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Ore 22.00 – Anticipo per l’amichevole di domenica col Campodarsego: si giocherà difatti alle ore 15.00 a Pieve di Cadore e non più alle 16.00 come inizialmente previsto.
Ore 21.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un gran colpo, un sogno e due piste concrete puntano a far aumentare la qualità del “ramarro”. Ha messo il turbo, il club di Mauro Lovisa, piazzando innanzitutto un colpo ad effetto. Arriverà, infatti, il centrocampista con vocazione difensiva Simone Pasa. Dopo il prestito al Prato, la società neroverde ha trovato l’accordo con l’Inter, club che ne detiene il cartellino. L’affare è praticamente concluso. Simone (classe 1994) è figlio di Daniele Pasa, attuale tecnico della Luparense ed ex giocatore del Pordenone. Il sogno, invece, porta a Matteo Mandorlini, centrocampista classe 1988 del Pisa ed altro figlio d’arte (suo padre, Andrea, è il tecnico del Verona). Le piste concrete, infine, portano ad Alessandro Pederzoli (centrocampista del Pavia, ex Ascoli, classe 1984) ed Eugenio Togni (mediano brasiliano ex Pescara in serie A, l’ultima stagione alla Spal). In dirittura d’arrivo l’affare-Cocuzza, mentre rallenta quello che avrebbe dovuto chiudersi per Marchi. In stand-by il rinnovo di Fortunato, ma si farà.
Ore 21.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Abbonarsi sotto le stelle. Parte oggi la campagna abbonamenti del Pordenone per la stagione 215-16. La società neroverde in occasione dell’ultimo “Giovedì sotto le stelle” (iniziativa commerciale con i negozi aperti aperti sino alle 23 per tutti i giovedì del mese) allestirà uno stand in piazzetta Cavour. Gli abbonati della passata stagione potranno confermare il proprio posto (prelazione sino al 10 agosto) e quelli nuovi firmare una pre-sottoscrizione in attesa dell’ufficialità del ripescaggio. PREZZI INVARIATI – Lo slogan della campagna 2015-16 è “Per una stagione in prima fila”. Nelle immagini che accompagnano l’iniziativa i tifosi appaiono seduti in panchina prima di scattare in piedi ed esultare per un gol dei loro beniamini. Convinta di essere riconfermata in Lega Pro (l’ufficializzazione arriverà durante il consiglio Figc del 4 agosto) la società, nonostante i costi affrontati per il ripescaggio (500 mila euro di supertassa e 400 mila di fideiussione) ha mantenuto inalterati i prezzi della passata stagione: tribuna centrale 270 euro, ridotto 180; laterale 200, ridotto 150; gradinata 130, ridotto 100. C’è anche l’abbonamento famiglia con sconto del 30 per cento sulla seconda tessera e con tagliando under 16 a 20 euro. Tutti coloro che sottoscriveranno l’abbonamento entro il 14 agosto riceveranno in regalo una T-Shirt griffata Pordenone. ABBONAMENTI VIP – Da quest’anno inoltre è possibile contribuire fattivamente alla crescita del ramarro sottoscrivendo la tessera Pn member, del costo di mille euro, che garantisce fra l’altro poltroncina personalizzata in tribuna e accesso area hospitality riservata.
Ore 20.50 – (Messaggero Veneto) Mentre oggi parte la campagna abbonamenti, con tanto di stand in centro per il “Giovedì sotto le stelle”, il Pordenone piazza un altro colpo di prospettiva. Non è Cocuzza – affare slittato a stamattina – bensì un altro giovane, vicino ai neroverdi già lo scorso inverno: Simone Pasa. Il club cittadino, secondo indiscrezioni, è a un passo dal difensore-centrocampista scuola Inter, classe ’94, la scorsa stagione al Prato e figlio di Daniele, indimenticato regista dei “ramarri” dei primi anni 2000. Non è il mediano di grande spessore; per quello, sfumato Gualdi, girano nomi da capogiro: l’ex Pavia Pederzoli (’84), Mandorlini (’88) ex Pisa, Togni (’82), ex Spal. Tutti professionisti che hanno militato in serie B. Affari. Ieri è stato definito in linea di massima un affare, quello relativo a Pasa. Il giocatore è procurato da Giorgio Zamuner, attuale consulente di mercato della società. A gennaio c’era stato un abboccamento. Arriva dall’Inter con la formula del prestito secco. Capitolo esterno d’attacco: la trattativa con Cocuzza (’93) ex Renate dovrebbe chiudersi oggi. Ieri l’incontro, in programma a Milano, è saltato per un imprevisto occorso all’agente. Se dovesse saltare, si va a fondo con Luca Cattaneo (’89), ala ex Bassano. Per la mediana, preso Pasa e in attesa di definire la questione con Fortunato, si cerca uno di quei tre top player: Mandorlini, Pederzoli e Togni sono giocatori di valore assoluto per la categoria, per i quali la società è disposta a fare un sacrificio. Un primo approccio, con tutti e tre, è stato fatto. Abbonamenti. Al via oggi la campagna, prezzi invariati rispetto alla scorsa stagione, nonostante lo sforzo per il ripescaggio. Quindi: 270 euro per la tribuna centrale, 200 per la laterale, 130 per la gradinata scoperta. Agevolazioni per giovani, famiglie e over 65. Gli abbonati hanno la prelazione entro il 10 agosto: chi si abbona entro il 14 riceverà in omaggio una t-shirt speciale. Si può aderire all’iniziativa Pn Member, che oltre all’abbonamento offre servizi esclusivi. Dettagli su www.pordenonecalcio.com/abbonamenti, chiamare il 348.8234864 o recarsi stasera in piazzetta Cavour, dove dalle 20 c’è lo stand neroverde.
Ore 20.30- (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Paolo Favaretto ha scelto il suo vice: sarà Filippo Vianello, già difensore arancioneroverde nella squadra guidata nel 2009-2010 proprio dal «rosso» e poi nella stagione 2010-2011. Un altro ritorno all’insegna dell’identità per il Venezia Fc «americano» che si completa con la conferma di Massimo Lotti preparatore dei portieri e con il rientro del preparatore atletico Paolo Casale, già nello staff dal 2009 al 2011. Per Vianello sarà un esordio sulla panchina e anche in questo caso mister Favaretto si conferma scopritore di talenti. Il difensore arancioneroverde, 39 anni, ha chiuso alla Triestina una carriera iniziata vent’anni fa a Cittadella, proseguita con Mestre, Giorgione, Sassuolo, Pro Vercelli, Ivrea, Sud Tirol, Venezia, Opitergina e Triestina, tra C2, serie D e, ultimamente, Eccellenza. Mentre si aspetta l’ufficialità dell’arrivo di Lorenzo Checchi e Riccardo D’Alessandro, si fa strada l’ipotesi del ritorno di Davide Carcuro: il centrocampista, fermo da ottobre per l’infortunio al ginocchio, era in ritiro con il Padova, che non lo confermerà perché fuori forma. Potrebbe dunque tornare a Venezia.
