterà al 5. e non più al 4. cartellino giallo.

Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Altro giro e altra giornata frenetica ieri a Venezia. Si viaggia su più fronti, uno dei quali è ovviamente quello dell’iscrizione in sovrannumero al prossimo campionato di Serie D. È di ieri la notizia che la Federcalcio ha dato l’ok all’ammissione del nuovo Monza, la Ssd Monza 1912, mentre per quanto riguarda Venezia e Parma bisognerà aspettare almeno fino a domani. Non dovrebbero esserci problemi: in via ufficiosa i vertici della Figc hanno comunicato alle due nobili decadute che la tempistica di ammissione ai campionati ha privilegiato il club lombardo per questioni legate all’urgenza burocratica di completare il procedimento. La nuova associazione sportiva ha ricevuto l’accreditamento del sindaco di Monza ed ha posto in essere gli adempimenti previsti dall’art. 52, comma 10 delle Noif dopo la mancata iscrizione dell’Ac Monza Brianza 1912 s.p.a. al campionato di Divisione Unica Lega Pro. La nuova società, spiega in una nota la Figc, dovrà ora adempiere alle prescrizioni previste dalla Lega Dilettanti, a cominciare dalla fidejussione di 300mila euro, entro il 10 agosto. Come detto per il nuovo Venezia nessuna preoccupazione. La nuova dirigenza è in contatto con la Figc e tutto procede senza intoppi. Intanto la squadra lavora a Piancavallo agli ordini di Paolo Favaretto e ieri, dopo alcuni giorni di tira e molla, è arrivato anche un importante colpo per il reparto offensivo. Denis Maccan (ufficializzato assieme al giovane terzino Ferrante) ha detto sì a Giorgio Perinetti. L’ex centravanti del Pordenone affiancherà dunque Matteo Serafini nel reparto offensivo, mentre si aspettano ancora tre rinforzi importanti, uno per reparto. In difesa si punta su Elia Legati, che sta prendendo tempo. Ha una proposta importante del Pordenone, ripescato ieri in Lega Pro assieme all’Albinoleffe, ma spera sempre nel Livorno, prima scelta. Per il centrocampo si valuta il ritorno di Davide Carcuro, reduce dalla «prova» con il Padova e il giovane Gianmarco Conti, classe ‘92 ex, guarda caso, proprio del Monza. In attacco, due soluzioni per la seconda punta, mentre ieri Andrea Raimondi, svincolato dal vecchio Venezia di Yury Korablin ha firmato un contratto con il Cosenza, in Lega Pro, dopo aver accarezzato l’idea di tornare a Padova.

Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) Sono Denis Maccan e Fabrizio Ferrante gli ultimi arrivi in casa Venezia. Per il primo si tratta di un ritorno, avendo già vestito la maglia arancioneroverde nella stagione 2005-06 in serie C/2 con un gol in 15 in partite giocate, prima di trasferirsi al Modica a campionato in corso. Maccan, attaccante classe 1984, arriva dal Pordenone che ieri è stato ripescato in Lega Pro. Due stagioni con i neroverdi friulani in cui ha segnato 15 gol in 52 partite, conquistando una promozione dalla serie D. Sul fronte della difesa, invece, da registrare l’arrivo di Fabrizio Ferrante, un altro giocatore di scuola palermitana che il direttore sportivo Giorgio Perinetti conosce bene. Ha 20 anni e può giocare sia come terzino che come centrale, e dopo l’esperienza con l’Akragas ad Agrigento in serie D, ha disputato l’ultimo campionato nella stessa categoria con la Tiger Brolo. Diventano così 26 i giocatori che Paolo Favaretto ha a disposizione in questi primi giorni di ritiro a Piancavallo, di cui undici del settore giovanile del club. Ora, stando alle indicazioni del direttore sportivo Giorgio Perinetti, mancherebbero all’appello almeno un altro portiere, un difensore, un trequartista e un attaccante. Grande lavoro, quindi, per completare la rosa entro la fine della settimana, mentre sembra destinata a sfumare la possibilità di rivedere al Penzo Elia Legati, sempre più convinto a trovare una sistemazione in Lega Pro per la prossima stagione. Ieri il club sperava di ricevere buone notizie da Roma, dal momento che era prevista la riunione del Consiglio federale della Figc. Invece nulla riguardo il Venezia Football Club. Sono stati solo ufficializzati i ripescaggi di Brescia (in serie B), Albinoleffe e Pordenone (in Lega Pro), e l’ammissione in sovrannumero della nuova società del Monza alla serie D. Un aspetto, quest’ultimo, che riguarderebbe anche il nuovo Venezia degli americani, ma che al momento rimane in sospeso. «Siamo e restiamo ottimisti sull’accettazione della nostra richiesta», osserva Dante Scibilia, «poiché abbiamo consegnato tutta la documentazione necessaria entro i termini richiesti e previsti dall’iter federale. Da quanto sappiamo, la nostra posizione dovrebbe essere chiarita giovedì, quindi attendiamo la comunicazione ufficiale della Figc e intanto proseguiamo la nostra attività per farci trovare pronti». E ieri è proseguito anche il lavoro in quota, nel ritiro di Piancavallo, dove la squadra agli ordini di Paolo Favaretto ha concluso il suo terzo giorno di ritiro. Al gruppo si sono uniti i nuovi arrivati Matteo Serafini e Francesco Cernuto (oggi toccherà invece a Maccan e Ferrante, ndr), con il tecnico mestrino che ha quindi avuto ampie possibilità per svolgere un lavoro completo. Al mattino lo staff degli allenatori ha puntato più sull’atletica, mentre il pomeriggio è stato dedicato agli esercizi tecnici e con il pallone. Checchi ha fatto ancora lavoro differenziato dopo il risentimento muscolare di due giorni fa, così come Rossetti per un problema simile e in via del tutto precauzionale. Anche oggi è prevista una doppia seduta di allenamento.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) È un Vicenza largamente incompleto quello che è uscito sconfitto dal Francioni ieri sera in quanto Pasquale Marino non ha potuto contare su Pettinari (mal di schiena), Cinelli (attacco febbrile) oltre a Vigorito, Camisa, Manfredini, Urso, Gentili, Laverone e Cocco ai box da giorni per infortuni di varia natura. Il Latina passato in vantaggio nel primo tempo grazie ad un gol del bomber JefferSon, era stato raggiunto dal Vicenza ad inizio ripresa con Gagliardini che ha sfruttato al meglio una mischia in area di rigore. Verso l’ora di gioco le squadre hanno cominciato il solito valzer dei cambi, con il match che pareva destinato all’ 1 pari quando il Latina ha messo a segno un uno-due decisivo con Roberti e Talamo. Nella stessa giornata in cui esce sconfitto dall’amichevole col Latina (anche lui in B), il Vicenza registra il probabile arrivo in biancorosso del giovane centrocampista bosniaco Andrej Modic. La trattativa ha subito una forte accelerata per volontà di Pasquale Marino che ha espressamente chiesto l’acquisto del 19enne regista di scuola rossonera. All’ufficialità mancano solo dei dettagli, si ragiona sul prestito con diritto di riscatto a favore del Vicenza e contro riscatto a favore del Milan. In mediana la compagine berica al momento dispone di Cinelli, Pazienza e Gagliardini che compongono il terzetto titolare, con tre giovani molto promettenti alle spalle come Urso, Sbrissa e appunto Modic. In uscita è quella di Matteo Gentili la posizione che potrebbe sbloccarsi con la cessione alla Salernitana, mentre resta in stand by la posizione di Alessandro Camisa sia perché l’Ascoli non concretizza, sia perché il Vicenza valuterà le condizioni di Thomas Manfredini.

Ore 15.00 – (Gazzettino) Pareggio 2-2 in rimonta per l’Este nella seconda amichevole disputata ieri nel ritiro di Tambre d’Alpago con il Belluno. Al test hanno preso parte anche due giocatori freschi di accordo con i giallorossi: il terzino mancino Rosina che ha rescisso con la Spal e il difensore centrale Guagnetti. Quanto alla partita, Este in campo in entrambe le frazioni con il 4-3-1-2. Nel primo tempo Boaretto in porta; Destro e Scotton terzini, e coppia centrale Guagnetti-Montin; davanti alla difesa Tomanin supportato da Arvia e Oliboni; davanti Marcandella in appoggio a Mastroianni e Niselli. Nella ripresa spazio a Lorello, Tiozzo, Ballin, Segalina, Migliorini, Cartura, Coraini, Colombara, Rubin, Ruin, Cortella, Rosina e Crafa. I giallorossi si sono ritrovati sotto di due gol nella prima frazione (Corbanese su rigore e punizione di Miniati), nella seconda parte hanno pareggiato con i sigilli di Marcandella e Coraini (rigore). «Avevo chiesto equilibrio per tutta la gara – afferma Andrea Pagan – e i ragazzi l’hanno fatto pur avendo lavorato molto anche al mattino, abbiamo avuto anche un buonissimo possesso palla. Naturalmente c’è ancora da lavorare». Prossimo test sabato alle 16.30 a Verona con la squadra Primavera del Chievo.

