Questi i passaggi principali della conferenza stampa tenuta da Walter Zenga dopo il pesantissimo ko interno della sua Samp in Europa: “Abbiamo preso una bella botta che ci farà sicuramente bene. Ci farà riflettere su quanto fatto. A mio avviso i primi dieci minuti dei tempi hanno condizionato l’andamento della gara. Abbiamo avuto delle occasioni per pareggiare con quattro o cinque situazioni. Quando siamo rientrati in campo, invece di avere pazienza abbiamo regalato il secondo e il terzo gol in contropiede. A quel punto la situazione è diventata pesante. Quando una squadra vince si va a festeggiare, quando si perde si va a chiedere scusa e l’allenatore, a mio modo di intendere, deve stare davanti ai giocatori, se avessimo vinto non sarei andato. Pochi cambi? Io non sono uno che cerca scuse. Sono partito il primo luglio, ho provato determinate cose, sono arrivato a Torino e ho avuto giocatori che hanno avuto un virus. La formazione l’ho dovuta mettere insieme in funzione di queste cose. Queste non sono scuse perché comunque undici giocatori vanno sempre in campo, sette vanno sempre in panchina. In uscita il discorso è differente. Se vogliamo parlare di Okaka, parliamo di chi è andato via ma il discorso è complicato e allargato a cose che sono gestione di società e allenatore e divulgarle diventa problematico. Non c’è nessuna scusa. Una squadra che perde 4-0 deve solo analizzare il fatto che sono stati incassati tre gol nei primi dieci minuti”.