Ore 20.10 – (La Nuova Venezia) Il nuovo Venezia è ancora tutto da costruire, ma il primo tassello della rosa è mestrino e si chiama Matteo Malagò. Per il centrocampista, che in arancioneroverde ha vissuto già due stagioni in serie D, è un ritorno a casa, e una scelta per la quale è valso lo scendere di categoria. «Tutti gli amici sono contenti perché in questo modo ci si potrà vedere più spesso, anche allo stadio, mentre la famiglia era un po’ in disaccordo sullo scendere dalla Lega Pro. Però qui si trattava di giocare nel Venezia ancora una volta» racconta Malagò. Una scelta di affetto per la città e per una maglia che, nonostante sia cambiata la società, rimane sempre un punto di riferimento nella sua carriera. «Ho aspettato apposta del tempo in più per capire cosa poteva succedere con questo nuovo gruppo dirigenziale, e la speranza è quella che per le promesse ricevute non ci sia da pentirsene. Visto il passato degli “altri Venezia” c’è sempre un po’ di ovvia preoccupazione, e per forza si va con i piedi di piombo. Ma a un direttore sportivo come Perinetti, che non è una persona sprovveduta, si deve credere». E nel nuovo Venezia Malagò troverà Paolo Favaretto, che lo ha già allenato nella passata stagione al Real Vicenza proprio in Lega Pro, squadra con cui ha affrontato due volte il Venezia di Korablin. «Di Favaretto mi era stato accennato, e questo aspetto mi ha subito interessato molto» aggiunge il centrocampista mestrino, «è stata una spinta in più a scegliere il Venezia per la prossima stagione. Appena ho saputo il nome dell’allenatore sono stato anche contento. Con lui mi trovo benissimo. È un martello perché ti fa lavorare duro in allenamento, ma ti mette nelle migliori condizioni per rendere come si deve. Favaretto è il primo che, se vede che sei in difficoltà ti sprona, ma se non dai tutto ti manda anche in panchina, come mi è successo infatti a Vicenza. E ho capito subito che aria tirava e cosa non fare». Il ritiro si avvicina e Malagò ha le idee chiare. «Non sarà facile l’inizio di campionato. Dobbiamo creare il gruppo, aspetto fondamentale per fare le cose bene, soprattutto se l’obiettivo è vincere il torneo. Tante squadre si sono rinforzate, i nomi sono sempre quelli, ma si dovrà lavorare tanto e bene. E tanta è anche voglia di ricominciare ad allenarsi in campo con i compagni. Sono pronto a giocarmi un posto».
Ore 19.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non è stato clemente, il meteo nei confronti del Bassano che ha salutato ieri ufficialmente la città di Asiago. Il ritiro precampionato volge al termine, da domenica tornano gli impegni ufficiali e in carnet c’è una partita di Coppa Italia contro il Pontedera che porta con sé le prime indicazioni piuttosto serie in chiave campionato. Ieri sull’Altopiano la pioggia ha tenuto tutti in sospeso fino al tardo pomeriggio, quando era previsto il saluto ufficiale all’amministrazione comunale, poi saltato. E il Bassano che si prepara all’esordio è quello di tante facce note, alcune delle quali in partenza (Iocolano, chissà…) e qualche innesto di spessore, come Martinelli. Per quanto riguarda la prima ufficiale di Coppa Italia contro il Pontedera in programma domenica al Mercante alle 20.30, i prezzi della tribuna locali per assistere alla gara sono i seguenti: Tribuna centrale e Tribuna numerata € 12,00, Tribuna scoperta € 9,00. L’ingresso sarà libero per i ragazzi fino ai 18 anni di età. La prevendita dei biglietti è attiva presso 90° Minuto in Galleria Verci, all’edicola Gioia del Residence City in viale Venezia e all’edicola cartoleria Zilio di via Giardino a San Giacomo di Romano d’Ezzelino. Sul mercato, intanto, continuano a muoversi alcune pedine. Detto che il ripescaggio in Serie B sembra, allo stato attuale delle cose, impossibile, il Bassano sta trattando in questi giorni Nicola Fiore, esterno svincolato dal Teramo. Per quanto riguarda la fascia sinistra Frascatore, trattato dal club giallorosso per alcuni giorni, è finito alla Reggiana dopo il rinnovo di Semenzato. Sulla fascia destra è stata intavolata una trattativa con la Pistoiese per Marcello Falzerano, una precisa richiesta di Stefano Sottili. Secondo le ultime indicazioni raccolte, sembra che la trattativa sia in fase piuttosto avanzato e ieri dalle parti trapelava un certo ottimismo sul buon esito della stessa. Tutto però è legato alle cessioni. Nel caso in cui Iocolano dovesse lasciare Bassano (il Lecce continua a pressare, il Trapani pure), al suo posto potrebbe arrivare Campo, ex Alto Adige Sud Tirol. Non ci sono stati più contatti, infine, con il Padova per Cenetti.
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si dovrà attendere oggi per conoscere la sentenza del Tribunale Federale riguardo il contenzioso tra Lega Pro contro il Vicenza calcio e la serie B. Come è noto, i vertici della Lega Pro hanno chiesto alla società biancorossa 774 mila euro, a fronte della norma che stabilisce che nel caso si sia promossi in serie B, scatti un contributo di mutualità di circa 516 mila euro per chi ha vinto il campionato e di circa 774 mila euro per la seconda che ha conquistato la promozione ai play off. E il Vicenza che è stato ripescato in serie B, cosa centra? In effetti a consultare il regolamento la richiesta parrebbe assurda, ma il 5 giugno scorso la Lega B e il Vicenza hanno ricevuto la notifica del ricorso che è stato discusso ieri a Roma. Per il Vicenza presente l’avvocato-presidente Gian Luigi Polato, e il collega Massimo Diana. Il Vicenza ha ribadito il fatto che è stato ripescato in serie B e dunque ammesso a disputarlo nel 2014-15 non «sul campo» ma solo in quanto vincitore di una procedura extra sportiva che ha preso il via dal fallimento del Siena e dal ricorso del Novara. Se la tesi del Vicenza sarà accolta lo si saprà probabilmente oggi, quando il Tribunale Federale comunicherà la decisione sul caso, risposta che stavolta sarà definitiva. E mentre ieri a Roma si dibatteva sulla questione, in Basilica Palladiana a Vicenza, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’offerta Serie B di Sky per la stagione 2015/2016. Presenti per Sky, ad illustrare il programma, Ilenia Moracci, Jacques Raynaud (Executive Vice President Sky Sport & Sky Pubblicità), Diletta Leotta (conduttrice degli studi di Serie B) e Daniele Barone (telecronista dei match di Serie B). Per il Vicenza oltre al presidente di Vi.Fin Alfredo Pastorelli erano presenti il tecnico Pasquale Marino e i giocatori Cinelli, Gagliardini, Mantovani, Pettinari e Pinato. «Vogliamo trattare la B alla pari della serie A – ha spiegato Jacques Raynaud – ci sarà per questo un nuovo studio, con tecnologia specializzata che, abbinata alla qualità dei cronisti, cercherà di esaltare la passione. La voce resterà Daniele Barone. Inoltre, tre giorni alla settimana ci saranno i collegamenti con Campo aperto alle ore 19 del lunedì, mercoledì e giovedì su Sky Tg24. Per noi si apre un ciclo nuovo e l’impegno é quello di far crescere il campionato cadetto». Sky ha siglato un accordo triennale con la Lega di Serie B che prevede, per le stagioni 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018, la trasmissione di tutte le 472 partite stagionali del campionato di serie B (compresi play off e play out). Le gare, oltre a Diretta Gol, saranno per la prima volta in diretta e in alta definizione solo su Sky, visibili agli abbonati al Pacchetto Calcio. In questo modo, tutti i match della prossima stagione del Vicenza saranno trasmessi in diretta esclusiva su Sky a completamento di un’offerta che comprenderà tutto il calcio nazionale, con oltre 600 partite in esclusiva all’anno (in caso di play off della Serie B) live dagli stadi di tutta Italia.
Ore 19.10 – Campagna abbonamenti: 142 gli abbonamenti rinnovati nel primo giorno di prelazione.
Ore 18.50 – Qui Pieve di Cadore: termina l’allenamento.
Ore 18.30 – Qui Pieve di Cadore: partitella finale.