Ore 14.40 – (Mattino di Padova) L’Este impatta con il Belluno sul campo di Tambre. I più titolati avversari disputano un buon primo tempo, concluso tra l’altro in doppio vantaggio; meno brillante invece nella ripresa anche se i vari stravolgimenti dovuti alle molte sostituzioni non hanno di certo aiutato. Nella sempre splendente cornice di Sant’Anna, l’Este non sembra più lo squadrone che ha ben figurato nel girone D lo scorso anno ma ha comunque buona qualità e nei primi dieci minuti fa soffrire la difesa gialloblù che ci mette un po’ a registrarsi; in avvio è provvidenziale Calcagnotto nel chiudere su Niselli. Il Belluno però prende in mano il pallino del gioco fin da subito e sulla corsia destra, dove agisce uno scatenato Farinazzo, inizia a costruire situazioni interessanti. Su una di queste, e siamo al 15’, lo stesso ex Legnago è bravo a mettere alle spalle di Boaretto un’assistenza di Miniati (anche se il fuorigioco vanifica tutto). Sempre Farinazzo protagonista cinque minuti più tardi: Tamanin può fermarlo solo fallosamente dentro l’area e il rigore è tanto netto quanto ingenuo; inutile a dirsi che Corbanese spiazza l’estremo ospite. Adesso c’è una squadra padrona del campo ed è proprio il Belluno. Il match dopo questo sussulto cala d’intensità e le due squadre tentano di ragionare. In attesa del duplice fischio c’è però una punizione interessante dal limite dell’area; in panchina lo specialista Duravia, tocca a Miniati mandare il pallone sotto la traversa per il bis gialloblù. Applausi. Nella ripresa si vede però che l’Este prende coraggio e campo e già al 57’, sulla zuccata di Mastroianni, potrebbe accorciare. Slalom di Marcandella che la piazza dove Brino poco può. E siamo 2-1. Arriva anche la botta del pari. Il fallo di Sommacal in area pare essere ai limiti del generoso, ma tant’è; e Coraini non sbaglia per il pari. Formazione dell’Este: Boaretto, Destro, Scotton, Tamanin, Monti, Gugnetti, Arvia, Oliboni, Mastroianni, Marcandella, Niselli. Sono entrati: Lorello, Tiozzo, Ballin, Segalina, Migliorini, Cartura, Coraini, Colombari, Rubin, Ruin, Cortella, Rosina, Crafa. Allenatore Pagan. Reti: 23’ p.t. Corbanese (rig.), 47’ p.t. Miniati. 17’ s.t. Marcandella (E), 30’ Coraini (E rig.).

Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Con la definizione degli organici dei campionati professionistici, quella di oggi dovrebbe essere la giornata buona per conoscere anche i nomi delle squadre che parteciperanno alla prossima Serie D. Nel padovano è tutto pronto per festeggiare il ripescaggio della Luparense San Paolo, neonata società con base a San Martino di Lupari che beneficerà del titolo sportivo rilevato dal vecchio sodalizio di via Canestrini, retrocesso in Eccellenza l’anno scorso, e disputerà quindi quasi certamente la quarta serie.

Ore 13.50 – (Calcio Padova) Il Calcio Padova informa che in data odierna la Società ha raggiunto l’accordo con Rosario Bucolo, che rimarrà in biancoscudato fino a Giugno 2016.

