Non si gioca. Anzi, sì. O meglio, forse: Udinese-Padova è ufficialmente un caso. E noi proviamo a spiegarvelo.
Tutto inizia nella tarda mattinata di oggi, quando la società friulana comunica a quella biancoscudata che l’amichevole programmata per mercoledì 5 agosto allo stadio “Friuli” non s’ha da fare. Motivo: la Questura di Udine non avrebbe dato il benestare.
Avrebbe, appunto. Perché in realtà tanto la Questura del capoluogo friulano che quella di Padova non hanno ancora preso una decisione in merito. Ma lo faranno entro questa sera. Anche perché dopo un pomeriggio di indagini il quadro è più chiaro. E surreale… Pronti? L’Udinese ha già in programma un’altra amichevole mercoledì 5 agosto. Ma alle 18.00. E fin qui (quasi) nulla di male, dato che anche domenica scorsa i bianconeri hanno effettuato una doppia partita con Clodiense ed AltoVicentino a distanza di tre ore l’una dall’altra.
Il vero problema riguarderebbe l’avversaria. Perché è la Spal. “Motivi di ordine pubblico”, penserete. E invece no: stando a quanto riferitoci le due sopraccitate Questure sarebbero intenzionate a non porre veti, consentendo così la disputa di entrambe le amichevoli. Il “pasticciaccio”, dunque, l’avrebbe combinato l’Udinese, che doveva giocare coi ferraresi mercoledì 29 luglio ma che era stata costretta a rimandare la partita. E qua il mistero si infittisce: la società friulana non ha ancora ufficializzato la disputa né dell’amichevole con la Spal né di quella col Padova. Dovrebbe però farlo nelle prossime ore, diramando un comunicato in cui presumibilmente spiegherà l’accaduto.
E ce n’è davvero bisogno. Perché più di qualcosa non torna. Come avrete capito…