Ore 18.10 – Qui Pieve di Cadore: altre ripetute, ma in piano.
Ore 17.50 – Qui Pieve di Cadore: ripetute in salita.
Ore 17.30 – Qui Pieve di Cadore: pesante lavoro atletico per i biancoscudati.
Ore 17.10 – Qui Pieve di Cadore: inizia l’allenamento. In prova un nuovo giocatore: si tratta di Fabio Ruggiero, terzino sinistro classe 1995 che nelle ultime due stagioni ha militato nel Palestrina (squadra romana di serie D).
Ore 16.50 – Qui Pieve di Cadore: presente anche Massimo Poliero.
Ore 16.40 – Qui Pieve di Cadore: arriva Manuel Giandonato, accompagnato dal ds Fabrizio De Poli.
Ore 16.20 – (Gazzettino) Campodarsego sconfitto 1-0 nella prima amichevole stagionale disputata nel ritiro di San Vito di Cadore con i pari categoria del Delta Porto Tolle Rovigo. Decisivo il sigillo realizzato nel primo tempo da Castellani, che ha ribadito in rete la respinta del palo sul tiro di Pera. Padovani in campo con il 4-3-3: Merlano tra i pali; Buson e Favero terzini con coppia centrale Antonello Poletti; davanti alla difesa Bedin affiancato da Piaggio e Pelizzer, in attacco Michelotto e Cacurio sugli esterni, punta centrale Aliù. Nonostante i carichi di lavoro, i biancorossi hanno tenuto bene il campo. Nella prima frazione maggiore possesso palla per il Delta, ma la truppa di Andreucci si è resa minacciosa con Aliù (colpo di testa), Piaggio (tiro poco alto) e Bedin (punizione deviata in angolo da portiere). Nella ripresa stesso modulo con interpreti diversi: spazio a Vanzato, Arthur, De Feo, Tanasa, Ambrosi, Luna Rey, Parollo, Ruffa, Frascaro, Barison, Santinon, Cappellaro, Rossetto, Formenti, Brentan. Più volte il Campodarsego ha sfiorato il gol, in particolare con Michelotto, Tanasa (due volte) e Luna Rey. Oggi alle 16.30 è il turno della prima uscita dell’Este sul campo del Legnago.
Ore 16.00 – (Gazzettino) È contento Roberto Venturato, ma con qualche riserva. Si poteva, doveva mettere in preventivo la sconfitta con il Napoli, il 5-1 finale ci può stare al cospetto di un’avversaria con altri valori tecnici e più avanti nella preparazione, ma qualche disattenzione si poteva evitare. «Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, e con una condizione fisica migliore della nostra», il commento iniziale dell’allenatore granata, che riassume l’incontro. «Abbiamo cercato di tenere il campo, di fare la nostra partita, ma di fronte c’erano avversari di grande valore, in certi momenti della gara la caratura tecnica del Napoli è venuta fuori». Com’era prevedibile. Affrontare test impegnativi come quello di Dimaro serve a crescere, a capire dove c’è da lavorare con più attenzione, e Venturato sottolinea qualche particolare: «Abbiamo preso dei gol banali, e queste sono le cose che dobbiamo evitare. Il Cittadella non deve favorire, bensì rendere difficile la vita agli avversari». Pur con Manuel Iori in mezzo al campo, anche in mediana c’è da lavorare: «Dobbiamo essere un pò più bravi nel possesso di palla», sottolinea Venturato, che chiede anche un maggior supporto agli attaccanti: «Bisogna cercare di essere più propositivi in fase offensiva». Non era certamente cosa facile contro il Napoli, ma domenica c’è la Coppa Italia, e per passare il turno servono i gol di Coralli & C.
Ore 15.40 – (Gazzettino) Come era prevedibile il Cittadella esce sconfitto dall’amichevole con il Napoli. Troppa la differenza di valori in campo, e azzurri anche più avanti nella preparazione. Per Venturato non mancano comunque le note positive, con Iori già leader in mezzo al campo, Coralli e Bizzotto attivi in attacco. Da registrare la difesa, ma doveva fare i conti con avversari di spessore. Tante le assenze nel Cittadella: Sgrigna, Xamin e Jallow sono reduci dagli infortuni nell’amichevole con l’Al Ahli, Gerardi, Schenetti, Scaglia non figurano tra i convocati.
Il Napoli parte forte mettendo alle strette il Cittadella nella propria metà campo. E al secondo angolo passa in vantaggio, batte Valdifiori e testa di Albiol a centro area che supera Vaccarecci con Pascali in ritardo nella marcatura. All’11’ David Lopez impegna Vaccarecci, quindi due volte Insigne non inquadra lo specchio. L’attaccante napoletano non sbaglia invece al 25′, servito sullo scatto da Valdifiori: davanti a Vaccarecci lo salta con un delizioso pallonetto. Venturato cambia la disposizione degli esterni, Minesso passa a sinistra, Paolucci va dall’altra parte, il Cittadella guadagna qualche metro di campo. Alla mezz’ora capocciata nell’area del Napoli tra Pascali e Albiol: il difensore del Cittadella se la cava con una vistosa fasciatura in testa, va peggio ad Albiol che lascia il campo per Henrique. Al 40′ la prima occasione per i granata, se la costruisce il più giovane in campo, Bizzotto, che vince il confronto con Valdifiori e fa partire un gran destro che impegna Rafael. Altra gran palla in verticale di Valdifiori per Insigne che supera Pellizzer sullo scatto e al volo infila Valdifiori, gol annullato per fuorigioco. Aggressivo il Napoli anche in avvio di ripresa, mentre la pioggia aumenta l’intensità. Mertens prova il destro a giro, sul fondo, Insigne – il più in forma – sigla il 3-0 in diagonale, ben imbeccato da De Guzman. Il Cittadella accorcia al 12′, è un gran gol di Coralli in scivolata sul cross perfetto di Iori. La pioggerellina del primo tempo si è adesso trasformata in un autentico acquazzone, ma non ferma il Napoli che va sul 4-1 con El Kaddouri su assist di Callejon. Il 5-1 finale è un regalo di Bobb: retropassaggio per Vaccarecci, capisce tutto Mertens che infila il portiere. Ci prova Minesso dal limite, sinistro parato in due tempi a terra da Gabriel. Sono finite le amichevoli: per il Cittadella domenica sera è tempo di Coppa Italia, al Tombolato con il Potenza.