Ore 13.30 – (Gazzettino) Poteva essere il finale che non ti aspetti per una stagione appesantita dalla sfortuna e i tifosi granata un filino di speranza lo avevano. Invece è Brescia la squadra ripescata in serie B. Adesso è definitivo. Lo si era intuito da tempo «pesando» i criteri dell’attuale regolamento, che non lasciava illusioni né speranze al Cittadella. Ieri il Consiglio federale ne ha sancito l’ufficialità: negli organici della serie cadetta il club lombardo prende il posto del Parma fallito, che ripartirà dalla serie D. Il Consiglio federale ha esaminato le relazioni della Covisoc e quindi deliberato – all’unanimità – in base alla classifica sui tre parametri del ripescaggio (classifica dell’ultimo campionato, bacino d’utenza e tradizione della società). Restano escluse il Lecce e il Cittadella, che pure avevano presentato la domanda corredata dalla «tassa» di un milione di euro, che sarà restituita. Ieri il Consiglio federale ha altresì ripescato in Lega Pro Albinoleffe e Pordenone, escludendo il Seregno per problemi legati all’impianto di gioco. Sono quindi 53 le società iscritte alla Lega Pro; nei prossimi giorni la Figc provvederà al ripescaggio dell’ultimo club (il Monopoli, con tutta probabilità), così da poter formare tre gironi da 18 squadre ciascuno. Speranze svanite dunque di giocare in serie B? Nessuno a Cittadella si fa illusioni, ma ci sono ancora i filoni della giustizia sportiva di Catania e Catanzaro che potrebbero dare un altro scossone alla serie cadetta. Il Catania infatti è stato deferito dal procuratore Palazzi per responsabilità diretta nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse «Treni del gol» e rischia la retrocessione, mentre nel filone «Dirty Soccer» è stata contestata la responsabilità diretta al Teramo, neo promosso in serie B, per la presunta combine in Savona-Teramo finita 0-2. Il processo sportivo – dove vengono tirate in ballo per responsabilità diretta anche Brindisi, Savona, Torres e Vigor Lamezia per la Lega Pro – si terrà mercoledì 12 agosto a Roma. La composizione dei gironi della Lega Pro slitta a dopo Ferragosto, una volta concluso il processo sportivo, l’inizio del campionato è per il 6 settembre. RIPRESA ALLENAMENTI – Dopo i due giorni di riposo concessi da Roberto Venturato, oggi alle 17 il Cittadella riprenderà gli allenamenti in vista del secondo turno della Tim Cup: domenica alle 19 i granata saranno impegnati a Teramo. Domani è prevista l’amichevole con il Mestre, alle 17 al Tombolato, sabato la partenza per il ritiro di Teramo. MERCATO – Con Alessandro Sgrigna fuori per tre mesi, il Cittadella sarà costretto a cercare almeno un attaccante per completare l’organico (anche Gerardi potrebbe lasciare la società granata). Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella, ha confermato che «Qualcosa faremo sul mercato»: il nome caldo è quello di Davide D’Appolonia, attaccante classe 1993, ex Unione Venezia e Savoia. Può giocare da esterno oppure da seconda punta, potrebbe essere il giocatore giusto per il Cittadella, anche se Stefano Marchetti per sua stessa ammissione sta valutando più di un profilo.