Ore 15.20 – (Mattino di Padova) Piove. In senso meteorologico e in senso sportivo, perché piovono gol. Alla quarta uscita stagionale il Cittadella rimedia la prima sconfitta. Un sonoro 5-1 subìto dal Napoli, a Dimaro, nell’ultima amichevole in altura per i granata. Troppo netta la differenza di tasso tecnico (e di condizione: i partenopei sono più avanti nella preparazione) a favore della formazione di Maurizio Sarri perché ci fosse sul serio partita, con il divario che si è acuito nell’ultima parte della gara. Ci sono, però, anche note positive: Coralli mostra di non aver smarrito il fiuto per il gol, siglando la rete del momentaneo 3-1, abile a capitalizzare un cross di Iori e a sfruttare la dormita dei centrali partenopei Koulibaly ed Henrique, che gli consentono di calciare a due passi da Gabriel. Minesso fa vedere di essere tra i più vivaci in fascia, al pari del nuovo arrivato Benedetti, mentre il baby Bizzotto, schierato proprio assieme al “Cobra” nella coppia d’attacco iniziale proposta da Venturato, ha scaldato le mani a Rafael sul finire della prima frazione con una sassata dalla distanza. In mezzo, però, c’è stato tanto Napoli, in vantaggio dopo appena 5’ su un colpo di testa di Albiol, ben pescato da Valdifiori su angolo. Sono arrivati poi il delizioso pallonetto di Insigne, per il 2-0, ancora imbeccato dall’ottimo Valdifiori, il 3-0 del piccolo attaccante azzurro, schierato da trequartista, e le ultime due reti di El Kaddouri e Mertens, quando ormai l’avversario era in bambola. Va da sé che non è contro Gabbiadini & C. che il Citta dovrà misurarsi e, in questo senso, il risultato non deve allarmare in vista dell’esordio ufficiale di domenica sera contro il Potenza, in Coppa. Qualche gol “banale”, però, poteva essere evitato e proprio sulle leggerezze difensive dovrà lavorare Venturato, che, se non altro, ha chiuso la serata senza ulteriori infortuni dopo la… strage rimediata contro i palestinesi dell’Al Ahli. Il tutto nel giorno in cui il Cittadella saluta ufficialmente Leonardo Mancuso, ceduto a titolo definitivo al Catanzaro, dove aveva militato in prestito nella scorsa stagione da gennaio. Da qualche giorno si ventilava l’ipotesi della cessione, ma l’infortunio di Sgrigna, che resterà fuori circa tre mesi, aveva fatto pensare che la trattativa potesse saltare. Non è stato così, ma per un giocatore che se ne va, ce n’è uno che potrebbe arrivare: è Simone Rosso, promettente esterno offensivo del Torino, club con cui pare sia già stato raggiunto un accordo. Ora rimane solo l’ok del giocatore.
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto) Difficile pretendere di meglio, contro una delle big della Serie A, con tanti assenti e con la cessione di Mancuso formalizzata proprio a ridosso del fischio d’inizio di Napoli-Cittadella. Sarri vede i suoi giocare (bene) e dare spettacolo, i cinque gol che sanciscono la superiorità azzurra non sono una sorpresa. E Venturato? Spera nel mercato, perché nelle ultime ore c’è stato un avvicinamento a Simone Rosso, attaccante della Primavera del Torino che ha già esordito in Serie A. Ora che l’infortunio di Sgrigna complica ulteriormente i piani di Stefano Marchetti e di Roberto Venturato, la trattativa con il club piemontese è entrata nel vivo. Nelle ultime ore è stato raggiunto un accordo di massima fra le due società, manca ancora quello col giocatore. Rosso si sarebbe dovuto trasferire al Livorno, ma la trattativa è saltata. Vorrebbe la B, ma non disdegna il Cittadella. Per ora l’attaccante granata ha preso tempo, non è ancora una trattativa conclusa, bisognerà ancora lavorarci nei prossimi giorni. Nonostante la penuria di attaccanti, Marchetti ha lasciato ugualmente partire Leonardo Mancuso, passato nel frattempo al Catanzaro. Sul campo le assenze (Sgrigna, Xamin, Jallow e Alfonso, oltre ai soliti Scaglia e Schenetti) hanno pesato parecchio, sospetta l’esclusione di Gerardi che sembra vicino al trasferimento. Il Lecce lo vuole, ma ci sono interessamenti pure dalla B. Sul campo a Dimaro non c’è storia, il Napoli maramaldeggia senza pietà, sfiorando ripetutamente altri gol oltre ai cinque messi a segno. Comincia Albiol, che al 13’ di testa sblocca il risultato, prosegue Insigne, che al 25’ sfrutta al meglio un lancio di Valdifiori e insacca con un delizioso pallonetto. Per venti minuti abbondanti il Cittadella, ancora imballato dalla preparazione, non riesce neppure a uscire dalla propria metà campo. A inizio ripresa arriva pure il tris, ancora una volta firmato da Insigne che sfrutta uno svarione difensivo granata. Lo squillo di Coralli al 12’ riapre solo apparentemente il match, perché l’ingresso sulla scena di Callejon aggiunge ulteriore pepe a un attacco già ispiratissimo. E così proprio Callejon smarca El Kaddouri al 27’ (Vaccarecci ancora battuto), chiusura di sipario al 32’ con un altro svarione della difesa del Cittadella e Mertens che insacca. Ora la Coppa Italia e la prima ufficiale, domenica contro il Potenza alle 20.30 al Tombolato. Si cerca la qualificazione in attesa di novità importanti in arrivo dal mercato, quantomai gradite a Venturato dopo l’ecatombe di infortuni che ha colpito la squadra, prima di cominciare con il calcio vero.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Sconfitta tanto indolore quanto immeritata. Se il calcio d’estate esprimesse un verdetto, sarebbe sicuramente positivo per il Belluno. Il verdetto di mister Vecchiato, invece, è più che positivo. Entusiasta no, perché è solo l’inizio. «Dopo neanche una settimana di lavoro, la condizione è approssimativa. Ma non potrebbe essere altrimenti – commenta l’allenatore gialloblù, alla sua terza stagione sulla panchina del Belluno -. Nonostante questo, però, ho visto un buon Belluno. Abbiamo preso due pali. Di contro, abbiamo concesso ben poco al Padova: un gol e un paio di conclusioni. Ho visto molto equilibrio». Pollice su per la prestazione, quindi. E pollice su anche rispetto alle aspettative? «Direi di sì – continua Vecchiato -. Mi aspettavo di giocare e di creare qualcosa, perché il Belluno non è squadra attendista, ma ha bisogno di manovrare palla a terra. È successo: i ragazzi si sono mossi bene in campo. E qualche giocata si è vista». Di più era impossibile. Perché di fronte c’era pur sempre il Padova, una squadra di categoria superiore. E poi perché è davvero tanto (troppo) presto per vedere il Belluno esprimersi a pieno livello. Già la prossima amichevole potrà dare ulteriori indizi sul Belluno che sarà. Sì, perché Mosca e compagni torneranno in campo subito. Già domani, in quel di Ponte nelle Alpi, contro gli olandesi dell’Afc (Amsterdam Football Club). Fischio d’inizio alle 18.
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Prevenire è meglio che curare, però le preoccupazioni delle questure di Belluno e Padova si sono dimostrate infondate. Ieri al polisportivo l’ingresso di via Ceccati è rimasto chiuso, tutti sono entrati dalla “porta” principale di piazzale Resistenza, i presenti sono stati circa 200. La ventina di agenti inviati a presidiare lo stadio sono rimasti a chiaccherare: pochi, pochissimi i padovani saliti a Belluno, anche se la rissa di Calalzo tra tifosi biancoscudati e della Spal legittimava una mossa preventiva. CAMPO DA RIZOLLARE – Il prato dello stadio comunale ha bisogno di un intervento, a quanto pare reso al momento quasi impossibile dalle temperature, che renderebbero inefficace una rizollatura. Guarda caso, Simone Corbanese si è infortunato mettendo male la caviglia in un buco, proprio in quella zona attorno al cerchio di centrocampo più bisognosa di un intervento.
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Più che per la sconfitta, sostanzialmente immeritata come certificano i due legni colpiti, la prima uscita del terzo Belluno di Roberto Vecchiato lascia l’amaro in bocca per l’infortunio a Simone Corbanese. Il capitano, l’uomo simbolo, il capocannoniere dell’ultimo campionato. Tutta da verificare la gravità della distorsione alla caviglia sinistra (pare comunque non preoccupante), ma è chiaro che in campo, senza l’unica vera punta centrale in rosa – il Cobra è uscito già al 7’ – , il test assume una rilevanza diversa. SENSAZIONI POSITIVE – Un gol preso e due pali sfortunati a negare il gol. Le frenate e le progressioni di Acampora. La duttilità di un centrocampo a tre – Bertagno affiancato da Miniati e Masoch – esperto e affidabile. Una coppia di difensori centrali nuovissima – Pellicanò e Calcagnotto – ma già interessante. Queste le impressioni lasciate da un primo tempo giocato meglio dal Belluno, tranquillamente capace di reggere l’urto di un Padova neopromosso in Lega Pro e 5 mesi fa dominatore al polisportivo, in un contesto comunque molto diverso e non paragonabile a un’amichevole estiva. Allo 0-0 con cui si va al riposo segue una ripresa resa più confusa e meno attendibile dall’inevitabile flusso di sostituzioni: nel Belluno solo Miniati e Pellicanò giocano tutti i 90’. LE AZIONI – Primo brivido all’8’, per il colpo di testa fuori specchio di Diniz. Replica Acampora, assist per Miniati, tiro alto (12’). Una punizione dalla trequarti destra a rientrare di Mosca, leggermente deviata da Farinazzo, viene fermata solo dal palo alla destra di Favaro (14’). A parte qualche sprazzo di Acampora e Cunico, si arriva alla pausa con una sola vera manovra degna di nota: Altinier supera Solagna in uscita, senza imprimere forza al pallone, cacciato facilmente via da Mosca. Subito a inizio ripresa il gol di testa dello stesso Altinier, lasciato solo da Calcagnotto in una difesa fuori posizione. Lo stesso difensore gialloblù, 10’ dopo, colpisce il palo, in girata, dall’area piccola. Nel finale Brino salva per due volte la porta del Belluno, anche se il diluvio scatenatosi da metà ripresa rende la sfida progressivamente meno interessante. LA SQUADRA – Vecchiato schiera ovviamente il «suo» 4-3-3, in attacco Corbanese è sostenuto da Marta Bettina (1998) e Farinazzo (’96), poi spostato al centro, quando Simone lascia il posto ad Acampora. In mezzo al campo si va sul sicuro con Bertagno, Masoch e Miniati, molto lucido e già efficace dal punto di vista atletico. In porta Solagna viene preferito a Brino (protagonista di due belle parate), ai lati ecco Pescosta e Mosca, al centro l’inamovibile Calcagnotto con Pellicanò, un ’95, ancora fuoriquota, uno sicuro della maglia da titolare. Paolo se l’è cavata bene. Molto promettente Totò Acampora, uno che con due tocchi inventa un dribbling, dalla fascia, crea superiorità e occasioni da gol: sembra perfettamente complementare a Corbanese. È presto, comunque. Queste sono solo le prime sensazioni. Domani le prossime, all’Orzes di Polpet (ore 18), con una squadra di Amsterdam.
Ore 13.30 – Biennale per Manuel Giandonato, che salirà nel pomeriggio in ritiro a Pieve di Cadore.
Ore 13.10 – (Corriere delle Alpi) «Per Corbanese si tratta di una distorsione, mentre Franchetto ha subito una tacchettata sulla caviglia. Niente di preoccupante comunque». Prima di lasciarsi andare a qualche considerazione sulla bella prova appena fornita, mister Vecchiato tranquillizza tutti sulle condizioni dell’ex centrale dell’Udinese e di bomber Corbanese. «Sono soddisfatto sinceramente. Chiaro, dopo una settimana di allenamenti la condizione fisica non può che essere approssimativa, anche se la cosa vale anche per loro. Ho cercato di equilibrare le due squadre, evitando magari di lasciare in campo tutti i più giovani nell’ultima mezz’ora di gioco. Mi aspettavo che ce la giocassimo e creassimo situazioni interessanti come è anche successo; abbiamo preso due pali e avuto un paio di occasioni interessanti». Anche la costante capacità dei gialloblù di avere sempre una precisa identità di gioco e uno schema ormai collaudato è elemento di indubbia positività. «Bene o male questo è il frutto degli ultimi anni di lavoro. Siamo una squadra a cui piace giocare e che non può prendere il pallone e buttarlo avanti a caso. E questo è favorito anche dalla qualità degli interpreti che aiutano a far sì che anche il gioco sia all’altezza». L’ultima battuta serale del mister non può che essere per i due ex dello scorso anno, Merli Sala e Posocco, che sembrano abbiano buone possibilità di salire, nella prossima stagione, in Lega Pro. «Se Ivan venisse ripescato e Francesco venisse confermato alla Spal sarebbe un motivo di soddisfazione. Soprattutto Posocco ha una giovane età per cui un’occasione del genere, in una squadra blasonata e attrezzata per un campionato d’alto livello». Stasera, intanto, altro appuntamento targato gialloblù. Il Belluno infatti, dalle 20, sarà presentato al Bar Duomo.
Ore 12.50 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno bene, il Padova vince e Corbanese esce per una leggera distorsione alla caviglia. Il calcio di fine luglio assegna una sconfitta indolore al Belluno che viene punito dalla rete dell’attaccante del Padova Altiner ad inizio secondo tempo. Nonostante lo 0-1 i gialloblù hanno messo in campo una buona prestazione, mostrando bel gioco, e hanno saputo soffrire contenendo le discese dei padovani. Nota negativa della serata è l’infortunio di Simone Corbanese che è dovuto uscire dal campo dopo soli 7’ per una leggera distorsione alla caviglia sinistra causata da una buca in campo: la situazione dell’attaccante sarà valutata meglio nei prossimi giorni ma nell’ambiente gialloblù c’è ottimismo visto anche che la caviglia non si è gonfiata nelle ore successive. Nel finale anche Franchetto ha lasciato i compagni per una tacchettata subita in un contrasto ma le condizioni dell’ex Udinese non preoccupano. Il Belluno del primo tempo si presenta con Davide Solagna tra i pali, la difesa a quattro è composta da Stefano Mosca a sinistra e Giovanni Pescosta a destra mentre i centrali sono Nicola Calcagnotto e Paolo Pellicanò. Chiavi del centrocampo affidate al solito Simone Bertagno supportato in mezzo da Yari Masoch e Mike Miniati. In avanti bomber Corbanese guida l’attacco col giovane del 1998 Alessandro Marta e al neo arrivo Marco Farinazzo, che parte dalla destra. Il Padova di mister Parlato si presenta anch’esso con un 4-3-3. In porta c’è Alessandro Favaro mentre in difesa giocano Matteo Dionisi, Sanin Muminovic, Bucolo e Niccolini. A centrocampo c’è Diniz, Ilari e Carcuro; in attacco il tridente di Petrilli, Altiner e Cunico. Fuori per infortunio Mazzocco, Amirante, Petkovic e Aperi. Dopo soli 7′ c’è subito una tegola per il Belluno: capitan Corbanese è costretto a lasciare il campo per una distorsione alla caviglia, al suo posto entra Antonio Acampora e mister Vecchiato è costretto a ridisegnare la formazione spostando al centro Farinazzo e inserendo il giocatore ex Monfalcone sulla destra. Dopo 10’ circa il Belluno affonda in avanti con la bella iniziativa di Acampora che serve al limite dell’area Miniati ma il tiro di prima intenzione del “biondo” feltrino finisce di poco alto sopra la traversa. Al 12′ i gialloblù colpiscono un palo con Farinazzo che devia al volo una punizione battuta da Mosca ma la palla centra il legno alla destra di Favaro e non si insacca in rete. La risposta del Padova arriva alla mezzora con un traversone dalla sinistra di Muminovicsul quale si avventa di testa Altinier che non trova la porta. Al 40′ è ancora il Padova che si fa vedere in avanti con l’iimbucata di Cunico per Altiner che a tu per tu con Solagna prova il colpo sotto ma è bravo il numero uno di casa a respingere in uscita, poi Mosca spazza lontano. Le due squadre vanno a riposo sullo 0-0. All’inizio del secondo tempo i biancoscudati passano in vantaggio grazie alla rete di testa firmata da Altinier, su cross di Dionisi, l’attaccante biancorosso buca il neo entrato Brino, che non ha colpe in occasione del gol. Al 57′ il Belluno colpisce il secondo legno della serata con Calcagnotto che colpisce in girata la punizione battuta da Mosca e rimessa al centro da Pellicanò. Da sottolineare nel secondo tempo la bella prestazione del giovane Quarzago, classe 1999, subentrato a Simone Bertagno. Nel finale Altinier si divora la doppietta sulla respinta di Brino, autore di una bella parata su Pereira Neto. Posocco verso la conferma alla Spal. In un colpo solo il Belluno potrebbe trovarsi con due freschi ex in Lega Pro. Il Seregno di Merli Sala, a segno ieri in amichevole, ha altissime probabilità di essere ripescato in terza serie mentre Posocco sta convincendo sempre di più la Spal. L’altro giorno è partito titolare contro l’ Al Hali e al termine della sfida il ds dei ferraresi ha fatto capire che l’ex Vittorio ha le carte in regola per far parte del gruppo che ha la voglia matta della salita in B.