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Alla fine è arrivata anche l’ufficialità, nonostante l’epilogo fosse ormai scontato da diverse settimane: la domanda di ripescaggio del Cittadella non è stata accettata, sarà solo il Brescia a tornare in Serie B. è questa una delle decisioni assunte ieri dal Consiglio Federale della Federcalcio riunitosi a Roma per colmare i vuoti negli organici dei campionati, pronti a partire con diverse defezioni. La Lega Pro, che vedrà granata e Padova ai nastri di partenza, sarà strutturata su tre gironi da 18 squadre. Meno sei. Saranno sei in meno, rispetto alle 60 della passata stagione: per colmare le nove defezioni arrivate nel corso dell’estate, la Figc ha deciso di ripescare tre squadre in terza serie: due sono Pordenone e Albinoleffe, che verranno verosimilmente inserite nel girone delle padovane quando saranno stilati raggruppamenti e calendari (attesi tra il 20 e il 25 agosto), più un’altra formazione dalla Serie D, con Sestri Levante (o Monopoli) in testa alla lista. E nel caso in cui Catania e Teramo siano cancellate dalla B dai processi sportivi, a beneficiarne non sarà comunque il Cittadella: trattandosi di riammissioni, e non di ripescaggi, a beneficiarne saranno eventualmente le formazioni danneggiate dai presunti illeciti delle società coinvolte, ovvero Entella (giunta in B dietro al Catania e poi retrocessa dopo aver perso i playout col Modena) e Ascoli (arrivato secondo il Lega Pro dietro al Teramo). Verso Teramo. Per il Cittadella è tempo di archiviare anche le polemiche seguite al 15-0 rifilato domenica sera ai ragazzini del Potenza. Domenica alle 19 i granata di Roberto Venturato voleranno a Teramo per il secondo turno di Coppa Italia. Questo pomeriggio Iori e compagni, dopo due giorni di riposo concessi dal tecnico, torneranno alle 17 ad allenarsi al Tombolato, dove domani, alla stessa ora, sfideranno in amichevole il Mestre (Serie D). Ma al di là del campo, dietro le scrivanie il lavoro prosegue alacremente: «Il mercato dura ancora un mese e possono succedere tante cose», spiega il dg Stefano Marchetti. «Di sicuro il Cittadella qualcosa farà, ancora non so cosa perché è tutto in alto mare, ma non sarà di certo quella vista domenica sera contro il Potenza la squadra che a settembre vedremo giocare in campionato». Ha subito una frenata la pista che portava a Simone Rosso, talentuoso esterno ventenne della Primavera del Torino: l’accordo tra Marchetti e l’entourage del giocatore c’è già su tutta la linea, ma i continui impegni del presidente Urbano Cairo continuano a far slittare la fumata bianca. Offerte concrete per Federico Gerardi, in rotta con la società, invece non sono mai pervenute. E per questo la sua situazione, dopo la panchina di domenica sera, rimane in stallo: «La sua è una situazione che a me interessa relativamente», taglia corto il dg. «Gerardi è un giocatore del Cittadella, e deve onorare la maglia che porta e lo stipendio che gli viene pagato regolarmente ogni mese. Deve dare il massimo sempre, anche se al momento solo in allenamento mi auguro per lui che lo faccia».

Ore 12.40 – (Gazzettino) Ha avuto modo di conoscere il presidente Giuseppe Bergamin? «Ancora non molto, ma da quel poco che ho visto mi sembra una persona per bene, molto socievole e disponibile». Tornando alla squadra, nel reparto avanzato sono stati acquistati Neto Pereira e Altinier. Due giocatori che sono una garanzia in Lega Pro. «Ho conosciuto entrambi durante il ritiro a Pieve di Cadore, sono attaccanti molto importanti per il campionato che affronteremo». Divagazione extracalcistica. È vero che fa parte degli “atleti di Cristo”? «Sono della chiesa evangelica, credo molto nel Signore. Chiedo sempre la sua protezione, prima di una partita e nella vita di tutti i giorni». Fabiano è stato già raggiunto a Padova dalla moglie Giselle e dalle figlie Giovanna (13 anni) e Giulia (8) che si iscriveranno a scuola nella nostra città. «Stiamo cercando casa. Abbiamo anche visitato un po’ il centro, è piaciuto a tutti».

Ore 12.30 – (Gazzettino) La società fa molto affidamento su di lei. «Me lo auguro. Ripeto, ce la metterò tutta per fare del mio meglio, come ho sempre fatto in tutte le squadre dove ho giocato». Al centro della difesa è stato ingaggiato anche il suo connazionale Diniz. Si prospetta una coppia centrale biancoscudata-brasiliana. «Già, ma c’è anche Niccolini, è sempre bello avere più di qualche compagno dello stesso livello. La nostra intesa sta procedendo nel migliore dei modi, e cresce ogni giorno che si passa insieme». A proposito di difensori, Carmine Parlato ricopriva il vostro stesso ruolo prima di intraprendere la carriera da allenatore. «Lo so, ha sempre un occhio di riguardo per la fase difensiva durante gli allenamenti. Pretende molto da noi, come da tutti». E che impressione le ha fatto il tecnico biancoscudato in queste prime settimane? «Molto positiva, gli piace lavorare e lo fa benissimo».