Ore 12.30 – Arrivato da pochi minuti in sede a Padova Giuseppe Bergamin per la firma di Manuel Giandonato.
Ore 12.20 – (Gazzettino) Una già buona intesa tra Cunico e Altinier… «Sono soddisfatto – sintetizza Parlato -. L’amalgama tra «vecchi» e nuovi sta aiutando gli acquisti appena arrivati ad entrare nei meccanismi. E aiuta la squadra a trovare la quadratura giusta. Il fatto importante è che i ragazzi hanno dato il massimo e hanno accumulato minuti giocati. Hanno provato a mettere in pratica quello su cui abbiamo lavorato in questi giorni di ritiro». E poi c’è la vittoria, anche se priva di punti in palio. «Vincere fa sempre bene: dà entusiasmo anche quando non si lotta per i 3 punti – sic dixit mister Parlato -. Belluno mi porta fortuna». Dell’Andrea e Gorzelewsky in panchina: tra i 20 a disposizione, solo loro due (e Pardo) non hanno toccato il terreno di gioco. Acciacchi? «Stanno bene, non c’è nessun problema – la spiegazione dell’allenatore biancoscudato -. Mazzocco, invece, deve recuperare da un piccolo problema di carattere muscolare».
Ore 12.10 – (Gazzettino) Gambe imballate, manovra lucida. Dopo dieci giorni di ritiro in quel di Pieve di Cadore, non si può pretendere di più, non si può chiedere di meglio. La preparazione fisica è tutto fieno messo in cascina per quando il palcoscenico di Lega Pro chiamerà a ruoli importanti. E se alcuni schemi, anche con i nuovi arrivi, cominciano a materializzarsi, allora vuol dire che l’aria del paese del Tiziano ha già trasformato i biancoscudati in artisti. «Abbiamo fatto una buonissima gara e non ci siamo fatti male: va benissimo così – sentenzia Carmine Parlato subito dopo il successo contro il Belluno -. La squadra ha lavorato tanto negli ultimi giorni, con carichi di lavoro pesanti, come deve essere in questo periodo dell’anno. Però non siamo stati eccessivamente imballati a livello fisico. I ragazzi hanno giocato bene. Soprattutto, hanno cominciato a mettere in pratica le cose che abbiamo preparato». Sarà ancora presto, ma alcuni schemi e giocate si sono intravisti. Una sovrapposizione perfetta di Muminovic sulla corsia di sinistra.
Ore 12.00 – (Gazzettino) Ai lati, Ilari e Petrilli si muovono come dovranno fare quando in palio ci saranno i 3 punti. Alla mezz’ora l’orchestra suona. Una sovrapposizione coi fiocchi manda fuori giri la retroguardia bellunese: sulla corsia di sinistra Muminovic sorpassa Petrilli, riceve palla e crossa in mezzo. Tutto bello, compreso il colpo di testa di Altinier. Peccato che la porta sia mezzo metro più in là. Al 40′, altra occasionissima, stavolta con un duetto Cunico-Altinier, già in vena di dialoghi interessanti sotto porta. L’ex Mantova si fa ipnotizzare da Solagna. Ma a inizio ripresa batte senza problemi (di testa, su cross di Dionisi) il collega Brino. Il Belluno risponde con il palo (un altro) di Calcagnotto in mischia. Poi i ritmi calano. Li vivacizzano Fabiano e Pereira Neto. Nel finale l’attaccante ex Varese esalta Brino, e Altinier, ormai cotto, sbaglia da due passi. Dispiegamento di forze dell’ordine al Polisportivo di Belluno, dopo i fatti di Calalzo. Tutto inutile: lo spettacolo, stavolta, è solo sul terreno di gioco.
Ore 11.50 – (Gazzettino) Il Belluno perde bomber Corbanese dopo appena 7 minuti (distorsione alla caviglia per l’attaccante gialloblù): serata più facile per Diniz e Miminovic. Tanto che il brasiliano, liberato da compiti di marcatura, può lanciarsi in proiezione offensiva e al 9′ sfiora il gol di testa sugli sviluppi di un corner. Ilari e Petrilli fanno gli elastici tra attacco e centrocampo, liberando gli spazi giusti per l’inserimento di Cunico. Però il Belluno c’è. E al 14′ fa tremare il palo della gabbia di Favaro: punizione di Mosca, sfiora-non sfiora Farinazzo e solo il legno dice «no» al vantaggio dei padroni di casa. Basta un giro di lancette e ancora Farinazzo riesce a muoversi abilmente al limite dell’area, trovare lo spazio e pennellare il cross. Niccolini ben appostato anticipa tutti di testa e libera l’area. Passata la sfuriata Belluno, il Padova prende per mano il match. Il giro palla è di quelli da calcio d’estate, eppure funziona. Bucolo e Carcuro propongono, Cunico detta tempi e ruoli.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Vincere, si sa, fa bene. Sempre. Anche in amichevole. E poco importa se è calcio d’estate. Poco importa se le gambe sono inevitabilmente imballate da carichi di lavoro pesanti. Perché il successo del Padova sul Belluno porta in dote a mister Parlato qualcosa in più di una semplice vittoria. Non solo perché il Belluno dimostra di essere squadra all’altezza. L’1-0 finale parla di un Altinier già in condizione: un gol e in campo per 90 minuti, di cui la metà di buon livello. Racconta di un Cunico sempiterno ispiratore della manovra.
Descrive un Diniz attento, più tedesco che brasileiro nel controllare gli avversari. Lascia intendere che Fabiano potrà essere una pedina fondamentale e che Pereira Neto ha ancora intatte le sue qualità migliori. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, la serata bellunese può ispirare positivamente il proseguo della preparazione del Padova.
Ore 11.30 – (Gazzettino) La trattativa è avviata con Alessio Lo Porto, classe 1996, che è di proprietà del Perugia, club con il quale nell’ultimo campionato ha collezionato due presenze in serie B. «Ne stiamo parlando – spiega il diesse biancoscudato – Domani (oggi) mi devo sentire con il suo procuratore». Non va comunque dimenticato che aggregato in prova alla squadra c’è anche Muminovic, il cui ruolo naturale è proprio quello di terzino sinistro, pur essendo stato utilizzato in amichevole anche come centrocampista. A proposito di giocatori in prova, dopo Poesio e Mihaylov ha fatto le valigie anche il centrocampista svizzero Senkal. Sotto osservazione restano Bucolo, Carcuro, Ramadani e Muminovic, oltre ad Azzi con il quale è già aperta una trattativa.
Ore 11.20 – (Gazzettino) Matute non ha dato ancora una risposta, e Fabrizio De Poli sonda altre piste per rinforzare il centrocampo. Una di queste porta a Manuel Giandonato, classe 1991, che si è svincolato dal Parma dopo il fallimento del club ducale e che nella passata stagione ha indossato le maglie di Salernitana (12 partite) e Catanzaro (12 partite e due gol). «È un giocatore con il quale stiamo parlando – afferma De Poli – Se dovesse venire sarebbe un primo tassello, poi staremo alla finestra per qualche altro giocatore». Quanto a Matute, al quale il Padova ha offerto un contratto biennale, dovrebbe prendere una decisione entro il fine settimana. De Poli sta lavorando anche per inserire in rosa un terzino sinistro, dato che al momento figura solo Anastasio.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Per sottoscrivere l’abbonamento potrà essere utilizzata la tessera del tifoso «Io, Biancoscudato» utilizzata nella stagione 2013-2014 (e precedenti) purchè non scaduta, altrimenti è obbligatoria la «Supporter Card» della Lega Pro che sarà regalata dalla società. Moreno Beccaro, socio nonché consigliere del Padova, ha illustrato il progetto «Cinquanta più uno». «È rivolto ai professionisti che vogliono essere vicini alla società: oltre all’abbonamento, proporremo a loro una serie di benefit. Una parte della quota che verseranno sarà destinata a un progetto sociale, quest’anno rivolto alle scuole». Illustrato anche il progetto marketing curato dalla World Appeal di Enrico Candeloro. Costo abbonamenti: poltrone oro 320 euro (190 euro ridotto per donne, nati dall’1 gennaio 1992 al 31 dicembre 2000, nati sino al 31 dicembre 1955); tribuna ovest 180 (115); tribuna est 115 (75); tribuna Fattori 80 (55). Ingresso gratuito senza posto a sedere per i nati dall’1 gennaio 2001 in avanti. Orari sottoscrizione all’Euganeo: da lunedì a venerdì (15-19), sabato (10-12.45). Prezzo dei biglietti: poltrone oro 35 euro (25 euro ridotto e 24 euro più diritti in prevendita); tribuna ovest 25 (20 e 17); tribuna est 20 (15 e 12); tribuna Fattori 13 (8 e 7); curva nord ospiti 13 (7).
Ore 11.00 – (Gazzettino) «Il Padova siamo noi». È lo slogan della campagna abbonamenti 2015-2016 che scatta oggi per gli abbonati della passata stagione che possono esercitare la prelazione fino a sabato 22 agosto, mentre per tutti la sottoscrizione sarà aperta da lunedì 24 agosto fino al mercoledì antecedente alla prima partita casalinga di campionato. L’iniziativa è stata presentata all’Euganeo. «Abbiamo cercato di dare dei benefici ai nostri tifosi – spiega il vice presidente Edoardo Bonetto – Rispetto all’anno scorso abbiamo aumentato le fasce d’età per gli abbonamenti ridotti e anche per l’ingresso gratuito, e ciascun abbonato avrà un gadget. Non sappiamo ancora da quante squadre sarà composto il nostro girone, ma abbiamo previsto diciassette partite casalinghe nell’acquisto dell’abbonamento. Se il numero delle gare fosse superiore, assicureremo agli abbonati una prelazione d’acquisto sul proprio posto a un prezzo speciale». L’anno scorso sono stati sottoscritti 3.511 abbonamenti. «Il nostro auspicio è superare questa quota. Chiediamo anche quest’anno fiducia ai tifosi, speriamo che rispondano alle nostre aspettative anche perché abbiamo applicato prezzi bassi». Un flash sui gadget biancoscudati: portachiavi (abbonamento alla tribuna Fattori); sacca o portafoglio o ombrello (tribuna est); spilla o penna o portachiavi con chiavetta usb (tribuna ovest); orologio (tribuna oro).
Ore 10.40 – Qui Pieve di Cadore: concessa a sorpresa mezza giornata di riposo ai Biancoscudati, che torneranno dunque ad allenarsi nel pomeriggio.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Il Padova gli ha proposto un contratto biennale, ma non sborserà – eventualmente – nemmeno un euro per il suo cartellino visto che con il fallimento del Parma si è ritrovato svincolato. I dirigenti biancoscudati, presenti ieri sera a Belluno per il test amichevole, hanno discusso dei prossimi sviluppi di mercato dopo il test bellunese ieri sera: il diesse De Poli questa mattina tornerà a Padova per incontrare in sede il centrocampista, sbarcato in città nella serata di ieri. L’accordo economico con Giandonato è stato già discusso dall’ad biancoscudato Roberto Bonetto nella giornata di ieri: se i presupposti saranno confermati, potrebbe arrivare la fumata bianca e Giandonato raggiungerebbe così i suoi nuovi compagni in ritiro già nel primo pomeriggio. Per il ruolo di terzino sinistro, invece, De Poli sta trattando con il giovane terzino del Perugia Alessio Lo Porto,19 anni: si sta discutendo la formula del trasferimento e l’aspetto relativo all’ingaggio del giocatore, entro la fine della settimana potrebbero giungere novità anche su questo fronte. Infine una prima certezza verso il prossimo campionato: martedì 4 agosto la Lega Pro comunicherà la composizione dei gironi e renderà note anche gli accoppiamenti della Coppa Italia che vedrà debuttare i biancoscudati il 14 agosto.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Nel primo tempo poche emozioni, con la miglior occasione di marca gialloblù: al 14’ la punizione calciata dalla trequarti da Mosca attraversava l’intera area di rigore senza deviazioni, prima di sbattere sul palo a Favaro battuto. Per il Padova, invece, solo l’imbucata al 41’ di Bucolo per Altinier, il cui tocco sotto trovava la risposta d’istinto dell’estremo difensore bellunese Solagna. L’ex attaccante dell’Ascoli ha trovato il modo di rifarsi però ad inizio ripresa: cross di Ilari dalla destra e incornata dell’ariete nell’angolino per il momentaneo 1-0. Quindi la girandola dei cambi, e un altro legno colpito dal Belluno al 12’, stavolta con Calcagnotto. Nel finale altra grande occasione per Altinier, che disturbato da un difensore non riesce a inquadrare la porta sul facile tap- in scaturito dal diagonale di Neto Pereira, ed eurogol sfiorato da Bucolo, con un sinistro al volo da distanza siderale deviato all’ultimo da Brino con la punta delle dita. Colpo in canna. Oggi come dicevamo può essere però una giornata decisiva sul mercato. Manuel Giandonato, centrocampista , 24 anni, cresciuto nel settore giovanile della Juventus con la quale ha esordito sia in Serie A che in Europa League, ma che nell’ultima stagione ha giocato con Salernitana e Catanzaro, è vicina all’approdo in biancoscudato.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Sotto il diluvio di Belluno, nella prima amichevole di un certo livello dall’inizio della preparazione, un Padova ancora imballato batte 1-0 i gialloblù grazie alla rete di Cristian Altinier. Ma a quattro giorni dalla chiusura del ritiro in Cadore, si avvicina soprattutto a grandi passi a un colpo per il centrocampo: stamattina, nella sede di viale Rocco, si può chiudere per Manuel Giandonato, talento cresciuto nelle giovanili della Juventus e trattato nelle ultime ore con un vero e proprio blitz dal diesse Fabrizio De Poli. In mezzo al campo la coperta è ancora un po’ corta, e anche se ieri a Belluno si sono messi in mostra sia Carcuro che – soprattutto – l’ex capitano del Messina Bucolo, il talento, 24 anni, può diventare un innesto di assoluto valore. L’amichevole. Tanto più in una situazione nella quale in mezzo al campo il Padova conta – tesserato ufficialmente – il solo Mazzocco, che ieri non è nemmeno sceso in campo per un leggero guaio fisico causato probabilmente dai carichi di lavoro degli ultimi dieci giorni. I compagni, invece, si sono dati da fare e sono riusciti ad avere la meglio, seppur solo di misura, della formazione bellunese.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Prezzi. «I prezzi sono bassi, soprattutto per i giovani», ha spiegato il vice-presidente Bonetto. «Vogliamo superare il dato della scorsa stagione, quando raggiungemmo 3500 abbonati». Questo il costo degli abbonamenti: Poltrone 320 euro (ridotto 190), tribuna Ovest 180 (115), tribuna Est 115 (75), Tribuna Fattori 80 (55). Da oggi fino al 22 agosto scatta la prelazione per i vecchi abbonati, i quali dovranno presentare la tessera dello scorso anno. Dal 24 agosto vendita libera per tutti. Ci si abbona all’Euganeo (lunedì-venerdi dalle 15 alle 19, sabato dalle 10 alle 12.45).