Ore 12.20 – (Gazzettino) Preso per dare solidità ed esperienza al pacchetto arretrato. Stiamo parlando del difensore brasiliano Fabiano, uno dei pezzi pregiati del mercato del Padova che in queste prime settimane di lavoro ha già mostrato di avere trovato il giusto feeling coi nuovi compagni. «L’ambientamento sta andando alla grande. Sono una persona che si adatta facilmente e non ho incontrato difficoltà. Il gruppo è formato da bravi ragazzi, c’è allegria e si lavora al meglio anche con lo staff tecnico. Sono molto felice di essere al Padova». Gioca in Italia da quattordici anni. Rispetto alle sue esperienze precedenti, quali sono le sensazioni in questo primissimo scorcio di stagione biancoscudata? «Ho notato che a differenza di altre realtà, qui si respira calcio in tutto l’ambiente, ed è molto positivo. Di sicuro ci tengo a fare bella figura. Tra l’altro sono uno dei giocatori più anziani e quindi sento maggiormente la responsabilità. Siamo solo all’inizio, c’è la voglia di fare bene e di dimostrare il nostro valore».

Ore 12.10 – (Gazzettino) «Abbiamo deciso di tesserare Bucolo, l’idea è un anno di contratto. Matute non si fa, è uno stop definitivo». Parole di De Poli al termine di un summit di mercato con il presidente Bergamin, presente al suo fianco alla Guizza mentre il diesse fa il punto. E non mancano altre rivelazioni. «La nostra volontà è tenere anche Ramadani, stiamo aspettando la documentazione. Lo stesso vale per Azzi e Gorzelewski, sono operazioni che hanno bisogno di qualche giorno. Una volte chiuse, ci manca un esterno basso sinistro, dobbiamo vedere se under o over». Ecco Bergamin. «Abbiamo ritenuto Bucolo utile al sistema tattico dell’allenatore, ha voglia di fare e possiede buone qualità. Puntiamo su di lui, non su Matute». Quanto al manto erboso dell’Euganeo: «È in fase di ripristino, tra una quindicina di giorni sarà utilizzabile». SQUADRA. Prima seduta al centro sportivo Geremia, e con i compagni si è allenato per la prima volta dall’inizio della preparazione anche Petkovic. Mazzocco è rientrato in gruppo. Oggi alle 9.30 altra sessione di lavoro, domani alle 17 amichevole a Camposampiero con il Delta Porto Tolle Rovigo (costo del biglietto cinque euro). ABBONAMENTI. Un centinaio le tessere rinnovate ieri: sale così a 586 il numero dei tifosi che hanno confermato la loro presenza al fianco della squadra. La prelazione può essere esercitata fino al 22 agosto in sede: da lunedì a venerdì (15-19) e sabato (10-12.45).

Ore 11.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 11.30 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 11.10 – Qui Guizza: partitella a campo ridotto.

Ore 10.50 – Qui Guizza: sessione di tiri in porta.

Ore 10.30 – Qui Guizza: lavoro prima tattico e quindi atletico.

Ore 10.10 – Qui Guizza: Biancoscudati già in campo da mezz’ora per l’allenamento. Assenti Mazzocco e Gorzelewski.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nuovi innesti. Come ipotizzato nelle ultime ore, il summit di mercato svoltosi ieri mattina all’Euganeo tra società, diesse e allenatore ha portato alla decisione di tesserare due elementi valutati nel corso del ritiro: «Abbiamo deciso di tenere Rosario Bucolo e Albin Ramadani», l’annuncio del ds Fabrizio De Poli. «Non prenderemo Matute della Pro vercelli, ma saranno tesserati anche Paulo Azzi e Franco Gorzelewski, anche se per questi due ci vorrà qualche giorno in più perché non sappiamo ancora se, arrivando loro dall’esterno, potranno essere inseriti nella lista come under o meno». Il programma. Oggi la squadra tornerà ad allenarsi alle 9.30, mentre l’amichevole di domani con il Delta Porto Tolle Rovigo (ore 17) è stata spostata allo stadio di Camposampiero.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) E dal momento che per la scelta delle sfidanti si dovrebbe tenere conto di criteri di vicinanza, ad aspettare il Padova dovrebbe esserci quasi sicuramente il Pordenone, appena ripescato, in un match dai grandi ricordi per Carmine Parlato, che due anni fa vinse la D proprio in Friuli. La terza squadra, con Cittadella e Sudtirol che non parteciperanno in quanto impegnate in Tim Cup, potrebbe essere il Mantova. La speranza del Padova è che non scendere in campo in casa già nel primo match: «Il campo dell’Euganeo è in via di rifacimento», ha spiegato il presidente, Giuseppe Bergamin. «Per Ferragosto non potrà certamente essere in condizioni perfette, e per questo ci auguriamo di avere almeno una settimana di tempo in più. Ma se dovesse accadere, per noi non ci sarebbero problemi».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) I primi impegni ufficiali del Padova saranno svelati questa mattina: a Firenze, sede dell’organismo che governa il terzo campionato nazionale italiano, il direttivo della Lega Pro renderà noti gli abbinamenti dei triangolari di Coppa Italia che vedranno scendere in campo i biancoscudati – che ieri pomeriggio sono tornati ad allenarsi ai campi della Guizza dopo il ritiro precampionato in Cadore – a partire dal prossimo 14 agosto. La formula. Dalla metà del mese scatteranno i triangolari sulla medesima formula che aveva visto la squadra di parlato impegnata nella poule scudetto: verranno scelte le tre squadre di ogni mini-raggruppamento e le due sfidanti della prima gara. Le successive saranno definite in base al risultato del agosto: chi perde torna in campo nella partita immediatamente successiva, chi vince gioca invece la terza.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Mentre si scopre che in ballo c’era pure Stefano Botta (ex Entella e Vicenza), alla Guizza si vede pure Marco Petrin, agente di Paulo Dentello Azzi, impegnato in una lunga conversazione in portoghese con la dirigenza della Tombense e con un intermediario brasiliano. L’affare tarda a concretizzarsi, perché lo scambio di documenti fra i due club per ora non registra un accordo su tutto il fronte fra opzioni di riscatto dopo il prestito e percentuali sulla futura vendita dell’attaccante. Alla Guizza anche il presidente Giuseppe Bergamin: «Abbiamo ritenuto Bucolo un giocatore adatto – chiarisce -, puntiamo su di lui e non su Matute. Oggi ci siamo trovati e abbiamo deciso che in campionato vogliamo arrivare primi (ride, ndr ). Per quanto riguarda il campo, nel giro di una decina di giorni potrà tornare ad essere utilizzabile». Rimane ancora da sistemare la fascia sinistra. Armando Anastasio non ha convinto soprattutto in fase difensiva, tanto che Alberto Tentardini (in bilico fra Como e Verona) è un nome tornato in auge. A De Poli è stato proposto il camerunese Thomas Som (Benevento), ma il diesse sta cercando un under. Tentardini appunto, sorprese permettendo da qui al 31 agosto.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Matute no, Ramadani e Bucolo sì. Il primo pomeriggio padovano di Fabrizio De Poli dopo il ritiro di Pieve di Cadore produce alcuni scossoni di mercato di non poco conto, nel senso che almeno apparentemente il centrocampo, reparto ancora «monco», diventa improvvisamente completo. O quasi. Perché nella rosa del Padova in vista della prossima Lega Pro potrebbe esserci ancora uno slot libero per una complessa concatenazione burocratica legata alla regola degli under. In mattinata Kelvin Matute sembra sul punto di firmare per il Padova, poi succede qualcosa e le cose cambiano nello spazio di un paio d’ore. I «sì» convinti dietro le quinte diventano «ni» e poi «no», fino alla fumata nerissima (con molto nervosismo) di metà pomeriggio, quando lo stesso De Poli ufficializza la svolta prima dell’allenamento pomeridiano sui campi della Guizza: «Matute non si fa – taglia corto il diesse – abbiamo invece deciso di tesserare Bucolo, l’idea è di fargli un anno di contratto. Vogliamo tenere anche Ramadani, stiamo aspettando la documentazione. Azzi e Gorzelewski? Ci vorrà qualche giorno in più».

Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: saltata quella con l’Udinese allo stadio “Friuli” il 5 agosto, programmate quelle col Delta Rovigo (giovedì 6 agosto alle ore 17.00 alla Guizza) e con l’Abano (sabato 8 agosto alle ore 18.00 a Casalserugo).

Ore 08.28 – Concluso il ritiro di Pieve di Cadore, il Padova tornerà ad allenarsi questo pomeriggio alla Guizza.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 4 agosto: primo allenamento stagionale alla Guizza, Petkovic rientra in gruppo




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com