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Per abbonarsi occorrerà dotarsi anche della Supporter Card Lega Pro, una sorta di Tessera del Tifoso introdotta dalla Lega, che il Padova sottoscriverà ai propri tifosi nel momento dell’acquisto dell’abbonamento. La Support Card non è obbligatoria per i sostenitori che hanno già la Tessera del Tifoso. Ad ogni settore, inoltre, è legato un omaggio del merchandising ufficiale. Ai tifosi che si abboneranno in “Fattori” sarà regalato un portachiavi, quelli della Est potranno scegliere tra sacca, portafoglio e ombrello, quelli della ovest tra spilla, penna e chiavetta usb, quelli delle Poltrone un orologio. L’ultima novità in cantiere riguarda il “Club dei 50 più 1”, una sorta di circolo di tifosi d’eccezione, che l’ufficio marketing del Padova (coordinato dai soci Moreno Beccaro ed Edoardo Bonetto) sta ricercando tra i liberi professionisti della città. A questi 51 tifosi verrà offerto un pacchetto a prezzo da definire, comprensivo di abbonamento, maglia e gadget. Questo club avrà anche il compito di portare avanti alcuni progetti sociali ed educativi legati alla società.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Largo ai giovani e prezzi al ribasso, puntando a superare il dato della scorsa stagione. È stata lanciata ieri la campagna abbonamenti del Padova, che partirà oggi con la prelazione per i vecchi abbonati. “Il Padova siamo noi”, lo slogan scelto per attirare i tifosi, non senza qualche incertezza legata al numero di partite che saranno disputate all’Euganeo. Ad oggi, infatti, la Lega Pro non ha ancora comunicato le squadre in organico, lasciando aperte varie soluzioni. La società biancoscudata ha provato a fare una previsione, ipotizzando un girone a 18 e quindi 17 partite casalinghe. Nel caso in cui le gare fossero di più, gli abbonati avranno diritto a prelazioni e sconti sui biglietti della gare “extra”. La filosofia. Convenienti i prezzi sia per quanto riguarda le tessere stagionali che per l’acquisto del biglietto in prevendita, i quali costeranno quasi il 50% in meno dell’importo pieno. In più è stata aumentata la forbice dei ridotti. Entreranno gratis i bambini e ragazzi nati dal 2001 in poi. Prezzo ridotto per under 23, over 60 e donne.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Perso Canete, che ha rinnovato con l’Atletico Madrid B, il diesse Fabrizio De Poli ha salutato anche Matteus Senkal, che ha lasciato il ritiro di Pieve di Cadore. Si va verso il no a Carcuro (il brutto infortunio al ginocchio non è purtroppo ancora alle spalle) e il sì a Ramadani, mentre si attende soltanto l’annuncio per Azzi, per il quale è stata avviata una trattativa ormai sul punto di essere conclusa con la Tombense, club brasiliano che detiene il cartellino dell’ex Cittadella e che è disponibile a cederlo in prestito al Padova. E i tifosi? Nel frattempo ieri è stata presentata la campagna abbonamenti. Il vicepresidente Edoardo Bonetto ha ringraziato quanti hanno dato fiducia alla società e quanti ne daranno ancora: «Puntiamo a coinvolgere il più possibile i tifosi – spiega Bonetto – e a metterli al centro della nostra campagna abbonamenti, oltre che dell’esperienza da vivere allo stadio. Ringraziamo tutti coloro che si sono abbonati lo scorso anno e che lo faranno anche quest’anno. Non sappiamo ancora quante squadre ci saranno in Lega Pro, i campionati potrebbero partire a 18 squadre per ogni girone. Ma non abbiamo certezze, attendiamo comunicazioni da parte degli organi competenti». Questi i prezzi decisi per la prossima stagione: Poltrone 320 euro, Tribuna Ovest 180 euro, Tribuna Est 115 euro, Tribuna Fattori 80 euro. Questi i prezzi dei biglietti per le singole partite: poltrone 35 euro, Ovest 25, Est 20, Fattori e Curva Nord 13 euro. Le vecchie tessere del tifoso, se valide, potranno essere utilizzate nuovamente, altrimenti bisognerà sottoscrivere la Supporter Card che verrà emessa in contemporanea con l’abbonamento a titolo gratuito.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Ciak si gioca ed è una partita vera, di quelle che mettono in palio quantomeno la sensazione di essere vicini ai primi verdetti. Belluno-Padova è un remake di qualche mese fa, quando le due squadre militavano entrambe in Serie D, adesso invece c’è una categoria di differenza e i biancoscudati possono festeggiare una situazione ben diversa. E ci sono pure giocatori diversi, obiettivi diversi, sensazioni diametralmente opposte. Segna Altinier, che non perde le buone abitudini e firma l’1-0 al 2’ della ripresa sfruttando di testa alla perfezione un bel cross di Ilari. Parlato comincia con il solito 4-2-3-1 e schiera Favaro in porta, Dionisi, Niccolini, Diniz e Muminovic in difesa, Bucolo e Carcuro a centrocampo, Ilari, Cunico e Petrilli dietro ad Altinier. Il Belluno prova Calcagnotto e Furlanetto, conferma il solito Cobra Corbanese e gioca con le consuete cadenze dettate da Roberto Vecchiato. Le gambe sono imballate, il gioco non è un granché e il match è buono soltanto per cercare la quadra a tutti gli schemi provati e riprovati nel ritiro di Pieve di Cadore e affinare l’intesa di squadra. Del resto si parlerà più avanti. quando ci sarà tempo e modo per analizzare al meglio le prime indicazioni emerse. E se sul campo si macina (e si vince), non è fermo nemmeno il lavoro sul fronte mercato. Preso atto delle difficoltà per arrivare a Matute, il Padova sta trattando Manuel Giandonato. Da seguire gli sviluppi della trattativa, che ha subito un’accelerata nelle ultime ore: «Il ragazzo arriva a Padova stasera (ieri sera per chi legge, ndr ) – spiega il presidente Giuseppe Bergamin – e domani (oggi ) lo incontreremo per capire se si può chiudere». La linea dovrebbe essere la solita e cioè la proposta di un contratto biennale al giocatore. Giandonato si è svincolato dal Parma dopo il recente fallimento dopo l’esperienza della passata stagione a cavallo fra Catanzaro e Salernitana.
Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: in programma anche una sfida con l’Udinese allo stadio “Friuli” il 5 agosto.
Ore 08.28 – Ringraziamo l’hotel “Giardino” di Pieve di Cadore per l’ospitalità concessaci in questa seconda settimana di ritiro.
Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 29 luglio: il Padova espugna Belluno e batte 1-0 i gialloblu con gol di Altinier.